Originariamente Scritto da
Il viaggiatore notturno
“Caro Bernardo
Tu forse non ti ricordi di me, ma andavamo a scuola insieme, al liceo, e dopo tanti anni ho deciso di scriverti per farti gli auguri per l’anno nuovo.
Veramente neanche io mi ricordavo di te fino all’altro giorno, quando ho visto in televisione l’intervista a un deputato. Lo guardavo e mi chiedevo: ma dove l’ho già visto questo tizio, ma io questo lo conosco. Poi a un certo punto è apparso il sottopancia: Bernardo Po! Eri proprio tu! Pensare che a scuola sei sempre stato un imbecille e ora sei diventato deputato: si vede che sei peggiorato. Una volta eri un imbecille innocuo, adesso sei un imbecille che parla di immigrati e razzismo. È stato allora che ho deciso di scriverti, perché ci tengo davvero a farti gli auguri per l’anno nuovo. Tu sei sempre stato una persona speciale e ti auguro per il prossimo anno un sacco di cose speciali.
Ti auguro di trovarti su un autobus con un gruppo di incappucciati del Ku Klux Klan, così ti metti a fare i tuoi proclami e scopri che non sono incappucciati del Ku Klux Klan ma gli Harlem Globetrotters che vanno a una festa mascherata e la maschera la fanno pure a te, di sangue…in faccia!
Ti auguro di andare da Bruno vespa a “Porta a Porta” e una volta che hai unito tutti i punti de 1 a 37 sulla faccia di Bruno Vespa, per vedere che cosa apparirà, apparirà la scritta: BERNARDO SEI UN DEFICIENTE!
Ti auguro di precipitare con un aereo nella foresta, in mezzo a una tribù di aborigeni antropofagi, e quando li vedi dici cordiale: “Salve selvaggi!” E loro ti rispondono: “Ciao Bernardo, ti abbiamo visto ieri sera a Porta a Porta e abbiamo un certo appetito”.
Ti auguro che ti arrestino e ti mettano in cella con Mike Tyson, il quale scopre che sei fenomenale come punching-ball, ma soprattutto che sei straordinario come fidanzata: e finalmente dopo ore e ore di amore ti addormenti esausto e scopri quanto è falso il proverbio che dice “chi dorme non piglia pesce”.
E poi ti auguro di andare dal dentista con un dente cariato e spalancando la porta tu dica: “ I denti devono essere bianchi come le persone, cazzo!” e quando ti accorgi che il dottore è un mandino è troppo tardi, perché quello tiene già il trapano nella tua bocca e dopo venti minuti ti trovi tutta la dentatura a bassorilievi con giraffe e elefanti.
Ti auguro che tua figlia partorisca un figlio nero e tu le dica “ma non potevi usare un preservativo?” E quella ti risponda candida: “Ma non li fanno di quelle dimensioni!”
Ti auguro che tuo figlio ti annunci: “Papà indovina chi viene a cena?” e tu pensi con terrore a una fotomodella dello Zaire, e invece è un minatore dello Zambia.
Ti auguro di sentirti male mentre sei in vacanza a Casablanca e che all’ospedale preparino la sala operatoria per trasformarti da rude montanaro a leggiadra attrice di varietà. E tu cerchi di spiegare che non è quello il motivo del ricovero, ma loro non parlano la tua lingua e tu non parli arabo, che peccato!
Ti auguro di andare allo stadio a vedere la partita Italia-Camerun e mentre sei in curva l’Italia segna e tu dici: “Tiè negri di merda” e solo allora ti accorgi che hai sbagliato curva, dando così la possibilità agli ultras di fare l’unica cosa giusta della loro vita: romperti il culo.
E per finire ti faccio anche un augurio per l’anno che verrà tra duemila anni: spero che ti possano clonare grazie a una molecola di merda e spero che ti ritrovi in un mondo dove tutti sono bianchi come il latte e solo tu sei marrone, visto le tue origini, e non odori neanche un granchè.
Buon anno nuovo, caro il mio Bernardo.
Il tuo ex compagno di scuola”
(da Giobbe Covatta, L’incontinente bianco)