Amici, vorrei segnalarvi altri casi di attacco alle tradizioni e agli usi e costumi di noi italiani ultimamente sferrati non da musulmani, ma da dei cristiani e quindi inaspettati.
Sembra proprio che la richiesta di togliere dalle pareti il Crocifisso, che è vero che nessuno di noi degnava di uno sguardo o di un cenno di rispetto ma se non altro serviva a mantenere monda dalla polvere la porzioncina di parete sottostante, abbia dato la stura ai divieti più bizzari e disparati i quali rischiano seriamente di minare quelle tradizioni, quella italian way of life grazie alla quale eravamo riveriti in tutto il mondo come uno dei popoli più civilizzati.
Penso al divieto che molte amministrazioni, di sinistra, è bene sottolinearlo, hanno imposto questa estate alla simpatica usanza di giocare a racchettoni e a pallone tra sdraio ed ombrelloni.
Oppure alla proibizione, con tanto di multe per i trasgressori, della sana abitudine tutta nostrana di fumare in locali pubblici.
E che dire di quegli amministratori che vorrebbero ci dotassimo di guanti e paletta per rimuovere la cacchetta dei nostri barboncini, grazie alla quale camminare sui marciapiedi d' Italia era diventato uno degli sport estremi più emozionanti?
Ultimamente, poi, il relativista Veltroni ha fatto affiggere una serie di assurdi divieti all' ingresso della pineta vicino casa mia: vietato accendere fuochi, vietato gettare cartacce, vietato strappare fiori. Tutti usi e costumi molto amati dalle famigliole di escursionisti domenicali. Ma si può campare cosi?
Ha ragione il presidente Pera, di questo passo i relativisti rossi ci faranno perdere la nostra identità nazionale, le nostre tradizioni, le nostre più care abitudini.
Come potremo poi dimostrare ai popoli che intendono colonizzarci, quale il musulmano, che la nostra civiltà è infinitamente superiore alla loro?
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