Marcello entrò in casa lentamente ed apparentemente affaticato, sbattè dolcemente la porta, poi, si buttò pesantemente sul divano, sorrise e proferì fiocamente: "Pace!", ritrasse indietro la testa e si abbandonò, sicuro, al volere di Morfeo.
Quella settimana, infatti, per Marcello fu un autentico inferno terreno, a cominciare da quando si decise -per la prima e sperata ultima volta- ad ospitare la sua "carissima" suocera, o forse una bestia assetata di sangue, un ipotetico demone torturatore che soleva divertirsi in tale maniera, una vedova nera rimasta sola quindici anni prima
-"Per evidente suicidio!", era solito scherzare Marcello...
A voi il piacere di proseguire le vicende di Marcello.