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  1. #21
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    Ma perchè le sette nei cattolici non esistono ?
    Bisognerebbe chiedere a qualche sedevacantista, a Lefevre e a tanti altri movimenti pseudo-cattolici. Sarebbe bello ( o per lo meno onesto intellettualmente dedicare il proprio tempo e le proprie riflessioni anche loro, parallelamente a ciò che avviene nel mondo protestante, senza far finta che il cattolicesimo sia un monolite e gli altri siano invece marzapane..

    Invito poi a vedere sullo stesso sito citato da Caterina quale è questo monolite cattolico :

    http://www.cesnur.org/religioni_ital..._cattolica.htm


    dove si danno conto dei vari scismi all'interno della chiesa cattolica e le varie chiese da essa nate.

  2. #22
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    l'occasione per farsi una Chiesa di comodo separandosi dal Papa; per i motivi medesimi per cui s'era prodotto lo scisma di Bisanzio, il " protestantesimo orientale ".


    ....grande questa definizione, mi mancava ...........questa Chiesa Orientale di "comodo" ........ecumenicamente si potrebbe dire "il Carnevale che sparla della Quaresima..."


    Anaghnosti

  3. #23
    INNAMORARSI DELLA CHIESA
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    Le divisioni ALL'INTERNO della Chiesa sono una cosa...... la nascita invece di gruppi o movimenti indipendenti fra loro è un'altra cosa.....
    E poichè si denota che a qualcuno "piace caldo"..proseguo sulla questione delle 95 Tesi........

    Che cosa fece scattare Lutero e perchè le 95 Tesi?

    La propaganda dell'indulgenza fu affidata al domenicano Giovanni Tetzel, il quale, per convincere i fedeli ad acquistare le indulgenze, non esitò a ricorrere agli argomenti più grossolani : ad es. le indulgenze potevano essere invocate in ogni momento della vita; il pentimento, anche per i peccati mortali, poteva essere rimandato e l’eventuale rinvio non comprometteva l’efficacia immediata delle indulgenze acquistate in suffragio delle anime dei defunti. Da qui lo scandalo!

    L’insegnamento del domenicano parve subito a Lutero contrario al Vangelo e decise di confutarlo. Formulò 95 Tesi (come era in uso tra i professori di teologia) e la tradizione dice che le affisse alla porta della chiesa il 31 Ottobre 1517 (vigilia della festa di Ognissanti, cui era dedicata la chiesa del castello), invitando i dotti a discuterne; inoltre, rispettoso della gerarchia, ne inviò copia ad Alberto, chiedendogli di far cessare lo scandalo. Invece Alberto denunciò Lutero a Roma e chiese ai teologi di Magonza di controbattere.

    Se la questione era nata in questi termini, Lutero avrebbe dovuto far ricorso AL SUPERIORE DEI DOMENICANI dal quale il frate dipendeva e doveva immediatamente ricorrere egli stesso a Roma prima di pubblicare le 95 Tesi. Soltanto molti anni più avanti, dai carteggi risalenti all'epoca si seppe che tale vescovo Alberto, aveva raccontato non poche menzogne sul conto di Lutero nella sua denuncia a Roma.
    Intanto il testo delle 95 Tesi si era diffuso a macchia d’olio e la disputa, da teologica, si trasformò nell’elemento catalizzatore di tutte le forze sociali e politiche della Germania, interessate a sovvertire lo stato di cose allora esistente e, dunque, un modo di sottrarsi al giogo di Roma e fors’anche dei nobili. Roma reagì all’inizio con estrema prudenza, anche perché non si era resa conto di quello che stava capitando....

    Del resto dobbiamo renderci conto che all'epoca non esistevano i cellulari, nè internet ne la posta aerea o prioritaria, ma i corrieri che impiegavano giorni e mesi prima di dare una lettera e di rimandare indietro una risposta....Ciò che si comprese quale gravità imminente era UNA RIVOLTA POLITICA....

    Veniamo ad un altro punto curioso....si dice che il Papa non lesse le 95 Tesi e che le rifiutò strappandole ( questa è la versione che troverete in ogni sito protestante)...invece non fu così......il Papa ne condannò 41...meno della metà segno evidente che le altre 54 le ritenne confrontabili....., ma perchè allora arrivare alla scomunica?

    Passarono tre anni, durante i quali Lutero ebbe le famose dispute con Eck e con il Caetano, le quali ebbero come risultato di accrescere la fama di Lutero e di aumentare il numero delle persone che stavano dalla sua parte, attirate appunto dalla novità di sentirsi liberi nella professione della propria fede, senza più dover render conto a NESSUNO ma solo a Dio. Nel 1520 Leone X con la bolla Exurge Domine condannava 41 proposizioni dagli scritti di Lutero e avendo saputo della confusione che seminava con le sue prediche contro l'obbedienza alla Chiesa, ingiungeva al monaco di ritrattare le sue tesi, pena la scomunica. Alla fine del 1520, Lutero bruciò la bolla pubblicamente e questo atto segnò la rottura definitiva fra Lutero e il Papato. Infatti il 3 Gennaio 1521, con la bolla Decet Romanum Pontificem, Lutero fu scomunicato....

    Dunque la Bolla papale giunse 3 anni dopo, nel 1520 e non immediatamente alla fissione delle 95 Tesi ......" alla porta della chiesa il 31 Ottobre 1517 (vigilia della festa di Ognissanti, cui era dedicata la chiesa del castello di Wittenberg), invitando i dotti a discuterne "...come è predicato in molti siti protestanti.......Vi è infatti discordanza sul fatto....Alcuni studiosi hanno messo in discussione l'accuratezza di questo racconto, facendo notare che non esistono prove contemporanee dell'evento. Altri hanno replicato che queste prove non sono necessarie, poiché tale tipo di azione era il sistema tipico usato per pubblicizzare un evento ai giorni di Lutero. Le porte delle chiese avevano anche una funzione molto simile alle bacheche per gli annunici. Altri ancora suggeriscono che l'affissione potrebbe essere avvenuta nel novembre del 1517 e non nell'anno 1520 come una parte della storiografia Protestante crede. La maggior parte concorda, quantomeno, che in quella data Lutero spedì le tesi all'arcivescovo di Magonza, al Papa, ad alcuni amici e ad altre università.

    Le tesi, approvate perfino dal suo vescovo, erano meno rivoluzionarie di quanto si vuole far credere: Lutero aveva messo l'accento sulla mancanza della intima penitenza e della piena conversione da parte del fedele, che doveva accettare la pena e non sfuggirla, pagando. In linea di principio, però, Lutero non era contrario alle indulgenze, che comunque non dovevano essere meritorie e sostitutive della penitenza. Il vero motivo dello strappo con la Chiesa Cattolica, sembrano concordare oggi gli storici, non furono in verità le 95 Tesi, ma i testi che dal 1519 al 1520 Lutero scrisse e pubblicò contro ogni controllo dottrinale da parte della Chiesa.

    Infatti Lutero aveva pubblicato nel 1520 le tre opere che sono alla base del protestantesimo : Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca, Della cattività babilonese della Chiesa, La Libertà del cristiano.

    Solo verso Marzo 1518 fu iniziato un procedimento contro il monaco tedesco, condotto dal domenicano Silvestro Mazzolini, detto Prieras dal paese natale di Priero (Cuneo) (1456-1523), che, come Sacri Palatii Magister, esaminò gli scritti di Lutero., trovandoli eretici e il 7 Agosto 1518 invitò il riformatore a recarsi a Roma per discolparsi. Questo invito venne variato da un ”breve” del papa del 23 Agosto, che ordinò a Lutero. di recarsi ad Ausgburg (Augusta) per farsi interrogare dal cardinale domenicano Tommaso Caietano (1469-1534). L'incontro avvenne il 12 Ottobre, ma Lutero. non ritrattò nulla delle sue affermazioni e Caietano cercò inutilmente di farlo espellere dai territori del principe di Sassonia.

    A questo punto il papa inviò il nunzio papale Carl Von Miltitz (1480-1529), che ottenne, dopo un incontro con Lutero il 4/5 Gennaio 1519, una tregua nelle polemiche fino alla disputa di Lipsia, avvenuta dal 27 Giugno al 16 Luglio 1519, tra il teologo Johann Eck (1486-1543) e i due amici e colleghi Andreas Bodenstein (Carlostadio) e Lutero stesso.
    Quest'ultimo, tirato dentro in una polemica, che inizialmente si riferiva solamente ai primi due contendenti, prese una posizione piuttosto decisa: negò il primato del papa, l'infallibilità dei concili e assunse la Sacra Scrittura come supremo ed unico riferimento.
    Il 1520 fu l'anno della definitiva rottura.

    Il Papa rispose prima con una minaccia, avvisando Lutero che sarebbe stato scomunicato se non avesse ritrattato LE QUARANTUNO (41) delle 95 Tesi....a quel punto Lutero risponde al Papa "scomunicandolo" lui stesso e definendolo Anticristo con opuscolo Adversus execrabilem Antichristi bullam.

    Nonostante svariati tentativi di mediazioni da parte di Von Miltitz e momentanei ripensamenti di Lutero stesso, si giunse all'atto finale: il 10 Dicembre 1520 Lutero bruciò, davanti agli studenti di Wittenberg, la bolla di minaccia di scomunica, il codice di diritto canonico e la Summa theologiae di San Tommaso.

    Il 3 Gennaio 1521 Papa Leone X firmò la definitiva bolla di scomunica Decet Romanum Pontificem: Martin Lutero era scomunicato ed ufficialmente espulso dalla Chiesa Cattolica.




    Posto al bando dell’Impero, Lutero trovò rifugio a Wartburg, e lì cominciò la traduzione della Bibbia in tedesco, che fu pubblicata nel 1534 (prima il Nuovo Testamento e poi l'Antico). Intanto la Germania, in seguito alla predicazione luterana, è sconvolta dalle guerre dei contadini e scoppia inoltre la polemica con Erasmo da Rotterdam sul problema della libertà. Infatti nel 1524 Erasmo aveva pubblicato De libero arbitrio diatribé a cui Lutero risponderà nel 1525 col famoso De servo arbitrio; Erasmo farà seguito con un ultimo scritto polemico, Hyperaspistes (1526).
    I due sono in realtà su posizioni che non possono incontrarsi : Erasmo respinge la dottrina del peccato totale, e ritiene che nell’uomo sussista una parte di libertà; Lutero non può negare che l’uomo peccatore sia capace di scelte intelligenti e di decisioni, ma ciò non vìola la sovranità assoluta di Dio ? Lutero vuole insomma ribadire che la fede è un abbandono totale a Dio : all’uomo non spetta nessun merito né iniziativa per la sua salvezza.
    Il movimento riformatore continuò ad espandersi. Si diffusero idee egualitarie, il clero cominciò a sposarsi (Lutero stesso prese moglie nel 1525), si costituirono i primi gruppi di luterani in molte città tedesche. Nella Dieta di Spira del 1529 i luterani (che avevano 5 principati e 14 città) furono messi in minoranza nella Dieta stessa. Essi allora protestarono contro la maggioranza che voleva imporre loro la conformità religiosa e da lì nacque il termine appunto di "protestante". Si ricordi anche che nel linguaggio di allora, protestare voleva dire "attestare pubblicamente, impegnarsi a favore di qualcosa e di qualcuno"(pro-testare).
    L’intenzione originaria era quella di lanciare alla Chiesa romana un appello a riformarsi in conformità al Vangelo. La separazione confessionale fu una deformazione posteriore : la rottura della comunione con Roma non era stata prevista e venne registrata come una reazione dolorosa e inattesa ma ormai inevitabile.

    Gli eventi precipitarono : nel 1530, alla Dieta di Augusta, l’imperatore Carlo V propose una nuova riappacificazione ma i protestanti lessero solennemente la loro professione di fede, redatta da Melantone, la Confessione di Augusta. Essa non fu accettata e Carlo V ordinò loro di sottomettersi. Per tutta risposta i protestanti si organizzarono nel 1531 nella Lega di Smalcalda. Ormai il divario era insanabile.

    Si arrivò con alterne vicende al 1555 (Lutero era morto nel 1546 nel bel mezzo del Concilio di Trento: 1542-1563 ) con la Pace di Augusta che stabiliva il principio, da un lato, della cuius regio eius religio (ogni territorio deve mantenere la religione del suo principe; tranne i territori ecclesiastici, che dovevano in ogni caso rimanere cattolici), e dall’altro, del reservatum ecclesiasticum, per cui i beni ecclesiastici secolarizzati prima del 1552 non erano più rivendicati dalla Chiesa cattolica, mentre, se un principe ecclesiastico si convertiva al protestantesimo dopo il 1552, doveva rinunciare ai possedimenti che aveva prima, appartenendo essi alla Chiesa cattolica; infine nelle città era ammessa la coesistenza pacifica delle due confessioni.


    ***************************
    Fraternamente Caterina
    Laica Domenicana

  4. #24
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    Originally posted by Caterina63
    Le divisioni ALL'INTERNO della Chiesa sono una cosa...... la nascita invece di gruppi o movimenti indipendenti fra loro è un'altra cosa.....
    Mi sfugge il confronto sottointeso con i protestanti. Se me lo spieghi. La chiesa romana è divisa al suo interno, dato che sono ben noti le correnti che si confrontano, tra modernisti e tradizionalisti per parlare in soldoni, ed è frammentata in sette e movimenti che hanno deciso di fare il grande passo, pur condividendo in buona parte le tesi del cattolicesimno almeno fino all'altro secolo. Il problema è che la chiesa romana non prevede al suo interno la possibilità di istituzionalizzare in qualche maniera le voci di dissenso mentre i protestanti hanno visto nella pluralità delle idee e nella partecipazione democratica alle attività della chiesa un punto di forza e non uno svantaggio. Basti pensare ai livelli di democrazia raggiunti dallo stato pontificio confrontati con le democrazie liberali anglo-protestanti nell'ottocento e prima, fino al novecento (ora sono io che mi cimento con la storia )

  5. #25
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    Non vorrei sembrar polemico, ma quello che tu chiami pluralismo democratico delle chiese protestanti, è costato parecchio in termini di sangue nei secoli scorsi. Fu tutt'altro che pacifico il rapporto tra luterani e anabattisti per far solo un esempio.
    La questione penso sia che nella galassia protestante, non esistendo una Chiesa custode della tradizione, non esiste neppure scisma, chiunque lo voglia può far chiesa a sè, contraddicendo così di fatto la nozione di Ecclesia. Questi i frutti della sola fide et sola scriptura, sine ulla traditione...

    Saluti

  6. #26
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    Beh, allora le Crociate e l'inquisizione furono i frutti dell'ortodossia cattolico romana. Spero tu non voglia ragionare secondo questi schemi un po' troppo semplicistici. E guarda che di sangue sparso durante le crociate ne scorse un po' di più che per la rivolta di Muntzer o altro. Per quanto riguarda la custodia della Tradizione, mi sa che hai scoperto, senza offesa, un po' l'acqua calda. Mi spiego : è ovvio che a tante teste corrispondano tanti modi di vedere anche in campo religioso. Il problema è capire come ci si deve comportare quando queste differenze si acutizzano e diventano particolarmente evidenti. Io continuo a pensare che se qualcuno vuole farsi la chiesa in casa propria se la faccia. Risponderà secondo la sua coscienza. Penso che la gente abbia tutto sommato ancora buon senso per discriminare tra santoni e proposte serie. Tu cosa proponi per le sette provenienti dalla chiesa cattolica che ho citato nel link precedente ?
    Sbagli. La chiesa custode della tradizione è quella luterana ( vedi confessione augustana ) e le altre derivano molte volte dalla riesposizione equivalente, magari solo in altre lingue delle stesse cose. Le differenze che ci possono essere tra riformati svizzeri e augustani sono molto simili a quelle differenze che covano nel cattolicesimo romano ad esempio sulla escatologia. Quanti sono, anche vescovi, che pensano che l'inferno o non esista o che non sia eterno ? E' una differenza di poco conto ? Invece esiste ed è un paradosso irrisolto la coesistenza di queste persone nella stessa chiesa. Non mi sembra né coerente né onesto. Fin tanto che si fa finta di non vedere ciò e si vuole far credere che tutti nella chiesa pensino e facciano tutto ciò che c'è scritto nel catechismo della chiesa romana o nel suo recente compendio non potremo fare grossi passi avanti.

  7. #27
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    No no, caro Zmajèek, nessun semplicismo, a cominciare da una lettura storico critica di quel vasto fenomeno che va impropriamente sotto il nome di crociate, e che tali non furono, basti pensare che tale nome comincia a designare quei pellegrinaggi, a volte armati, come li definisce il prof. Cardini ad esempio, a partire dal XV secolo, dunque ben dopo la VII...
    Stesso discorso per l'Inquisizione, quale? Quella romana, quella episcopale, quella legatizia, quella monastica o quella spagnola? Tutte piuttosto differenti tra di loro, con diverse finalità e diverse metodologie, molto diverse comunque da quelle che certa storiografia insiste col propagandare. Da non dimenticare che sotto altra forma le chiese riformate furono decisamente più repressive ed intolleranti di quanto non fu Quella cattolica, i roghi accesi nella calvinista Ginevra non si contano.. e così, solo a mo' di esempio, le ultime streghe giustiziate furono quelle famose di Salem, Massacchusset nel 1692, agli albori del secolo dei "lumi" in terra riformata, da chiesa protestante. Ma non è di questo che si parlava, che, se fosse, forse, converrebbe spostarci nel forum di storia.

    La chiesa self made sarà pure legittima, fuori dal Cristianesimo però, che Gesù non ha mai parlato della propria Chiesa in quei termini, così che chi la volesse concepire in quel modo, individualisticamente cioè, sia però conscio di uscire dal solco della Parola di Cristo.

    Quelle che tu definisci sette all'interno della Chiesa cattolica, se ho ben capito la frangia modernista e quella tradizionalista, io le definirei semplici diversi orientamenti, che restano comunque ancorati all'interno di un Magistero ben preciso, deciso dalla Tradizione e dal Papa, sono differenze di accenti, non di sostanza, un po' come la filosofia francescana e quella domenicana, guai se mancasse una delle due nella Chiesa, pur stando spesso agli antipodi, costituiscono un patrimonio di fede, di tradizione e di teologia irrinunciabili, a mio avviso. Discorso diverso invece per le diverse chiese protestanti, ognuna norma a se stessa, e molto diverse le une dall'altra su punti decisamente sostanziali. Non metterei sullo stesso piano il pluralismo della Chiesa, con le diverse confessioni evangeliche.

    Se nella Chiesa v'è chi sostiene l'inesistenza dell'inferno, semplicemente costui si mette all'esterno dalla confessione comune di fede, non fa scuola a sè, per quella appunto c'è il Magistero.

    Il dissenso nella Chiesa c'è sempre stato, come c'è sempre stato anche il perdono per tutti coloro che, pentitisi, sono rientrati nei ranghi. Non si tratta di minimizzare la presenza di correnti a volte in contraddizione con il Magistero, quanto rilevarne appunto l'eventuale deviazione, e segnalarla per quella che è, opinabile, deviante, o contraria al Magistero stesso.

    Questa semplice operazione, semplice almeno in via di principio, non può essere fatta per le chiese protestanti, per il semplice fatto che queste non possono avere un Magistero, per definizione. E infatti si sono frantumate subito in una miriade di sotto chiese, come a dire: tot capita tot sententia\ecclesiae. Era inscritto in quel sola fide et sola scriptura quest'epilogo, il relativismo per cui chiunque, qualunque cosa leggesse nei Testi, fa testo, e costituisce chiesa, è sempre l'effetto di quella posizione. La ribellione luterana ha avuto quello e ben altre conseguenze, staccandosi dalla tradizione, si è inaugurata una nuova concezione di chiesa, una chiesa del libro, quando il Cristianesimo, invece, è fede in una Persona.

    Cordialmente.

    Giampaolo

  8. #28
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    Ma perchè il sacco di Costantinopoli lo hanno fatto gli anabattisti ?
    Ad ogni modo tu stati vedendo quel pochissimo che c'è di pieno in un bicchiere che per i cattolici romani e vuoto. Non è mettendo in luce i pochi aspetti non condannabili delle crociate o dell'inquisizione che si possono nascondere gli infami delitti commessi in nome di quella confessione. Io non ho nessuna intenzione di taciere ciò che avvenne nella Ginevra di Calvino, ma Calvino si propose SEMPRE come un RIFORMATORE RELIGIOSO e un AMMINISTRATORE non, come pretende il papa romano, come CAPO DELLA CHIESA E RAPPRESENTANTE DI DIO.

    Tu scrivi :
    Se nella Chiesa v'è chi sostiene l'inesistenza dell'inferno, semplicemente costui si mette all'esterno dalla confessione comune di fede, non fa scuola a sè, per quella appunto c'è il Magistero.


    Benissimo, allora metteteli alle porte come avete fatto con Lutero ! Solo che Lutero, contro la sua volontà, si portava dietro anche gli interessi economici dei principi tedeschi, e quindi andava fermato, mentre i vescovi scismatici toccano solo poveri dogmi che interessano solo a noi 4 gatti e quindi possono continuare nel loro operato, pur come dici tu, essendo al di fuori della chiesa cattolico romana.

    La frantumazione di cui tu parli è più frutto di una diversa accettazione in paesi differenti dei principi della riforma. Il fatto già che ogni stato abbia una propria chiesa nazionale dà un'idea di frantumazione che però non ha grosso riscontro dottrinale. In effetti di chiese che si dicono protestanti ne esistono 4 o 5 grandi e le altre sono la proiezione di queste nei vari stati.


    Un appunto per Caterina63. Perdonami ma è realmente una scemenza grossa dire che le 95 tesi dipesero dalla vendita delle indulgenze. Non so dove lo hai trovato, ma se dovesse essere un libro avrebbe la stessa valenza dei libretti dei testimoni di geova.
    Le 95 tesi sono frutto anzitutto delle riflessioni di Lutero sulla problematica del 'salvi per sola fede' paolino, dalla quale poi partì un movimento di critica verso la teologia cattolico-romana, a dir la verità fino a quel periodo ancora non particolarmente definita ( ci sarà bisogno del Concilio di Trento ). Le 95 tesi riguardano problemi teologici e non amministrativo-economici come si vorrebbe far credere. Se vuoi le indulgenze, e le considerazioni che Lutero ne trasse, servirono da volano, ma non furono certo il motore della Riforma.

  9. #29
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    Pensavo si potesse mantenere il discorso su di un piano più teologico, ma vedo che la dimensione storica prende il sopravvento, e non mi esimo certo dal contraddittorio.

    Il sacco di Costantinopoli nel 1204 lo fecero i veneziani, come riscatto del noleggio delle navi "affittate" ai crociati insolventi. Forse a te sfugge che Innocenzo III scomunicò tutti i veneziani per quest'impresa ai danni dei fratelli scismatici...

    I pochi aspetti positivi dei pellegrinaggi al Santo Sepolcro sono pochi forse per la storiografia illuminista, perchè quella contemporanea è ormai unanime nella rilettura del fenomeno crociato in termini molto diversi da quelli che la vulgata mediatica cerca ancora, non si sa ben per quale motivo, di divulgare. Il recente film di Ridley Scott sulle crociate è ancora un cespite di luoghi comuni ampiamente smentiti da più di un trentennio di studi seri. La storiografia più recente ha ben spiegato come il ruolo della Chiesa in quelle spedizioni, che se proprio si volesse definire belliche, andrebbero rubricate sotto la categoria della guerra difensiva, e non sotto quella degli infami delitti, come appunto detto ruolo fosse inteso a moderare gli aspetti più cruenti del conflitto. Tutto il contrario di quello che affermi tu insomma. Nessuna legittimazione a massacri o scempiaggini simili, questo sempre in punto di storia.

    Non colgo la differenza tra i roghi pretestanti calvinisti, meno gravi perchè lui si proponeva come riformatore??? e quelli cattolici. Forse che l'uno non avesse Cristo come regola del proprio agire?

    Anche a Lutero furono date molte occasioni per ravvedersi, prima di essere messo alla porta, oltre al fatto che dubbi sul Magistero oggi non ce ne sono, non c'è chi affermi l'inesistenza dell'Inferno a titolo magisteriale, nessuno di tali negatori ha mai scritto encicliche o che altro. Se alcuni persistono in quest'errore, lo fanno a titolo personale, diversamente da quanto fece Lutero, che pretese invece di parlare a titolo oggettivo. Corre parecchia differenza tra le due fattispecie.

    Di chiese che si dicono protestanti ce n'è una miriade, ben più delle 4 o 5 che tu scrivi, anche perchè non c'è criterio per poter discriminare una confessione dall'altra, e infatti ciascuna di queste chiese rivendica, legittimamente dal loro punto di vista, una dignità pari alle altre, non esiste proprio che si riconoscano costole di altri. Non esistendo una tradizione apostolica, non può neppure darsi l'idea che l'una si riconosca figlia di un'altra, sola scriptura appunto!

    L'esistenza delle cosiddette chiese nazionali, non a caso tutte protestanti, Quella cattolica in quanto tale rifugge il particolarismo nazionalista, è di per sè significativa a livello storico. Di fatto venne usato il pretesto della religio per fini squisitamente politici, e che dette confessioni si siano lasciate manipolare dai principi dalla dieta di Augusta in poi non fa loro molto onore invero, o meglio spiega che in fondo le motivazioni della riforma fossero molto più materiali e molto meno spirituali di quanto non si volesse dare a vedere... in questo senso il cosiddetto scandalo delle indulgenze non è secondario all'affissione delle tesi di Wittenberg.

    Alla prossima

  10. #30
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    Non entro nel merito del discorso, ma la definizione di Crociate come "guerra difensiva" è assurda.
    Le Crociate sono state un grandioso evento, sia dal punto di vista storico che spirituale, ma non si può pretendere di far passare una cosa per il suo opposto.
    “Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”

    Proverbio arabo

 

 
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