Vi espongo in breve, quella che è la mia teoria:
Io credo che la corretta e migliore interpretazione dell'invidualismo, vada riletta e pensata, considerando l'aspetto umano che comunque esso ha. Al momento esistono penso due forme discordanti di visioni: l'Omologazionismo e l'Individualismo Libertarian.
La prima è forse la peggiore, omologazione significa negazione stessa dell'individuo, resa di esso a "schiavo della società", che pone in essere l'irriconoscibilità delle sue idee e azioni. Essa rende l'uomo un oggetto, che necessariamente deve incontrare il proprio destino, incrociandolo con quello di altri milioni di individui.
Non è da meno pero', quella che voi e molti considerano la via alternativa all'omologazione: il libertarismo. Va bene finchè tratta l'idea della liberazione della persona dalla schiavitu' sociale, dall'omologazionismo; ma quest'idea che l'uomo diventa dopo la liberazione, un"numero", e valga in denaro, lo cancella alla stessa maniera della prima visione.
Subentra quello che io definisco, l'individuo "umanizzato", la sintesi tra la necessità di essere libero dagli schemi sociali, pur facendo parte della massa, ma la riqualificazione "morale" e spirituale dell'uomo, mette in preventivo che esso non sia un semplice "servitore" del mercato e dell'ideologia denarista. Non ha senso liberarsi dalla schiavitu' della massificazione, e poi rendersi di nuovo sottomesso a un altro principio.
A voi.