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Tashkent, Unbekistan, 3 agosto.

L'Uzbekistan ha chiesto che gli Stati Uniti evacuino la loro base aerea a Karshi-Khanabad entro 180 giorni. Rossiiskaiia Gazeta parla della possibilità che la base e la sue infrastrutture possano, in seguito, passare alla Russia. Il Pentagono ha pagato all'Uzbekistan 50 milioni di dollari all'anno per restare a Karshi-Khanabad, e ovviamente pensava di rimanerci per molto tempo. Il Pentagono ha ricostruito da zero il vecchio campo d'aviazione, investendo molte dozzine di milioni di dollari nell'aggiornamento della vecchia infrastruttura di volo sovietica. Dopo gli scontri a fuoco del 13 maggio ad Andijan, le relazioni tra Uzbekistan e Stati Uniti sono crollate, visto il sostegno dell'amministrazione Bush all'istituzione di un'inchiesta internazionale indipendente sulla tragedia di Andijan, mentre Mosca e Beijinh hanno fermamente sostenuto la versione degli eventi fornita dall'amministrazione Karimov. Karimov si è opposto all'inchiesta e, il 29 luglio, ha formalmente dato agli Stati Uniti 180 giorni per evacuare la struttura. Nel breve termine, la chiusura della base aerea di Karshi-Khanabad, con le conseguenti perdite di posti di lavoro e denaro, danneggierà l'economia uzbeka. Poco prima che Karimov sfratasse gli Stati Uniti, era stato in visita a Beijing, dove la Cina aveva offerto un credito di 1.5 miliardi di dollari all'Uzbekistam. L'offerta cinese è palesemente atta a garantire l'accesso al petrolio e alle risorse di gas dell'Uzbekistan. All'inizio di luglio, Mosca e Beijing hanno iniziato una discussione sulle basi dell'esercito Usa in Asia Centrale presso il summit dell'organizzazzione per la cooperazione di Shanghai, che ha portato ad una dichiarazione in cui si polemizzava sulla presenza militare continuativa degli Stati Uniti in Asia Centrale. Ora gli analisti speculano che Mosca possa prendere il controllo della base di Karshi-Khanabad. Nei prossimi mesi l'Uzbekistan condurrà delle esercitazioni congiunte con l'esercito russo, le maggiori manovre dal collasso dell'URSS nel 1991.

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