Politica Polliana e Autodeterminazione dei Popoli

[dito5]

In Origine postato da Liberalix
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con tutti i sudtirolesi stranieri nella propria terra...

Scusa, quantio voti ha la Südtiroler Volkspartei?

Io, se una popolazione esprime democraticamente ed in grande maggioranza la volontà d'essere indipendente, sono favorevole ad un referendum in tal senso.
L'autodeterminazione è, secondo me, non solo sacra, ma anche garanzia di pace e di civiltà.

Tale maggioranza non sussiste, però, nè del Regno d'Irlanda del Nord, nè del Paese Basco nel Regno di Spagna, nè nell'Alto Adige in Italia.

Stando così le cose mi meraviglio che un paese civile consenta a pochi estremisti, finanziati e protetti da potenze straniere, non tanto la libertà di esprimere idee e sogni, quanto di attentare ufficialmente all'anima di uno Stato minacciandone il cardini dell'integrità territoriale. Contro i prostituiti allo straniero io userei i lavori forzati nel campo sociale.

[Gilbert]

In Origine postato da dito5
Buon giorno a tutti. Sono nuovo e desidero salutare proprio tutti con cordialità.

Io sono nato in repubblica e quando essa era già una realtà (per niente entusiasmante) da un quarto di secolo. Ho quindi l'esperienza di Liberalix che m'indurrebbe a pensare che ciò che dice un re sono parole, nè con maggiore nè con minor valore delle tante con le quali i politici ci riempiono la testa per ottenere il nostro consenso elettorale. E questo di primo acchito.
Leggendo di tutto, però, e non esclusi per esempio i Discorsi della Corona e i messaggi o proclami reali, ho potuto constatare che essi si differenziano dal bla-bla dei politici e dei presidenti. Si guardi, p.e., il Discorso della Corona all'apertura dei lavori parlamentari del 1939. Voglio dire che le parole di un re contengono ed esprimono non solo l'opinione di questo o di quel gruppo politico o culturale o religioso, ma sono un'epigrafe delle attese, del pensiero, delle ansie di tutti, anche di coloro che non hanno possibilità di giungere alla parola o perchè in schiacciante minoranza o perchè oppressi, com'era il caso nel 1939.

E allora sono d'accordo con quelli che ricordano con rispetto, e d'esso se ne fanno un impegno, il giuramento di Vittorio Emanuele III sul Passo del Brennero.

Sono convinto che quel giuramento non dice una presa di posizione personale dell'italiano Vittorio Emanuele, ma sintetizza il lungo e sofferto cammino di tutti gli Italiani (la Grande Guerra, a differenza delle altre guerre risorgimentali, è stata sicuramente una sentita guerra di popolo) nel conseguimento dell'indipendenza e della libertà. Indica inoltre la via maestra per il mantenimento di quelle conquiste civili, mantenimento da perseguirsi nella pace e nella concordia e nel ripudio di ogni Kossovo rinnovellato.

La Repubblica che in quasi 60 anni si è solo impegnata nella distruzione di ogni valore civile conquistato e, ancor più, nell'azzeramento della memoria storica che fa di noi un popolo in ragione di un Re comune a tutti, e di una Patria comune a tutti che il Re ci ha favorita, vorrebbe ridurre a parole di politicante (vedi Liberalix) e far carta straccia del giuramento di Vittorio Emanuele III. Ci riuscirà?

sinceramente un bellissimo intervento!

[Conterio]

In Origine postato da dito5
Scusa, quantio voti ha la Südtiroler Volkspartei?

Io, se una popolazione esprime democraticamente ed in grande maggioranza la volontà d'essere indipendente, sono favorevole ad un referendum in tal senso.
L'autodeterminazione è, secondo me, non solo sacra, ma anche garanzia di pace e di civiltà.

Tale maggioranza non sussiste, però, nè del Regno d'Irlanda del Nord, nè del Paese Basco nel Regno di Spagna, nè nell'Alto Adige in Italia.

Stando così le cose mi meraviglio che un paese civile consenta a pochi estremisti, finanziati e protetti da potenze straniere, non tanto la libertà di esprimere idee e sogni, quanto di attentare ufficialmente all'anima di uno Stato minacciandone il cardini dell'integrità territoriale. Contro i prostituiti allo straniero io userei i lavori forzati nel campo sociale.

Caro Dito5, intanto benvenuto !

Visto che come hai detto, anche tu, come me, sei nato in piena repubblica, dovresti però sapere che la minoranza che URLA e sovrasta con il suo fragore la maggioranza, in repubbblica, ma sarebbbe meglio dire nella nostra repubblica, ha più ragione, e quindi appoggiata da chi del disfattismo ne fa una ragione di vita, ottiene quei riconoscimenti che altrimenti cadrebbero da soli !

Complimenti inoltre per i tuoi splendidi interventi !

Un cordiale saluto