Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito Bossi e Kalaijc...e i leghisti

    Ho finito da poco di leggere "Serbia, trincea d' Europa" del defunto Dragos Kalaijc, intellettuale serbo che condivise il microfono in incontri organizzati dalla Lega ai tempi della gurra che gli americani fecero al paese balcanico. Il libro é praticamente una lunga intervista di Tiberio Graziani al defunto pensatore serbo per il quale Bossi ebbe grandi elogi. Le domande vertono sul ruolo degli USA come gendarme del mondo e su quale scenario l' Europa vuole, vorrebbe o potrebbe contrapporvi.
    Lo consiglio vivamente a tutti i leghisti, sopratutto agli ortodossi che ritengono che la fedeltá alla linea (qualunque essa sia purché emessa dalla dirigenza) sia la chiave della futura fortuna elettorale.
    Punti salienti:
    - Kalaijc nella sua difesa della Serbia e delle sue ragioni storiche, geopolitiche e culturali condanna un modo totale e demonizzante gli USA, radice di tutti i mali planetari (1994 Belgrado "Americko Zlo" - Il Male americano")
    - Inneggia senza mezzi termini ad una nuova alleanza euroea che veda come asse dominante Berlino-Mosca nel nome di un Europa slava antioccidentale. E per questo sogna la vittoria nei nazionalcomunisti russi. Ma sottolinea che serve un punto fondamentale a quest' asse: Roma, la roma imperiale.
    - Il sogno finale é nemmeno l' Europa nazione , ma l' Europa Impero.
    - Vede tra i futuri maieuti di tale prospettiva la Lega, Rifondazione, l' MSI, il Fronte Nazionale etc quando capiranno che li accomuna la stessa idea.

    Domanda che sorge spontanea: quando Bossi si sperticava in elogi a Kalaijc aveva letto qualcosa di suo? Era d' accordo? Se sí che ci fa oggi con il nano atlantista Berlusconi? E gli altri dirigenti leghisti? E il popolo di Pontida che pensa (oltre che Bossi e la Lega sono l' unica speranza)?

    Vedendo come si comporta e cosa dice la Lega di oggi tre cose sono ben in evidenza: 1- una totale, abissale, vergognosa ignoranza e mancanza di posizioni in politica estera; 2- che ogni posizione presa é frutto della cabala, non si sa mai che ne vien fuori; 3- Se Bossi non legge che paghi qualcuno che lo faccia per lui e gli procuri dei riassunti.


    Paolo

  2. #2
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    Predefinito Re: Bossi e Kalaijc...e i leghisti

    In origine postato da Wotan
    Se Bossi non legge che paghi qualcuno che lo faccia per lui e gli procuri dei riassunti.


    Paolo
    Il punto è...che è capitato che i riassunti li avesse sottomano...ma che non li abbia nemmeno letti (come quella volta in una trasmissione...da vespa forse...mi sembra proprio sull'argomento balcani...)

  3. #3
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    Predefinito

    Ma sottolinea che serve un punto fondamentale a quest' asse: Roma, la roma imperiale.

    Orrore!

    Comunque resta inalterata la mia stima per Kalajic

  4. #4
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    Predefinito Re: Bossi e Kalaijc...e i leghisti

    In origine postato da Wotan
    Ho finito da poco di leggere "Serbia, trincea d' Europa" del defunto Dragos Kalaijc, intellettuale serbo che condivise il microfono in incontri organizzati dalla Lega ai tempi della gurra che gli americani fecero al paese balcanico. Il libro é praticamente una lunga intervista di Tiberio Graziani al defunto pensatore serbo per il quale Bossi ebbe grandi elogi. Le domande vertono sul ruolo degli USA come gendarme del mondo e su quale scenario l' Europa vuole, vorrebbe o potrebbe contrapporvi.
    Lo consiglio vivamente a tutti i leghisti, sopratutto agli ortodossi che ritengono che la fedeltá alla linea (qualunque essa sia purché emessa dalla dirigenza) sia la chiave della futura fortuna elettorale.
    Punti salienti:
    - Kalaijc nella sua difesa della Serbia e delle sue ragioni storiche, geopolitiche e culturali condanna un modo totale e demonizzante gli USA, radice di tutti i mali planetari (1994 Belgrado "Americko Zlo" - Il Male americano")
    - Inneggia senza mezzi termini ad una nuova alleanza euroea che veda come asse dominante Berlino-Mosca nel nome di un Europa slava antioccidentale. E per questo sogna la vittoria nei nazionalcomunisti russi. Ma sottolinea che serve un punto fondamentale a quest' asse: Roma, la roma imperiale.
    - Il sogno finale é nemmeno l' Europa nazione , ma l' Europa Impero.
    - Vede tra i futuri maieuti di tale prospettiva la Lega, Rifondazione, l' MSI, il Fronte Nazionale etc quando capiranno che li accomuna la stessa idea.

    Domanda che sorge spontanea: quando Bossi si sperticava in elogi a Kalaijc aveva letto qualcosa di suo? Era d' accordo? Se sí che ci fa oggi con il nano atlantista Berlusconi? E gli altri dirigenti leghisti? E il popolo di Pontida che pensa (oltre che Bossi e la Lega sono l' unica speranza)?

    Vedendo come si comporta e cosa dice la Lega di oggi tre cose sono ben in evidenza: 1- una totale, abissale, vergognosa ignoranza e mancanza di posizioni in politica estera; 2- che ogni posizione presa é frutto della cabala, non si sa mai che ne vien fuori; 3- Se Bossi non legge che paghi qualcuno che lo faccia per lui e gli procuri dei riassunti.


    Paolo
    Il pensiero di Kalaijc appartiene a lui come tutta la sua opera letteraria.
    Fare un discorso su quanto le sue idee collimino con la politica e gli atti della Lega, non mi sembra un modo corretto per dare giudizi sulla sostanza delle scelte di Bossi.
    I due personaggi si muovono su contesti sociali, politici, intellettuali che solo casualmente possono coincidere o divergere.
    L'intellettuale, l'uomo di cultura, il pensatore, ha il privilegio di non tenere conto delle beghe interne ed esterne cui ogni uomo politico e bottega partitica, devono affrontare ogni giorno.......

  5. #5
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    Predefinito Re: Re: Bossi e Kalaijc...e i leghisti

    In origine postato da Maxadhego
    Il pensiero di Kalaijc appartiene a lui come tutta la sua opera letteraria.
    Fare un discorso su quanto le sue idee collimino con la politica e gli atti della Lega, non mi sembra un modo corretto per dare giudizi sulla sostanza delle scelte di Bossi.
    I due personaggi si muovono su contesti sociali, politici, intellettuali che solo casualmente possono coincidere o divergere.
    L'intellettuale, l'uomo di cultura, il pensatore, ha il privilegio di non tenere conto delle beghe interne ed esterne cui ogni uomo politico e bottega partitica, devono affrontare ogni giorno.......
    Aspetta un attimo, su certe cose bisogna andarci con i piedi di piombo: una cosa é convergere su punti comuni e portarli avanti (io ho fatto e permesso manifestazioni con l' estrema destra per esempio, a livello giovanile) altra é spericarsi a elogiare chi dice X cose che non rientrano, per ora almeno, ufficialmente nella linea del movimento. Perché se lo fai o é perché speri di trarre frutto dal casino ideologico o perché non ti prendi la briga di sapere in toto certe posizioni che certuni personaggi appoggiano.
    Per cui in suddetto caso non é Kalaijc ad essere in discussione o le sue idee quanto piuttosto la visione bossiana dello stesso ergo la visione "europea" della Lega.
    In altre parole: la confusione ideologica della Lega e di Bossi scoprono il fianco a mille critiche ma non tanto per le posizioni assunte quanto per il non sapere mai quali siano tali posizioni...

    Eridano: anch' io concordo con una buona parte di ció che dice Kalaijc sopratutto con le sue analisi. Solo tre cose mi lasciano interdetto (anche se dal suo punto di vista hanno senso): la Roma come parte di un qualunque asse (che non sia quello di Lagos, Adiss Abeba, Bamako...-perché nessun glorioso passato rende migliore la generazioni a venire per qualche astrusa legge storica-); l' idea di un "impero" europeo perché impero é sempre negazione della libertá; idulgenze allo stalinismo e eventuale revisionismo (secondo Kalajic Stalin preservó le identitá nazionali e fu per questo che tutt' oggi sono forti...cazzata madornale...ma é una storia lunga)

    Paolo

  6. #6
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    Predefinito

    In origine postato da Wotan


    In altre parole: la confusione ideologica della Lega e di Bossi scoprono il fianco a mille critiche ma non tanto per le posizioni assunte quanto per il non sapere mai quali siano tali posizioni...


    Paolo
    secondo me c'è una logica e una costante nella navigazione della Lega e di Bossi che segue pari, pari, il contesto sociale, politico, intellettuale ed emotivo
    del corpo elettorale.
    portare avanti un progetto come quello secessionista ieri, federalista e devoluzionista oggi, in un momento in cui milioni di sonnambuli, si appassionano per la sorte delle società calcistiche, degli amori segreti delle veline, o di altri eventi epocali della stessa natura, non è proprio il massimo, per chi ha la pretesa di cambiare profondamente l'assetto istituzionale di un paese male assemblato come lo stivale.......
    non penso nemmeno al successo finale di questa impresa; per me è già eroismo puro, il solo fatto di provarci...........

  7. #7
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    Predefinito

    In origine postato da Maxadhego
    secondo me c'è una logica e una costante nella navigazione della Lega e di Bossi che segue pari, pari, il contesto sociale, politico, intellettuale ed emotivo
    del corpo elettorale.
    portare avanti un progetto come quello secessionista ieri, federalista e devoluzionista oggi, in un momento in cui milioni di sonnambuli, si appassionano per la sorte delle società calcistiche, degli amori segreti delle veline, o di altri eventi epocali della stessa natura, non è proprio il massimo, per chi ha la pretesa di cambiare profondamente l'assetto istituzionale di un paese male assemblato come lo stivale.......
    non penso nemmeno al successo finale di questa impresa; per me è già eroismo puro, il solo fatto di provarci...........
    Io di eroi non ne vedo. Certo, se usiamo come punto di partenza l' anoressia intellettuale, ideale e spirituale di noi padani diventa eroe pure Topo Gigio...ma, ripeto, la miseria altrui (partiti, istituzioni, politici) non ci rende "migliori" ipso facto; se la Lega oggi stagna dal punto di vista della spinta "verso il cambio" é perché si é seduta su questa concezione.

    Paolo

 

 

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