chiarissimo.In Origine postato da Pieffebi
Ovviamente, come per il caso di Norimberga, non è molto "ortodosso" costruire norme e convenzioni.....con effetto.....retroattivo e con interpretazioni estensive..........in costante dilatazione. Capisco anche l'obiezione, che accetto senza riserve per quanto riguarda un esercito regolare o che comunque che combatte a viso a perto con bandiere, divise, distintivi che lo rendono riconoscibile. La condivido meno per i "civili in armi" che configurano la posizione del "resistente", posto che per le stesse convenzioni internazionali gli eserciti occupanti hanno il dovere di provvedere a mantenere l'ordine, ad assicurare il più possibile la vita normale e civile delle popolazioni, eccetera. E' da tenere presente che la qualificazione di "resistente" è moralmente e tecnicamente neutrale. I repubblichini che nei giorni successivi alla liberazione di Firenze, dai tetti della città sparavano agli anglo-americani (e ai partigiani), tecnicamente esercito occupante, altro non erano definiti che "resistenti fascisti" persino in taluni documenti dell'OSS. In Italia però, data la storia della guerra civile di liberazione, rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, il termine "resistente" evoca però immediatamente il combattente per la libertà contro il "nazi-fascismo", per cui si capisce che molti abbiano una giusta ripugnanza ad estenderlo a fenomeni come quelli in atto in Afghanistan o in Iraq.
Shalom
i cecchini repubblichini sono da considerarsi a modo loro resistenti.
concordo anche sull'aspetto psicologico (per noi occidentali) del concetto di resistenza (anche se lo ritengo applicabile sia all'iraq che all'afghaniostan... d'altronde gli stessi personaggi che attaccavano i russi a kandahar negli 80 venivano definiti ieri resistenza afghana, mentre oggi, attaccando gli occidentali, vengono chiamati terroristi)
capisco anche sian di difficile configurazione i limiti dell'azione bellica dei civili in armi.... ma di certo l'interpretazione attuale di dette azioni (praticamente sempre considerate atto terroristico) è "teleologicamente" orientata a pure speculazioni politiche... d oltretuuto palesemente in contrasto con la storia dell'occidente stesso in quanto nn riconoscerebbe ex post la valenza non terroristica della resistenza antifascista.