User Tag List

Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito La lezione economica di Katrina: non farti aiutare dallo stato

    Constatato che i giorni della vita umana sono limitati e la natura elusiva del piacere istintuale (che hanno come loro acme l’orgia, e perché no?, e la strage, ahinoi), il meglio che ci possa capitare è la capacità di sviluppare una visione meditativa. A tal fine abbiamo costruito in villa sull’Appennino un tempio di legni preziosi e ricoperto d’oro al margine di uno stagno su cui scivolano lenti cigni neri. Il processo primario raffazzona a modo suo e adesso mi affolla la mente il colore di una terra, un ragionamento e la faccia di un negro che affoga. Lu Salentu non è altro che una spessa lastra di calcare che si immerge nel mare alla fine della terra. Il sole, l’acqua e il vento dimenticano al suolo la terra rossa, la possiedono imperiosi olivi. Uomini e donne antichi vissero senza toccare nulla una vita breve e aspra e ne alzarono al cielo un menhir. Le donne del Salento hanno protestato col corpo ad una storia del dio che muore che ne toglieva l’ardore e il vero, per dare il potere ai vescovi. La follia barocca degli Zimbalo urla lo scippo di verità e allo stesso tempo copre la verità templare che il calcare romanico avrebbe col tempo rivelato, quella stessa Sofia, forse, che l’infinito Dante accenna e nasconde, sotto il velame de li versi strani. Le tracce sincopate di S. Giovanni al Sepolcro a Brindisi, l’abbazia di Cesaranello e l’ormai confusa storia del primitivo mosaicista della Cattedrale di Gallipoli a notte fonda si addormentano come tarantolate ai colpi dei tamburelli madidi di sangue. La Figlia de lu Re se dà la Morte. Vedo San Pietro sbarcare a Gallipoli diviso nell’anima dal dubbio: stare con Giacomo o con Paolo? Roma attende. Le parole non dette. Ad una giovane donna sposata senza figli, uno splendore del sud, su una terrazza a Lecce, gli occhi neri e i capelli di catrame: che le avrei voluto mettere un bambino nella pancia, che questo sembrava pretendere il vertice temporale della sua bellezza. Agli agricoltori che mi bloccavano il ritorno a casa in prossimità della delenda San Severo: Cobden e Bright, amici, i vantaggi del…, ma li vedevo già pronti con i forconi. Il ragionamento è questo: se il diavolo è un parto della nostra mente, allora è reale come tale, cioè come esistenza nella mente. Non ci inganni, Sant’Anselmo: la razionalità è innanzitutto esorcismo. Con giustizia, speranza e carità farà sparire il maligno e l’economia neoclassica. Il sogno della faccia di un negro che affoga mi spinge ad una esposizione accademica del fallimento della protezione civile di stato. Katrina docet. Tesi: Al punto in cui TU diventi dipendente da una burocrazia finanziata dalle tasse per salvarTI in caso di disastro, a quel punto TU diventi vulnerabile al disastro e anche più povero a causa delle spese sostenute per la protezione governativa. L’impatto di Katrina sarà economicamente massivo: il Missisippi è inutilizzabile adesso. Da dove passeranno il grano, la soia e l’acciaio che passavano dal fiume? Il più grande porto americano è intatto, ma dove abiterà la gente che ci lavorava dentro? Venticinque anni fa il governo americano progettò il sistema degli argini di New Orleans per resistere ad un uragano di categoria 3. La ragione è che era stimato che uragani di categoria 4 o più si verificassero ogni 200 anni. “Purtroppo è accaduto stavolta, dicono gli ufficiali di governo”. Chiederei ai miei cigni neri di spiegare la casualità agli statistici. In tempi recenti si era pensato di rafforzare le difese, adattandole a tempeste più potenti, ma poi niente si era fatto a causa di insufficienti finanziamenti. Joseph Suhayda, direttore in pensione del dipartimento per le risorse idriche della Louisiana State University, ha dichiarato: “Le autorità sapevano, tutti sapevano, che gli argini avevano una portata limitata. Era un po’ come giocare con i fiammiferi in una fabbrica di fuochi d’artificio. Il fatto che il sistema fosse progettato per un categoria 3 significava che sarebbe stato superato dalle acque. Lo sapevo io, lo sapevano loro. C’erano limiti”. Ci sono sempre limiti. I limiti sono essenziali alla vita. Lo scopo di una agenzia a cui è affidata la protezione della gente dovrebbe essere capace di prevedere questi limiti accuratamente e poi, con fondi limitati, costruire una barriera. Ma questo non è il principio su cui si basa ogni conosciuta agenzia governativa. Ad essa sono dati dei finanziamenti e il compito di costruire una protezione stando dentro il budget. Il limite che conta è il limite del budget, non il limite della minaccia ambientale. La minaccia è definita ufficialmente in modo che non ecceda il limite del budget. Oh, mia memoria di bambino, Donat Cattin, atrazina… A che serve una protezione del genere? A nulla quando servirebbe una protezione, in caso di una tempesta forza 4+. A che giova quindi la spesa? Ai burocrati impiegati dall’agenzia governativa. Michael Lindell, della Texas A&M University's Hazard Reduction and Recovery Center, ha dichiarato: “C’è una cortina fumogena sul concetto di bassa probabilità. “Bassa probabilità” significa soltanto “ci vuole tanto tempo.” Più correttamente, secondo me significa “ci può volere tanto tempo, ma anche poco”. Stavolta ci sono voluti 25 anni. Per il crollo del sistema delle monete di stato per decreto in regime di banca a riserva frazionaria protetta dal coordinamento internazionale delle banche centrali ci vorranno 34 più quanti anni? (1971+34=2005, e poi?). Il sistema monetario internazionale aspetta (?) la sua Katrina. “It’s me, Kathy, I’m cold now, let me get into your window”. A dispetto dell’assoluta inefficienza dei soccorsi, che cosa vuole un’altra agenzia statale, la FEMA, (Federal Emergency Management Agency) a nome del suo direttore? Più soldi, più potere centralizzato. È l’usuale nostra risposta primitiva di quando siamo spaventati: reagiamo violentemente, irrazionalmente. Più potere al potere. Questo genera ulteriori guai e servitù. Per questo lo Stato adora il terrorismo e la guerra, che sono la salute dello Stato. Per rendere la vita più complessa è da una mangiatrice di tasse che ascoltiamo una perla di saggezza. Il giudice distrettuale Janice Brown ha detto bene: “Il governo è la sola impresa al mondo che più fallisce e più si espande”. Quando rifletti sulla tua vulnerabilità economica, pensa a Katrina. Pensa a una protezione monetaria da uragano 5, non lasciare che l’Inps o il prestatore di ultima istanza argini la tua sicurezza. Vieni a nutrire i miei cigni neri. PS. Un Grazie a Gary North e Nassim N. Taleb per i loro suggerimenti.


    di Fabio Gallazzi

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 May 2003
    Località
    gallia cisalpina
    Messaggi
    4,702
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito profeti?

    Questo Gallazzi,un po' barocco,pieno di reminiscenze classiche ma vuoto di buon senso pratico non mi ha convinto in nulla nemmeno se ha espresso un'idea pertinente al caso.
    Lui avrebbe fatto le cose che in nessun Stato democratico si riescono a fare: costruire non quanto è necessario alla vita degli uomini della generazione presente e successiva ma a quelle che non sapranno il perchè di quelle opere megalitiche che vorrebbero durare un'eternità.
    Nessuno ci può garantire di essere esenti dai dolori umani e da quelli procurati dalla Natura.

  3. #3
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito Re: profeti?

    In origine postato da tucidide
    Questo Gallazzi,un po' barocco,pieno di reminiscenze classiche ma vuoto di buon senso pratico non mi ha convinto in nulla nemmeno se ha espresso un'idea pertinente al caso.
    Lui avrebbe fatto le cose che in nessun Stato democratico si riescono a fare: costruire non quanto è necessario alla vita degli uomini della generazione presente e successiva ma a quelle che non sapranno il perchè di quelle opere megalitiche che vorrebbero durare un'eternità.
    Nessuno ci può garantire di essere esenti dai dolori umani e da quelli procurati dalla Natura.
    ma certo,nessuno ci puo' garantire,la natura almeno ad oggi non è del tutto controllabile,per carità...sorprende sempre pero' come lo stato sia l'unica impresa che quando dimostra di non esser capace nel gestire una situazione non solo non chiude i battenti,ma estende il proprio potere...si parla degli usa come se vi fosse l'anarchia...

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    02 May 2003
    Località
    gallia cisalpina
    Messaggi
    4,702
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Re: profeti?

    In origine postato da Silvioleo
    ma certo,nessuno ci puo' garantire,la natura almeno ad oggi non è del tutto controllabile,per carità...sorprende sempre pero' come lo stato sia l'unica impresa che quando dimostra di non esser capace nel gestire una situazione non solo non chiude i battenti,ma estende il proprio potere...si parla degli usa come se vi fosse l'anarchia...
    Silvio Leo,
    Intendevo dire e affermo che lo Stato è un concetto troppo astratto e comodo per non vedere e voler ammettere che alla base di tutti i sistemi politici ed economici ed amministrativi stanno gli uomini che non sempre,molto spesso , stanno al posto giusto consentito dalle loro competenze( essere capaci di fare e fare bene secondo le aspettative dei destinatari dei servizi).

  5. #5
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito Re: Re: Re: profeti?

    In origine postato da tucidide
    Silvio Leo,
    Intendevo dire e affermo che lo Stato è un concetto troppo astratto e comodo per non vedere e voler ammettere che alla base di tutti i sistemi politici ed economici ed amministrativi stanno gli uomini che non sempre,molto spesso , stanno al posto giusto consentito dalle loro competenze( essere capaci di fare e fare bene secondo le aspettative dei destinatari dei servizi).
    si,ma questo è possibile perchè lo stato si sottrae al mercato,altrimenti restare a lungo nel posto "sbagliato" mica è possibile...

  6. #6
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito

    Katrina, una catastrofe burocratica
    Le radici stataliste della tragedia di New Orleans

    La tragedia di New Orleans ha radici antiche e non tutte le sue cause sono naturali. Più di un commentatore ha puntato il dito contro la gestione (pubblica) del fiume, contro la gestione (pubblica) dei sistemi meteorologici e contro la gestione (pubblica) dell’urbanistica. Molti degli afro-americani morti in questi giorni vivevano in quartieri realizzati in zone “pericolose”, dove si era però costruito seguendo gli incentivi dei finanziamenti governativi.

    La disgrazia si sarebbe potuta evitare, d’altra parte, se si fosse riflettuto meglio sulla storia. Le stesse acque del Mississipi sono uscite più volte dagli argini e, in particolare, la grande inondazione del 1927 è ben nota agli americani, dato che causò un altissimo numero di morti.

    Come ha scritto Mark Thorton, si trattò della “più grave inondazione della storia, ma non è abbastanza noto che essa fu la conseguenza dell’azione dello Stato”. A metà Ottocento, a seguito dell’occupazione del Sud da parte dell’esercito di Abraham Lincoln, l’Army Corps of Engineers ottenne il controllo permanente delle rive e creò a tal fine una commissione speciale (la Mississipi River Commission). Accantonando gli insegnamenti della scienza e le lezioni dell’esperienza, il genio militare statunitense sviluppò un sistema di controllo delle acque che era interamente basato sulla costruzione di imponenti dighe.

    È questa gestione che è stata all’origine dell’ultimo disastro, ma essa si era dimostrata fallimentare già nel corso del Novecento. Puntando tutto sulle dighe, gli ingegneri favorirono l’accumularsi di detriti in alcuni punti del fiume, con la conseguenza che – per poter tenere sotto controllo la massa d’acqua – essi furono costretti a costruire barriere sempre più alte. La potenza del Mississipi venne in tal modo innalzata in vari punti del corso fluviale, ponendo le premesse per disastri più che prevedibili.

    Così se nel 1850 a Morganza era bastata una diga di 7,5 piedi per contenere la massa d’acqua, settant’anni dopo era necessaria una diga di 38 piedi per ottenere lo stesso risultato. Ma nel 1927 a Mounds Landing l’argine saltò e circa un milione di acri furono invasi dal Grande Fiume. La stima che venne fatta parla di almeno mille persone morte annegate.

    Per giunta, la disperazione portata dall’acqua fu solo l’inizio di una serie di sventure che si abbatterono sulla zona.

    Vari analisti hanno correttamente sottolineato come il disastro di New Orleans sia stata, almeno in parte, una tragedia causata dalla povertà; e c’è dubbio che la città della Louisiana è uno dei posti più poveri d’America, dove particolarmente difficile è la situazione degli afro-americani. Con poca istruzione e spesso senza automobile, molti di loro sono rimasti in città anche quando la tragedia era più annunciata.

    Le ragioni della povertà del Deep South sono numerose, ma certo alcune sono da ritrovare nel fatto che proprio l’alluvione del 1927 fu abilmente sfruttato da Herbert Hoover, eletto presidente l’anno successivo, per lanciare una politica sempre volta a costruire importanti apparati burocratici orientati a debellare la povertà. L’acqua del Mississipi, insomma, fu sfruttata per spingere innanzi quei programmi governativi che, potenziati sotto la presidenza Roosevelt, sono oggi noti come New Deal.

    Nel 1998 in Rising Tide: The Great Mississipi Flood of 1927 and How It Changed America, lo storico John M. Barry ha sostenuto che l’alluvione del Grande Fiume ha “favorito e preparato quei cambiamenti ancor più rilevanti che sarebbero presto stati introdotti”. L’assistenzialismo, che ha disgregato la comunità dei neri d’America (basti pensare agli aiuti accordati alle madri senza marito, che hanno moltiplicato il numero dei bambini neri privi di padre), ha avuto origine in quegli anni e anche sulla spinta emotiva del disastro del Mississipi.

    Un’altra terribile eredità dell’alluvione fu la Tri-State River Commission creata dallo stesso Hoover. Questo ente federale avviò un processo di crescente presenza statale nell’economia, nella gestione del territorio e nei sistemi di assistenza. E mentre nel 1927 i guasti causati dall’alluvione furono in larga misura alleviati dall’azione di associazioni spontanee, gruppi religiosi e movimenti locali, i funzionari pubblici assunsero sempre di più nelle loro mani non soltanto la gestione del fiume e del territorio del Sud, ma gli stessi programmi assistenziali.

    Il rischio è che l’America di oggi ripercorra la stessa strada, e che alla generosità spontanea della società civile si sostituisca presto la volontà dei politici di gestire ogni cosa: a partire dai problemi della povertà.

    Ma è positivo che oggi negli Usa l’Army Corps of Engineers sia sul banco degli imputati, e ugualmente lo è la FEMA (Federal Emergency Management Agency). Non soltanto essa è arrivata tardi e male, ma ha anche impedito alla guardia costiera di consegnare carburante e alla Croce Rossa di portare cibo. I burocrati di Washington hanno preteso di gestire loro l’emergenza e in tal modo hanno bloccato numerose iniziative spontanee.

    Più in generale, sono americani che cominciano a chiedersi quale senso abbia destinare somme ingenti in ogni direzione (dall’esplorazione di Marte alla “democratizzazione” del Medio Oriente) quando queste risorse potrebbero essere meglio utilizzate per ridurre le imposte e favorire la nascita di nuove imprese, eliminare la disoccupazione, gestire saggiamente il territorio. Dopo aver contributo alla nascita dello statalismo Usa, oggi l’acqua del Mississipi può aiutare gli americani a liberarsi da tutto ciò.


    di Carlo Lottieri
    L'Indipendente, 13 settembre 2005.

 

 

Discussioni Simili

  1. Uccisa dallo Stato
    Di Josef Scveik nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 22
    Ultimo Messaggio: 13-05-13, 15:41
  2. Montezemolo: non un soldo dallo Stato.
    Di socialistaprussiano nel forum Destra Radicale
    Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 06-02-10, 14:05
  3. La lezone economica di Katrina: non farti aiutare dallo stato
    Di Silvioleo nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 15
    Ultimo Messaggio: 14-09-05, 15:06
  4. Katrina: lo stato impedì alla Croce Rossa di entrare a New Orleans
    Di Ezechiele (POL) nel forum Politica Estera
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 09-09-05, 13:38
  5. Come aiutare le vittime dell'Uragano Katrina?
    Di Danny nel forum Politica Estera
    Risposte: 40
    Ultimo Messaggio: 04-09-05, 12:38

Chi Ha Letto Questa Discussione negli Ultimi 365 Giorni: 0

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito