Constatato che i giorni della vita umana sono limitati e la natura elusiva del piacere istintuale (che hanno come loro acme l’orgia, e perché no?, e la strage, ahinoi), il meglio che ci possa capitare è la capacità di sviluppare una visione meditativa. A tal fine abbiamo costruito in villa sull’Appennino un tempio di legni preziosi e ricoperto d’oro al margine di uno stagno su cui scivolano lenti cigni neri. Il processo primario raffazzona a modo suo e adesso mi affolla la mente il colore di una terra, un ragionamento e la faccia di un negro che affoga. Lu Salentu non è altro che una spessa lastra di calcare che si immerge nel mare alla fine della terra. Il sole, l’acqua e il vento dimenticano al suolo la terra rossa, la possiedono imperiosi olivi. Uomini e donne antichi vissero senza toccare nulla una vita breve e aspra e ne alzarono al cielo un menhir. Le donne del Salento hanno protestato col corpo ad una storia del dio che muore che ne toglieva l’ardore e il vero, per dare il potere ai vescovi. La follia barocca degli Zimbalo urla lo scippo di verità e allo stesso tempo copre la verità templare che il calcare romanico avrebbe col tempo rivelato, quella stessa Sofia, forse, che l’infinito Dante accenna e nasconde, sotto il velame de li versi strani. Le tracce sincopate di S. Giovanni al Sepolcro a Brindisi, l’abbazia di Cesaranello e l’ormai confusa storia del primitivo mosaicista della Cattedrale di Gallipoli a notte fonda si addormentano come tarantolate ai colpi dei tamburelli madidi di sangue. La Figlia de lu Re se dà la Morte. Vedo San Pietro sbarcare a Gallipoli diviso nell’anima dal dubbio: stare con Giacomo o con Paolo? Roma attende. Le parole non dette. Ad una giovane donna sposata senza figli, uno splendore del sud, su una terrazza a Lecce, gli occhi neri e i capelli di catrame: che le avrei voluto mettere un bambino nella pancia, che questo sembrava pretendere il vertice temporale della sua bellezza. Agli agricoltori che mi bloccavano il ritorno a casa in prossimità della delenda San Severo: Cobden e Bright, amici, i vantaggi del…, ma li vedevo già pronti con i forconi. Il ragionamento è questo: se il diavolo è un parto della nostra mente, allora è reale come tale, cioè come esistenza nella mente. Non ci inganni, Sant’Anselmo: la razionalità è innanzitutto esorcismo. Con giustizia, speranza e carità farà sparire il maligno e l’economia neoclassica. Il sogno della faccia di un negro che affoga mi spinge ad una esposizione accademica del fallimento della protezione civile di stato. Katrina docet. Tesi: Al punto in cui TU diventi dipendente da una burocrazia finanziata dalle tasse per salvarTI in caso di disastro, a quel punto TU diventi vulnerabile al disastro e anche più povero a causa delle spese sostenute per la protezione governativa. L’impatto di Katrina sarà economicamente massivo: il Missisippi è inutilizzabile adesso. Da dove passeranno il grano, la soia e l’acciaio che passavano dal fiume? Il più grande porto americano è intatto, ma dove abiterà la gente che ci lavorava dentro? Venticinque anni fa il governo americano progettò il sistema degli argini di New Orleans per resistere ad un uragano di categoria 3. La ragione è che era stimato che uragani di categoria 4 o più si verificassero ogni 200 anni. “Purtroppo è accaduto stavolta, dicono gli ufficiali di governo”. Chiederei ai miei cigni neri di spiegare la casualità agli statistici. In tempi recenti si era pensato di rafforzare le difese, adattandole a tempeste più potenti, ma poi niente si era fatto a causa di insufficienti finanziamenti. Joseph Suhayda, direttore in pensione del dipartimento per le risorse idriche della Louisiana State University, ha dichiarato: “Le autorità sapevano, tutti sapevano, che gli argini avevano una portata limitata. Era un po’ come giocare con i fiammiferi in una fabbrica di fuochi d’artificio. Il fatto che il sistema fosse progettato per un categoria 3 significava che sarebbe stato superato dalle acque. Lo sapevo io, lo sapevano loro. C’erano limiti”. Ci sono sempre limiti. I limiti sono essenziali alla vita. Lo scopo di una agenzia a cui è affidata la protezione della gente dovrebbe essere capace di prevedere questi limiti accuratamente e poi, con fondi limitati, costruire una barriera. Ma questo non è il principio su cui si basa ogni conosciuta agenzia governativa. Ad essa sono dati dei finanziamenti e il compito di costruire una protezione stando dentro il budget. Il limite che conta è il limite del budget, non il limite della minaccia ambientale. La minaccia è definita ufficialmente in modo che non ecceda il limite del budget. Oh, mia memoria di bambino, Donat Cattin, atrazina… A che serve una protezione del genere? A nulla quando servirebbe una protezione, in caso di una tempesta forza 4+. A che giova quindi la spesa? Ai burocrati impiegati dall’agenzia governativa. Michael Lindell, della Texas A&M University's Hazard Reduction and Recovery Center, ha dichiarato: “C’è una cortina fumogena sul concetto di bassa probabilità. “Bassa probabilità” significa soltanto “ci vuole tanto tempo.” Più correttamente, secondo me significa “ci può volere tanto tempo, ma anche poco”. Stavolta ci sono voluti 25 anni. Per il crollo del sistema delle monete di stato per decreto in regime di banca a riserva frazionaria protetta dal coordinamento internazionale delle banche centrali ci vorranno 34 più quanti anni? (1971+34=2005, e poi?). Il sistema monetario internazionale aspetta (?) la sua Katrina. “It’s me, Kathy, I’m cold now, let me get into your window”. A dispetto dell’assoluta inefficienza dei soccorsi, che cosa vuole un’altra agenzia statale, la FEMA, (Federal Emergency Management Agency) a nome del suo direttore? Più soldi, più potere centralizzato. È l’usuale nostra risposta primitiva di quando siamo spaventati: reagiamo violentemente, irrazionalmente. Più potere al potere. Questo genera ulteriori guai e servitù. Per questo lo Stato adora il terrorismo e la guerra, che sono la salute dello Stato. Per rendere la vita più complessa è da una mangiatrice di tasse che ascoltiamo una perla di saggezza. Il giudice distrettuale Janice Brown ha detto bene: “Il governo è la sola impresa al mondo che più fallisce e più si espande”. Quando rifletti sulla tua vulnerabilità economica, pensa a Katrina. Pensa a una protezione monetaria da uragano 5, non lasciare che l’Inps o il prestatore di ultima istanza argini la tua sicurezza. Vieni a nutrire i miei cigni neri. PS. Un Grazie a Gary North e Nassim N. Taleb per i loro suggerimenti.
di Fabio Gallazzi