«Gli islamici inglesi pronti all’insurrezione»(corrieredellasera)
08 Agosto 2005, 043.
Gran Bretagna, l’allarme dei servizi segreti pubblicato dall’«Independent»
I sauditi: Londra avvertita del pericolo attentati
DAL NOSTRO INVIATO
LONDRA - In diecimila sanno come si smonta un mitra Kalashnikov, in tre minuti e a occhi chiusi; come si carica un lanciagranate, e come si prepara una bomba con i fertilizzanti chimici: hanno cioè un addestramento militare di base. In centomila, se anche non sanno smontare un Kalashnikov, sono però nati o cresciuti in «regioni completamente militarizzate», come l'Afghanistan, la Somalia, tutto il Corno d'Africa: hanno respirato la guerra fin da bambini. Età, dai 14 ai 55 anni, istruzione media, convinzioni ardenti, madri e spose d'accordo: e tutti insieme, si preparerebbero all'insurrezione generale. L'insurrezione dell'Islam, nel cuore del Regno Unito: che potrebbe scattare quando le nuove leggi anti-terrorismo cominceranno a sprangare le moschee degli estremisti. Anzi, che forse è già scattata: perché gli attentati londinesi potrebbero non essere stati dei gesti isolati, ma il preannuncio della rivolta. Certo è uno scenario da incubo, da fantascienza politica. Ma è anche l'allarme lanciato al governo inglese dai capi dell'MI5, il servizio segreto interno di Sua Maestà. Ieri, secondo quanto riferisce The Independent , se ne è discusso in alcune riunioni «al massimo livello di Whitehall»: frase che di solito sottintende gli uffici di Tony Blair, e dei suoi ministri più importanti.
NUOVI KAMIKAZE - Tutto questo accade in una Londra che vive giorni di calma surreale, ma sempre nell'ombra di un possibile terzo attacco: secondo fonti americane, la nuova strage sarebbe già stata annunciata da un messaggio Sms intercettato tempo fa, e da un terrorista «pentito», catturato lontano dalla Gran Bretagna. Il timore è che, stavolta, a seminare il terrore possano essere donne o bambini, cioè kamikaze insospettabili.
Le giustificazioni teoriche sarebbero già pronte, almeno in quegli ambienti più fanatici che il governo si prepara a rastrellare. «Londra sotto attacco... detto fra noi, nelle ultime 48 ore io sono molto felice»: così direbbe ad esempio lo sceicco Omar Bakhri, in alcune intercettazioni telefoniche pubblicate dal Sunday Times . «La bomba atomica su New York! Bush pagherai con il tuo sangue!», sono i testi di un volantino citato dallo stesso giornale, e attribuito al gruppo «Setta del Salvatore». Da questo retroterra provenivano anche gli attentatori del 7 luglio: i quali, rivelano le ultime indagini, mesi fa avrebbero ricevuto denaro e ordini dall'Arabia Saudita, da due capi operativi di Al Qaeda successivamente uccisi. Questi ultimi avrebbero avuto contatti anche con l'altra «cellula inglese», quella dei falliti attentati del 21 luglio.
INDAGINI - «Non ci sono più dubbi - hanno detto gli esperti sauditi ai colleghi inglesi - Al Qaeda è fra voi, nel vostro Paese», (come rivelato dall'ambasciatore saudita a Londra, il principe Turki al-Faisal, per due volte in aprile il governo di Riad avrebbe avvertito del pericolo imminente quello inglese). Più ancora delle indagini sul passato, preoccupa però il futuro, quell'allarme su una possibile insurrezione islamica. La maggior parte degli immigrati musulmani, ha spiegato all'Independent un analista dell'MI5, è venuta qui solo per sfuggire a guerre e dittature: ma vi è anche una vasta area di uomini addestrati che potrebbero essere coinvolti prima o poi in un progetto di morte.
Allarme anche in Arabia Saudita. Dove ambasciate e consolati degli Stati Uniti saranno chiusi al pubblico lunedì e martedì, in seguito a minacce di attacchi contro sedi diplomatiche americane nel Paese.
Luigi Offeddu