User Tag List

Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 21
  1. #1
    Registered User
    Data Registrazione
    21 Jul 2005
    Messaggi
    518
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Exclamation Kamikaze a Sharm: cui prodest?

    CUI PRODEST?
    di Maurizio Blondet



    Tenere la mente fredda fra stragi e bombe è difficile.
    E' umano non sottrarsi all'allarme, al panico, alla sensazione che tutti e
    ciascuno di noi siamo bersaglio di un potere invisibile e irrazionale: i
    kamikaze, l'odio che esprimono verso tutti, provoca una sorta di cecità
    volontaria.
    Ogni tentativo di ragionare e distinguere, in questi momenti, viene sentito come
    un "rompere il fronte" dell'Occidente.
    Come un tradimento, un accordo col nemico.
    E così, è vietato formulare la domanda primaria: chi è il nemico, veramente?


    Perciò, bisogna anzitutto chiedersi se la mente che coordina gli attentati a
    Londra, Madrid, Sharm el-Sheik (e domani Milano o Roma), non voglia proprio
    ottenere questo scopo: accecarci di odio reattivo, impedirci di distinguere.
    Qui a Londra l'ha detto con chiara improntitudine lo scrittore anglo-olandese ed
    ebreo Ian Buruma.
    "I jihadisti non odiano la Gran Bretagna per le politiche di Blair, per Israele
    o gli Usa", ma perché "il nostro è il mondo della jahiliyya", ossia il mondo
    dove l'Islam non regna, dove regna l' "oscurità".
    Nell'Islam cova una mentalità "che produce massacri" non per una ragione
    indagabile, ma "come atto esistenziale".
    E ovviamente, ecco la conclusione: "nessun negoziato è possibile con gente che
    vuole ammazzare quanti più infedeli può allo scopo di instaurare il regno divino
    dei veri credenti".
    "Nessun negoziato è possibile": è questa esattamente la tesi di Israele e dei
    neocon che comandano a Washington.


    I palestinesi non hanno esigenze e ragioni legittime, è inutile accedere alle
    loro domande; vogliono solo uccidere.
    Il loro odio è immotivato e irrazionale.
    E va trattato con la mera violenza, con un odio uguale e contrario.
    Chi è che vuole portarci, noi europei, a pensare come gli israeliani?
    Chi ha interesse a chiuderci nella loro stessa paranoia?
    Da tempo il regime Bush, e il regime Sharon, accusano gli europei di essere
    "molli" con gli islamici estremisti.
    "Molli", ossia disposti a sentire le loro ragioni, se ne hanno.
    "Molli", cioè disposti a ripetere: cercate di risolvere il problema palestinese
    con qualche giustizia, e forse l'odio islamico avrà un motivo in meno.
    Cerchiamo di non chiudere gli occhi sulle atrocità americane in Irak e in
    Afghanistan, mettiamo fine all'occupazione, e forse il mondo islamico cesserà di
    sentirsi sotto attacco.

    Ora, il regime Bush e il regime Sharon ci dicono, con malcelata soddisfazione:
    vedete a cosa porta la vostra politica.
    Siete anche voi i bersagli, come noi.
    Tanto vale essere duri, colpire, ridurre le libertà civili e politiche al vostro
    interno, visto che lasciano troppo spazio agli irrazionalismi musulmani.
    E se fosse proprio questo lo scopo di questa catena di attentati?


    Non ho "prove" da fornire in questa fase precoce delle cose.
    Qualche indizio: per esempio il fatto che Alan Greenspan iniettò un'enorme
    liquidità (40 miliardi di dollari) proprio nei giorni precedenti la strage di
    Londra; e che in quei giorni c'era un'esercitazione che simulava quel che
    avveniva nella tragica realtà, nella sotterranea.
    E che i "terroristi suicidi" sono partiti da Luton: sede della ICTS, la
    compagnia ebraica che "sorvegliava" gli aeroporti americani l'11 settembre -
    quanto bene li sorvegliasse l'abbiamo visto.
    D'accordo, non sono prove.
    Posso dire quello che m'insegna la lunga esperienza di giornalista, purtroppo
    esperto di stragi.


    Gli attentati indiscriminati, non mirati a un nemico preciso ma a una folla, a
    una intera nazione, non hanno senso.
    O ne hanno uno solo: di macchiare per sempre la causa sotto la cui bandiera
    vengono commessi.
    Di liquidare per sempre le ragioni di quella bandiera.
    Sono controproducenti per il gruppo che li commette.
    Così la strage a Beslan ha liquidato ogni rivendicazione cecena.
    Così in Italia, mi dice l'esperienza, gli attentati "neri" indiscriminati
    (strage di Bologna) hanno liquidato la causa "fascista".
    E l'esperienza mi dice che quegli attentati non erano "fascisti", ma del
    Ministero degli Interni.
    Per essenza, gli attentati-strage sono parte di una "strategia della tensione".
    E la strategia della tensione - parte integrante della guerra psicologica - è
    per essenza una strategia di Stato.
    O di servizi segreti.


    A maggior ragione, quando stragi indiscriminate vengono coordinate su un
    vastissimo scacchiere internazionale.
    Al grande pubblico sfuggono le difficoltà tecniche che gruppi di terroristi,
    diciamo così "privati", devono risolvere per colpire insieme a Londra e a Sharm
    el-Sheik in rapida successione.


    E' Al Qaeda?
    I giornali inglesi più israelofili ammettono: Al Qaeda non "dà ordini", ma
    "ispira" azioni ed emulazioni.
    Ci devono spiegare come riesce a "ispirare" la cadenza precisa dei tempi,
    "ispirare" trasporti di esplosivi e coordinazione da professionisti, "ispirare"
    documenti falsi e finanziamento e addestramento, "ispirare" suicidi con tanta
    facilità: e non in Palestina dove il suicidio, come ha notato Ken Livingstone,
    sindaco di Londra, obbedisce a una chiara necessità tattica: "i palestinesi non
    hanno caccia e missili, hanno solo combattenti che accettano di morire per la
    causa nazionale".
    Ma suicidarsi a Londra o a Sharm?
    Date retta a un vecchio cronista: certe cose sono possibili solo a servizi
    segreti, a eserciti forniti di commando ("Special Operations"), a Stati.
    Stati interessati alla strategia della tensione.


    Ma li abbiamo visti, ripresi da telecamere, gli esecutori: tutti musulmani, con
    facce da pakistani, da etiopici, da giamaicani.
    Ci si consenta di non dilungarci su questa ingenuità.
    Di regola, i mandanti delle "strategia della tensione" scelgono gli esecutori
    nel campo più lontano dal loro, anzi opposto a loro: nel gergo si chiama "metodo
    della leva lunga", e anche "false flag operation".
    Ad attentare fisicamente al Papa fu un estremista di destra turco.
    Il mandante: il KGB.
    Che si guardò bene dall'usare le BR, troppo rosse e contigue.
    Leva lunga.


    Sharm el-Sheik.
    L'attentato, hanno detto gli egiziani, "non è contro i turisti occidentali, è
    contro l'Egitto".
    Domanda: chi è il nemico potenziale dell'Egitto?
    Chi ha interesse a far apparire l'Egitto come uno Stato insicuro, infido?
    Nel 1954, attentati contro interessi americani colpirono il Cairo e Alessandria,
    proprio mentre Nasser, appena giunto al potere, si rivolgeva a Washington come
    Stato - protettore.
    Estremisti arabi, si disse.
    Alla fine, per caso, un ordigno scoppiò fra le mani di un attentatore maldestro:
    che era un cittadino egiziano, ma ebreo.
    Si scoprì che tutta la serie dei colpi era stata organizzata da un inviato del
    Mossad, che pescava gli esecutori fra gli ebrei d'Egitto, ben fieri di "aiutare
    Israele".
    Un ministro israeliano, Lavon, si dovette dimettere.
    Gli ebrei iracheni, decenni or sono, furono terrorizzati da una serie di
    attentati contro le sinagoghe in Iraq: si appurò poi che era stata una manovra
    di israele, per "convincere" i suoi ebrei iracheni ad emigrare nella "terra
    promessa".


    Infinita è la lista degli attentati "false flag" fatti da Israele: sono loro gli
    specialisti insuperabili, gli esperti in questo truce campo.
    Il Mossad non ha nemmeno bisogno di mandare all'estero un gran numero di agenti:
    in ogni paese ci sono ebrei disposti ad "aiutare".
    Li chiamano "sayanim".
    E coloro che si rifiutano di aiutare i fratelli in atti criminali pericolosi,
    mai e poi mai li denunceranno.


    In Egitto, pende una elezione presidenziale.
    Mubarak è vecchio.
    Chi ha possibilità di vincere un'elezione semi-libera?
    Tutti gli analisti sono d'accordo: i "Fratelli Musulmani".
    Possono avere il 25-30% dei voti, la maggioranza relativa.
    I Fratelli Musulmani non sono "moderati" (questa storia dell'islamismo
    "moderato" è la più ridicola); sono "massimalisti" a parole, ma compromissori
    nella pratica, tanto più ora che si sentono vicini a governare.
    Sono pronti a fare compromessi, a fare alleanze all'interno.
    Sono come il PCI anni '60 in Italia: a parole, volevano né più né meno che la
    rivoluzione bolscevica; nei fatti, puntavano al sottogoverno, alle regioni
    "rosse", al potere nei Comuni, al "compromesso storico" a livello nazionale.
    I "Fratelli Musulmani" non hanno alcun interesse ad attentati terroristici,
    specialmente ora.
    Ed hanno epurato le loro frange jihadiste ormai da anni.
    La polizia di Mubarak ha stroncato con le brutte i terroristi jihadisti degli
    anni '80, sono tutti in galera.
    Da dove vengono questi nuovi jihadisti?
    Capaci di colpire a Sharm, che è isolata nel deserto, e occhiutamente
    sorvegliata dalla polizia egiziana, perché il turismo è la maggior risorsa del
    Paese?
    Beh, guardate una carta: quanto dista Sharm da Eilat.


    Cui prodest?
    Non mancheranno lettori che mi accuseranno: rompi il fronte, è tradimento di
    fronte al nemico comune, che ci minaccia tutti.
    Mi limito a notare che non si vincerà mai il nemico, se non si guarda nella
    direzione giusta.
    E' la cosa più stupida combattere un "nemico" inesistente o strumentale, mentre
    ci si chiudono volontariamente gli occhi sul mandante.
    O addirittura è vietato parlarne.
    Quello, il mandante, continuerà fino a quando sarà nel suo interesse.
    Il terrorismo "islamico" non avrà mai fine, finché non si scorge la testa che lo
    coordina sul piano mondiale.
    Sul piano mondiale: la vastità del teatro di Al Qaeda coincide stranamente con
    quella imperiale Usa - Israeliana.
    Madrid e Londra, Bali e Sharm, Iraq e Pakistan.
    Quante organizzazioni possono vantare una tale capacità mondiale?
    E noi?
    Siamo le vittime predestinate.
    Di una stupidità colossale, la nostra.
    Andiamo a chiedere "consiglio" a Israele su come battere il terrorismo islamico.
    Facciamo addestrare i nostri uomini dai loro.
    Appaltiamo la "sicurezza" dei nostri aeroporti, dei nostri porti, delle nostre
    frontiere, ad agenzie private israeliane "specializzate in anti-terrorismo".
    Ci mettiamo il nemico in casa.
    E lo paghiamo persino, per il servizio.



    di Maurizio Blondet

  2. #2
    Registered User
    Data Registrazione
    21 Jul 2005
    Messaggi
    518
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    secondo me da evidenziare è:


    "Infinita è la lista degli attentati "false flag" fatti da Israele: sono loro gli
    specialisti insuperabili, gli esperti in questo truce campo.
    Il Mossad non ha nemmeno bisogno di mandare all'estero un gran numero di agenti:
    in ogni paese ci sono ebrei disposti ad "aiutare".
    Li chiamano "sayanim".
    E coloro che si rifiutano di aiutare i fratelli in atti criminali pericolosi,
    mai e poi mai li denunceranno."

    poi ancora:

    "Cui prodest?
    Non mancheranno lettori che mi accuseranno: rompi il fronte, è tradimento di
    fronte al nemico comune, che ci minaccia tutti.
    Mi limito a notare che non si vincerà mai il nemico, se non si guarda nella
    direzione giusta.
    E' la cosa più stupida combattere un "nemico" inesistente o strumentale, mentre
    ci si chiudono volontariamente gli occhi sul mandante.
    O addirittura è vietato parlarne.
    Quello, il mandante, continuerà fino a quando sarà nel suo interesse.
    Il terrorismo "islamico" non avrà mai fine, finché non si scorge la testa che lo
    coordina sul piano mondiale.
    Sul piano mondiale: la vastità del teatro di Al Qaeda coincide stranamente con
    quella imperiale Usa - Israeliana.
    Madrid e Londra, Bali e Sharm, Iraq e Pakistan.
    Quante organizzazioni possono vantare una tale capacità mondiale?
    E noi?
    Siamo le vittime predestinate.
    Di una stupidità colossale, la nostra.
    Andiamo a chiedere "consiglio" a Israele su come battere il terrorismo islamico.
    Facciamo addestrare i nostri uomini dai loro.
    Appaltiamo la "sicurezza" dei nostri aeroporti, dei nostri porti, delle nostre
    frontiere, ad agenzie private israeliane "specializzate in anti-terrorismo".
    Ci mettiamo il nemico in casa.
    E lo paghiamo persino, per il servizio."


    E LO PAGHIAMO CARO....

  3. #3
    Registered User
    Data Registrazione
    20 May 2005
    Località
    "Il sole sorge sempre allo Zenit e tramonta sempre al Nadir." Chandogya Upanishad
    Messaggi
    3,643
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Kamikaze a Sharm: cui prodest?

    Originally posted by kenshin
    CUI PRODEST?
    di Maurizio Blondet



    Tenere la mente fredda fra stragi e bombe è difficile.
    E' umano non sottrarsi all'allarme, al panico, alla sensazione che tutti e
    ciascuno di noi siamo bersaglio di un potere invisibile e irrazionale: i
    kamikaze, l'odio che esprimono verso tutti, provoca una sorta di cecità
    volontaria.
    Ogni tentativo di ragionare e distinguere, in questi momenti, viene sentito come
    un "rompere il fronte" dell'Occidente.
    Come un tradimento, un accordo col nemico.
    E così, è vietato formulare la domanda primaria: chi è il nemico, veramente?


    Perciò, bisogna anzitutto chiedersi se la mente che coordina gli attentati a
    Londra, Madrid, Sharm el-Sheik (e domani Milano o Roma), non voglia proprio
    ottenere questo scopo: accecarci di odio reattivo, impedirci di distinguere.
    Qui a Londra l'ha detto con chiara improntitudine lo scrittore anglo-olandese ed
    ebreo Ian Buruma.
    "I jihadisti non odiano la Gran Bretagna per le politiche di Blair, per Israele
    o gli Usa", ma perché "il nostro è il mondo della jahiliyya", ossia il mondo
    dove l'Islam non regna, dove regna l' "oscurità".
    Nell'Islam cova una mentalità "che produce massacri" non per una ragione
    indagabile, ma "come atto esistenziale".
    E ovviamente, ecco la conclusione: "nessun negoziato è possibile con gente che
    vuole ammazzare quanti più infedeli può allo scopo di instaurare il regno divino
    dei veri credenti".
    "Nessun negoziato è possibile": è questa esattamente la tesi di Israele e dei
    neocon che comandano a Washington.


    I palestinesi non hanno esigenze e ragioni legittime, è inutile accedere alle
    loro domande; vogliono solo uccidere.
    Il loro odio è immotivato e irrazionale.
    E va trattato con la mera violenza, con un odio uguale e contrario.
    Chi è che vuole portarci, noi europei, a pensare come gli israeliani?
    Chi ha interesse a chiuderci nella loro stessa paranoia?
    Da tempo il regime Bush, e il regime Sharon, accusano gli europei di essere
    "molli" con gli islamici estremisti.
    "Molli", ossia disposti a sentire le loro ragioni, se ne hanno.
    "Molli", cioè disposti a ripetere: cercate di risolvere il problema palestinese
    con qualche giustizia, e forse l'odio islamico avrà un motivo in meno.
    Cerchiamo di non chiudere gli occhi sulle atrocità americane in Irak e in
    Afghanistan, mettiamo fine all'occupazione, e forse il mondo islamico cesserà di
    sentirsi sotto attacco.

    Ora, il regime Bush e il regime Sharon ci dicono, con malcelata soddisfazione:
    vedete a cosa porta la vostra politica.
    Siete anche voi i bersagli, come noi.
    Tanto vale essere duri, colpire, ridurre le libertà civili e politiche al vostro
    interno, visto che lasciano troppo spazio agli irrazionalismi musulmani.
    E se fosse proprio questo lo scopo di questa catena di attentati?


    Non ho "prove" da fornire in questa fase precoce delle cose.
    Qualche indizio: per esempio il fatto che Alan Greenspan iniettò un'enorme
    liquidità (40 miliardi di dollari) proprio nei giorni precedenti la strage di
    Londra; e che in quei giorni c'era un'esercitazione che simulava quel che
    avveniva nella tragica realtà, nella sotterranea.
    E che i "terroristi suicidi" sono partiti da Luton: sede della ICTS, la
    compagnia ebraica che "sorvegliava" gli aeroporti americani l'11 settembre -
    quanto bene li sorvegliasse l'abbiamo visto.
    D'accordo, non sono prove.
    Posso dire quello che m'insegna la lunga esperienza di giornalista, purtroppo
    esperto di stragi.


    Gli attentati indiscriminati, non mirati a un nemico preciso ma a una folla, a
    una intera nazione, non hanno senso.
    O ne hanno uno solo: di macchiare per sempre la causa sotto la cui bandiera
    vengono commessi.
    Di liquidare per sempre le ragioni di quella bandiera.
    Sono controproducenti per il gruppo che li commette.
    Così la strage a Beslan ha liquidato ogni rivendicazione cecena.
    Così in Italia, mi dice l'esperienza, gli attentati "neri" indiscriminati
    (strage di Bologna) hanno liquidato la causa "fascista".
    E l'esperienza mi dice che quegli attentati non erano "fascisti", ma del
    Ministero degli Interni.
    Per essenza, gli attentati-strage sono parte di una "strategia della tensione".
    E la strategia della tensione - parte integrante della guerra psicologica - è
    per essenza una strategia di Stato.
    O di servizi segreti.


    A maggior ragione, quando stragi indiscriminate vengono coordinate su un
    vastissimo scacchiere internazionale.
    Al grande pubblico sfuggono le difficoltà tecniche che gruppi di terroristi,
    diciamo così "privati", devono risolvere per colpire insieme a Londra e a Sharm
    el-Sheik in rapida successione.


    E' Al Qaeda?
    I giornali inglesi più israelofili ammettono: Al Qaeda non "dà ordini", ma
    "ispira" azioni ed emulazioni.
    Ci devono spiegare come riesce a "ispirare" la cadenza precisa dei tempi,
    "ispirare" trasporti di esplosivi e coordinazione da professionisti, "ispirare"
    documenti falsi e finanziamento e addestramento, "ispirare" suicidi con tanta
    facilità: e non in Palestina dove il suicidio, come ha notato Ken Livingstone,
    sindaco di Londra, obbedisce a una chiara necessità tattica: "i palestinesi non
    hanno caccia e missili, hanno solo combattenti che accettano di morire per la
    causa nazionale".
    Ma suicidarsi a Londra o a Sharm?
    Date retta a un vecchio cronista: certe cose sono possibili solo a servizi
    segreti, a eserciti forniti di commando ("Special Operations"), a Stati.
    Stati interessati alla strategia della tensione.


    Ma li abbiamo visti, ripresi da telecamere, gli esecutori: tutti musulmani, con
    facce da pakistani, da etiopici, da giamaicani.
    Ci si consenta di non dilungarci su questa ingenuità.
    Di regola, i mandanti delle "strategia della tensione" scelgono gli esecutori
    nel campo più lontano dal loro, anzi opposto a loro: nel gergo si chiama "metodo
    della leva lunga", e anche "false flag operation".
    Ad attentare fisicamente al Papa fu un estremista di destra turco.
    Il mandante: il KGB.
    Che si guardò bene dall'usare le BR, troppo rosse e contigue.
    Leva lunga.


    Sharm el-Sheik.
    L'attentato, hanno detto gli egiziani, "non è contro i turisti occidentali, è
    contro l'Egitto".
    Domanda: chi è il nemico potenziale dell'Egitto?
    Chi ha interesse a far apparire l'Egitto come uno Stato insicuro, infido?
    Nel 1954, attentati contro interessi americani colpirono il Cairo e Alessandria,
    proprio mentre Nasser, appena giunto al potere, si rivolgeva a Washington come
    Stato - protettore.
    Estremisti arabi, si disse.
    Alla fine, per caso, un ordigno scoppiò fra le mani di un attentatore maldestro:
    che era un cittadino egiziano, ma ebreo.
    Si scoprì che tutta la serie dei colpi era stata organizzata da un inviato del
    Mossad, che pescava gli esecutori fra gli ebrei d'Egitto, ben fieri di "aiutare
    Israele".
    Un ministro israeliano, Lavon, si dovette dimettere.
    Gli ebrei iracheni, decenni or sono, furono terrorizzati da una serie di
    attentati contro le sinagoghe in Iraq: si appurò poi che era stata una manovra
    di israele, per "convincere" i suoi ebrei iracheni ad emigrare nella "terra
    promessa".


    Infinita è la lista degli attentati "false flag" fatti da Israele: sono loro gli
    specialisti insuperabili, gli esperti in questo truce campo.
    Il Mossad non ha nemmeno bisogno di mandare all'estero un gran numero di agenti:
    in ogni paese ci sono ebrei disposti ad "aiutare".
    Li chiamano "sayanim".
    E coloro che si rifiutano di aiutare i fratelli in atti criminali pericolosi,
    mai e poi mai li denunceranno.


    In Egitto, pende una elezione presidenziale.
    Mubarak è vecchio.
    Chi ha possibilità di vincere un'elezione semi-libera?
    Tutti gli analisti sono d'accordo: i "Fratelli Musulmani".
    Possono avere il 25-30% dei voti, la maggioranza relativa.
    I Fratelli Musulmani non sono "moderati" (questa storia dell'islamismo
    "moderato" è la più ridicola); sono "massimalisti" a parole, ma compromissori
    nella pratica, tanto più ora che si sentono vicini a governare.
    Sono pronti a fare compromessi, a fare alleanze all'interno.
    Sono come il PCI anni '60 in Italia: a parole, volevano né più né meno che la
    rivoluzione bolscevica; nei fatti, puntavano al sottogoverno, alle regioni
    "rosse", al potere nei Comuni, al "compromesso storico" a livello nazionale.
    I "Fratelli Musulmani" non hanno alcun interesse ad attentati terroristici,
    specialmente ora.
    Ed hanno epurato le loro frange jihadiste ormai da anni.
    La polizia di Mubarak ha stroncato con le brutte i terroristi jihadisti degli
    anni '80, sono tutti in galera.
    Da dove vengono questi nuovi jihadisti?
    Capaci di colpire a Sharm, che è isolata nel deserto, e occhiutamente
    sorvegliata dalla polizia egiziana, perché il turismo è la maggior risorsa del
    Paese?
    Beh, guardate una carta: quanto dista Sharm da Eilat.


    Cui prodest?
    Non mancheranno lettori che mi accuseranno: rompi il fronte, è tradimento di
    fronte al nemico comune, che ci minaccia tutti.
    Mi limito a notare che non si vincerà mai il nemico, se non si guarda nella
    direzione giusta.
    E' la cosa più stupida combattere un "nemico" inesistente o strumentale, mentre
    ci si chiudono volontariamente gli occhi sul mandante.
    O addirittura è vietato parlarne.
    Quello, il mandante, continuerà fino a quando sarà nel suo interesse.
    Il terrorismo "islamico" non avrà mai fine, finché non si scorge la testa che lo
    coordina sul piano mondiale.
    Sul piano mondiale: la vastità del teatro di Al Qaeda coincide stranamente con
    quella imperiale Usa - Israeliana.
    Madrid e Londra, Bali e Sharm, Iraq e Pakistan.
    Quante organizzazioni possono vantare una tale capacità mondiale?
    E noi?
    Siamo le vittime predestinate.
    Di una stupidità colossale, la nostra.
    Andiamo a chiedere "consiglio" a Israele su come battere il terrorismo islamico.
    Facciamo addestrare i nostri uomini dai loro.
    Appaltiamo la "sicurezza" dei nostri aeroporti, dei nostri porti, delle nostre
    frontiere, ad agenzie private israeliane "specializzate in anti-terrorismo".
    Ci mettiamo il nemico in casa.
    E lo paghiamo persino, per il servizio.



    di Maurizio Blondet

    straQUOTO!!!
    Ibrahim

  4. #4
    Totila
    Ospite

    Predefinito

    Il problema è come far capire alla gente cosa stanno tramando sopra le loro teste.
    Le indagini che dovrebbero portare a far luce sui Mandanti, non arriveranno MAI a termine. E se per avventura qualche investigatore esternasse dubbi e sospetti, il giorno seguente verrebbe trovato morto o nel migliore dei casi rinchiuso in una clinica psichiatrica.

  5. #5
    Sospeso/a
    Data Registrazione
    20 Nov 2009
    Località
    Miami, FL, USA
    Messaggi
    94,863
     Likes dati
    1,916
     Like avuti
    8,336
    Mentioned
    650 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito

    Ancora sto Blondet.. pero', ogni due giorni spare ste cagate?
    un po come l'affermazione di movimenti strani sulal sterlina priam degli atentati..seocndo lui un calo enorme mai regitrato prima..peccato che solo nell'arco dei due mesi precedenti ve ne siano stati altrettanti... ma questo qui prima di scrivere ste panzanate, non puo' per lo meno basarsi su qualcosa di concreto ?

    Troppo complicato o semplicemente non puo'?

  6. #6
    Registered User
    Data Registrazione
    21 Jul 2005
    Messaggi
    518
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Amati75
    Ancora sto Blondet.. pero', ogni due giorni spare ste cagate?
    un po come l'affermazione di movimenti strani sulal sterlina priam degli atentati..seocndo lui un calo enorme mai regitrato prima..peccato che solo nell'arco dei due mesi precedenti ve ne siano stati altrettanti... ma questo qui prima di scrivere ste panzanate, non puo' per lo meno basarsi su qualcosa di concreto ?

    Troppo complicato o semplicemente non puo'?

    tu le consideri cagate . ok.
    a parte insultarne l'autore e i contenuti, mi sapresti dire dove sbaglia ?

    se non è troppo complicato, si intende

  7. #7
    Registered User
    Data Registrazione
    20 May 2005
    Località
    "Il sole sorge sempre allo Zenit e tramonta sempre al Nadir." Chandogya Upanishad
    Messaggi
    3,643
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    comunque adesso BASTA CON LE STRONZATE!!

    vorrei sapere da TUTTI gli INTELLINGENTONI di turno, visto che leggo su vari post attacchi all'Islam da destra e da manca, mi piacerebbe che questi personaggini mi dicessero razionalmente a chi conviene tutto questo terrore e sangue. però gradirei che lo motivassero con argomentazioni SERIE e non con i soliti insulti che non servono a niente e a nessuno.

    e che la pace sia veramente con tutti noi.

    grazie,

    Ibrahim
    Ibrahim

  8. #8
    Sospeso/a
    Data Registrazione
    20 Nov 2009
    Località
    Miami, FL, USA
    Messaggi
    94,863
     Likes dati
    1,916
     Like avuti
    8,336
    Mentioned
    650 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by kenshin
    tu le consideri cagate . ok.
    a parte insultarne l'autore e i contenuti, mi sapresti dire dove sbaglia ?

    se non è troppo complicato, si intende
    Ma a parte come dallo stesso Blondet affermato... non ha prove..fa congetture basandosi sulla dietrologia, sul complottismo (che ci metta pure i marziani dato che c'e'...), non solo.. basandomi sulle castronate da lui scritte in passato (come l'esempio della sterlina dopo gli attentati di Londra del 07/07).

  9. #9
    Registered User
    Data Registrazione
    21 Jul 2005
    Messaggi
    518
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Ibrahim
    comunque adesso BASTA CON LE STRONZATE!!

    vorrei sapere da TUTTI gli INTELLINGENTONI di turno, visto che leggo su vari post attacchi all'Islam da destra e da manca, mi piacerebbe che questi personaggini mi dicessero razionalmente a chi conviene tutto questo terrore e sangue. però gradirei che lo motivassero con argomentazioni SERIE e non con i soliti insulti che non servono a niente e a nessuno.

    e che la pace sia veramente con tutti noi.

    grazie,

    Ibrahim
    ibrahim...dubito che riceverai risposte..
    o almeno non risposte serie ...

  10. #10
    Sospeso/a
    Data Registrazione
    20 Nov 2009
    Località
    Miami, FL, USA
    Messaggi
    94,863
     Likes dati
    1,916
     Like avuti
    8,336
    Mentioned
    650 Post(s)
    Tagged
    3 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by Ibrahim
    comunque adesso BASTA CON LE STRONZATE!!

    vorrei sapere da TUTTI gli INTELLINGENTONI di turno, visto che leggo su vari post attacchi all'Islam da destra e da manca, mi piacerebbe che questi personaggini mi dicessero razionalmente a chi conviene tutto questo terrore e sangue. però gradirei che lo motivassero con argomentazioni SERIE e non con i soliti insulti che non servono a niente e a nessuno.

    e che la pace sia veramente con tutti noi.

    grazie,

    Ibrahim
    Agli estremisti per portare ulteriore acqua al propio mulino per raggiungere i loro scopi?

    Quali scopi? Instaurare regimi tecnocratici per poi sfruttare le risorse?

    Piu' o meno come quel Francese che disse dei rivoluzionari:

    "Un ricoluzionario e' colui che dice, togliti dalla poltrona che mi ci devo sedere io"


    Infondo Osama ha dichiarato guerra all'Ocidente ufficialmente nel 1998, ma prima ha provato a tirare le bombette nel 1993 sempre alla Torri.

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Qui prodest!?
    Di fedalmor nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 10-10-06, 20:45
  2. Strage a sharm: CUI PRODEST?
    Di kenshin nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 56
    Ultimo Messaggio: 28-07-05, 01:42
  3. Cui Prodest?
    Di kenshin nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 24-07-05, 21:11
  4. Kamikaze a Sharm: cui prodest?
    Di kenshin nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 24-07-05, 19:20
  5. Cui Prodest?
    Di kenshin nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 24-07-05, 14:11

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito