da una iniziativa di Gush Shalom
tre noti generali israeliani - uno dei quali funge da capo di stato maggiore mentre gli altri sono ormai nella riserva - rischiano di essere indagati a Londra per crimini di guerra contro la popolazione palestinese in seguito ad una iniziativa congiunta di una associazione palestinese e di un gruppo israeliano di estrema sinistra,Gush Shalom.
Un portavoce di Gush Shalom, Yishai Menuchin, ha detto oggi che un avvocato britannico è stato incaricato di inoltrare a una corte di Londra un dossier secondo cui nel 2002 i generali Moshe Yaalon e Dan Halutz si macchiarono di un crimine di guerra quando ordinarono la uccisione di un comandante militare di Hamas, Sallah Shehade. Shehade rimase ucciso quando un aereo F16 sganciò una pesante bomba sull'edificio di Gaza dove si nascondeva. Ma assieme con lui furono uccisi anche 15 altri palestinesi (fra cui diversi bambini) e molti furono feriti.
Gush Shalom ha spiegato di aver cercato ripetutamente di sottoporre al giudizio della Corte Suprema di Gerusalemme il comportamento di Yaalon (allora capo di stato maggiore, oggi in pensione) e di Halutz (allora capo della aviazione militare, oggi capo di stato maggiore), "ma le tergiversazioni dei giudici israeliani sembrano non finire mai".
Di conseguenza Gush Shalom ha deciso di rivolgersi alla giudizia britannica che ha già spiccato un mandato di arresto contro un terzo generale israeliano (riserva), Doron Almog.
Questi - accusato di aver fatto radere al suolo decine di abitazioni palestinesi a Gaza - domenica è sfuggito di misura agli arresti quando (ignaro delle indagini) è atterrato a Londra per una visita privata. Prima che uscisse dal velivolo giunto da Tel Aviv è stato informato da un diplomatico dell'ambasciata di Israele che era ricercato dalla giusizia britannica e ha preferito rientrare in patria con lo stesso aereo.
Un generale in pensione israeliano ha detto di essere sfuggito all'arresto in Gran Bretagna, dove si era recato in vacanza, e alla messa in stato di accusa per crimini di guerra contro palestinesi.
Doron Almog, ex comandante delle forze israeliane nella Striscia di Gaza, ha raccontato di essere volato domenica scorsa a Londra assieme a sua moglie, ma di aver deciso di non scendere dall'aereo dopo che l'ambasciatore israeliano in Gran Bretagna lo aveva raggiunto a bordo e avvertito che rischiava l'arresto.
Intervistato in serata dal primo canale della televisione israelianao, Almog ha lamentato che "qualsiasi soldato (israeliano) che abbia partecipato negli ultimi cinque anni alla lotta contro il terrorismo palestinese possa trovarsi accusato di crimini di guerra".
Uno studio legale londinese ha riferito di aver ottenuto un mandato di arresto per Almog in relazione alla demolizione, da parte dell'esercito israeliano, di decine di abitazioni palestinesi nel 2002. "Questo mandato di arresto, senza precedenti, contro un militare israeliano di alto grado è stato emesso dopo anni di vani sforzi per ottenere giustizia attraverso il sistema giudiziario israeliano", ha affermato in un comunicato lo studio legale Hickman e Rose.
Secondo il quotidiano israeliano 'Maariv', le autorità britanniche hanno avvisato l'ambasciatore del passo legale. Un funzionario del ministero degli Esteri israeliano, Mark Regev, ha confermato che erano state ricevute "informazioni parziali che abbiamo trovato preoccupanti" e che si era "in contatto con le autorità britanniche" per far piena luce sulla vicenda.
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