Incendio al cesso sociale!
Le fiamme, appiccate in diversi punti, spente dai vigili del fuoco all’ex asilo di via Perini occupato dalla Chimica
Fiamme e fumo ieri mattina nell’edificio del Csoa La Chimica, il Centro sociale autogestito che si è insediato nell’ex asilo di via Perini, in Borgo Santa Croce, vicino alla sede della circoscrizione Sesta di Borgo Venezia. L’incendio, apparentemente di natura dolosa, sarebbe stato appiccato intorno alle sei e segnalato ai Vigili del Fuoco alle sei e mezza da un passante: ha provocato danni sul lato destro dello stabile, lungo le pareti e all’esterno, bruciando un tavolo e una sedia, ma anche alcuni punti degli spioventi del tetto. Anneriti dal fumo diversi metri quadrati del rivestimento in legno delle pareti esterne. È, questo, il bilancio dell’incendio che i Vigili del Fuoco hanno sedato in un’ora circa, impedendo che le fiamme si propagassero sul tetto, minimamente danneggiato. Sul posto è intervenuta la Digos.
Le fiamme sarebbero partite da quattro punti di innesco, lungo la parete esterna dell’edificio. In particolare, nel marciapiede di cemento lungo il muro, c’erano i resti di una tanica di plastica, liquefatta, dentro cui probabilmente c’era materiale combustibile. Non ci sono danni all’interno dell’ex asilo, dove ci sono tavoli, sedie, una cucina, scaffali, materiale vario come pannelli in legno per manifesti.
Sul luogo ieri mattina sono giunti alcuni componenti del centro sociale La Chimica, in tutto una ventina di persone. Un portavoce del Centro, Filippo, dice di essere stato informato dell’incendio dal titolare del bar che sta di fronte all’ex asilo. A metà mattina, sono arrivati in via Perini altri componenti della Chimica. «Da due giorni non eravamo presenti all’interno del centro», spiega il portavoce, «e per fortuna un passante che portava a spasso il cane si è accorto del fumo che saliva e ha avvisato prontamente i Vigili del Fuoco, che si sono precipitati e hanno spento subito le fiamme e impedito che creassero gravi danni alla struttura».
La Chimica, in una nota di ieri sera, giudica l’incendio «un fatto gravissimo, un ulteriore attentato contro il Csoa La Chimica le persone che lo fanno vivere. Solo per una fortunata casualità in quel momento dentro non c’era nessuno». Secondo gli esponenti del Centro sociale, quanto accaduto è un’azione direttamente collegata all’aggressione e al pestaggio di cinque giovani della Chimica compiuto domenica 17 luglio, in Volto San Luca, da parte di cinque esponenti dell’estrema destra, più un minorenne.
I componenti del Centro sociale denunciano inoltre le parole «di chi ha alimentato e gestito una strategia della tensione con precisi obiettivi», alludendo a quanti, nei giorni successivi all’aggressione di Volto San Luca, hanno «distratto l’opinione pubblica», riportando «alla logica degli opposti estremismi» e mettendo sullo stesso piano l’aggressione con l’occupazione di uno spazio come quello dell’ex asilo. La Chimica condanna le parole di quanti «hanno sollecitato ad agire al posto delle istituzioni per chiudere fisicamente lo spazio».
La nota conclude dicendo che è «il momento di rilanciare, di riconoscere le potenzialità di uno spazio come la Chimica e di aprire una vertenza cittadina per uscire dallo stato di precarietà. Infatti, se l’occupazione è uno strumento prezioso per rivendicare diritti di cittadinanza e il diritto allo spazio, come quello che meritano le tante realtà e associazioni con le quali non siamo in competizione, l’autogestione è una forma di vita sociale alla quale non possiamo rinunciare. A questi attacchi rispondiamo continuando a far vivere quotidianamente lo spazio con iniziative sociali, culturali e politiche aperte alla cittadinanza». (e.g.)
È stato un luglio di violenza e di tensione politica quello che si è appena chiuso. Domenica 17 luglio, alle prime ore del mattino, cinque giovani, di cui tre donne, del Centro sociale La Chimica sono stati pestati con catene e cinghie - uno è stato anche accoltellato riportando gravi lesioni - da cinque giovani, più un minorenne, militanti in gruppi dell’estrema destra. L’aggressione è avvenuta in Volto San Luca, all’inizio di Corso Porta Nuova.
Il Csoa La Chimica, oltre ad altri gruppi e movimenti della sinistra radicale, ha subito preso posizione dopo l’accaduto, facendosi promotore di una manifestazione per denunciare l’aggressione di Corso Porta Nuova. Ma il corteo, svoltosi sabato scorso per le vie del centro città, ha fatto registrare tensioni e alcuni episodi di vandalismo - vetrine rotte di negozi, lancio di fumogeni e l’esplosione di una bomba carta - a opera di gruppi di «black bloc» non veronesi, a volto coperto, infiltratisi nelle file dei manifestanti.