ECCO LE PROPOSTE DI UN CATTOLICO ADULTO (ma meglio sarebbe dire: adulterato).
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Corrispondenza romana) Nel suo incontro con la stampa
estera, tenutosi a Roma il 16 luglio 2005, l'on. Romano
Prodi, capo della coalizione di sinistra-centro, che per ora
si chiama Unione, ha preannunciato che il futuro programma
di governo della sua coalizione comprenderà la
legalizzazione delle convivenze di fatto, anche fra
omosessuali, sul modello del PACS approvato tempo fa in
Francia.
"Ne abbiamo ripetutamenta parlato fra noi in modo
informale - ha spiegato Prodi - e posso dire che, nella
Unione, l'orientamento verso i patti di tipo francese è
approvato da tutta la coalizione. Sui singoli articoli si
può discutere, ma solidarietà e riconoscimento dei diritti
civili per i gay ci guidano verso un orientamento comune. Un
governo deve preoccuparsi dei diritti di tutti i cittadini e
della necessità di disciplinare i problemi giuridici anche
di coloro che scelgono di vivere insieme stabilmente ma in
forme diverse dal matrimonio".
Preoccupato di non spaventare i "moderati", Prodi non ha
scelto la soluzione spagnola ma quella francese; questa
difatti non prevede di parificare la convivenza omosessuale
alla famiglia né di concedere alla prima il diritto di
adottare minori.
La sua ultima frase afferma però implicitamente che la
famiglia è solo una delle forme possibili di convivenza,
ponendole, pertanto, sullo stesso piano; in questa
prospettiva negare alle "coppie di fatto" il diritto di
adottare bambini è una posizione illusoria e provvisoria, in
quanto verrebbe a costituire un caso patente di
"discriminazione". Proprio in Francia, del resto, è già
stata presentata la richiesta di correggere i PACS
comprendendovi anche il diritto di adottare minori.
La dichiarazione di Prodi ha suscitato l'approvazione dei
DS, che da tempo hanno sposato indissolubilmente la
posizione dell'Arci-gay, e anche quella dei Verdi, il cui
portavoce Pecoraro Scanio ha sostenuto che la legalizzazione
dei PACS costituirà "uno dei cardini del prossimo
programma". Alcuni deputati della Margherita si sono
limitati ad auspicare un "chiarimento" su questa faccenda.
(CR 910/07 del 29/08/05)