Uomo di al Zarqawi in Italia per organizzare un attentato - di GIAN MARCO CHIOCCI -
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Alessia Marani

da Roma

L'intestazione dell'informativa ha la dicitura «urgente» e «segretissimo» mentre il contenuto dell'allegato, inviato dalla nostra ambasciata in Arabia Saudita ai servizi d'informazione italiani, parla espressamente di un noto terrorista iracheno incaricato di compiere una clamorosa azione nel nostro Paese. Dove, come e quando colpirà, il telex diplomatico non lo dice. Si limita a mettere nero su bianco le informazioni ricevute (probabilmente dalle «antenne» del Sismi a Riad o da qualche Servizio collegato) sulla cinquantacinquenne primula rossa Abu Abdelrahman Al Jazaeri legata al sottoposto di Osama in Irak, Abu Musab al-Zarqawi, diretta in Italia per ottemperare a un preciso mandato del superiore giordano.
Di questo pesce grosso di Al Qaida che gli americani da mesi cercano di far cadere nella rete, il grande pubblico sa poco. Per gli addetti ai lavori è invece una pedina essenziale nello scacchiere della guerriglia irachena, e prima ancora della «resistenza» afghana. Stando a informazioni riservatissime, il terrorista avrebbe sulla coscienza numerosi soldati americani avendo organizzato, e diretto, le incursioni dei miliziani sponsorizzati da Bin Laden nella città irachena di Rawoh. È considerato altamente pericoloso per i suoi stretti contatti con elementi di spicco del terrorismo planetario: riprese satellitari, intercettazioni col metodo Sigint, soffiate di informatori fra Bagdad e Nassirya lo danno in contatto con il giordano Darar Ismail Abu Awda, noto anche col nome di battaglia Abu Al Afghan Al Falestini.