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  1. #101
    Neutrino NO-TUNNEL
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    Originally posted by Amati75
    Lo e' sicuramente... come e' anche filo USA.. basta leggersi i dati per capirlo (oltre che le dichiarazioni del PM Vietnamita...)..ah scusa.. tu non leggi....parli per preconcetti....
    non so se è filo usa..sicuramente è filocinese..questo significa se gli usa vogliono mettere il vietnam contro la cina hanno proprio
    stanno delocalizzando dalla cina al viatnam: e allora? lo sai quante aziende di tutto il mondo la cina puo attirare con il mercato di 1 miliardo e 300 milioni di persone (e oltretutto anche se il costo della manodopera cinese è pu altodi quella vietnamita il costo deklla manodopera restacomunquer molto piu basso rispetto all'occidente quindi molto conveniente per aziende vecchie e nuove occidentali che volessero delocalizzare in cina...e credo che sarà così per almeno 15-20 anni...) con tutto questo dico io la cina si dovrebbe preoccupare perchè qualche azienda usa sceglie di andare in vietnam' che facessero pure..contenti loro....

    ps: io le leggo le informazioni, non leggo le TUE informazioni, che sono parziali
    Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO

  2. #102
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    Originally posted by thematrix
    non so se è filo usa..sicuramente è filocinese..questo significa se gli usa vogliono mettere il vietnam contro la cina hanno proprio
    stanno delocalizzando dalla cina al viatnam: e allora? lo sai quante aziende di tutto il mondo la cina puo attirare con il mercato di 1 miliardo e 300 milioni di persone (e oltretutto anche se il costo della manodopera cinese è pu altodi quella vietnamita il costo deklla manodopera restacomunquer molto piu basso rispetto all'occidente quindi molto conveniente per aziende vecchie e nuove occidentali che volessero delocalizzare in cina...e credo che sarà così per almeno 15-20 anni...) con tutto questo dico io la cina si dovrebbe preoccupare perchè qualche azienda usa sceglie di andare in vietnam' che facessero pure..contenti loro....

    ps: io le leggo le informazioni, non leggo le TUE informazioni, che sono parziali
    Sucxsa se inizio dalla fine:


    "ps: io le leggo le informazioni, non leggo le TUE informazioni, che sono parziali"





    In Messico dicono:

    El burro habando de orejas...

    Matrix.. lascia peredere..le mie info sono DATI comprovabilissimi... ergo sono riscontrabili sia da te che da chiunque dato che sono NUMERI accettati sia da una parte che dall'altra...ti diro' di piu'... il Vietam, vuole entrare nel WTO..senza assenso USA non si entra.... semplice, ergo il Vietnam ha tutti gli interessi a tenersi la Cina buona visto la vicinanza geografica..ma a tutti gli interessi economici, ergo il futuro a restare cara amica degli USA, dato che questi sono il PRIMO investitore estero, il PRIMO mercato dei prodotti Vientamiti e sono il paese che puo' decidere se entra o meno nel WTO, qeuste non sono analisi, sono FATTI.

  3. #103
    Neutrino NO-TUNNEL
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    Predefinito sarebbe interessante leggere questo...

    La Cina galleggia, l’America affonda
    Lo yuan prende a calci il dollaro rifiutando il “libero mercato”

    Venerdì, 22 Luglio 2005
    di Greg Palast

    Nel caso non abbiate la benché minima idea di cosa diavolo significhi per la Cina far ”fluttuare” la propria moneta, permettetemi di tradurlo con il linguaggio che siamo soliti usare noi economisti: che la Cina fluttui non significa nulla.

    Tuttavia il nostro presidente, un tipo i cui risultati in economia sono troppo imbarazzanti per poter essere pubblicati qui, si è affrettato a dichiarare che comprare valuta cinese ora ci costerà più dollari.

    Le spiegazioni della Casa Bianca verso i media, creature onnivore, è che rivalutando la moneta cinese (yuan), nei confronti del dollaro, gli americani compreranno meno computer e meno giocattoli dalla Cina -- e il tasso di occupazione degli Usa crescerà.

    Questo accadrà quando troveremo le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.


    Lezione di economia n° 1:
    Non potete intervenire sul valore delle merci cambiando il valore della valuta relativa al prezzo . Come scrisse il mio collega Art Laffer: “Se una moneta poco costosa rendesse i nostri prodotti più competitivi, tutte le automobili sarebbero fatte in Russia”. Avete guidato una Lada di recente?

    Lezione di economia n° 2:
    Non prendere lezioni di economia da George Bush. O da Milton Friedman. O da Thomas Friedman. Il che significa, cari studenti, non credere al grande e rovente ammasso di montature giornalistiche secondo le quali il boom economico della Cina è il risultato di politiche economiche di libero mercato adottate da quella nazione rossa.

    Se la Cina ora è uno stato capitalista dal libero mercato, allora io sono Mariah Carey. L’economia della Cina è salita perché ha testardamente rifiutato la dottrina mumbo-jumbo del libero mercato “alla Friedman”, secondo cui il governo dovrebbe smettere di controllare, possedere e regolamentare l’industria.


    L’annuncio della Cina che alzerebbe il costo dello yuan copre una notizia ben più importante: la Cina escluderebbe il controllo straniero del proprio settore siderurgico. I leaders cinesi hanno sviluppato una potente industria siderurgica decisamente più grande di quella statunitense, dirigendo direttamente il finanziamento, l’export, la posizione e la proprietà di tutte la fabbriche. E piuttosto che “liberalizzare” le proprie attività industriali attraverso l’apertura dei confini ai concorrenti stranieri, l’industria cinese, quella dell’acciaio come quella di tutti gli altri prodotti, ha chiuso le frontiere a tutti, tranne che per soddisfare le proprie necessità interne.

    La Cina non farà parte del NAFTA o del CAFTA o di altri accordi di libero commercio. In Cina, l’industria cinese, viene prima di tutto. Ed è rimasta, signori Friedman, la Repubblica Popolare. Quegli affascinanti progetti Wal-Mart denominati, in modo agghiacciante, “Nuovo Ordine”, vengono realizzati in stabilimenti di proprietà del PLA, l’Esercito Popolare di Liberazione Cinese.

    In un’intervista realizzata poco prima che vincesse il premio Nobel per l’economia, Joe Stiglitz mi spiegò che l'impulso finanziario enorme della Cina -- un salto sbalorditivo del 9,5% nel PIL di quest’anno -- è stato avviato grazie al finanziamento governativo e al consolidamento di cooperative rurali e di nuove aziende agricole in un contesto industriale protetto da altissime barriere commerciali.

    È vero che la crescita della Cina è cominciata a conclusione della pazzia autoflagellante della Rivoluzione Culturale di Mao. E la Cina quando sceglie di distribuire le risorse usa i mercati e interviene sui prezzi di mercato.
    Tuttavia, i mercati cinesi sono liberi quanto i miei figli: possono fare quello che vogliono fino a che non dico di smettere.

    Sì, la Cina sta adottando elementi del “capitalismo”. E questa è la parte scomoda: la reale situazione speculativa di Shanghai che rende milionari i boss del partito comunista e genera truffe bancarie degne di un Neil Bush.

    Ma non sono i grattacieli di Guandong e la bolla speculativa che permettono alla Cina di venderci 162 miliardi (di dollari) di nuove merci l'anno. È che il governo della Cina, rifiutando il fondamentalismo del libero-mercato, può facilmente conquistare i mercati americani dove la protezione economica è ritenuta superata.

    E questo il motivo per cui lo yuan ha preso a calci nel sedere il dollaro.

    L’unica risposta dell’America la dà Alain Greenspan che giocando al rialzo con i tassi d’interesse reali ci permette di tornare a comprare i nostri dollari e cioè gli stessi che il mercato cinese vince nel gioco dell’export. Il risultato domestico: i salari americani vengono tagliati ai livelli di quelli delle fabbriche messicane.

    Sto elogiando la Cina? Scordatevelo. Questa rimane una dittatura del male che imprigiona e colpisce i sindacalisti, che ammanetta e tortura quelli che non si inchinano alla volontà del presidente Rob -- il capo di Wal-Mart Robson Walton.
    (È divertente notare come Mr. Bush non abbia mai menzionato la parola Democrazia ai nostri fornitori cinesi).

    La lezione è terminata.


    http://www.gregpalast.com/detail.cfm?artid=447&row=0

    http://www.gregpalast.com/

    Traduzione di Lora

    ---------

    Leggi l'intervista con Joseph Stiglitz per la BBC

    http://news.bbc.co.uk/1/hi/events/newsnight/1312942.stm

    -----------------------------


    www.edoneo.org
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  4. #104
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    Predefinito

    Non ho letto i messaggi, quindi non so se qualcuno ha già detto ciò che mi appresto a dire...lo yuan è tenuto forzatamente basso dalla Cina. Quando i cinesi saranno abbastanza ricchi da non fregarsene più niente dell'esportazione e avranno accumulato milioni di yuan su miliardi, allora vedrete che il prezzo salirà alle stelle, rendendo i cinesi padroni del mondo e con un potere d'acquisto illimitato.
    Se quel che noi oggi diremo potrò esser scordato domani stesso, quel che noi oggi faremo resterà per centinaia di anni!

  5. #105
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    Predefinito RIVALUTAZIONE REMBIMBI

    Di per se stessa una rivalutazione fdel 2 % e' nulla ma pero' il catenaccio e' saltato.Vedremo i futuri sviluppi !

    Soprattutto vedremo se i cinesi nella paura di ulteriori perdite del dollaro continueranno a comprate T-Bonds americani.

    Terreno minato !

 

 
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