L'inchiesta di avionews sui contributi a FR da parte di aeroporti italiani, postata recentemente da Airblue, sta provocando alcune reazioni.
Di seguito quella dell'ANPAC, il più rappresentativo sindacato dei piloti, tratta direttamente dal loro sito:

Avionews apre un'inchiesta giornalistica in merito ai contributi a favore di Ryanar. Anpac richiede l'immediato intervento del governo con provvedimenti realmente risolutivi.
"RYANAIR e CONTRIBUTI" sempre più evidente la sperequazione di trattamento per i vettori


Anpac esprime grande preoccupazione per le affermazioni gravissime espresse da Avionews in merito ad un inchiesta circa le “modalità con cui la società Ryanair usa stipulare i contratti di attivazione dei collegamenti aerei con le società di gestione aeroportuale”.

Già nei giorni precedenti Anpac aveva risposto duramente all’A.D. di Ryanair O’Leary che continua a non perdere occasione per offendere il nostro paese affermando in particolare l’inutilità degli sforzi prodotti da Alitalia e dai suoi lavoratori; lavoratori che tra le altre cose, rispetto a quelli della compagnia irlandese, in Italia sono soggetti ad una elevata imposizione fiscale e previdenziale.

Oggi ci sentiamo ancora più motivati, trovando conferme nei lanci di agenzia di quello che già sospettavamo. Dai suddetti comunicati si evince infatti che Ryanair si avvarrebbe di sostanziosi contributi da parte dei gestori aeroportuali; questo, se confermato, determinerebbe una chiara condizione di squilibrio tra Ryanair e gli altri vettori che operano in Italia che risulterebbero fortemente svantaggiati sul fronte dei costi e, di fatto, impossibilitati a competere sul mercato.

Avionews afferma che tali fondi, in particolare per l’aeroporto di Alghero, “hanno raggiunto la cifra di 2,4 miloni di Euro”. Ad aggravare lo scenario, ciò avverrebbe in seguito ad “una delibera di giunta regionale” e quindi con i soldi dei contribuenti per “la promozione del turismo in Sardegna”. Inoltre la Sogeaal, sempre secondo quanto riportato (gestore aeroportuale di Alghero-Fertilia), avrebbe evidenziato nel 2004 un buco economico pari a 2,7 milioni di Euro.

Il tutto aggravato dalla problematica della continuità territoriale che, mentre obbliga i principali vettori italiani ad operare da Fiumicino secondo regole precise sia in termini di tariffe che di slot, lascia Ryanair libera di operare tra Ciampino ed Alghero senza alcuna tipo di restrizione.

A questo punto, a fronte anche delle altre favorevoli condizioni operative di cui Ryanair usufruirebbe in ambito aeroportuale, sarebbe più che legittimo che le compagnie italiane, che non usufruiscono di contributi da parte delle gestioni aeroportuali, si chiedessero se sia corretto continuare a pagare tariffe così alte che, oltre a rendere fortemente sperequata la catena del valore, di fatto generano risorse che avvantaggiano la concorrenza straniera.

I piloti Anpac hanno, nelle varie aziende, prodotto sforzi importantissimi nella convinzione che questi potessero avere una valenza concreta per la sopravvivenza dei loro vettori. Alla luce di quanto affermato, se tutto ciò dovesse avere un riscontro oggettivo, questi sforzi rischierebbero di essere vani.

Riteniamo questo assolutamente inaccettabile e chiediamo a gran voce che il Governo e le Autorità competenti affrontino con determinazione ed in tempi rapidi la situazione, ripristinando condizioni eque e rispettose dei lavoratori del settore che oggi vedono a rischio il loro futuro.

Anpac, considerata la gravità dei fatti, non accetterà soluzioni intermedie che non siano realmente risolutive.


Alleghiamo i comunicati di Avionews:



Inchiesta AVIONEWS sui contratti Ryanair

Roma, Italia - Che riscontro concreto ha l’impegno economico assunto per favorire l’operatività del vettore irlandese sugli aeroporti?



(WAPA) - Alla luce delle polemiche suscitate recentemente dalla condizione della gestione economica della Sogeaal (gestore aeroportuale di Alghero-Fertilia), la quale ha evidenziato un buco di quasi 2,7 milioni di Euro nel bilancio dell’anno 2004, conta sottolineare che la voce di spesa più ingente è quella relativa a "Pubblicità e promozione", pari a oltre 2,4 milioni di Euro. Dal 1999 la compagnia low-cost irlandese Ryanair, in base ad una delibera di giunta regionale riguardante la promozione del turismo in Sardegna, usufruisce di un contributo erogato dagli enti locali, finanziamenti stanziati in riferimento alla capacità di traffico generata dal vettore. Negli ultimi anni tali fondi hanno raggiunto la cifra di 2,4 milioni di Euro. Ryanair opera nella stessa maniera usufruendo di un contributo in quota legato al numero dei passeggeri in arrivo, in tutti gli ambiti territoriali in cui è presente?
Per rispondere a questo interrogativo, AVIONEWS sta conducendo un’inchiesta in esclusiva sulle forme e sulle modalità con cui Ryanair usa stipulare i contratti di attivazione dei collegamenti aerei con le società di gestione aeroportuale dalla quale è emersa una serie di indicazioni interessanti circa i vantaggi assicurati al vettore dal gestore dello scalo sul piano operativo, dei servizi e promozionale.
I contratti sono registrati presso la Comunità europea come confermato dal responsabile della comunicazione Ryanair, Peter Sherrard. La sottoscrizione dei contratti è preceduta da una relazione del gestore indirizzata a soggetti direttamente interessati dai vantaggi attesi da tale accordo (azionisti, enti locali), relazione volta ad illustrare l’opportunità e la bontà dell’intesa da raggiungere con la compagnia guidata da Michael O’Leary. Generando traffico passeggeri, ci si aspetta che Ryanair sia perciò in grado di favorire il turismo, ma che riscontro concreto ha l’impegno economico assunto per favorire l’operatività di Ryanair sugli aeroporti?







Inchiesta AVIONEWS sui contratti Ryanair (2): tanti oneri per le società di gestione

Roma, Italia - I termini degli accordi prevedono sostanziosi esborsi per non chiare motivazioni


(WAPA) - Tanti oneri e pochi guadagni per le società di gestione che ospitano il vettore di Dublino: vediamo nel dettaglio perché.
La cifra sborsata da Ryanair al gestore aeroportuale per ciascun volo è mediamente di 125 Euro: una cifra irrisoria se confrontata con quanto le società di gestione devono invece pagare al vettore irlandese per ospitarlo nel proprio scalo. I gestori devono far fronte infatti a tutta una serie di impegni abbastanza dispendiosi come gli importi equivalenti alla somme dovute per decolli, atterraggi, illuminazione, controllo traffico locale, rumore e tasse security; voci contrattuali che risultano insolite, incomprensibili ed onerose visto che ruotano intorno ai 200.000 Euro l’anno. Le società di gestione devono poi pagare annualmente alla compagnia una somma di circa 200.000 Euro in rate semestrali anticipate, denaro da versarsi per non precisate motivazioni.
E’ invece di quasi 100.000 Euro la somma che il gestore deve versare al vettore ogni anno, qualora questo attivi un volo giornaliero aggiuntivo. Tutti questi importi devono pure essere garantiti con fidejussioni rinnovabili annualmente per il periodo contrattuale.
E’ incluso negli obblighi della società aeroportuale il trasferimento dei passeggeri Ryanair in aeroporto con servizio pullman, a carico appunto del gestore. Da contratto la società aeroportuale deve fornire i computer, il telefono, il fax, e tutte le attrezzature necessarie ad eseguire prenotazioni ed emettere tagliandi di volo.
Ryanair prevede poi nei suoi contratti il 5% dell’indennizzo che le spetta nel caso in cui venga emesso un biglietto successivamente cancellato. Da parte sua la compagnia irlandese si assume l’impegno di versare all’aeroporto di riferimento il 5% di commissione su tutti i biglietti (escluse tasse aeroportuali e passeggeri) venduti dalla società di gestione in contanti o con carta di credito; versa altresì il 10% di commissione su ogni auto noleggiata dal gestore dello scalo esclusivamente in coincidenza con i voli in oggetto presso un dato autonoleggio indicato dal vettore.
Conditio sine qua non affinché la low-cost di Michael O’Leary operi in uno scalo è che il periodo di durata del contratto non sia inferiore ai dieci anni. E per ogni contenzioso, la sede prefissata per l’arbitrato è esclusivamente Londra e per l’interpretazione dell’accordo o di qualsiasi emendamento dovrà essere perentoriamente applicata la legge inglese.



Inchiesta AVIONEWS sui contratti Ryanair (3): impegni operativi e promozionali per i gestori

Roma, Italia - Il vettore chiede agli scali garanzie per l'espletamento delle operazioni, la loro agevolazione e la copertura di costi in materia di comunicazione


(WAPA) - Gli allegati relativi al contratto sottoscritto tra Ryanair e gestore aeroportuale prevedono una serie di impegni di carattere sia logistico che promozionale da parte dell’aeroporto in cui opera il vettore. Sul piano dei servizi, dell’handling e degli aspetti operativi ad esempio, la compagnia chiede che l’area di stazionamento dei propri aeromobili sia posta il più vicino possibile ai gate di imbarco e sbarco per i passeggeri. Ovviamente Ryanair richiede garanzie circa la compatibilità delle strutture con le operazioni dei propri aeromobili (Boeing 737). In materia di security, ad esempio, Ryanair vuole essere certa che tutte le garanzie fornite dallo scalo siano messe a disposizione della compagnia, mentre per la safety le operazioni di deicing dovranno essere assicurate considerando solo il costo del liquido antighiaccio (sostenuto dalla compagnia). Per quanto concerne il check-in, il tempo minimo previsto è di 30 minuti. Dal punto di vista promozionale, le attività legate alle pubbliche relazioni e alle comunicazioni, Ryanair chiede alla società di gestione la copertura dei costi di lancio dei voli unitamente all’ospitalità accordata al personale dell’informazione invitato alle conferenze stampa. La diffusione di comunicati stampa sarà a cura del gestore il quale metterà a disposizione del vettore anche personale di supporto.





Inchiesta AVIONEWS sui contratti Ryanair (4): stesse condizioni per tutti i vettori?

Roma, Italia - Appare importante comprendere se tutte le compagnie aeree operanti presso gli scali serviti dal vettore irlandese godano dei suoi stessi vantaggi


(WAPA) - Conclusa l’analisi di alcuni aspetti centrali relativamente agli accordi sottoscritti da gestori aeroportuali e Ryanair, ci si potrebbe chiedere se le altre compagnie aeree (tradizionali o low-cost che siano) operanti presso gli stessi scali serviti dal vettore irlandese godano degli stessi vantaggi operativi, di servizi e promozionali evidenziati. Tutte le compagnie:
1) sborsano tra i 125 e i 150 Euro per ogni volo al singolo gestore?
2) vedono versare dal gestore somme derivanti da decolli, atterraggi, illuminazione, controllo traffico locale, rumore e tasse security?
3) ottengono circa 100.000 Euro l’anno per ogni nuovo volo operato sul singolo scalo?
4) ottengono un servizio pullman per il trasferimento dei passeggeri?
5) ricevono apparecchiature per comunicazioni e sistemi per il ticketing?
6) ottengono un 5% di indennizzo a causa della cancellazione di un biglietto precedentemente emesso?
7) vengono messe in condizione di operare in maniera che l’area di stazionamento dei propri aeromobili sia posta il più vicino possibile ai gate di imbarco e sbarco per i passeggeri?
8) hanno la possibilità di richiedere un tempo massimo e minimo per il check-in a seconda delle proprie esigenze operative?
9) ottengono la copertura dei costi promozionali relativi alla realizzazione di conferenze stampa e all’emissione di comunicati stampa (accredito e location per i giornalisti, update sui servizi e le promozioni, personale a disposizione per gli eventi)?
10) ottengono la sottoscrizione di un contratto della durata di almeno dieci anni?
11) possono divenire parte in un contenzioso con la esclusiva applicazione di arbitrato, interpretazione del contratto o emendamento al medesimo attraverso la esclusiva applicazione del diritto dello stato di appartenenza del vettore stesso?

In tutto questo il contributo di Ryanair consiste semplicemente nel versamento del 5% di commissione su tutti i biglietti venduti dal gestore, e del 10% di commissione su ogni auto noleggiata dal gestore dello scalo esclusivamente in coincidenza con i voli in oggetto presso un dato autonoleggio indicato dal vettore?