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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Sospendere Shengen è ignorare i popoli

    Molti di voi, ho verificato, plaudono alla sospensione del trattato di Shengen interpretando la cosa come un colpo inferto all'Unione Europea, se non addirittura al terrorismo internazionale.

    Credo valga la pena ragionarci sopra: rinverdire i "fasti" delle frontiere significa riconoscere valore ai confini tracciati dagli Stati nazionali, confini spesso "artificiali" che ignorano le reali propensioni sociali agli scambi e alla solidarietà. Confini che ignorano la natura "profonda" dell'Europa, le sue radici che, in nome del diritto all'auto-determinazione, un movimento come la Lega Nord (ma non solo) aveva cercato di rinverdire.

    Avviene così che, volendo inseguire quel misterioso e antico popolo chiamato "ligure", volendo capire quale "weltanschaung" sussista dietro nomi tuttora persistenti a livello toponomastico (intemelia, matuzia, ingaunia, genua, tigullio, apuani), è necessario recarsi in territorio "francese" e risalire la Val Roia per meditare sulle iscrizioni rupestri di un monte sacro: il Bego. Per riscoprire loro stessi, i Liguri devono quindi attraversare un confine che oggi torna ad essere presidiato e sembra voler separare, simbolicamente, intere comunità dalle loro origini, dalle loro prime espressioni di cultura.

    In nome di cosa? In nome degli Stati, ossia in nome del potere sanguinario di poche "personalità" a danno di milioni di persone.
    Interpretare la sospensione di Shengen, come fa qualcuno ai vertici della Lega, nel segno di un ritorno dei popoli a loro stessi significa semplicemente ignorare la "natura" dei popoli. E questo è inaccettabile per chi era stato capace di riscoprirla e di capire l'assurdità delle divisioni che opponevano, restando all'esempio a me caro, i liguri a loro stessi.

    Anche ieri,proprio qui in Liguria, ci sono stati degli arresti di napoletani imputati di associazione camorrista. Forse, i confini che salvaguarderebbero davvero la nostra integrità non sono da frapporre fra noi e ciò che si usa chiamare Francia. Ma in Lega, chi ha più la forza per dirlo?

  2. #2
    Friûl libar
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    Predefinito Re: Sospendere Shengen è ignorare i popoli

    In origine postato da ZENA
    rinverdire i "fasti" delle frontiere significa riconoscere valore ai confini tracciati dagli Stati nazionali, confini spesso "artificiali" che ignorano le reali propensioni sociali agli scambi e alla solidarietà.
    In nome di cosa? In nome degli Stati, ossia in nome del potere sanguinario di poche "personalità" a danno di milioni di persone.
    Interpretare la sospensione di Shengen, come fa qualcuno ai vertici della Lega, nel segno di un ritorno dei popoli a loro stessi significa semplicemente ignorare la "natura" dei popoli. E questo è inaccettabile per chi era stato capace di riscoprirla e di capire l'assurdità delle divisioni che opponevano, restando all'esempio a me caro, i liguri a loro stessi.
    e pensare che noi leghisti volevamo (vogliamo) istiruire i confini appena poco a sud del po

  3. #3
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    Predefinito Re: Re: Sospendere Shengen è ignorare i popoli

    In origine postato da Friend
    e pensare che noi leghisti volevamo (vogliamo) istiruire i confini appena poco a sud del po
    Io sono per il pieno diritto all'auto-determinazione, ragion per cui mi interessano relativamente le entità politiche che si formerebbero in seguito alla piena applicazione di questo principio.

    Mi sembra solo assurdo istituire un presidio di polizia doganale laddove non se ne sente la necessità, dove non esistono i presupposti per "ispezionare" la libertà di movimento dei singoli e dove sarebbe invece fondamentale intensificare gli scambi culturali nel segno di un'originaria identità comune. Disporre del proprio spazio di auto-governo, del resto, non significa affatto recintarsi.

  4. #4
    RenzoAudisio
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    Predefinito

    scusa se ti correggo zena, ma credo che si scriva "weltanschauung"; comunque a parte questo trascurabile dettaglio, anche i popopli, come, se non più, delle frontiere, non esistono come reale entità unicistica quindi entità veramente esistente e sono invenzioni speculative ora di questa ora di quella oligarchia politica, sociologica, antropologica, pseudoscientifica etc. .
    Ciò che esiste di certo, invece sono solo gli individui, ed essi, allora si che, per la loro sicurezza e la loro pace, avrebbero ben d'onde di erigere (singolarmente o solidarmente) palizzate, muri e frontiere per difendersi eventualmente da altri individui giudicati pericolosi per un qualsiasi insindacabile motivo (razza, etnia, intelligenza, religione, ricchezza, moralità). Dunque, io sostengo, non certo per difendere lo Stato, specie se Italiota o Itaglione, che in questa ottica individualistica e libertaria (che purtroppo non trova riscontri nell'ordine attuale delle cose) revocare quegli accordi sulle frontiere, che per loro fortuna sono ancora revocabili, sia un corretto e ragionevole diritto.
    Guai se, dopo un'Italia UNICA ED INDIVISIBILE, dovessimo anche subirci una EUROPA UNICA ED INDIVISIBILE, allargata magari fino alla Turchia.

  5. #5
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    Predefinito

    In origine postato da RenzoAudisio
    scusa se ti correggo zena, ma credo che si scriva "weltanschauung"; comunque a parte questo trascurabile dettaglio, anche i popopli, come, se non più, delle frontiere, non esistono come reale entità unicistica quindi entità veramente esistente e sono invenzioni speculative ora di questa ora di quella oligarchia politica, sociologica, antropologica, pseudoscientifica etc. .
    Ciò che esiste di certo, invece sono solo gli individui, ed essi, allora si che, per la loro sicurezza e la loro pace, avrebbero ben d'onde di erigere (singolarmente o solidarmente) palizzate, muri e frontiere per difendersi eventualmente da altri individui giudicati pericolosi per un qualsiasi insindacabile motivo (razza, etnia, intelligenza, religione, ricchezza, moralità). Dunque, io sostengo, non certo per difendere lo Stato, specie se Italiota o Itaglione, che in questa ottica individualistica e libertaria (che purtroppo non trova riscontri nell'ordine attuale delle cose) revocare quegli accordi sulle frontiere, che per loro fortuna sono ancora revocabili, sia un corretto e ragionevole diritto.
    Guai se, dopo un'Italia UNICA ED INDIVISIBILE, dovessimo anche subirci una EUROPA UNICA ED INDIVISIBILE, allargata magari fino alla Turchia.
    Caro Renzo, come hai verificato non conosco il tedesco. Lo Stato italiano mi ha infatti imposto, a suo tempo, l'inglese.

    Per il resto, la storiella libertaria, dopo tutte le volte che la avete scritta e raccontata, è ormai nota anche a una testa bacata come la mia. E, se non ricordo male, ci siamo già confrontati in merito: per me l'individuo, scisso dalle culture che costituiscono il solco della sua auto-realizzazione, è un dato puramente astratto nel senso etimologico del termine. Per questo rimango ancorato all'idea di comunità culturali di tipo non contrattuale, non invasive o totalizzanti, in grado quindi di riconoscere la persona come soggetto autonomo, ma nemmeno riducibili a società per azioni.

  6. #6
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    Zena, forse ti sfugge un dettaglio. Dove al sud ci son i camorristi, mafiosi ect ect in Francia c'è un nutrito gruppo di islamici più o meno attivi che potrebbero creare problemi anche a Genova.
    Tu che odi dio e la vita cristiana
    Senti la sua presenza come un doloroso cancro
    Vengano profanate e profanate aspramente
    Le praterie del cielo bagnate di sangue

    Odiatore di dio
    E della peste della luce

    Guarda negli occhi paralizzati di dio
    E sputa al suo cospetto
    Colpisci a morte il suo miserevole agnello
    Con la clava

    Dio, con ciò che ti appartiene ed i tuoi seguaci
    Hai mandato il mio regno di Norvegia in rovine
    I tempi antichi, le solide usanze e tradizioni
    Hai distrutto con la tua orrida parola
    Ora vai via dalla nostra terra!

  7. #7
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    Predefinito

    In origine postato da Shaytan
    Zena, forse ti sfugge un dettaglio. Dove al sud ci son i camorristi, mafiosi ect ect in Francia c'è un nutrito gruppo di islamici più o meno attivi che potrebbero creare problemi anche a Genova.
    Se devo viver nella paura di attentati,se devo vivere auspicando l'avvento di uno Stato di polizia, allora seguo il consiglio di Renzo e recinto casa mia, badando bene a non uscirne per non incorrere nel rischio che qualche islamico mi faccia saltare per aria.

    I musulmani inferociti li abbiamo già in casa nostra, e allora non vedo perchè dovrei a maggior ragione preoccuparmi di quelli che risiedono in Francia. Non vedo perchè dovrei assecondare la fumosità con cui i governi affrontano questo problema, dimenticandone innanzitutto la natura politica che ha sottolineato anche Haider.

    Non lo scopriamo oggi il terrorismo, anzi. Direi che negli anni 70, chiusi fra le nostre frontiere, senza nemmeno lo straccio di un immigrato, i pericoli di cader vittima di qualche atto legato alle strategie del terrore era ben più alto.

    Con questo non voglio dire che non esista un pericolo reale, ma semplicemente che non baratto la mia libertà e la mia identità con false misure di sicurezza che avrebbero l'unico scopo di cementare il ruolo dello Stato e della nazione italiana. E nemmeno con le strategie elettorali attraverso cui Lega si sta vendendo l'anima.

  8. #8
    Senzapadrone
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    Predefinito

    Come previsto, la Lega ha fatto retromarcia su Schengen: non ci sarà la sospensione.

    SICUREZZA/ CALDEROLI:C'E' ACCORDO SU MISURE EFFICACI E IMMEDIATE

    21/07/2005 - 12.18

    "Sospendere Schengen? Non più necessario con queste nuove norme"

    Roma, 21 lug. (Apcom) - "C'è accordo su un insieme di misure efficaci e di immediata applicabilità". Il ministro leghista Roberto Calderoli esprime così l'assenso del Carroccio al pacchetto sulla sicurezza che domani verrà sottoposto all'attenzione del consiglio dei ministri. "Tutto quello che era possibile fare nella lotta al terrorismo, da domani verrà fatto", aggiunge Calderoli smentendo che si sia consumato uno scontro tra Lega e Viminale sul pacchetto antiterrorismo.

    "Non ci sono mai stati contrasti tra Pisanu e Castelli", dice Calderoli. Nel pacchetto preparato "non c'è niente cui abbiamo rinunciato, abbiamo preso tutto quello che era possibile prendere e l'insieme ci soddisfa. E' una buona soluzione, non è un compromesso".

    Quanto alla sospensione del trattato di Schengen, Calderoli spiega che si trattava di una richiesta avanzata dalla Lega "in assenza di norme specifiche. Ora ci sono ulteriori misure che riducono l'importanza di sospendere Schengen".



    Non la prendete per dietrologia, ma non legare questo evento alla riforma della giustizia approvata ieri è alquanto difficile ...

  9. #9
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    Predefinito Re: Sospendere Shengen è ignorare i popoli

    In origine postato da ZENA
    Molti di voi, ho verificato, plaudono alla sospensione del trattato di Shengen interpretando la cosa come un colpo inferto all'Unione Europea, se non addirittura al terrorismo internazionale.

    Credo valga la pena ragionarci sopra: rinverdire i "fasti" delle frontiere significa riconoscere valore ai confini tracciati dagli Stati nazionali, confini spesso "artificiali" che ignorano le reali propensioni sociali agli scambi e alla solidarietà. Confini che ignorano la natura "profonda" dell'Europa, le sue radici che, in nome del diritto all'auto-determinazione, un movimento come la Lega Nord (ma non solo) aveva cercato di rinverdire.

    Avviene così che, volendo inseguire quel misterioso e antico popolo chiamato "ligure", volendo capire quale "weltanschaung" sussista dietro nomi tuttora persistenti a livello toponomastico (intemelia, matuzia, ingaunia, genua, tigullio, apuani), è necessario recarsi in territorio "francese" e risalire la Val Roia per meditare sulle iscrizioni rupestri di un monte sacro: il Bego. Per riscoprire loro stessi, i Liguri devono quindi attraversare un confine che oggi torna ad essere presidiato e sembra voler separare, simbolicamente, intere comunità dalle loro origini, dalle loro prime espressioni di cultura.

    In nome di cosa? In nome degli Stati, ossia in nome del potere sanguinario di poche "personalità" a danno di milioni di persone.
    Interpretare la sospensione di Shengen, come fa qualcuno ai vertici della Lega, nel segno di un ritorno dei popoli a loro stessi significa semplicemente ignorare la "natura" dei popoli. E questo è inaccettabile per chi era stato capace di riscoprirla e di capire l'assurdità delle divisioni che opponevano, restando all'esempio a me caro, i liguri a loro stessi.

    Tranne che per l'ultima frase (che non ho quotato) mi levo il cappello di fronte al post di Zena.
    Ogni tanto su politica on line, qualcosa di superiore alla media si legge.

  10. #10
    Friûl libar
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    In origine postato da Ezechiele
    Come previsto, la Lega ha fatto retromarcia su Schengen: non ci sarà la sospensione.
    non avevo dubbi! del resto dopo il via libera alla legge castelli, il teatrino di calderoli è venuto meno... quindi tutti contenti dietro pisano e delle norme che non servono a nulla!

 

 

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