Cicinho al Milan?

[Giò]

Cicinho: "Voglio il Milan"
Il terzino brasiliano otterrà la cittadinanza italiana e ora sogna di vestire rossonero: "Io l'erede del mio amico Cafu? E' un onore, ma potremmo anche giocare insieme"


POTENZA PICENA (Mc) - Il nonno, il musicista e il calciatore. Sembra il titolo di una commedia all'italiana, ma nel suo caso, per fortuna, è "solo" la sintesi di una storia vera, con tanto di lieto fine. Il nonno, tale Pasquale Di Cesare, è il personaggio a cui si deve il lieto fine, l'avo pescato dopo un anno di ricerca tra gli atti di nascita di un paesino a pochi chilometri da Roma. Il musicista è Beethoven, il nome che finirà sul suo passaporto. Perché è in una via intitolata allo straordinario interprete che ha scelto la sua nuova abitazione. Il calciatore è il protagonista della storia. Ha un nome d'arte, Cicinho, tanto per ribadire che questo ragazzo di 25 anni è nato e vissuto in Brasile. Ha pure un nome completo, Cicero Joao de Cézare, tanto per far sorgere il sospetto che abbia origini italiane. In fondo, basta cambiare due letterine e de Césare diventa Di Cesare. Bastava questo giochino a ottenere la cittadinanza italiana? No, Cicinho ha fatto di più.
Prima di raccontarvi la storia, un po' di cronaca. Ieri mattina Cicinho Di Cesare (suona bene, no?) si è presentato alla Questura di Macerata con tutti i documenti per avviare la procedura che gli farà avere la cittadinanza italiana. Documenti accettati (erano perfettamente in regola), iter avviato. Entro pochi mesi diventerà un cittadino del nostro paese. Intanto, ha già trovato casa. Un appartamento in un condominio a via Beethoven, località Porto Potenza Picena, in faccia all’Adriatico. Ieri, per distrarsi un po', ha avuto pure il tempo di fare shopping a Civitanova Marche: magliette, pantaloni e scarpe rigorosamente sportive. Oggi, prima di tornare a San Paolo, si ripresenterà in Questura a Macerata, dove, in ottemperanza alla legge Bossi-Fini, gli prenderanno le impronte digitali.
"Sono felicissimo — dichiara con il sorriso sulle labbra —. Quando ho scoperto le mie origini italiane non ho avuto dubbi: ho voluto approfondire questa storia per capire dove affondavano le mie radici. Sono orgoglioso di diventare cittadino italiano. Vengo da una famiglia povera, sbarcare in Italia è un sogno. Anche mio papà Claudio è contento e presto lo porterò qui". Le radici le ha trovate tra gli atti di nascita di Mandela, piccolo centro in provincia di Roma che si affaccia sulla A-24, l’autostrada che collega la capitale a Teramo, passando per L’Aquila. Lì è nato, nel 1896, nonno Pasquale Di Cesare. Emigrato a 5 anni in Brasile.
Il riferimento all'Abruzzo non è casuale. Ma procediamo con ordine. Un anno fa il brasiliano Cicinho, che è nato a Sertaozinho, nello stato di San Paolo, scopre di avere radici italiane. Per capirne di più si affida ad un avvocato di Civitanova Marche, Giovanna Cipolletti, la donna che gli ha cambiato la vita. La sceglie su segnalazione del suo procuratore, l'italo-brasiliano Guglielmo De Gasperi Leonel (anche nel suo caso il cognome non tradisce). Ha già risolto brillantemente un caso simile.
L'avvocato inizia la ricerca. Parte da Roma, ma all’inizio raccoglie solo buchi nell’acqua. Si sposta a Tione degli Abruzzi, tappa che si rivelerà fondamentale. Nel paesino (120 anime) ha vissuto gran parte della famiglia Di Cesare. Va a trovare Daniele, 69 anni, l’unico rimasto in paese. E’ un ex operaio alla Fiat, sposato con una arzilla signora di Bari, Eufemia. Loro sanno poco e niente. Va in Comune. Il Sindaco, Alvio Vespa (parente alla lontana del giornalista) sarebbe contento di aiutarla: "Per noi sarebbe un orgoglio, così ci fate un po' di pubblicità". La Cipolletti pensa di aver fatto bingo, verifica se tra gli atti del Comune c’è pure quello di Pasquale Di Cesare, ma rimane delusa. Lui non risulta, ma i suoi genitori sì (i bisnonni di Cicinho): Francesco Di Cesare e Cecilia Alfei. E’ la svolta. Da lì a Mandela il passo è breve, un’ora e mezza di macchina. Il resto è storia dei giorni nostri.
Tra pochi mesi Cicinho otterrà la cittadinanza italiana. E potrà coronare il suo sogno: giocare nel campionato più bello del mondo. E' il capitolo calcistico della storia. Ha richieste da tutta Europa (Spagna e Inghilterra soprattutto), ma ha già fatto la sua scelta: "Voglio giocare in Italia — dice senza mezzi termini —, è il mio sogno fin da bambino. Dove? Mi piacerebbe il Milan, la squadra più forte d’Europa. Ma ci sono anche Inter e Juve e ne parlo spesso con Adriano ed Emerson. Sono tre grandi squadre. Certo al Milan c'è il mio amico Cafu. Lui è il mio idolo: io ero ancora bambino e lui già campione del mondo". Cafu gli ha fatto da sponsor, anche prima che il talento di Cicinho varcasse i confini del Brasile. Dopo il Mondiale in Germania, potrebbe passargli il testimone, nella Seleçao e nel Milan. Il Pendolino ha voglia di chiudere la carriera nel San Paolo, Cicinho sogna l’Italia. "E' un onore essere considerato l’erede di Cafu - dice -. Sarebbe straordinario prendere il suo posto al Milan. Ma potremmo anche giocare insieme, no?". Vietato porsi limiti. Ora tocca alle due società trovare l'accordo. Non sarà difficile con un passaporto italiano in più.

fonte: www.gazzetta.it

[Giò]

Ha segnato un gol storico
Il difensore destro Cícero João de Cézare, soprannominato Cicinho, è nato il 24 giugno 1980 a Pradopolis, nello stato di San Paolo, in Brasile. È alto 172 cm, il peso forma è 68 kg. Cicinho ha iniziato con l’Atletico Mineiro nel 2000-01 e dopo 3 stagioni passa al San Paolo. Il primo anno si mette subito in mostra segnando 9 gol in 43 partite. Fa l’esordio ufficiale con la nazionale brasiliana il 27 aprile scorso contro il Guatemala. Con il San Paolo ha vinto la Coppa Libertadores 2005, siglando contro il Palmeiras (ritorno ottavi) il gol numero 10.000 da quando si gioca la competizione, cioè il 1960. Poi a giugno ha vinto col Brasile la Confederations Cup 2005.


fonte: http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadr...acicinho.shtml

[Giò]

eventualmente pure Kalac????

Zeljko Kalac portiere australiano del Perugia, è felice che il suo nome sia stato affiancato a Milan e Roma. L'estremo difensore all'agenzia GRT commenta cosi' le voci di mercato che lo legano ai rossoneri "Ho sentito anch'io queste voci. Magari il Milan fosse realmente interessato, giocare in una squadra così importante sarebbe un sogno. Partire come vice-Dida andrebbe benissimo. Lui ha una classe straordinaria, ma nel calcio non si sa mai. E poi fare il secondo al Milan è come essere titolare in altri club. In questo momento aspetto di essere ufficialmente svincolato, poi attenderò un paio di giorni per valutare le offerte. Tutti finora stavano aspettando che si risolvesse la situazione del Perugia". E sulla Roma "So che cercano un portiere esperto e io lo sono. Non so se posso essere un loro obiettivo. Certo è che anche andare alla Roma sarebbe stupendo. La città è bellissima, i tifosi grandissimi e qualsiasi giocatore vorrebbe giocare con Totti, Cassano e Chivu. Ho visto l'amichevole con la Juventus e mi sembra che la squadra di Spalletti sia molto forte. Tutti pensano che quest'anno ci siano solo Milan, Inter e Juventus. Per me, invece, anche Roma, Palermo e Sampdoria sono molto competitive. Vice-Curci? Con lui almeno alla pari".

fonte: www.calciomercato.com

[SubZero]

Cicinho??? echicazzè???

[C@scio]

Originally posted by Giò91
Cicinho: "Voglio il Milan"
Il terzino brasiliano otterrà la cittadinanza italiana e ora sogna di vestire rossonero: "Io l'erede del mio amico Cafu? E' un onore, ma potremmo anche giocare insieme"

Sembra ganzo il nuovo asso del Milan...

[C@scio]

Ma vaffanzum... non riesco a postare l' immagine del mitico Paulo Roberto Cotechino!

[Il_Grigio]

Non mi dispiacerebbe, ringiovanire un po la difesa è il prossimo passo...

[Giò]

Originally posted by H-H-H
Cicinho??? echicazzè???

e' riserva di cafu nella nazionale brasiliana e ha giocato titolare in confederation cup.

[marimari]

Ma non ha già firmato per il Man.Un.???

[Giò]

Originally posted by elettrica
Ma non ha già firmato per il Man.Un.???

ho letto ieri sul sito della gazzetta di 'sta storia...che poi sia vera, qualche dubbio ce l'ho.