Beh, permettete che prima di togliere il disturbo il Cavaliere si riempa le tasche con tutto ciò che gli resta da rastrellare?
Era rimasto il calcio, ed era rimasta la Rai a fare concorrenza.
Con una mossa degna della sua arroganza, arraffa il calcio, distrugge quel poco che resta di tv di Stato e scappa via. Con Galliani che ghignando e guardandosi attorno, chiude la porta.

Cosa resta del calcio è domanda retorica e poco interessante. Nulla, ormai, e non da ieri. Ormai è una droga pesante che colpisce solo i tossici cronici. Gli altri per fortuna sono guariti o ne restano immuni.
La domanda vera è: cosa resta della Rai.
Ad oggi resta un presidente fantoccio, un liberalcomunista, un mediocre politico: il suo momento d'oro lo ebbe con Occhetto, e con questo si dice tutto. Oggi è un uomo deluso dal partito e pronto a sedere alla mensa del Cavaliere e di Confalonieri.
Petruccioli è una foglia di fico bucata. Una figura alquanto insulsa (come insulso è il suo passato politico), che nasconde lo sguardo ebete dietro gli occhialetti da finto intellettuale. Però è diessino, e questo lascia ampia libertà di occupazione di tutto il resto.

Povera Italia. Povera Rai. Poveri noi.