Lucio, non solo un ricordo
Tanti eventi in memoria del cantautore. Le Avventure di Battisti e Mogol Vol.2, BandaBattisti, l'omaggio di Ligabue...
di Alfredo d'Agnese
Dicono che l'ultima cosa che ha visto, in quel 9 settembre di sette anni fa, è stato un crocefisso rosso. Così è morto, narrano le biografie. Unico, nel bene e nel male. Come Miles Davis e pochi altri. Il vuoto che ha lasciato la sua assenza di sé (da anni non concedeva interviste ed era una sorta di fantasma) è immenso. La canzone italiana, e quella europea, hanno perso un faro, un innovatore, una personalità travolgente e geniale. Il suo lascito è lì, nei dischi di successo scritti con Mogol e quelli sperimentali con Pasquale Panella al suo fianco.
Ricordare Battisti non è cosa facile. Introverso e scontroso l'uomo, ancora più la vedova Grazia. Nessun disco postumo, nemmeno quello leggendario che avrebbe registrato da solo dopo la chiusura dei rapporti con Panella. Una infinità di compilation sono uscite, più o meno dignitose. Oggi, per esempio, arriva nei negozi (e non crediamo per caso) Le avventure di Lucio Battisti e Mogol 2, il secondo volume di un disco fortunato. Il primo capitolo dell'operazione discografica ha venduto 350 mila copie. "Se Lucio e io avessimo saputo che dopo quasi trent'anni si sarebbero venduti 350 mila cofanetti di un triplo cd - pari a 1 milione e 50 mila cd - a persone la maggior parte delle quali avevano già album delle nostre canzoni in casa, probabilmente la mostra creatività si sarebbe bloccata" scrive Mogol, che paragona l'arte, la costanza e la passione di Battisti a quella di Diego Armando Maradona.
La nuova operazione contiene altre 50 canzoni tra cui una versione inedita di La folle corsa, brano che fu portato al successo dalla Formula 3. Il cofanetto contiene 3 cd ed è accompagnato da un libricino contenente testi, foto e 4 poesie di Mogol. Oltre a motivi notissimi spiccano anche quelli scritti per i Dik Dik (Il vento e Dolce di Giorno), i Ribelli (Nel sole nel vento, nel sorriso nel pianto) o che lo vedono solo nei panni di interprete (Prigioniero del mondo). Facile pronosticare al progetto la stessa accoglienza decretata al primo capitolo, sulla scia di un effetto nostalgia che ha avuto effetti devastanti di vendita con One dei Beatles e Echoes dei Pink Floyd.
Se Mogol si affida alla memoria, l'altro partner di Battisti ha voltato pagina da un decennio. Oggi Panella è alla vigilia della presentazione in anteprima di Giulietta e Romeo, il musical scritto con Riccardo Cocciante. L'opera sarà eseguita il 16 settembre con un evento speciale nel Colosseo di Roma per pochi invitati. Il 30 settembre, invece, arriverà nei negozi Songs, il nuovo album del cantautore di cui Panella ha scritto le liriche.
L'omaggio più sentito - e collettivo - a Battisti è probabilmente quello organizzato da Franco Zanetti. L'iniziativa si intitola BandaBattisti. Domani alle 12 in punto 230 bande musicali, sparse un po' ovunque in Italia, suoneranno simultaneamente La canzone del sole. Il via sarà dato dall'auditorium di Radio Italia in cui la Fanfara dei Bersaglieri della sezione Luciano Manara di Milano eseguirà il brano. La versione più attesa è naturalmente quella di Luciano Ligabue che da Campovolo (Reggio Emilia) darà il via al suo megaconcerto con la sua particolare interpretazione.
A Molteno, provincia di Lecco, domani e domenica 11 si terrà l'undicesima edizione di Un'avventura, le emozioni 2005 con mostre di manifesti, locandine, foto rare, dischi in vinile e concerti, naturalmente. Tra gli ospiti più attesi Mario Lavezzi e Antonella Ruggiero, impegnati in personali versioni dei brani di Battisti
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni