Da Il So1e 24 Ore pagina: 31
Cimoli, gli aeroporti e i debiti scaduti
Giancarlo Cimoli, presidente Alitalia, suole attaccare la Ryanair per i sussidi che la compagnia a basse tariffe riceverebbe da alcuni aeroporti italiani: Palermo, Pisa, Alghero sono tra i casi evocati dall’aviolinea pubblica. I gestori di quasi tutti gli scali sono a capitale pubblico e quindi i sussidi sarebbero pagati dai contribuenti. Anche Alitalia però, di fatto, gode di rilevanti aiuti dagli aeroporti. Nella situazione al 30giugno la compagnia di Cimoli dichiara debiti scaduti «verso alcuni gestori aeroportuali a fronte di addebiti per controverse fattispecie per un ammontare complessivo pari a 58 milioni di euro». Un debito è scaduto quando non è stato pagato entro il termine contrattuale. Quindi: o il debitore è insolvente, ma Alitalia pur avendo difficoltà esclude di trovarsi in questa condizione, oppure non vuole pagare. E magari la controparte chiude un occhio. Cimoli motiva i mancati pagamenti con l’esistenza di «parti te in contestazione». Tra i creditori c’è la Sea, la società del Comune di Milano che gestisce Malpensa e Linate. La relazione al 30 giugno aggiunge che «un gestore aeroportuale» (probabilmente Sea) ha notificato cinque decreti ingiunti vi per 11,6 milioni, contro i quali Cimoli ha fatto opposizione. Altri creditori hanno notificato decreti ingiuntivi: «uno stesso fornitore» chiede 470 mila euro al vettore e 242 mila dollari ad Atitech, «un fornitore di servizi informatici» 811 mila euro, «un professionista» 534mi1a. (G.D.)
o Malpensa ( ma sul serio e subito...).. o libri in tribunale...