Agonia del repubblicanesimo italiano

[Manfr]

mi sa tanto che ancora una volta la Sbarbati seguirà la logica di " quel che va bene nelle Marche , va bene in Italia"

La Sbarbati è rimasta ben scottata, in provincia d'Ancona i suoi candidati messi assieme hanno fatto meno del nostro secondo candidato, Lidio Rocchi ... distanze marcate dall'eletto, il socialista Pieroni, 5870 preferenze ... la Mammoli si è fermata 5100 voti prima !

[lucrezio]

aggiornamenti sugli spostamenti della sen Sbarbati e dell' on La Malfa , del PRI e qualche discussione in famiglia

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI | novefebbraio.it

PS gli amici che ricordano ancora POL forse riconosceranno un caro forumista di quei tempi in garbata polemica con il sen Musi

[edera rossa]

aggiornamenti sugli spostamenti della sen Sbarbati e dell' on La Malfa , del PRI e qualche discussione in famiglia

INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI | novefebbraio.it

PS gli amici che ricordano ancora POL forse riconosceranno un caro forumista di quei tempi in garbata polemica con il sen Musi

a dire il vero ho difficoltà a capire le osservazioni fatte a proposito del presunto dovere del sen. Musi di porre nelle mani del Mre il suo diritto o meno di rimanere deputato della Repubblica italiana. Personalmente non amo troppo la parola partitocrazia perchè spesso sottintende una scarsa considerazione del ruolo dei partiti politici all'interno della democrazia repubblicana. Ma immaginare che un parlamentare , che una volta eletto non rappresenta nè i suoi elettori nè il partito politico nelle cui fila è stato eletto , ma l'intera collettività nazionale ( rappresentante della Nazione per usare un termine che si è diffuso nell'Europa continentale, a partire dalla Francia di fine settecento) debba far dipendere dal partito politico di appartenenza, od addirittura di non più appartenenza, la continuità del suo mandato mi sembra sia difficile giudicare altrimenti che con la detta espressione "partitocrazia".
Altra cosa il fatto che di sua sponte un parlamentare possa sentire o non sentire tale esigenza. Ma la cosa è ancor più strana se si pensa al fatto che, almeno a quanto mi risulta, la on. Sbarbati non avesse mai deciso di rilasciare nelle mani del PRI il suo mandato europeo al momento della formazione del Mre e non mi risulta che questo sia avvenuto neanche per consiglieri comunali od altro. Tra l'altro, a dire il vero, l'on. Musi non è nemmeno stato eletto in una lista del Mre, mentre è semmai la on. Sbarbati che è stata eletta in una lista del Pd e non si reputa certo in dovere, e fa benissimo, di rassergnare le sue dimissioni da parlamentare nel momento in cui abbandona il detto gruppo.
Ad essere troppo severi con gli altri si rischia sempre di fare come la principessa Giovanna di Napoli che era troppo presa dall'insegnare la moralità ai suoi sudditi per aver tempo di pensare alla propria.
Forse l'Mre qualche attimo di ripensamento a giri di walzer non sempre all'insegna della chiarezza farebbe bene ad averlo; e questo pur con tutta la comprensione e simpatia. Solo che, in momenti di scelte comunque difficili , un po' più di comprensione per le altrui scelte non sarebbe male.
Senza rancore verso nessuno e con compresione verso tutti gli amici repubblicani che cercano di trovare una strada all'interno del centro-sinistra di oggi o per creare quello di domani.

[lincoln]

Un conto è quello che afferma la Costituzione sul mandato dei parlamentari(e che io condivido)il famoso "senza vincolo di mandato",un conto è la coerenza dei propri comportamenti politici.
Musi non è in Parlamento per grazia divina,ma lo è su indicazione dell'MRE anche se è stato eletto sotto le insegne del PD.La Sbarbati ha cambiato gruppo e/o orientamento politico, attenendosi alle decisioni di detto gruppo politico e sulla base di un preciso mandato di quest'ultimo,è diverso.
Detto questo,figuriamoci se si può pretendere da Musi un comportamento di così alta limpidezza morale che nessun'altro parlamentare si sogna mai di dimostrare e per quanto mi riguarda, dubito moltissimo(per usare un eufemismo) che la Sbarbati,La Malfa o Nucara al suo posto si sarebbero comportati diversamente,quindi il mio non è certo un giudizio di parte.
Forse un alta e nobile lettura della politica ci induce a ritenere che sia persino giusto così per i motivi che diceva Edera, il dover rappresentare in coscienza la nazione intera,l'intera collettività ecc..ecc..,ma dubito molto che simili alte motivazioni, siano alla base di scelte che di motivazioni ne hanno sempre (o quasi)altre,assai più prosaiche.
Quindi va bene che Musi o chiunque altro si trova nella sua stessa situazione(lo stesso La Malfa mi sembra che sia border-line per così dire anche se almeno sinora, sta bene attento a non varcare certi limiti) rimanga dov'è,ma da qui a lodarne( moralmente ed eticamente parlando) il comportamento ce ne corre...
I santi lasciamoli al paradiso.

[edera rossa]

mi sembrava di essere stato chiaro là dove avevo affermato "altra cosa il fatto che di sua sponte un parlamentare possa sentire o non sentire tale esigenza". Il punto non è sapere se Musi sia da santificare o da condannare e nemmeno indagare sulle sue più personali motivazioni; ma credo che il mantenere certe posizioni in virtù di dettato costituzionale , ,ma anche perchè, se del caso, intimamente convinti che altri abbiano semmai deviato rispetto ad un impegno assunto al momento dell'adesione ad una lista ed ad un programma, non sia poi cosa così assurda da essere oggetto di critiche come quelle avanzate nell'articolo al quale facevo riferimento. Quanto alla onorevole Sbarbati; se può essere valido il metodo di ritenere che uno debba rimanere ad un incarico parlamentare inquanto rispettoso della nuova volontàdel partito che lo aveva designato a reppresentarlo nella lista di coalizione e questa volontà debba prevalere sulla coerenza rispetto a quella della lista stessa, ho ancor più difficoltà a capire il perchè la onorevole Sbarbati non si sarebbe dovuta dimettere da parlamentare europeo dopo che il Pri ( che l'aveva designata a rappresentarla) aveva rotto con il Pd.
In realtà, credo vi sia ormai una prassi consolidata che sembra prevalere su altre considerazioni e non è detto sia così sbagliata , dal momento che , anche se può scaturire da meri interessi personali, garantisce comunque il dettato costituzionale e le motivazioni che lo sottendono e finisce col costituire anche un limite a troppo vivaci e frequenti cambiamenti di linea in partiti politici che, grazie a questa maledetta legge elettorale, sono sempre più condizionati dai loro vertici, contrariamente a quanto dovrebbe avvenire per buona prassi di democrazia.

[lincoln]

Ma infatti per una volta condivido quasi tutto di quel che dici e di certo non potrebbe essere la Sbarbati a rimproverare a Musi le mancate dimissioni da senatore visto quello che fece lei a Strasburgo dove peraltro fu eletta non come Musi sotto altre insegne,ma sotto quella dell'edera con voti quindi tutti ed esclusivamente repubblicani.
Sull'ultimo capoverso,io rimpiango una certa disciplina di partito non imposta ma sentita, che dovrebbe essere frutto di una convinta adesione allo stesso e che dovrebbe far si che il parlamentare pur magari in dissenso,rispetti le decisioni democraticamente assunte.Ma stiamo parlando di vecchi tempi,ora i tempi sono quelli che sono e la crisi dei partiti e della politica è quella che è da quasi vent'anni...
In realtà,con la crisi dei partiti è andata in crisi una certa capacità di selezionare i gruppi dirigenti con il risultato che i partiti si ritrovano come propri parlamentari persone di non grande affidabilità e senso di appartenenza politica e più propense a fare scelte sulla base di logiche individuali quando non utilitaristiche.
Ad ogni modo direi che nel caso di Musi c'è stata comunque una certa chiarezza,lui ha fatto una scelta diversa e non ha più nulla a che vedere con il gruppo della Sbarbati denominatosi MRE.Punto.E' un qualsiasi senatore del PD e sul proseguio della sua vicenda politica se la vedrà da solo con Bersani e gli altri ex PCI.Tanti auguri,ma francamente...

[Giuseppe Gizzi]

A proposito di agonia del repubblicanesimo italiano, è sconcertante, ai miei occhi, questa dichiarazione di Nucara (che per compiacere Berlusconi) si dichiara favorevole a cambiamenti della I parte della Costituzione. Cosa sempre aborrita dai repubblicani storici: Giovanni Conti, Giovanni Spadolini e da ultimo Gugliemo Negri, che qualcosa di Costituzione mi pae capissero.

Tratta dal sito del PRI

Costituzione, Nucara: Berlusconi formuli proposta

"Non c’è nessuno scandalo nel giurare sulla Costituzione e ritenere comunque di doverla riformare. La voglia dell’opposizione di demonizzare Berlusconi è più forte del bisogno di ragionare. I repubblicani sono per riscrivere persino l’articolo 1 di una Carta che nei fatti è diventata obsoleta. Berlusconi formuli la sua proposta. Deve solo preoccuparsi di discuterla con le opposizioni perché quello che non si può fare è scrivere una nuova Costituzione che non rappresenti tutti gli italiani". Lo ha dichiarato, a margine dei lavori del Comitato di segreteria del Pri, il segretario repubblicano Francesco Nucara.

P.S Saluto affettuosamenti gli amici Lucrezio e Lincoln

[lincoln]

Non vedo cosa ci sia di sconcertante nelle parole di Nucara.
Che la Costituzione in alcuni suoi articoli risenta di una impostazione per così dire" catto-comunista", i repubblicani lo hanno sempre detto.Sullo stesso art.1, gli stessi costituenti di area repubblicana(e liberale)manifestarono forti perplessità e se lo prendiamo alla lettera francamente a me fa inorridire...
Detto questo,non poteva essere scritta diversamente visti i tempi e i rapporti di forza politici allora vigenti e comunque è un testo che ha fatto da cornice a sessant'anni di vita democratica e di sviluppo economico e sociale.
Se poi è utile modificarla o aggiornarla in qualche punto se questo serve a far funzionare meglio le cose non vedo dove sia il dramma.
Di certo,non prendo lezioni di rispetto della costituzione da quei boriosi soloni e cialtroni dei salotti sinistrorsi, che ci dicono che è intoccabile e che invece nel 93 la vollero modificare a furor di popolo(revocando l'immunità parlamentare)con i bei risultati che abbiamo avuto e che abbiamo sotto gli occhi.

[lucrezio]

Giuseppe che piacere leggerti di nuovo ! A me sembra che in più la dietro questa storia non ci sian nulla se non la necessità di alzare un polverone
mi piacerebbe sapere la tua opinione su questo mio commento

http://forum.politicainrete.net/la-l...ml#post1248768

[lucrezio]

con l' occasione Giuseppe ti sottopongo anche un articolo di "Libertiamo" sito organico al centro destra che dice , ovviamante con le cautele del caso, le stesse cose del mio precedente post e, senza nominarlo, difende el riforme di Bersani
C'è anche un interessante articolo di Ricolfi sulla sciagurata manovra Tremonti

AGGIORNAMENTI art 41 e manovra | novefebbraio.it