Gela in campo con la maglia antiracket
da www.lasicilia.it
GELA (CALTANISSETTA) - Presentata la maglia che i giocatori del «Gela JT», prima squadra di calcio antiracket in Italia, indosseranno ufficialmente in campo, prima dell'inizio di ogni partita. E' una T-Shirt bianca che riporta due scritte: davanti si legge «Gela città della legalità», nel retro, sulla schiena, «Io non pago il pizzo». E' la maglia anti-estorsioni voluta dal sindaco, Rosario Crocetta, condivisa dall'assessore allo sport, Miguel Donegani, e dalla giunta, dal presidente della società sportiva, Arturo Carrabino, dall' intero gruppo dirigente, e concordato con la Fai, la federazione delle associazioni antiracket d'Italia.
Oggi è stata presentata ufficialmente alla stampa nel corso di un incontro in municipio al quale hanno partecipato anche il presidente nazionale della Fai, Tano Grasso; il presidente regionale, Mario Caniglia, coraggioso commerciante di Scordia; Franca Evangelista, vedova del profumiere gelese Gaetano Giordano, ucciso dalla mafia nel '92; Renzo Caponetti, presidente dell'associazione antiracket e antiusura di Gela; i ragazzi dell'università di Palermo che fanno parte del movimento «Consumo Critico», ovvero quei giovani che si battono contro il racket con manifesti, volantini e una campagna civile di orientamento che indirizza i consumatori a scegliere quei negozi dove i commercianti si rifiutano di pagare il pizzo.
Striscioni e manifesti che hanno cinto piazza municipio come le mura di un castello, con la scritta «un intero popolo che non paga il pizzo è libero», quasi a volere dare una sorta di barriera a tutela della popolazione gelese. Crocetta, ha definito l'iniziativa presentata oggi «orgoglio di una città in difesa dei valori della legalità». Quindi ha invitato a sostenere il Gela e l'impegno antiracket invitando tutti ad aderire a quella che Tano Grasso ha definito «la prima azione di marketing cui potranno aderire imprenditori e cittadini per investire denaro e sostenere economicamente la battaglia civile verso la legalità». Arturo Carrabino, presidente del Gela JT, ha sottolineato che «lo sport oggi è veicolo sociale di messaggi importanti, che non si esauriscono con l' indossare una maglia».
«Il nostro - ha aggiunto - sarà un lavoro costante che domani vedrà società e giocatori impegnati in altre importanti campagne come la lotta alla droga e al doping». Per Ugo Forello, uno dei ragazzi di «Consumo Critico», la presenza della sua associazione a Gela ha un duplice aspetto: «il primo riguarda il sostegno morale e politico portato a un sindaco antimafia come Crocetta e a una città che intende cambiare nel nuovo rinascimento, il secondo invece vuole essere portatore dei valori e dell'esperienza di una lotta di sensibilizzazione ai consumi e alla legalità che si sta conducendo a Palermo». Domani, alle ore 15, prima della partita, nello stadio «Vincenzo Presti», questa campagna sociale sulla legalità verrà presentata ufficialmente in campo, con l'adesione della lega calcio di serie C. La maglietta con la scritta «Io non pago il pizzo», sarà indossata, per qualche minuto, anche dai giocatori della squadra ospite e dalla terna arbitrale. «Gela diventa così - dice Crocetta - simbolo nazionale della lotta al racket e alla mafia».
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7.9.04 - Viene alla luce un grave fatto di deliquenza mafiosa che aveva come obiettivo l'eliminazione fisica del Sindaco Rosario Crocetta. I motivi sono facilmente individuabili: è un sindaco che lotta strenuamente contr la mafia, che blinda le gare d'appalto, che elimina dall'amministrazione i personaggi corrotti e, soprattutto, è un sindaco dichiaratamente gay. Dalle intercettazioni ambientali effettuate dalla polizia risultano commenti di questo tipo: «Questo sindaco finocchio dice sempre che Gela è mafiosa, che solo lui è pulito e gli hanno dato la scorta di due finanzieri, la sua casa è sempre chiusa e ci ha messo intorno tante lampade. Anche i sindaci finocchi abbiamo a Gela, un paese di schifo».
12.3.03 - Rosario Crocetta è candidato a Sindaco di Gela per l'Ulivo nelle elezioni del maggio 2002, ma solo l'11 marzo 2003, dopo un ricorso per irregolarità elettorali (su 500 schede gli elettori avevano scritto il nome dell'altro candidato Sindaco, nonostante i nomi fossero già prestampati sulle schede) i giudici della seconda sezione del TAR Sicilia lo proclamano Sindaco. Tutta la stampa nazionale parla del caso, sia per il fatto del ricorso che, forse soprattutto, per il fatto di essere il primo Sindaco di una grande città che si è dichiarato ufficialmente omosessuale. Arcigay in un comunicato stampa dice: "Parigi aveva stupito il mondo intero con il primo sindaco europeo gay, Bertrand Delanoe, candidato dall'intera Gauche Plurielle, e dimostrando di essere una città laica e democratica, pronta al rinnovamento e piena di speranza per il proprio futuro. Oggi anche in Itala si rompe un tabù, e proprio dalla profonda Sicilia, la terra del gallismo di Brancati, arriva un segno di civiltà e di modernità". La vittoria del Sindaco è ancora più esaltante in quanto durante la campagna elettorale il riferimento alla sua omosessualità era stato sempre usato contro di lui, anche dalla curia che aveva apertamente appoggiato l'altro candidato.
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Note biografiche di Rosario Crocetta derivate dal sito del Comune di Gela:
Nato a Gela il 08/02/1951
Esperto di informatica, ha lavorato con l'ENI in diverse città italiane ed estere, portando avanti importanti progetti di informatizzazione
Lingue parlate: Arabo, Inglese e Francese
Esperienze: Collaborazioni giornalistiche con "Liberazione", "l'Unità" e diversi giornali regionali, autori di testi di poesia e teatrali.
Ha pubblicato il suo primo libro di poesie nel 1987 con le edizioni Janua di Roma all'interno di una collana di autori scelti da Dario Bellezza "Diario di una giostra"
Esperienze Amministrative e Politiche: Dal ottobre 1996 al 1998 Assessore alla Cultura di una giunta di centrosinistra a Gela nell'amministrazione del Sindaco Gallo. Nel 1998 eletto Consigliere Comunale indipendente nella lista Rete-Verdi risultando il primo eletto del consiglio Comunale.
Dal 1999 al 2000 Conuslente alla Cultura per i paesi del mediterraneo dell'Assessorato regionale Beni Culturali della Sicilia, realizzando grandi progetti con paesi come la Tunisia, lo Yemen, il libano e realizzando il festival Internazionale di poesia del Mediterraneo "Al Bahr".
Dal 2000 iscritto al Partito dei Comunisti Italiani
Dal 2000 al febbraio 2001 Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Gela
ROSARIO CROCETTA CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIA!!!!!!
(p.s i rifognisti vorrebbero candidargli contro d'antoni....fate voi!!!!)
ROSARIO CROCETTA CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIA!!!!!!