Le due apparizioni della Madonna al Papa,
in pericolo di vita dopo l’attentato subito.
Prima parte.

Quando ho visto in televisione l’attentato al Papa,
si raggelò il sangue nelle vene ed attonito mi ricordai immediatamente,
di antiche e nefaste profezie,
che in questa tragica sfida annunciavano l’inizio,
della lotta violenta del male contro il bene.
Il sangue del pontefice sul selciato della Basilica di San Pietro,
era l’estremo limite della sfida del male:
segnale intenso ed inequivocabile dell’inizio di una nuova era,
che doveva essere di forte contrapposizione al male stesso,
senza per questo farsi trasformare peggiore di esso.
L’idea dell’ora fatale ormai scoccata mi terrorizzava,
non mi sentivo pronto per affrontare “INSIEME” questa sfida.
Mi ricordavo della sua nomina papale,
avvenuta in un anno particolarmente intenso: era il 1978.
Per molti aspetti fu un anno PER ME molto drammatico,
vissuto intensamente sia spiritualmente che psicologicamente.
Oggi non potevo accettare l’eventuale morte del Papa,
senza tentare di provare quelle risoluzioni a me in segreta conoscenza,
però mai usate prima,
ma dovevo tentare ugualmente di salvarlo.

Così una notte sognai di trovarmi all’interno della stanza d’ospedale,
dove era ricoverato il Santo Padre.
Su di un lettino a destra dalla mia visuale,
egli era disteso sulla schiena con il volto rivolto all’insù,
gli occhi chiusi sembrava dormire.
Per la fretta di cercare di verificare la sua presenza, (del PAPA)
avevo trascurato di focalizzare una “PARTICOLARE” presenza femminile,
con le spalle a me rivolte,
frapposta tra me ed il Papa,
posizionata in piedi al lato sinistro del suo letto,
all’altezza del suo volto.
Pensai che la stessa potesse essere una componente del clero incaricata all’assistenza.

Mentre cominciavo ha pensare e riflettere come e cosa dovevo fare,
per tentare di salvare la vita al Papa,
trovandomi più smarrito che confuso,
essendo completamente a digiuno di conoscenze anatomiche e mediche,
LEI girandosi indietro con incredibile calma ed un dolcissimo sorriso,
guardandomi con il suo volto sereno e lucente mentalmente mi disse:
“ non preoccuparti, ci sono io!”
Era straordinaria la rassomiglianza che da bambino avevo sempre avuto,
dell’immagine sacra della Madonna.
Ora che concentravo il mio sguardo su di LEI,
lo stesso mi sembrò molto vicino al mio volto,
mentre i suoi contorni emanavano luci splendenti e multicolori,
tanto che sparivano i confini della stanza,
e nonostante in me non cera mai stata nessuna forma di particolare devozione,
ora la sua presenza m’incuteva rispetto, mistero divino, devozione, amicizia,
anche se intimamente provavo una grande mortificazione e vergogna,
per la mia precedente assenza di fede nei suoi particolari riguardi.
Però la SUA presenza mi tranquillizzò totalmente,
perché avevo pensato e sospettato di trovare li,
altre presenze invisibili molto ostili e contrarie al mio tentativo salvifico.

Avrei voluto dialogare, domandare, ed invece,
ero lì fermo immobile e muto,
domandandomi mentalmente se tutto ciò era un sogno, o chissà cosa.
Certo di esperienze incredibili ne avevo avute già molte,
però questa mi faceva restare completamente allibito.
Rimasi ancor più stordito, sbalordito, sempre immobile e silenzioso,
quando la Madonna piegandosi sulle sue ginocchia chinandosi verso il corpo del PAPA,
prendeva dal letto la sua mano sinistra,
ed appoggiandola in mezzo alle sue mani,
in silenzio gli trasmetteva energia riparatrice.
Vedevo il Santo Padre sudare in volto,
benché addormentato o stordito dai farmaci,
sopportava quel calore immobile e silenzioso,
con gratitudine e gioia espressa in un tentativo di sofferto sorriso,
quasi fosse cosciente mentalmente:
forse per questo non apriva i suoi occhi?

Rientrando nel mio letto nei giorni seguenti,
aspettavo di avere notizie confortevoli sulla sua salute,
attraverso i bollettini dei medici trasmessi attraverso i vari notiziari televisivi.
Gli stessi dichiararono dell’intervento riuscito,
e della sua salute che sarebbe migliorata nei giorni.
Erano confortevoli, rassicuranti,
prospettavano un veloce recupero.
Invece giorni dopo:
” ci sono seri problemi, complicazioni diverse, dovrà essere operato nuovamente ”
cosi avevo udito durante uno dei tanti telegiornali:
però io non ci credevo perché sapevo che la Madonna l’aveva guarito.

Invece una notte sognai di ritrovarmi sveglio,
nella stanzetta dov’era ricoverato il Santo Padre.
Arrivando sulla Sinistra notai subito la presenza della Madonna,
eretta davanti ai piedi del suo letto, (il posto letto non era lo stesso)
mentre con il SUO sguardo diretto verso il Pontefice,
dai suoi occhi emanava una luce intensa e luminosa,
che si proiettava ed avvolgeva tutto il corpo del Papa:
senza toccarlo fisicamente come era avvenuto la prima volta.
“ Aspetterò che si giri verso di me una volta aver terminato la guarigione”
cosi pensai.
Invece LEI sembrò avermi udito girandosi subito verso di me.
Questa volta voglio avere la conferma che non sia soltanto un sogno.
Era difficile anche per me accettare questa realtà,
era più grande di me, incomprensibile.
Tutto sembrava incredibilmente vero:
ero cosciente di essere invisibilmente li presente,
e contemporaneamente essere a casa mia addormentato nel mio letto.

Trascurando la mia assoluta devozione e riverenza,
che obbligatoriamente incutono queste apparizioni,
ormai era la seconda volta che assistevo alla SUA visione,
e nei giorni passati mi ero rimproverato spesso,
di non aver avuto nemmeno il coraggio di parlarle,
così mi rivolsi a lei figurandomi di parlare come ad un’amica conosciuta da tempo,
spiegandole tutti i miei dubbi,
chiedendole un favore a conferma che questo,
non era soltanto un sogno.
“ Vorrei che il Santo Padre una volta guarito,
venisse a trovarmi nel mio piccolo paese,
magari non subito.”
Lei mi sorrise acconsentendo con lo sguardo,
mentre io mi risvegliavo nel mio letto più incredulo che mai.

Nel tempo il Papa guarì definitivamente e ciò mi rese felice,
però questa visione non potevo raccontarla a nessuno,
mi avrebbero preso per un pazzo, o quantomeno un visionario,
per questo fino ad oggi l’ ho sempre taciuta anche a me stesso.
Ci sono errori che ti accorgi di aver fatto,
soltanto quando ti ritrovi a pensare, scrivere e ricordare,
come sta succedendo ora a me.
Però da allora gli anni trascorsero,
senza più aver avuto modo di ricordare questa esperienza,
cosi mi convinsi che le due apparizioni divine,
furono soltanto dei bellissimi sogni,
sogni e niente più.
………………………

Continua nella seconda parte per evitare di essere eccessivamente lungo nella narrativa,
accettando i consigli dei moderatori.