Gli interessi sappiamo che sono sempre dei soliti noti, su questo credo che ogni persona con un cervello funzionante non lo metta in discussione.Originally posted by Cristianu
Io infatti mi riferivo agli italiani del nord in genere, lo so bene che gran parte dell'elettorato leghista accetta volentieri le ideologie razziste.
E sono anche daccordo con quanto dici, ma tu ti poni già nell'ottica in cui l'immigrazione è una forma di mutuo arricchimento, qualcosa di equilibrato anche a livello culturale, e non qualcosa di imposto contro la volontà del popolo e contro la sua cultura. Esistono varie forme di immigrazione e non sempre questa costituisce una forma di arricchimento. Torno all'esempio di prima: i piedi neri (coloni francesi "sfrattati" dalle colonie) nella piana di Aleria hanno fatto bonifiche e messo in atto grandi progetti agricoli, si sono insediati anche nelle città di tutta l'isola ed hanno avviato varie attività, i maghrebini immigrati a decine di migliaia sono diventati manovali a basso costo, ma questi immigrati (sia i francesi che i maghrebini) si muovono culturalmente e politicamente in direzione esattamente opposta a quella degli indigeni CORSI che ormai sono "fisicamente" tanti quanto gli immigrati, ed oltre a non essere contenti, non paiono granchè arricchiti, ed anzi stanno finendo letteralmente SCHIACCIATI.
O vogliamo parlare dell'"arricchimento" a cui è andato in contro il Sudtirolo? Le fiumane di italiani meridionali e veneti hanno nutrito le fabbriche, hanno fornito manodopera a basso costo, ma hanno contribuito al genocidio culturale in atto fino agli anni 70, anni in cui i sudtirolesi hanno ottenuto l'istituzionalizzazione di questa situazione di stallo attuale, che comunque non è risolutiva, dato che non va bene ne a loro, ne agli italiani...
Il "problema" immigrazione secondo me può diventare a volte davvero un problema "nazionale", a maggior ragione in un contesto coloniale, in cui la nazione che subisce l'immigrazione non è sovrana ma è governata da un altro popolo che gestisce il tutto... dipende da come il tutto viene gestito, e soprattutto da chi ne ha gli interessi.
Una cosa è stata l'immigrazione agevolata da Mussolini nel sud Tirolo e dei Francesi in Corsica, ma tutt'altra è quella che c'è stata nel dopoguerra verso le regioni del nord d'Italia o nei paesi del nord Europa.
I signori che oggi si lamentano degli emigrati sono gli stessi che si lamentavano anche allora, ma che dagli emigrati hanno avuto solo benessere.
Affiatavano e affiatano topaie come ville di lusso a scapito di povera gente che va via dalla propria terra per fame, ieri i meridionali oggi gli extracomunitari.
Alcuni giorni fa ho fatto una chiacchierata con una signora sulla cinquantina Rumena, dopo 25 anni di lavoro da infermiera ne suo paese, oggi fa la sguattera ad un vecchiaccia che la tratta come una pezza da piedi.
Gli emigrati sono stati una risorsa per gli USA per l'Australia ecc, e tutt'oggi lo sono "sempre con i debiti distinguo".
Quando si va a comprare dei frutti, in una cassa ne trovi sempre qualcuno marcio, il segreto sta nel fare una cernita adeguata ed un rigido controllo a posteriori.