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  1. #41
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    Predefinito Maestà, ...

    Originally posted by Totila
    Ma l'Iran a chi rompe i coglioni? Agli USA-Israele o alla UE?
    sta perdendo il Suo tempo prezioso a rispondere al barattolo
    di conserva Cirio ? Non lo faccia, suvvia ...il 'meschinetti' non
    ha ancora capito che la EU sta provocando un clinch tra il Bus(H)ino e il regno di Dario per poi prendere le misure agli USA
    (e getta)...Jackal (ifp)

  2. #42
    Genti Pessa Krù CT
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    tanto di novità ce ne saranno un paio/ le votiamo per sbaglio e ci bloccano coll'aglio/ svaniranno per un comando del lupinaio/ sciuscià, il fatto, satiricon e raiot... / ...non si solleverà nessun vespaio!/
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    Predefinito Re: Maestà, ...

    Originally posted by Jackal
    sta perdendo il Suo tempo prezioso a rispondere al barattolo
    di conserva Cirio ? Non lo faccia, suvvia ...il 'meschinetti' non
    ha ancora capito che la EU sta provocando un clinch tra il Bus(H)ino e il regno di Dario per poi prendere le misure agli USA
    (e getta)...Jackal (ifp)
    non capiscono che gli obbiettivi USA sono tre in realtà: UE, Russia e Cina, non Iran, Siria o che altro...

    Finchè non si capisce questo appoggiare gli USA contro l'iran è facile, senza rendersi conto di andare contro se stessi.
    Chiamo alla Jihad da Rihad a Dubai/
    Sai, gli restituiremo le torture di Abu Ghraib/
    ogni posto in occidente è il World Trade Center/
    E qui intorno ogni giorno è l'undici
    settembre/

  3. #43
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    Predefinito Re: Re: Maestà, ...

    Originally posted by HoChiMinh84
    non capiscono che gli obbiettivi USA sono tre in realtà: UE, Russia e Cina, non Iran, Siria o che altro...

    Finchè non si capisce questo appoggiare gli USA contro l'iran è facile, senza rendersi conto di andare contro se stessi.
    in che senso intendi che gli obiettivi sono diversi ?
    Ibrahim

  4. #44
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    Predefinito Genau, HCM84 !

    Originally posted by HoChiMinh84
    non capiscono che gli obbiettivi USA sono tre in realtà: UE, Russia e Cina, non Iran, Siria o che altro...

    Finchè non si capisce questo appoggiare gli USA contro l'iran è facile, senza rendersi conto di andare contro se stessi.
    I "barattoli di conserva Cirio" NON capiscono questa evidenza, mica noi dell'Oberkommando ... siamo 'in guerra' da 60 anni
    contro il malvagio impero del male perchè non permettiamo
    che dei riconosciuti Pentadementi stiano giocando con il futu-
    ro dei nostri discendenti ...

    Jackal (ifp)

  5. #45
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    Predefinito

    Ibrahim Ebeid


    IL MESE D'APRILE NON SARA' MAI DIMENTICATO


    La notte del 9 aprile 1948, l'Irgun Zvei Leumi circondò il villaggio di Deir Yasin, situato alla periferia di Gerusalemme. Dopo aver dato ai residenti in sonno un preavviso di 15 minuti per l'evacuazione, i gruppi terroristi di Menachen Begin attaccarono il villaggio di 700 anime, uccidendone 254, perlopiù anziani, donne e bambini, e ferendone altre 300. I terroristi di Begin gettarono molti corpi nel pozzo del villaggio, e fecero sfilare 150 donne e bambini prigionieri attraverso il settore ebraico di Gerusalemme.

    Il 10 aprile 1973 il terrorista Ehud Barrak assassinò Kamal Nassir, poeta e membro del Consiglio Esecutivo dell'OLP. Egli fu ucciso a Beirut nel suo appartamento. Contemporaneamente Kamal al-Idwan, membro del Comitato Esecutivo dell'OLP, insieme a Mohammad Youssif al-Najjar, importante dirigente di Fatah, furono uccisi dallo stesso gruppo terrorista guidato da Ehud Barrak.

    Incredibilmente, in quello stesso mese, gli Stati Uniti d'America, l'alleato strategico dei Sionisti che occuparono la Palestina e uccisero migliaia di Palestinesi espellendone a milioni dalle loro case, entrarono a Baghdad riducendola in rovine, senz'acqua, elettricità e con più di 100.000 civili innocenti massacrati.

    Gli anniversari di questo mese hanno motivato i combattenti per la libertà arabi, in Palestina e Iraq, a organizzare con determinazione l'affrancamento delle proprie terre occupate.

    Il Presidente Bush è destinato a perdere questa guerra, perché gli aggressori soccombono sempre. Egli sta combattendo questa guerra per conto degli USA Corporativi, pensando di poter derubare l'Iraq della sua ricchezza, mentre di fatto sta derubando l'America dei suoi figli e delle sue figlie, i quali sono stati spediti nel baratro che divora chiunque vi si avvicini.

    Il Ba'ath e la Resistenza hanno il pieno controllo dell'Iraq. Essi sono sempre pronti a combattere senza paura, mentre gli aggressori sono timorosi di camminare nelle strade. Quest'altri sono circondanti dalla gente irachena che li respinge e li combatte come leoni, e che li condurrà alla morte. Essi non possono nascondersi, se non tornando nel loro paese.

    Il Presidente Bush e i suoi fantocci in Iraq non sono riusciti a sconfiggere il Ba'ath e le sue idee. Le idee di liberazione, libertà e unità che il Ba'ath rappresenta sono radicate in Iraq e non saranno mai vinte o conquistate. L'Iraq sarà sempre uno, a dispetto delle cospirazioni volte a smembrarlo, e rimarrà arabo in eterno. Ogni tentativo e disperata idea che sortisce da Bush e dai suoi fantocci fallirà, e mieterà un amaro raccolto.

    Il Ba'ath è più forte di Bush e dei suoi corazzati e delle sue armi di distruzione di massa. Al-Ba'ath è un'ideologia derivata dai bisogni e dalle necessità del Popolo arabo di rianimare la nazione. E' vita, è resurrezione, e la resurrezione è più potente della morte. La ferma lotta del Ba'ath costituisce la spina dorsale della Resistenza Nazionale, la quale rappresenta legittimamente il Popolo iracheno.

    Bush sarà sconfitta prima di quanto molti s'aspettino. L'America Corporativa non può permettersi di perdere altri miliardi in questa guerra d'aggressione. La speranza dell'America Corporativa di controllare l'Iraq e la sua ricchezza ha raggiunto un punto morto. Ogni cosa è sotto il controllo della Resistenza e il petrolio non è controllato da Bush. L'America sta pagando miliardi di dollari per l'aggressione e soprattutto sta pagando colla vita dei suoi giovani.

    Salutiamo il Ba'ath nel suo Anniversario, e possiamo beneficiare della sua determinazione e dei suoi principi. Possiamo rinnovare la nostra determinazione a liberare l'uomo dell'oppressione e la nostra terra da occupazione e frammentarietà.

    Il Mese d'Aprile ci ricorderà sempre i massacri e il terrore subiti dal Popolo arabo ad opera degl'Imperialisti statunitensi e dei loro alleati sionisti. Il 7 aprile ci ricorderà sempre la nascita dell'Ideologia che ha rinnovato se stessa e dato vita alla Resistenza Nazionale in Iraq e Palestina.

    Iracheni e Palestinesi stanno combattendo per la vita; essi stanno difendendo la propria patria mentre i soldati statunitensi stanno morendo per il Sionismo e l'America Corporativa.

    Settimanale Al-Moharer

    La Palestina è araba dal fiume al mare
    http://www.al-moharer.net
    Una Nazione Araba unita e libera

    traduzione di Daniele Scalea per "Eurasia, rivista di studi geopolitici"
    Ibrahim

  6. #46
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    Predefinito

    La guerra dell'assurdo


    Se in futuro, gli storici della prossima era potranno ancora disporre della colossale mole di documenti e testimonianze che ci stiamo lasciando dietro, probabilmente parleranno della "Guerra al Terrorismo" come della "Guerra dell'Assurdo". Tutto, dal casus belli ufficiale alle motivazioni reali, dalla propaganda ai discorsi di carattere ontologico che in questi giorni si stanno facendo per dimostrare che chi combatte contro gli USA è un "terrorista" (con interventi tanto vuoti e demenziali da esser degni d'uno sceneggiato di Samuel Beckett) - tutto, dicevo, risulta essere infine assolutamente assurdo. Chissà se è sempre stato così, con la propaganda d'ogni guerra, o se, com'è più verosimile, nell'era dell'informazione di massa la menzogna diventa ancora più colossale, ancora più grottesca, e ancora più creduta. Fatto sta che, di giorno in giorno, ci sentiamo sempre più come i personaggi di un nuovo 1984.

    Assurdi sono stati la maggior parte dei commenti sulle sedicenti "elezioni libere" in Iraq. E la cosa più tragica, è che non ci siamo limitati ai soliti messaggi degli imbonitori - nossignori, persino uno come Asor Rosa ha deciso di redimersi e tornare all'ovile del collaborazionismo dopo "il commovente spettacolo delle donne in fila ai seggi". E' possibile che una persona con la testa incanutita, sia davvero tanto ingenua da ignorare, ad esempio, la pratica della precettazione elettorale? Premetto che ritengo tutto sommato credibili i dati diffusi sull'affluenza, non ostante le innumerevoli e scontate irregolarità di elezioni tenutesi in regime d'occupazione militare. Eppure, mi pare incredibile che presunti "contestatori" o perlomeno "critici" abbiano la memoria tanto corta da non ricordarsi che, in Afganistan, il metodo dell'inchiostro da applicare al pollice per segnare i votanti s'era dimostrato un inganno - eppure s'è ripetuto in Iraq, ma nessuno ha fiatato. Nessuno ha aperto bocca per segnalare che, le uniche immagini mostrateci, provenivano tutte da un numero ristretto di seggi, una mezza dozzina, dove ogni intervistato dichiarava di votare Allawi: tanto difficile capire che ci si trovava nella famigerata "Green Zone", covo dei locali alto-borghesi collaborazionisti? Che un giornalista conformista taccia queste cose è ovvio; che sfuggano a un sedicente "oppositore" è tragico!

    Non meno assurde, comunque, sono state le analisi "politiche" del voto, tese a dipingerlo come un "grande successo" americano, addirittura "la dimostrazione ch'era giusto fare la guerra". E' già stato ricordato da molti come, nel '67, in Vietnam del Sud si registrò un'affluenza anche maggiore, non ostante la "campagna terrorista dei Vietcong" (così la definivano i giornali americani); se non che pochi mesi dopo si scatenava la decisiva offensiva del Tet, sferrata dai patrioti vietnamiti contro l'invasore yankee. Sappiamo tutti come andò a finire per i "liberatori" statunitensi. Inoltre, va ricordato che allora ad essere eletti - chissà come... - furono i capi collaborazionisti più vicini all'occupante. Quella probabilmente fu un successo: ma non valse a nulla, perché gli Yankees ne sono comunque usciti con la coda tra le gambe. E in Iraq, anno 2005? Be', i sunniti - il 20% abbondante della popolazione - hanno boicottato in massa le elezioni. Gli sciiti invece, che sono il 60% degli Iracheni, a votare ci sono andati in massa, ma per far trionfare un listone decisamente ostile ai Nordamericani. Restano i Curdi, questi sì favorevoli all'invasore, ma che rappresentano appena il 20% dell'elettorato (che poi l'iniqua legge elettorale dia loro un peso maggiore, non importa). C'è una sola lettura politica che si possa dare a queste elezioni: il 20% ha votato per gli Statunitensi, l'80% per mandarli a casa (con le buone o chiusi in una bara, sta a loro decidere). E questo sarebbe il "grande successo" americano!?!

    Daniele Scalea

    Tratto da Rinascita. Quotidiano di liberazione nazionale . Febbraio 2005
    Ibrahim

 

 
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