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  1. #21
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Predefinito Re: Ora basta!

    Originally posted by silvano
    Ho già risposto alla provocazione nel forum ortodosso. Anche molto seccato di questo modo di fare di Caterina e altri.

    Comunque, per concludere affermo:

    " Se il pensiero cattolico è quello esposto da Mons Frosini nel Settimanale La Vita prima citato, LO CONDIVIDO APPIENO!".

    E chiuso l'argomento!

    Perdere la pazienza non è un atteggiamento da vescovo, soprattutto se non ha ricevuto persecuzione, nè tanto meno offese ma dei chiarimenti.....

    se si è sentito offeso le faccio le mie scuse, ma la invito a non parlare per metafore.......
    Lei ha insinuato la legittimità dell'unione omosessuale perchè Gesù non ne ha parlato esplicitamente......

    si o no?

    Il settimanale Vita non lo conosco....sono obbligata a comprarlo per sapere che cosa ne pensa lei sulle coppie omosessuali?
    Il pensiero cattolico non è mai quello esposto d un tizio o da un caio semmai è il contrario, ossia che un tale vescovo esprima il PARERE DELLA CHIESA....

    Infine non ha messo il testo di che cosa dice questo monsignore, posso sapere di che parla?

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
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  2. #22
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Predefinito

    Nel forum della Chiesa Ortodossa il vescovo Silvano mi ha dato un altra risposta.....qui potete leggere:

    .......
    http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=183327
    ......
    Fraternamente Caterina
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  3. #23
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    Predefinito Sintesi

    Sul forum ortodosso ho postato una sintesi delle mie opinioni da me precedentemente espresse nei vari tread che, qui ed altrove, hanno riguardato questo argomento.
    Come ho detto non ho ricette. Ma ho una chiara idea su quello che credo debba essere l'atteggiamento di un ministro di Cristo.
    A lì rimando, e poi davvero basta.
    Abbiamo tante cose di cui occuparci non fissiamoci, per favore su questa!

  4. #24
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Predefinito

    Ringrazio il vescovo Silvano per aver finalmento dato delle risposte.........nessuno ha una ricetta......ma tutti noi come cristiani abbiamo una strada da percorrere con tanto di indicazioni stradali....riporto qui la stessa risposta......

    Lei mi dice:

    La Chiesa ortodossa (in genere, perchè qualcuno lo ha fatto) non prende posizioni generali su temi particolari, perchè il Vangelo e la Tradizione della Chiesa sono già di per se stessi eloquenti.

    Di fronte ad un mio figlio omosessuale cerco anzitutto di fargli capire perchè esistono oggi situazioni come la sua.
    Gli spiego che può darsi che questa situazione sia per lui un segno di una volontà di Dio di vita consacrata al suo servizio nella continenza e nella castità.

    .............

    bene, perfettamente d'accordo, questo è quanto dice anche il Documento della nostra Congregazione per la Fede che le ho portato a conoscenza......fino a qui siamo perfettamente d'accordo........Alleluja!


    e ancora.....giustamente il vescovo Silvano mi dice:

    Nel caso mi dica che gli è impossibile non giova a nulla dirgli che incombe su di lui l'ira di Dio (magari attraverso l'AIDS) anche perchè NON E' VERO.
    Su di lui, come su ogni uomo e più ancora sugli uomini che ne hanno maggiore bisogno, c'è ta Tenerezza infinata del Padre, l'Amore e la Misericordia senza confini del Cristo suo fratello e la Grazia dello Spirito Tuttosanto.
    Lo invito allora a valorizzare gli aspetti più costruttivi della sua situazione eliminando quelli distruttivi, perchè certo Dio non vuole che si distrugga. Egli è capace di amicizia, di relazioni interpersonali.... Cerchi di costruirsi la vita nella maniera più conforme a quella che gli sembra la volontà di Dio su di lui che ricercheremo insieme.
    .................

    ed anche qui siamo d'accordo.......lo "scontro" che abbiamo avuto sul fatto che Dio IRACONDO PUNISCE CON L'AIDS credevo di averla chiarita NON ritenendomi affatto d'accordo con chi lo asseriva, ma lei si è lasciato contagiare dagli elogi che un altro iscritto le riservava non comprendendo entrambi quello che avevo scritto........

    L'Aids, come il cancro e le altre malattie NON SONO STATE CREATE DA DIO PER DISTRUGGERE L'UOMO....NON HA CREATO DIO IL MALE......suggerivo allora la lettura del Libro di Giobbe.......il Male è entrato nel mondo da allora NACHE LA NATURA attende la redenzione, di conseguenza la malattia, qualunque essa sia è generata dal Male...MA CHI COMMETTE QUESTO MALE? Ecco la forza del libero erbitrio......siamo responsabili della diffusione di queste malattie.......quando in passato la peste ammorbava le città, SI PREGAVA E SI SUPPLICAVA DIO DI FAR TERMINARE QUESTI FLAGELLI........ ed insieme alle cure mediche E LA PULIZIA CORPORALE....queste piaghe cessavano.sbagliavano gli antichi ad attribuire a Dio la salvezza?

    Cos'è..oggi siamo diventati così intelligenti da non aver più bisogno di chiedere a Dio e di supplicarlo di far cessare come ieri questa piaga?
    Ma Dio cosa ci chiederebbe in cambio?
    AIUTATI CHE IL CIEL T'AIUTA........
    non è un cambio perchè Dio ha bisogno di questo, ma lo fa PER NOI STESSI......

    lei scrive:

    Lo invito allora a valorizzare gli aspetti più costruttivi della sua situazione eliminando quelli distruttivi, perchè certo Dio non vuole che si distrugga. Egli è capace di amicizia, di relazioni interpersonali.... Cerchi di costruirsi la vita nella maniera più conforme a quella che gli sembra la volontà di Dio su di lui che ricercheremo insieme.
    .................

    crede forse che questo da noi non si fa? Ma cosa intende per costruirsi una vita a quella che gli sembra la volontà di Dio su di lui? non sono pochi gli omosessuali che ricevendo da persone di chiesa parole equivoche come queste hanno legittimato da soli la propria unione.comprende? E' come dire, agisci secondo coscienza..benissimo, ma se questa coscienza NON VIENE educata alla volontà creatrice di Dio, che tipo di soluzione troverà mai l'omosessuale?
    La nostra battaglia è contro lo spirito delle tenebre e non contro le persone.....
    Se da una parte si fa forte il richiamo alla Divina Misericordia, dall'altra si confonde spesso questo dono quasi come un diritto DIMENTICANDO I COSTI........

    Cristo ha pagato il conto più alto di questa Misericordia, ma non è affatto vero che a noi viene elargita senza presentarsi un CONTO.....la gratuità è nella scelta di Dio che ci dona il Figlio per salvarsi, ma per seguire Cristo OCCORRE FARE UNA SCELTA ANCHE DRASTICA..è il costo da pagare.......

    TUTTO SI PAGA....l'errore luterano sulla giustificazione ha deformato il concetto di RESPONSABILITA' dell'uomo nei confronti di Dio........ha tolto la responsabilità aprendo lo spazio sul "tutto mi è dovuto" TUTTO è GRATIS.........se non posso superare un ostacolo, caro vescovo Silvano..in tal caso resto come sono adeguandomi ARRENDENDOMI al peccato.........
    Questo lei non l'ha detto, lo chiarisco subito, ma è l'intuizione del suo discorso......e se ho capito male io, sono più contenta.

    NESSUNO HA UNA RICETTA........ma abbiamo la Croce quale manuale della lotta.......abbiamo il Getsemani per la lotta alla perseveranza.......


    Sull'azione dello Stato lei dice:

    Anzitutto deve essere esclusa in ogni caso, secondo ragione, perchè con lo stato si deve ragionare in termini laici e non di fede, l'idea che gli omosessuali possano "sposarsi". Il matrimonio è una realtà precisa, con specifici fini e specifiche caratteristiche.
    Se poi lo stato intende dare una qualche regolamentazione alle convivenze omosessuali penso che questo può essere il "male minore" specialmente allo scopo di evitare vite promisque e vagabonde, con tutti i pericoli che ne derivano, nonchè situazioni veramente ingiuste come quelle di impedire a chi è stato una vita accanto ad un altro - come ha potuto - non possa stargli accanto nella malattia o nella morte. Anche gli omosessuali possono avere relazioni d'affetto autentiche, questo nessuno lo può negare.

    .................

    Ragionare in termini laici sono d'accordo, in termini laicisti NO!.....Poi vescovo Silvano...lei forse NON è d'accordo che RAGIONE E FEDE DEVONO TROVARE UNA STRADA DI COMUNE VIVIBILITA' ?

    L'errore tra i più grandi commessi dal fronte laicista è stato quello di separare invece la fede dalla ragione.......la ragione dalla fede.......Uno Stato privo della seppur minima fede non andrebbe da nessuna parte....e la fede senza la ragione non risponderebbe mai alle mielle domande che la fede impone sull'etica e sulla morale....su questo almeno come cristiani dovremo essere d'accordo....almeno secondo quello che ci riporta la stessa Didachè sulla vita delle prime comunità cristiane le quali si opponevano ai costumi pagani e alle sue leggi.....un esempio sono le Lettere di Paolo è d'accordo?
    Un altro esempio è che l'omosessualità di quel tempo non era affatto minore di quello che stiamo vivendo oggi.......vizi e stravizi era ammorbata la corte romana come quella greca che aveva legalizzato fin anche la pedofilia fra l'allievo dodicenne il il maestro.....

    Dunque se lei crede veramente che con lo Stato non bisogna parlare di Fede per spiegare le ragioni di una negazione di certe leggi IMMORALI..... mi citi per favore dei Padri della Chiesa che sostengano quanto lei ha appena affermato.........
    Lei sostiene che legalizzare LE COPPIE DI FATTO omosessuali sarebbe il male minore......... può darmi delle prove che questo è riportato dai padri della Chiesa o dalle Lettere Apostoliche?
    e dove sta scritto che come cristiani dovremmo sostenere il male minore senza combatterlo?
    In sostanza lei si sta ARRENDENDO DI FRONTE ALL'EVIDENZA DELLE COPPIE OMOSESSUALI DI FATTO....se non è così le chiedo scusa in anticipo, ma sarebbe giusto eventualmente correggere questa stonatura.........
    il cristiano NEGA OGNI CORRUZIONE DEI COSTUMI ANCHE AL COSTO DELLA PROPRIA VITA..questo è quanto la cristianità dei primi secoli insegna a voi e a noi......se essi si fossero adagiati.......non avremo avuto alcun cristianesimo.....ma ci sarebbe stato subito l'illuminismo, il marxisismo........il laicismo ecc.tutti frutti delle prime grandi divisioni della cristianità......

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
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  5. #25
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    Rileggendo la Lettera aperta del Vescovo di Pistoia sulla triste vicenda del riconoscimento delle coppie omosessuali....quale status di FAMIGLIA........e poichè sembra che su questa sorta di "banco degli imputati" non ci è finito il Comune di Pistoia, ma il Vescovo come spesso accade quando si difende la VERITA?......pensavo che forse sono sfuggite le ultime righe della lettera...si sa che ci si sofferma solo sui toni che spesso NON ci piacciono, ma se leggiamo oltre si legge:

    ...........
    Mi si dirà: ma alle persone che convivono non ci dobbiamo pensare, soprattutto se si ritrovano in difficoltà di salute ed economiche? Rispondo: chi si assume l’onere di una persona - nel caso delle unioni civili è atto reciproco – ha il dovere di provvederle il necessario. La condivisione di vita deve portare ad una reciproca responsabilità.

    Nelle difficoltà deve, certo, essere aiutata la persona, sempre, ma senza confondere i termini e creare situazioni sociali dalle conseguenze imprevedibili.

    Rimango in attesa di una risposta, non generica, ad ogni domanda posta, sia che si voglia rispondere pubblicamente o privatamente.

    Mi preme capire il parere del Consiglio comunale e dei partiti che lo compongono.

    .............

    In queste parole leggiamo che il vescovo NON è affatto contrario a che esistano DEI DOVERI fra persone che convivono civilmente...... ed anche attenzione DELLE RESPONSABILITA' che noi sappiamo essere NON solo di carattere civile, ma anche DI EDUCAZIONE E DI SPIRITUALITA'........il Vescovo non solo non nega questi diritti, ma specifica più serenamente che :

    Nelle difficoltà deve, certo, essere aiutata la persona, sempre, ma senza confondere i termini e creare situazioni sociali dalle conseguenze imprevedibili.
    ...............

    questo è il nocciolo del problema che nessuno però ha affrontato..perdendo forse tempo a processare il vescovo

    Fraternamente Caterina LD
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  6. #26
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    Originally posted by antonio
    ci sarebbero osservazioni da fare..su questa sortita "nostalgica" sulla presunta virilita' perduta, da parte dell'ecclesiastico di cui sopra.. giustamente fatta oggetto di commenti sarcastici...
    Infatti. Questa difesa della virilità da parte di un uomo che si è imposto di rinuciare all propria virilità e che predica la castità, ossia la negazione della propria virilità è veramente ridicola.

    Una effigie del vescovo Scatizzi nel suo abito molto virile:


  7. #27
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Originally posted by Caterina63
    Rileggendo la Lettera aperta del Vescovo di Pistoia sulla triste vicenda del riconoscimento delle coppie omosessuali....quale status di FAMIGLIA........e poichè sembra che su questa sorta di "banco degli imputati" non ci è finito il Comune di Pistoia, ma il Vescovo come spesso accade quando si difende la VERITA?......pensavo che forse sono sfuggite le ultime righe della lettera...si sa che ci si sofferma solo sui toni che spesso NON ci piacciono, ma se leggiamo oltre si legge:

    ...........
    Mi si dirà: ma alle persone che convivono non ci dobbiamo pensare, soprattutto se si ritrovano in difficoltà di salute ed economiche? Rispondo: chi si assume l’onere di una persona - nel caso delle unioni civili è atto reciproco – ha il dovere di provvederle il necessario. La condivisione di vita deve portare ad una reciproca responsabilità.

    Nelle difficoltà deve, certo, essere aiutata la persona, sempre, ma senza confondere i termini e creare situazioni sociali dalle conseguenze imprevedibili.

    Rimango in attesa di una risposta, non generica, ad ogni domanda posta, sia che si voglia rispondere pubblicamente o privatamente.

    Mi preme capire il parere del Consiglio comunale e dei partiti che lo compongono.

    .............

    In queste parole leggiamo che il vescovo NON è affatto contrario a che esistano DEI DOVERI fra persone che convivono civilmente...... ed anche attenzione DELLE RESPONSABILITA' che noi sappiamo essere NON solo di carattere civile, ma anche DI EDUCAZIONE E DI SPIRITUALITA'........il Vescovo non solo non nega questi diritti, ma specifica più serenamente che :

    Nelle difficoltà deve, certo, essere aiutata la persona, sempre, ma senza confondere i termini e creare situazioni sociali dalle conseguenze imprevedibili.
    ...............

    questo è il nocciolo del problema che nessuno però ha affrontato..perdendo forse tempo a processare il vescovo

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  8. #28
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    03 Agosto 2005
    MATTUTINO
    REPRIMERE E TOLLERARE

    Una delle prime virtù sociali è tollerare negli altri ciò che bisogna proibire a se stessi.
    Mi fermo su questa frase che sto leggendo su un articolo, ove mi si dice che è tratta dalle Considerazioni sui costumi di questo secolo di Charles Duclos (1704-1772), scrittore e storico francese. A prima vista, infatti, non mi colpisce più di tanto; poi, però, riesco a capire che potrebbe diventare uno spunto di riflessione a doppio profilo. Da un lato, infatti, c'è la legge della tolleranza, del tutto necessaria in un contesto pluralistico e complesso nel quale non si può pretendere di applicare quel modello di perfezione che la moralità esige. Se nella società devi rispettare sempre le differenze, bisogna tollerare anche certe prevaricazioni o imperfezioni rispetto a un canone etico più alto, naturalmente entro certi limiti invalicabili e nell'ambito di una pacifica coesistenza. È, questo, spesso il compito delle leggi civili.
    D'altro lato, però, Duclos ci ammonisce sul fatto che la tolleranza verso gli altri e i loro difetti non deve diventare l'alibi per cedere ai nostri valori, omologandoci al grado inferiore e deteriore di moralità. Anzi, nei confronti della propria coscienza si deve rimanere severi ed esigenti. Purtroppo, però, spesso la norma suggerita da quello scrittore è in verità capovolta: siamo, infatti, rigidi con gli altri e pronti ad assolverci con facilità. E, allora, mi sembra interessante accostare una frase antitetica di un altro scrittore francese, Georges Courteline (1858-1929): «Se dovessimo tollerare negli altri ciò che permettiamo a noi stessi, la vita sarebbe impossibile».


    Gianfranco Ravasi
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  9. #29
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    Originally posted by Caterina63
    «Se dovessimo tollerare negli altri ciò che permettiamo a noi stessi, la vita sarebbe impossibile».


    Gianfranco Ravasi
    Bisogna invece tollerare (o meglio, non ostacolare) negli altri quello che non tolleriamo per noi stessi.

    L'intollerante vuole che gli altri si adeguino a sé, per incapacità di accettazione del diverso, per sua intrinseca debolezza.

    Bisogna accettare quello che gli altri fanno e non ci danneggia. L'omosssuale non impone l'omosessulità, ma ha una sua specifica affettività e sessualità, che non intacca la affettività e sessualità degli eterosessuali.

    Dunque solo chi è intollerante non vuole permettere agli altri di fare quel che lui stesso non farebbe, se non lo danneggia.

  10. #30
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Originally posted by aguas
    Bisgna tollerar negli alti quello che non tolleriamo a noi stessi.

    L'intollerante vuole che gli altri si adeguino a sé, per incapacità di accettazione del diverso, per sua intrinseca dbolezza.

    Bisogna accettare quello ch gli altri fanno e non ci danneggia. L'opmosssuale non ti impone l'omnosessulità, ma ha una sua soecuifica affettività e sessualità, che non intacca la affettività e sessualità degli eterosessuali.

    Dunque solo chi è intollerante non vuole permettere agli altri di fare quel che lui stesso non farebbe, se non lo danneggia,
    Non fare il finto....tonto aguas......sai benissimo che nessuno dice nulla se vogliono, gli omosessuali convivere......la voce di protesta si è alzata da quando STANNO IMPONENDO DI VEDERLI COME UNA COPPIA ETERO.........ossia.quotati come una FAMIGLIA NATURALE....sei tu che sei un tantino intollerante:

    ...infatti rileggiamo la frase che da sola hai estrapolato:

    «Se dovessimo tollerare negli altri ciò che permettiamo a noi stessi, la vita sarebbe impossibile».


    .............
    se dunque un omosessuale dovesse tollerare negli altri ciò che permette di fare a sè stesso........ LA VITA SAREBBE IMPOSSIBILE.......
    Infatti EGLI NON SOLO TOLLERA che gli altri finiscano nell'inganno come loro.............MA OBBLIGA GLI ALTRI ad una visione innaturale della vita umana e della coppia....E DANNEGGIA I GIOVANI i quali crescono con l'idea che l'omosessualità non solo sia NORMALE, ma che sia anche normale un nucleo familiare composto da persone dello stesso sesso..questo è DANNEGGIARE.......

    Fraternamente Caterina LD
    Fraternamente Caterina
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