Finalmente qualcuno che parla di "contenuti"...

Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio? "Io ne ho chiesto le dimissioni tante volte ma (sulla vicenda Bpl) questa volta forse ne ha fatta una giusta". Lo ha detto il ministro per le Riforme istituzionali, Roberto Calderoli, questa sera durante il suo intervento alla Festa della Lega di Arcene (Bergamo), parlando della complicata situazione del sistema bancario italiano. Calderoli, entrando in argomento, ha subito chiarito che "fra una banca targata Lodi e una targata Roma io - ha detto - sono sempre per quella di Lodi".

Insomma, Calderoli ha difeso l'operato di Fazio e di Giampiero Fiorani, però ha tenuto a precisare che "in quel mercato lì il più buono ha la rogna. Se uno lancia infatti un'Opa che perde e un altro un'Opa che vince - ha detto il ministro - non è che chi perde sono le vergini e chi vince è il demonio. In quel mercato lì - ha ribadito con veemenza - io penso che il più buono abbia la rogna".

Insomma, Calderoli difende l'ipotesi della nascita di una "grande banca del Nord" e la difende anche dalla magistratura e, soprattutto, se la prende con le fughe di notizie e la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche. "Quando leggi alcune frasi riportate - ha detto il ministro - non può non venirti il dubbio che qualcuno usi queste intercettazioni" per fini occulti. Per concludere, Calderoli si è augurato "che vinca la banca di Lodi "perché dall'altra parte c'è una magistratura che ha rotto le scatole" e che, soprattutto, "quando sbaglia non paga mai".

Spunta adesso che la Magistratura attacca la banca del Nord...
Al cantar l'uccello...

B.