Primi temporali della "primavera pugliese"
21 sindaci di "centro-sinistra" in rivolta contro Vendola
Il governatore della Puglia accusato di decidere senza confronto e di non dare seguito alla "rivoluzione gentile" e alla "primavera pugliese" che aveva promesso in campagna elettorale
"Non c'è discontinuità rispetto al precedente governo di centro-destra"
21 sindaci pugliesi di "centro-sinistra" (tra cui quelli di Foggia e Barletta) hanno preso carta e penna e hanno scritto una dura lettera di critica al governatore della Puglia Nichi Vendola.
Non sono soddisfatti soprattutto dei suoi metodi di governo ma anche della sua linea politica.
Nella lettera infatti denunciano che non vedono alcuna "discontinuità rispetto al precedente governo di centrodestra" guidato da Raffaele Fitto, attualmente coordinatore regionale di Forza Italia. Inoltre aggiungono che "stenta a emergere quel diverso rapporto con i territori che doveva essere il segno più fecondo della 'rivoluzione gentile' e della 'primavera pugliese"' promesse dall'esponente del PRC Vendola durante la campagna elettorale. "Ecco perché - dicono i sindaci - siamo a chiederti la costruzione in tempi rapidi di un percorso che rilanci le intese con il sistema degli enti locali e che la consultazione con le comunità locali diventi metodo e pratica ordinaria di governo".
In sostanza questi sindaci accusano Vendola di fare tutto da sé, di decidere senza consultarli. Lo dicono a chiare lettere quando richiedono "un Protocollo d'intesa fra Regione e Enti Locali" che stabilisca la consultazione dei comuni "come metodo permanente per elaborare e condividere decisioni, ma soprattutto per attuare politiche di sviluppo locale e organizzazione dei servizi in ambienti territoriali ottimali".
In Vendola noi non abbiamo mai creduto. è un politicante borghese di "sinistra" mascherato da comunista. Ma siamo contenti che anche i sindaci del "centro-sinistra" comincino a non credergli. Tuttavia quello che conta ai fini della lotta di classe e del miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle masse pugliesi è che queste ultime capiscano che da Vendola non avranno tutto quello che si aspettano da lui, e che solo legandosi al PMLI è possibile creare in Puglia una nuova situazione politica, economica e sociale. Il primo passo spetta ai fautori del socialismo che ancora sono imbrigliati in Rifondazione, nel PdCI e nel "centro-sinistra".
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