penso che la cosa sia reciproca.
penso che la cosa sia reciproca.
La 3: che vada a fun cool lei e chi la pensa come lei.In Origine Postato da Gi.bu
Nel suo nuovo libro, l'ex ministro Livia Turco dice che gli immigrati devono diventare a tutti gli effetti i "nuovi italiani" , sentirsi parte della nostra comunità. La strategia proposta è quella dell'accoglienza: declino demografico e richiesta di manodopera sono infatti fattori che dimostrano che l'Italia ha bisogno degli immigrati ed è quindi giunta l'ora di praticare "politiche di riconoscimento". Il volume è completato da un'inchiesta svolta nelle zone in cui gli immigrati sono fondamentali per l'economia e partecipano alla vita della comunità come per esempio a San Salvario a Torino, nelle Langhe, a Mazara del Vallo, a Reggio Emilia, a Nonantola, a Badolato e così via.
Rispondi al sondaggio in modo obiettivo, senza farti influenzare dalla tua parte poitica, e dai infine una tua opinione in riguardo.
[QUOTE]In Origine Postato da Gi.bu
[B]
Nel suo nuovo libro, l'ex ministro Livia Turco dice che gli immigrati devono diventare a tutti gli effetti i "nuovi italiani" , sentirsi parte della nostra comunità. La strategia proposta è quella dell'accoglienza: declino demografico e richiesta di manodopera sono infatti fattori che dimostrano che l'Italia ha bisogno degli immigrati ed è quindi giunta l'ora di praticare "politiche di riconoscimento".
Gi.bu,
l'ex ministra del cuneese è una sorta di sofista nemmeno molto efficace; usa il plurale per se stessa o per rappresentarmi?
Nel primo caso le nego il primato nel secondo penso sia una mentitrice che mertita di essere sbugiardata.
Una consolazione: i suoi libri e quelli della sua parte politica (Fassino ed altri)sempre esposti nella libreria Campus qui a Torino sono sempre in vetrina ma non vanno mai a ruba.
Ci sarà pure una ragione!
[QUOTE]In Origine Postato da tucidide
[B]E lo dici a me che sono di Cuneo..?! Nella nostra provincia nessuno la sopporta. Quando nel 2000 si era candidata alle Regionali non era riuscita nemmeno a superare la soglia 30%...In Origine Postato da Gi.bu
Nel suo nuovo libro, l'ex ministro Livia Turco dice che gli immigrati devono diventare a tutti gli effetti i "nuovi italiani" , sentirsi parte della nostra comunità. La strategia proposta è quella dell'accoglienza: declino demografico e richiesta di manodopera sono infatti fattori che dimostrano che l'Italia ha bisogno degli immigrati ed è quindi giunta l'ora di praticare "politiche di riconoscimento".
Gi.bu,
l'ex ministra del cuneese è una sorta di sofista nemmeno molto efficace; usa il plurale per se stessa o per rappresentarmi?
Nel primo caso le nego il primato nel secondo penso sia una mentitrice che mertita di essere sbugiardata.
Una consolazione: i suoi libri e quelli della sua parte politica (Fassino ed altri)sempre esposti nella libreria Campus qui a Torino sono sempre in vetrina ma non vanno mai a ruba.
Ci sarà pure una ragione!
Ben vengano queste dichiarazioni franche!
Avremmo bisogno di 4 o 5 volte gli immigrati che ci sono!
Mettiamoli in regola e ricordiamoci che ci sono 70 milioni di italiani all'estero!
Se quella follia si avverasse, allora ci sarebbero moltissimi piu' italiani all' estero...
C'è un problema: per diventare cittadini utili al bene comune, in una democrazia occidentale, bisogna ricevere formazione...sai, noi italiani quando emigravamo in America avevamo un vantaggio: che i Padri fondatori dell'America stessa vennero da noi per imparare qualcosa.In Origine Postato da harryporker1588
Ben vengano queste dichiarazioni franche!
Avremmo bisogno di 4 o 5 volte gli immigrati che ci sono!
Mettiamoli in regola e ricordiamoci che ci sono 70 milioni di italiani all'estero!
Non è casuale, che la Casa Bianca sia in stile palladiano. E Andrea della Gondola, detto Palladio, era solo uno scalpellino di Vicenza (con alle spalle gente come i Masèr, i Barbaro, etc...ovvero grandi umanisti veneti, di scuola aristotelica).
di necessità virtù
Cara Mariavitttoria,
sono in parte d'accordo con te, ma non credo che i poveri cristi analfabeti (non lo dico per offendere, è un dato di fatto, mio nonno era uno di loro) che dall'1860 al 1930 sono andati in giro per il mondo abbiano dato chissa quali assestamenti alla realtà politico-sociale. Gli USA, pur basando se stessi sugli scritti dei grandi pensatori europei, avevano una società politica già formata all'epoca e lo stesso vale per Argentina, Brasile e, nel dopoguerra, per Francia, Germania e Belgio.
Abbiamo sicuramente da imparare da tutti coloro che vengono a vivere da un altro paese.
E chi dice "gli italiani all'estero non han creato problemi e si sono fatti subito benvolere" dice un falso luogo comune: abbiamo esportato mafia e 'ndrangheta, tendevamo a vivere tutti assieme tra connazionali e eravamo bersagli di feroce razzismo ovunque, francia, america, australia, etc.
se pensate che sia giusto...
Sempre la solita filosofia che gli stranieri svolgono le mansioni (avere rapporti sessuali con miss italia-turco) che gli italiani non vogliono fare (come biasimarli?)In Origine Postato da Shaytan
E' lei che ha bisogno dei loro c***i
Scherzi a parte.
In alcune realtà italiane gli immigrati possono compensare la mancanza di manodopera in altre possono creare forti contrasti sociali.
Quindi dico si ad entrambe le opzioni del sondaggio in alcune aree del nostro paese e dico no ad entrambe in altre.