DI ECON
La Cina è la ragione dell’urgenza, comunque in ritardo e in misura limitata, da parte del gruppo delle nazioni componenti il G8 di fornire nuovi prestiti sotto forma di debiti rinnovabili all’Africa, da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI)/Banca Mondiale. La Cina può fornire tutti i beni di consumo a basso prezzo di cui l’Africa ha bisogno per il suo sviluppo. L’Africa emergerà come lo fece l’Asia una volta che si rese conto come riuscire ad evitare l’imperialismo americano ed europeo.

L’evento focale nello Zimbabwe sarà la crescita dello standard del livello di vita senza il dollaro americano.

Come un gruppo, queste nazioni del Terzo Mondo, seguendo l’esempio dell’Argentina, verranno meno all’impegno sui loro debiti esistenti presso il FMI/Banca Mondiale, che le impoveriscono al punto da non permettere la loro restituzione e da strozzare la loro crescita economica.

LA CINA STA PER COLMARE IL VUOTO

Potete immaginare il panico nel G8 non appena si rendono conto che l’utilizzo del FMI/Banca Mondiale per frenare lo sviluppo del Terzo Mondo è ora un fallimento totale.

Il FMI/Banca Mondiale è stata un “successo” per Europei ed Americani al fine di impedire che il Terzo Mondo migliorasse i suoi standard di vita tanto da permettergli di competere con l’Europa e gli U.S.A., ma questo ha avuto un effetto devastante per il Terzo Mondo, ora appesantito da un debito che non può essere ripagato.

Questo è diventato l’obbiettivo del FMI/Banca Mondiale dal suo statuto originale per stabilizzare le valute dopo la Seconda Guerra Mondiale. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti furono inondati di risparmi cresciuti duranti gli anni di guerra e con la necessità di essere investiti in progetti vantaggiosi.

In questo modo, gli US.A. furono in grado di collocare il dollaro come valuta internazionale grazie ad organismi come la Banca Mondiale e FMI. Questi furono concepiti per rendere il mondo dipendente dal dollaro e dai beni e servizi statunitensi.

Ma quando l’Europa fu ricostruita e ricominciò ad esportare, le esportazioni americane nei mercati europei diminuirono, così il FMI/Banca Mondiale dovette trovare un altro modo per sostenere il dollaro (che diventò senza valore quando gli U.S.A. andarono in default nel 1973) come valuta di riserva internazionale.

Noterete che dopo il 1973 tutti i precedenti guadagni, intesi come aumento delle condizioni standard di vita del Terzo Mondo, cominciarono il loro declino non appena diventarono appesantite da enormi debiti rinnovabili al fine di sostenere il dollaro. Il Terzo Mondo non si è più ripreso.

Tutte le politiche di privatizzazione della Banca Mondiale e del FMI hanno fallito ed hanno condotto alla distruzione economica il Brasile, l’Argentina, le Tigri Asiatiche, la Russia, l’Africa e le nazioni dell’Europa dell’Est.

Il FMI e la Banca Mondiale non possono nominare una singola nazione in cui le loro politiche abbiano veramente portato un miglioramento nelle condizioni di vita da quando l’Europa è stata ricostruita.

QUESTO E’ IL MOTIVO PER CUI CHAVEZ RAPPRESENTA UNA MINACCIA PER GLI U.S.A.

Hugo Chavez è sulla strada giusta per migliorare la vita dei venezuelani impoveriti (il 90% della popolazione non ha mai beneficiato della ricchezza derivante dal petrolio).

Egli sta nazionalizzando le risorse petrolifere (proprio come Saddam in Iraq, come Putin ha fatto ora in Russia) per evitare che i profitti (provvigioni, interessi, entrate) lascino il Venezuela per beneficiare le banche americane e le compagnie petrolifere a danno dei venezuelani.

Egli sta inoltre cercando di impedire quel genere di privatizzazione del FMI che ha spezzato l’Argentina, il Cile e perfino la Gran Bretagna.

In secondo luogo, Chavez ha ridotto la domanda di dollari americani passando all’euro e baratta petrolio in cambio di assistenza in America Latina.

In terzo luogo, Chavez si è reso conto del fatto che i prestiti del FMI/Banca Mondiale non sono nient’altro che strumenti del debito rinnovabile verso gli Stati Uniti creati per mantenere i venezuelani in povertà forzandoli a spendere significative quote del loro PIL (prodotto interno lordo) per pagare gli interessi, quando invece sarebbero meglio utilizzate per investimenti interni al fine di migliorare il livello delle condizioni di vita dei poveri in Venezuela.

Chavez vuole evitare il destino dell’Argentina (e di altre nazioni debitrici del Terzo Mondo) che è stata paralizzata da prestiti ad alto tasso d’interesse concessi dal FMI/Banca Mondiale e ora si trova al livello di un paese del Terzo Mondo.

Zimbabwe e Sudafrica stanno ora per sbarazzarsi dall’influenza del dollaro americano, iniziando la riforma agraria necessaria a migliorare le condizioni di vita degli africani.

L’egemonia americana è basata sul dollaro: sopprimilo e l’America è condannata. Questo sta avvenendo ora in diverse parti del mondo e disperatamente gli USA sono costretti a restringere le forze militari in un inutile tentativo di sorreggere un dollaro in difficoltà e contrastare il crollo dell’impero del dollaro.

Cuba (e la Corea del Nord) hanno mostrato come si può evitare l’orbita del dollaro e sopravvivere ancora dopo oltre 50 anni. Questo ha avuto l’effetto di limitare il controllo delle loro economie da parte delle politiche legate al dollaro.

Queste nazioni hanno mostrato di non aver bisogno dei prestiti del FMI/Banca Mondiale o delle basi militari americane per sopravvivere, ed hanno sviluppato una forma di autosufficienza che sta diventando molto interessante anche per altre nazioni.

Accordi di baratto stanno ora diventando comuni fra le nazioni che vogliono limitare la domanda o la necessità di finanziarsi in dollari americani.

Il Venezuela scambia petrolio con Cuba ed in cambio Cuba fornisce cure mediche e medici al Venezuela.

Lo Zimbabwe sta per ricevere l’aiuto cinese per il loro programma di riforme agrarie, e pagherà la Cina con la moneta dello Zimbabwe che NON HA necessità di prestiti da parte della Banca Mondiale né di essere convertita in dollari.

Anche Brasile ed Argentina sono coinvolti in accordi di scambio per elettricità ed altre risorse.

L’Argentina sta vendendo a buon mercato il petrolio disponibile per i suoi vicini bisognosi grazie ad accordi preferenziali.

E tutto questo sta avendo un tremendo impatto sul futuro degli Stati Uniti come superpotenza.

Con il declino del dollaro ed il suo rimpiazzo da parte dell’euro o da un paniere di valute, l’egemonia americana imploderà.

Gli Stati Uniti stanno ora cercando disperatamente di fermare la diffusione dei modelli cubano/nordcoreano prima che i presupposti neoclassici inseriti nei loro modelli capitalistici siano ampiamente screditati come è successo al sistema economico dell’Unione Sovietica.

Sfortunatamente gli Stati Uniti si trovano in una battaglia perdente ed inutile: de-industrializzata, sull’orlo della bancarotta con deficit enormi e con nessuna crescita economica prevedibile nel futuro per sostenersi o per rimborsare i propri debiti, l’intero modello economico sarà destinata a crollare.

La distruzione economica americana è già cominciata. L’uso del potere militare per fermare temporaneamente la distruzione è inutile, come la costosa e fallimentare guerra in Iraq ha chiaramente mostrato.

Il risultato finale sarà lo stesso.

COME LA CINA METTE GLI USA E L’EUROPA IN UNO STATO DI PANICO

La Cina ed il Giappone hanno lasciato gli Europei e gli Americani a chiedersi come sia stato possibile che entrambe diventassero giganti industrializzati praticamente nel giro di una notte quando ci sono voluti secoli all’Europa ed all’America.

La Cina sta attraversando le stesse critiche fronteggiate da Giappone durante gli anni ’80.

Entrambe, Cina e Giappone, sembrano aver preso il meglio del capitalismo, il meglio del socialismo ed il meglio della cultura orientale e fatto in modo che tutto ciò funzionasse.

COME ?

Qualcosa di questo fenomeno sta ora cominciando a venire alla luce.

I sistemi giapponesi di alleanze che uniscono industria e società di capitali hanno più o meno evitato il saccheggio all’ingrosso delle aziende giapponesi poiché ha reso virtualmente impossibile di determinare la proprietà per coloro interessati a comprare una singola società di capitale. Gli americani possono solo investire in queste società, ma non possono mai possederle.

Il MITI (Ministry of International Trade and Industry) giapponese è anche stato pesantemente coinvolto in quello che sembra essere la pianificazione centrale della loro economia. Questo risultò nel mantenimento della capacità manifatturiera del Giappone (e delle innovazioni tecnologiche che questo porta) mentre gli U.S.A. e l’Inghilterra sono diventate ciò che loro stesse chiamano economie di “servizio post-industriale” costruite sulla bolle di credito.

In altre parole, gli U.S.A. e l’Inghilterra non sono nient’altro che contenitori finanziari svuotati che non producono nulla di ciò che consumano e devono contare sui prodotti finanziari (profitti cartacei) nei quali niente di tangibile viene prodotto per sopravvivere.

Potete vedere la disperazione degli U.S.A. e dell’Inghilterra nel sostenere in alto un dollaro senza valore.

Una volta che il dollaro si sarà estinto e non avrà più funzione come valuta di riserva internazionale, sarà la fine degli U.S.A. come noi li conosciamo. L’Inghilterra sarà presa nella stessa trappola.

C’è un motivo per il quale l’Inghilterra è il “cagnolino” dell’America. L’Inghilterra non può sopravvivere senza gli U.S.A. L’Inghilterra è totalmente dipendente dagli U.S.A. Il turismo americano è un GROSSO fattore.

Il ruolo primario di Tony Blair è di fare in modo che l’Inghilterra non entri mai nell’Euro.

L’impiego a vita presente in Giappone denunciato ampiamente dall’occidente serve anche allo scopo di promuovere la stabilità sociale ed evitare i problemi sociali di alti livelli di disoccupazione/sottoccupazione che si trovano invece negli U.S.A. C’è in Giappone un molto basso livello di criminalità di strada rispetto a quello che si può trovare nelle città e nelle metropoli degli U.S.A. dove sono presenti alti livelli di disoccupazione/sottoccupazione.

Questo significa che chiunque sarebbe al sicuro anche nella zone più fattiscenti delle città e non vedi il problema “centro città” in Giappone.

Quello che preoccupa sia gli americani che gli europei è che è emerso un nuovo modello economico nel quale c’è un po’ di pianificazione statale, un po’ di socialismo, un po’ di baratto e un po’ di capitalismo, e nel quale lo standard di vita può essere migliorato senza causare le tremende disgregazioni sociali che appestano l’America e l’Europa.

La parte terrificante di ciò è che questo nuovo sistema rimpiazzerà il favorito modello capitalistico dove i noti presupposti neoclassici non sono sempre rilevanti ed il dollaro non gioca nessun ruolo.

Questo è il nuovo sistema che gli U.S.A. temono che sarà usato quando l’economia statunitense imploderà sotto il suo enorme debito. L’ultima cosa che gli U.S.A. vogliono è che il loro modello capitalistico sia screditato e sia gettato nella pattumiera della storia, proprio come il modello dell’Unione Sovietica fu buttato e screditato quando è imploso l’impero sovietico.

L’aiuto per lo sviluppo che la Cina sta fornendo all’Africa avviene attraverso il governo cinese e non tramite imprese private cinesi; e il governo cinese non si deve preoccupare che ogni progetto produca dei profitti e può permettersi di soffrire perdite pur di raggiungere i propri scopi.

Le politiche imperiali americane sono portate avanti usando compagnie multinazionali ad azionariato pubblico (FRONT) (Halliburton, per esempio) le quali devono mostrare un profitto per sostenere il prezzo delle proprie azioni.

Con un pizzico di ironia, l’unica fonte di entrate della Halliburton deriva dal deficit americano riguardante le spese di guerra. Con tutto ciò, negli U.S.A. il governo sostiene queste compagnie.

Io suppongo che questo è quello che gli stupidi Greenscam (*) vorrebbero chiamare “mercato libero” senza intervento da parte del governo.

Fonte: http://iraqwar.mirror-world.ru
Link: http://iraqwar.mirror-world.ru/article/58308
28.07.05


* Un nuovo termine è stato aggiunto al vocabolario corrente: GREENSCAM (letteralmente GREEN= verde, ambiente e SCAM= truffa, imbroglio). E' il termine con cui si indicano multinazionali che mentre distruggono l'ambiente impiegano una molteplicità di tattiche per distorcere la realtà delle loro azioni o delle loro inattività. In pratica con il termine GREENSCAM si indica un movimento-associazione ambientalista che invece di rappresentare gli interessi del "verde" rappresenta interessi commerciali. Tali sono ad esempio la American Environmental Foundation (una organizzazione della Florida che tutela i diritti della proprietà) e la Global Climate Coalition (una organizzaizone commerciale che si batte per evitare leggi tese a ridurre il riscaldamento globale).
Alex Bridport della omonima ditta Bridport ha introdotto tale termine per descrivere l'operato di Alan GREENSPAN, presidente della Federal Reserve (il termine GREESCAM appare particolarmente azzeccato per i critici di Greespan, in quanto GREEN indica in gergo "il denaro" e SCAM "truffa", in pratica si può in questo caso tradurre la parola con truffa monetaria o truffa-soldi).
La Bridport è un'azienda di consulenza per grandi istituti europei che gestisce oltre 100 miliardi di dollari in obbligazioni statunitensi. 20 miliardi di obbligazioni sono state acquisite per i propri clienti all'inizio dell'anno, dopo che Greenspan aveva parlato di un imminente rischio di deflazione, previsione rivelatasi inesatta. Dice Bridport: "Per questo contributo al genere umano, gli investitori possono ringraziare Alan Greenspan per una operazione che noi possiamo definire 'Greenscam'".