Taluni,peraltro in malafede,vorrebbero farci credere che il "paganesimo" termine alquanto dispregiativo usato dalla prima apologetica cristiana,sia morto e sepolto da secoli,sia qualcosa di inanimato e incapacitante.
Le cose stanno altrimenti,come sà bene chi si accosta a tali materie senza pregiudizio e senza nessuna smania di dimostrare che l'unica vera fede è quella nel cristo risorto.
Una grande rinascita del pensiero Pagano che,occorre ricordarlo,rimase insabbiato per molti secoli e filtro attraverso diverse esperienze culturali,sopratutto la filosofia e certa letteratura,si ebbe prima con la Rinascenza,poi,con l'avvento della rivoluzione francese e delle scienze con le quali si dimostro l'assoluta caducità,nonchè la stoltezza delle posizioni cristiane riguardo vari temi riguardanti l'uomo e l'universo.
Il Romanticismo europeo,seppur tradito e con un interpretazione in alcuni casi un pò distorta del paganesimo (vedasi il mito di Prometeo) fù la manifestazione più vicina a noi in cui questa sensibilità si esplicò.
La presente discussione vorrebbe occuparsi del genio e dell'estro, perfettamente pagano,dimostrato da tempi lontani sia alle più recenti manifestazioni,di questo movimento pendolare che ha "stregato" e posseduto i più grandi artisti del nostro continente.
Ben inteso,per ora ci si occuperà solo delle arti visive e quindi della pittura come regina delle stesse.
Ogni contributo in tema è ben accetto.