Amos Luzzato vuole togliere il crocefisso dalle scuole...

[Zefram_Cochrane]

Italian Jews’ Crucifix Stand

By Daniel Mosseri in Rome Updated: 23/Aug/2005 17:13









The leader of the Italian Jewish community has called for public displays of crucifixes to be outlawed.

In a statement released last week, Amos Luzzatto, Chair of the Italian Union of Jewish Communities (UCEI) spoke out against the symbols as irreflective of all members of society.

"We do respect the Christian people,” Luzzato said. “But a symbol of divine presence in a public school should be recognisable by the citizens of all faiths and it should address them all in an equal manner.
“Now, since every school hosts citizens with different beliefs or no belief at all, we should rather avoid displaying any symbol".

Silence broken

The new declaration broke the August quiet of Italian politics and followed Pope Benedict XVI’s homily on Assumption of the Virgin Day, August 15.

From his summer residence in Castel Gandolfo, a village on a hill close to Rome, the Pope said that it is important to continuously display the divine presence "through the cross symbol in privates homes as well as in public buildings".

Since the revision of the 1929 Lateran Pacts of between Italy and the Holy See in 1984, the issue of displaying the crucifix in public buildings such as schools, hospitals and law-courts has been controversial and the subject of much debate.

In 2000, the Court of Cassation ruled as illegitimate the presence of the crucifix in polling stations. And, in its court order four year later, the Italian Constitutional Court, recognised that "The mandatory display of the Crucifix in classrooms would violate the state’s duty of equidistance with respect to different faiths and would contradict the need for a neutral public space".

However, the Court has somehow delegated the local authorities to decide whether to display the cross or not.

Rabbi reacts

Rome’s Chief Rabbi Rabbi Riccardo Di Segni, reacted with detachment to the situation. He said: "I think there’s absolutely no new official position of the Church on the issue" he declared.

"It is important that the Pope underlined the religious aspect of the symbol. Benedict XVI is a Pope who talks very openly. In the previous controversies the defence that the crucifix is a cultural symbol is clearly not the case and we must take note of this clarification."



http://www.ejpress.org/article/2490

[Zefram_Cochrane]

STRANA COSA QUESTA...QUANDO ADEL SMITH DISSE LA STESSA COSA QUELLI DI FORZA NUOVA LO MENARONO...E ORA INVECE CHE LO DICE AMOS LUZZATO I FORZANOVISTI CHE FANNO? NEMMENO UNA PAROLINA DI PROTESTA
...CHE COMICI...E POI SI DICONO ANTIMPERIALISTI

[frontista]

Io tratterei. Togliamo il crocefisso se loro tolgono le sinagoghe.

[R.MIEVILLE]

Testo originale scritto da frontista
Io tratterei. Togliamo il crocefisso se loro tolgono le sinagoghe.

Il crocefisso non si toglie . Quel crocefisso è la loro condanna ,per aver distrutto per sempre loro con le loro mani l'arca della santa alleanza . Quel crocefisso lo hanno voluto loro pronunciando "crocifigge!" perche ora non lo vogliono vedere?

[Zefram_Cochrane]

Testo originale scritto da frontista
Io tratterei. Togliamo il crocefisso se loro tolgono le sinagoghe.

il paragone è sbagliato, le sinagoghe sono luoghi di culto(come le chiese)
qua si parla solo di togliere dei simboli religiosi da luoghi pubblici.

[R.MIEVILLE]

Testo originale scritto da thematrix
il paragone è sbagliato, le sinagoghe sono luoghi di culto(come le chiese)
qua si parla solo di togliere dei simboli religiosi da luoghi pubblici.

E no un momento fino a ieri ci hanno scassato i cosidetti con le radici comuni giudaico cristiane e adesso le rispettassero ! Che significa radici giudaco cristiane che loro accettavano la nostra religione e noi la loro perche ambedue hanno un percorso comune ? Beh ora rispetto per le radici le nostre radici !
I crocefissi devono rimanere fanno parte della nostra identità chi non è cristiano o ateo o ebreo deve integrarsi . Cosa significa integrarsi ? Che chi è minoranza si integra con le tradizioni ed usanze di chi è maggioranza !
Perche la maggioranza deve sottostare alle richieste di una minoranza?

[avversario (POL)]

La posizione di Luzzatto non è affatto nuova:
riporto il Corriere della Sera (anno 2002)

Amos Luzzatto: sono perplesso e preoccupato



«Cosa metterei nelle aule delle scuole italiane? La doppia elica del Dna, l’unico simbolo del genere umano punto e basta. A prescindere dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione, insomma da tutto quello che dovrebbe essere solo un particolare». Amos Luzzatto è il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Si dice «perplesso e preoccupato» per l’idea di tornare al crocifisso in classe.
Perché?
«Basta guardare le date. Il ministro Moratti fa appello ad un regio decreto del 1928. Bell’esempio di modernità: siamo nel 2002, peraltro quasi alla fine dell’anno. E la Repubblica tira fuori dal cassetto una cosa di settanta anni fa. Sarebbe meglio guardare avanti, non ad un passato di cui certo non possiamo andare fieri».
Che cosa è cambiato da allora?
«Tanto, per fortuna. C’è stato un movimento migratorio di grandi dimensioni. E la nostra società, anche se a qualcuno non piace, è diventata multiculturale».
La Lega, però, vuole mettere il crocifisso non soltanto nelle scuole ma in ogni luogo pubblico.
«Peggio ancora. Forse non sta a me dirlo ma la tradizione cristiana è fatta di accoglienza. Qui, invece, si fa l’esatto contrario: si vogliono creare divisioni, separare la gente che si considera a posto da quella che vive in Italia come ospite, che deve rigare diritto e, soprattutto, non creare problemi. Non è un bel modo di aprire le braccia al forestiero».
C’è chi dice che il crocifisso è il simbolo della nazione, come il ritratto di Ciampi il simbolo dello Stato.
«E’ solo uno dei simboli. E non è il simbolo di tutti. Comunque, usato così è un avvertimento contro i musulmani. E allora cosa si farà domani contro gli induisti? E il giorno dopo ancora contro gli ebrei? E’ un meccanismo a catena difficile da fermare».
Per questo propone la doppia elica del Dna?
«Oramai è un simbolo conosciuto da tutti. E nelle scuole sarebbe perfetto. Perché in classe bisogna insegnare ad aprire gli occhi verso gli altri. Non a sottolineare le differenze».
Lorenzo Salvia

Tratto da "Il Corriere della Sera" 19 settembre 2002

[Wallace_60]

Testo originale scritto da avversario
La posizione di Luzzatto non è affatto nuova:
riporto il Corriere della Sera (anno 2002)

Amos Luzzatto: sono perplesso e preoccupato



«Cosa metterei nelle aule delle scuole italiane? La doppia elica del Dna, l’unico simbolo del genere umano punto e basta. A prescindere dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione, insomma da tutto quello che dovrebbe essere solo un particolare». Amos Luzzatto è il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Si dice «perplesso e preoccupato» per l’idea di tornare al crocifisso in classe.
Perché?
«Basta guardare le date. Il ministro Moratti fa appello ad un regio decreto del 1928. Bell’esempio di modernità: siamo nel 2002, peraltro quasi alla fine dell’anno. E la Repubblica tira fuori dal cassetto una cosa di settanta anni fa. Sarebbe meglio guardare avanti, non ad un passato di cui certo non possiamo andare fieri».
Che cosa è cambiato da allora?
«Tanto, per fortuna. C’è stato un movimento migratorio di grandi dimensioni. E la nostra società, anche se a qualcuno non piace, è diventata multiculturale».
La Lega, però, vuole mettere il crocifisso non soltanto nelle scuole ma in ogni luogo pubblico.
«Peggio ancora. Forse non sta a me dirlo ma la tradizione cristiana è fatta di accoglienza. Qui, invece, si fa l’esatto contrario: si vogliono creare divisioni, separare la gente che si considera a posto da quella che vive in Italia come ospite, che deve rigare diritto e, soprattutto, non creare problemi. Non è un bel modo di aprire le braccia al forestiero».
C’è chi dice che il crocifisso è il simbolo della nazione, come il ritratto di Ciampi il simbolo dello Stato.
«E’ solo uno dei simboli. E non è il simbolo di tutti. Comunque, usato così è un avvertimento contro i musulmani. E allora cosa si farà domani contro gli induisti? E il giorno dopo ancora contro gli ebrei? E’ un meccanismo a catena difficile da fermare».
Per questo propone la doppia elica del Dna?
«Oramai è un simbolo conosciuto da tutti. E nelle scuole sarebbe perfetto. Perché in classe bisogna insegnare ad aprire gli occhi verso gli altri. Non a sottolineare le differenze».
Lorenzo Salvia

Tratto da "Il Corriere della Sera" 19 settembre 2002

Con questa storia che le differenze non ci sono o non bisogna vederle, un continente (l'Europa), ed una nazione ( l'Italia) stanno per scomparire.
Comunque il crocifisso fa parte della tradizione Italiana, e molta gente anche se non credente, come il sottoscritto, non desidera che venga tolto.
Che male fa?
Non puo'certo influire sulle vicende umane e materiali.
Magari!.
E' solo un pretesto per accellerare la nostra distruzione identitaria.

[enea08]

«Cosa metterei nelle aule delle scuole italiane? La doppia elica del Dna, l’unico simbolo del genere umano punto e basta. A prescindere dal colore della pelle, dalla lingua, dalla religione, insomma da tutto quello che dovrebbe essere solo un particolare>>

Appunto!
Il diabolico disegno di fare di noi una massa senza identità ancestrale.
Maledetta tolleranza, qui quello che ci vuole è meno chiacchiere da salottieri oziosi e più fatti.

[Drieu (POL)]

Testo originale scritto da thematrix
STRANA COSA QUESTA...QUANDO ADEL SMITH DISSE LA STESSA COSA QUELLI DI FORZA NUOVA LO MENARONO...E ORA INVECE CHE LO DICE AMOS LUZZATO I FORZANOVISTI CHE FANNO? NEMMENO UNA PAROLINA DI PROTESTA
...CHE COMICI...E POI SI DICONO ANTIMPERIALISTI

lo stesso si può rovesciare...
voi e qualche pseudofascista attaccavate il crocifisso quando era preso di mira dagli islamici e ora avete pure l'arroganza di schierarvi contro gli ebrei che la pensano esattamente come i mussulmani?