Pressing britannico per l'adesione della Turchia all'UE
La presidenza britannica lancia un appello a favore dell'ingresso della Turchia in Europa, sullo sfondo di profonde divergenze tra i venticinque. A Londra il ministro degli esteri britannico Jack Straw ha messo in guardia dal rischio di lasciare Ankara fuori dall'Unione. "La Turchia è un paese laico a maggioranza musulmana- ha dichiarato il capo della diplomazia britannica- Accogliendo la Turchia nell'Unione europea dimostreremo che i paesi occidentiali e islamici possono vivere insieme molto bene come partner nel mondo moderno. E' terribile ipotizzare un'alternativa"
Le dichiarazioni di Jack Straw giungono mentre Cipro alza la voce. Il governo greco-cipriota ha chiesto una riunione d'urgenza dei ministri degli esteri dell'Unione Europea, il 26 settembre, una settimana prima dell'avvio dei negoziati per l'adesione della Turchia. Se la Gran Bretagna ha una linea morbida, la Francia invece esige che la Turchia riconosca il governo di Cipro. Nicosia reclama inoltre l'apertura di porti e aereoporti turchi alle imprese cipriote. Nonostante l'accordo doganale siglato a fine luglio con i nuovi membri dell'Unione, Ankara continua a sbarrare la strada alle società cipriote.
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