RAI 3 e ..........la solita storia

[Bigas]

In origine postato da Pieffebi
Di foto da vedere ce ne sarebbero davvero.........tante.... e tante cose da comprendere, per chi.... ne ha i mezzi e l'onestà intellettuale. Ovviamente non parlo per te, che lo capisco, non puoi far altro che quello che stai facendo e postare quello che stai postando, e che magari sfili anche il 25 aprile, senza neppure sapere davvero il perchè. Abbasso la Merica e viva la "resistenza" irakena (quanti civili irakeni innocenti ha ucciso negli ultimi due mesi, la resistenza? hai qualche foto da mostrarci?). E' il massimo a cui puoi arrivare. Mica è colpa tua, in fondo.

Shalom

si si, poi ci sono i commenti oltre alla foto. Letti anche quelli? simpaticissimi...

Se poi vuoi gentilmente rispondere te la farei anche io una domanda. Quanti morti c'erano al giorno PRIMA dell'invasione? Quanti attentati c'erano in iraq PRIMA dell'invasione? Ce l'avevano l'acqua? e gli ospedali? e le scuole? o vivevano come dei beduini del deserto e siamo andati ( SIETE) a portargli la civilta' e la democrazia?

Per inciso, la responsabilita' della sicurezza dei civili in iraq e' degli USA, secondo la convenzione di ginevra, in quanto occupanti.

Ah ma scusa, cosa vuoi che sia la violazione di qualche articolo della convenzione quando e' stato RIPETUTAMENTE violato il primo, e' risaputo che gli ameriCani con la Convenzione ci si puliscono il culo.
Ma tu sei quello intelligente, non hai certo bisogno che siano altri a rammentareti certe cose...

Cristiano

[Pieffebi]

Ma guarda un po'......un altro "illuminato" della sinistruzza .....neosaddamita.

Sui morti di "prima".......sono davvero tanti, tanti , tanti. E anche i torturati in anni e anni di repressione del regime del signor camerata Saddam. Ma di quelli non è mai importato niente proprio a nessuno. Anzi ......i sinistruzzi mandavano in giro signori (anche "preti progressisti" francofoni) che dicevano che i guai degli irakeni ....non derivavano dalle rapine del regime (che usava anche gli "aiuti" umanitari per il lusso della nomenklatura) e dai crimini di una banda di infami nazisti (quelli del partito al potere), giammai.......ma dai cattivi amerikani (che in effetti hanno tollerato per troppo tempo, e in certe fasi anche certamente utilizzato, Saddam come altri criminali politici, esattamente come utilizzarono i bonzi comunisti agli ordini del criminale Baffone - idolo di Togliatti, Longo e Scoccimarro - quando servirono contro Hitler.....)

Bella quella sulla responsabilità..... della potenza occupante sulla tutela dalle vita dei civili messa a repentaglio quotidianamente dai criminali senza scrupoli della "resistenza", per la quale in questo paese fra i nazisti e i rossi più rossi (pari sono anche in questo) c'è chi raccoglie......fondi.
I colpevoli delle stragi di civili causate dai "resistenti" ogni giorno, APPOSITAMENTE (non si tratta neppure lontanamente di ...."effetti collaterali" indesiderati di legittime azione di guerra) sono OVVIAMENTE..... gli stragisti criminali della "resistenza" antiangloamericana e anti-irakena stessa.
Del resto .....gli americani per proteggere i civili possono solo colpire più duramente i terroristi che i nostri poveretti ....chiamano "eroici partigiani", ma se lo fanno sono accusati ........di essere degli spietati repressori dei poveri eroi che..... assassinano quotidianamente APPOSITAMENTE civili irakeni. Non solo, ma il legittimo governo irakeno è colpito nelle sue istituzioni dai banditi criminali, e i bersagli dei criminali terroristi sono spesso.... i giovani in coda per arruolarsi nella polizia di Stato dell'Irak, quella che dovrebbe gradualmente sostituire le forze di liberazione (consentendo loro un graduale disimpegno), assumendo direttamente il controllo della situazione di ordine pubblico, con annessi e connessi.
Però, ovviamente, i cattivi sono gli amerikani, gli occidentali, e i buoni sono gli "eroici partigiani". Come no. Se non diceste queste cose non sareste quello che siete. Nessuna meraviglia.
Shalom

[Italo-romano]

In origine postato da Pieffebi
dal quotidiano LIBERO di oggi, 13 settembre 2005.

" Piena di falsi la storia raccontata da Raitre


Pagina 12


di MICHELE BRAMBILLA


Domenica, prima serata su Raitre. È in onda " Blu Notte", misteri italiani. Tema: la strage di piazza Fontana. Lo scrittore Carlo Lucarelli cerca di mettere in evidenza i punti che inchiodano servizi segreti italiani, Cia e neofascisti. A un certo punto tira fuori una specie di jolly: mostra, bella grande, una fotografia che ritrae Pietro Valpreda in mezzo a quattro poliziotti. Valpreda, per chi non lo sapesse, era l'anarchico che fu in un primo tempo accusato di essere l'esecutore materiale della strage: un tassista milanese, Cornelio Rolandi, aveva testimoniato di averlo accompagnato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, di averlo visto entrare con una borsa e uscire senza. Perché è importante la foto che Lucarelli ha mostrato? Perché Valpreda ha i capelli lunghi, è spettinato, ha un giubbetto corto e una camicia aperta, porta i jeans; i quattro poliziotti al suo fianco hanno invece i capelli corti, sono ben pettinati e ordinati, vestono in giacca a cravatta. Lucarelli dice che questa è la foto del confronto all'americana eseguito a Roma il 16 dicembre 1969, confronto durante il quale il testimone Rolandi riconobbe Valpreda. E come poteva - vista la differenza di abbigliamento - non indicare proprio in lui il bombarolo anarchico?, si chiede ancora lo scrittore- investigatore. È chiaro che il confronto fu una farsa, messa in piedi per incastrare un innocente. Convincente, la prova esibita da Lucarelli. Peccato però che il . un falso. Un clamoroso falso. La foto, infatti, non fu scattata durante il confronto del 16 dicembre 1969, ma ben cinque anni più tardi, nel 1974, al processo di Catanzaro. Morto il tassista Rolandi, i giudici volevano almeno verificare la somiglianza con Valpreda dei quattro poliziotti usati nel 1969 per il confronto; così, li convocarono in aula per farli fotografare. I poliziotti arrivarono vestiti come si veste un poliziotto quando va a testimoniare, in giacca e cravatta; Valpreda era invece vestito in jeans e giubbetto. Ma non trattandosi di un confronto - il testimone era già morto! - la differenza di abbigliamento era irrilevante. Le prove di ciò che diciamo? Intanto, basta guardare la foto per scorgere, dietro le gambe di Valpreda e di un poliziotto, una linea bianca per terra: è quella del campo di pallavolo della palestra in cui si celebrava il processo. Ma, soprattutto, esistono diverse fotografie dell'agenzia Ansa che ritraggono Valpreda quando entra al Palazzo di Giustizia di Roma per il confronto del 16 dicembre 1969: ha un cappotto beige, e sotto una giacca e una cravatta. E ancora: per sapere come era vestito Valpreda al confronto davanti al teste Rolandi, basta leggere la sentenza di primo grado, che pure lo assolveva: a pagina 886 si legge che « il Valpreda nell'ufficio del magistrato romano indossava un cappotto ( e quindi non un giubbetto corto, ndr) diverso da quello da lui portato fino al 12 dicembre... » . Sia Valpreda sia i quattro poliziotti usati come comparse erano vestiti con cappotto, giacca e cravatta, come risulta ( pagina 54) anche dall'insospettabile libro " Valpreda 4", firmato da « Un gruppo di Magistratura democratica » per difendere Valpreda. Già la Repubblica, nel 2000, aveva pubblicato quella foto- patacca, facendola commentare da Giorgio Bocca: « Questa fotografia è la prova inconfutabile che il " secondo Stato" voleva Valpreda colpevole a ogni costo » . L'avvocato Luigi Li Gotti, che al processo assisteva i familiari delle vittime, intervenne per spiegare che la foto era del 1974; su Sette, magazine del Corriere della Sera, il 21 settembre 2000 vennero pubblicate anche le vere foto di Valpreda al confronto del 1969, in cappotto, giacca e cravatta. Erano quindi già disponibili le prove della falsità di quel documento. Eppure, " Blu Notte" l'ha riproposto paro paro. Un errore? Sarà senz'altro così. Però non è l'unica balla della trasmissione. Ad esempio. Lucarelli, a un certo punto, dice: la sentenza di Bari, nel 1985, riconosce che Valpreda con la strage « non c'entrava nulla » ( testuale) e lo assolve definitivamente. Non dice, Lucarelli, che in quel processo, così come nei due precedenti che aveva subìto, Valpreda è stato assolto solo per insufficienza di prove. Quando parla delle assoluzioni dei neofascisti Freda e Ventura, Lucarelli precisa: « Insufficienza di prove » . Quando parla di Valpreda dice solo « assoluzione » . Ma c'è di più. Lucarelli spiega agli ignari telespettatori che Valpreda è assolto perché viene riconosciuto come vero l'alibi fornito da « sua nonna » ( in realtà era la zia, ndr ) Rachele Torri, la quale aveva detto che il pomeriggio del 12 dicembre 1969 il nipote era a casa sua, malato. Ma neanche per sogno: nelle motivazioni dell'ultima assoluzione di Valpreda, i giudici hanno scritto che l'alibi era « carente di prova, fondato com'è sulla dichiarazione di Valpreda e della zia, Rachele Torri, quest'ultima palesemente compiacente e contraddittoria » . Viste le bufale su Valpreda, vien poi da chiedersi se sia tutto vero anche quello che Lucarelli ha detto sul resto dell'inchiesta: se le prove contro neofascisti e servizi segreti erano così lampanti, perché tutti i processi si sono conclusi con le assoluzioni? L'ultima sentenza è stata emessa a Milano nel 2004: vogliamo dire che anche la magistratura milanese di oggi è legata ai vecchi servizi segreti e ai colonnelli golpisti degli anni Sessanta? Intendiamoci: non vogliamo rimettere in discussione l'innocenza di Valpreda, né negare che l'inchiesta su piazza Fontana sia stata un letamaio nel quale servizi ed estremisti neri hanno sguazzato ( e molto probabilmente i colpevoli sono da cercare lì). Ma non si rende un buon servizio alla verità divulgando foto e notizie taroccate. Succede, tuttavia. Sono trasmissioni che capita di vedere, in quest'Italia relegata dalla cappa berlusconiana al 77esimo posto per la libertà d'informazione, in questa Italia dove per fortuna che c'è Sabina Guzzanti e il suo " Viva Zapatero" dedicato ai martiri della controinformazione democratica. "


Saluti liberali

____________________________________________

Aggiungo solo che Rolandi era un povero padre di famiglia,un lavoratore che oltretutto militava nel PCI:non certo il "solito" neofascista infiltrato!

L' unico dato tristemente certo,purtroppo,è che il vile attentato di Piazza Fontana non ha (ancora) colpevoli:e chissà,forse anche per l' inveterata abitudine degli inquirenti di inseguire il teorema ideologico del momento,trasformando in mostri persone colpevoli soltanto di professare ideologie radicali ed ultraminoritarie,ora gli anarchici,ora i neofascisti.

Cordiali saluti

[tucidide]

In origine postato da Pieffebi
Ma guarda un po'......un altro "illuminato" della sinistruzza .....neosaddamita.

Del resto .....gli americani per proteggere i civili possono solo colpire più duramente i terroristi che i nostri poveretti ....chiamano "eroici partigiani", ma se lo fanno sono accusati ........di essere degli spietati repressori dei poveri eroi che..... assassinano quotidianamente APPOSITAMENTE civili irakeni. Non solo, ma il legittimo governo irakeno è colpito nelle sue istituzioni dai banditi criminali, e i bersagli dei criminali terroristi sono spesso.... i giovani in coda per arruolarsi nella polizia di Stato dell'Irak, quella che dovrebbe gradualmente sostituire le forze di liberazione (consentendo loro un graduale disimpegno), assumendo direttamente il controllo della situazione di ordine pubblico, con annessi e connessi.
Però, ovviamente, i cattivi sono gli amerikani, gli occidentali, e i buoni sono gli "eroici partigiani". Come no. Se non diceste queste cose non sareste quello che siete. Nessuna meraviglia.
Shalom

PFB,

i neonazisti italoirakeni filo bin ladin temono che gli amerikani lascino l'Irak e che gli indigeni irakeni sciiti sostenuti dal governo di solidarietà nazionale faccia strage di tutti coloro che hanno fatto la Resistenza.
Una resistenza che truffaldina ha un senso presenti i cosiddetti occupanti ma che il giorno dopo la partenza di essi diventerebbe semplicemente e chiaramente Genocidio.
E vedremo se il popolo della pace italico scenderà in piazza o festeggerà lieto la Liberazione dell'Irak diventanto complice dei macellai sunniti.

[yurj]

In origine postato da tucidide
PFB,

i neonazisti italoirakeni filo bin ladin temono che gli amerikani lascino l'Irak e che gli indigeni irakeni sciiti sostenuti dal governo di solidarietà nazionale faccia strage di tutti coloro che hanno fatto la Resistenza.

gli usa che difendono la resistenza irachena, questa mi mancava

[Vandeano]

In origine postato da UgoDePayens
Alla faccia del giornalismo d'informazione...
Quanto durerà ancora questa specie di "negazionismo" all'italiana?

a parte il fatto che crocifiggere Lucarelli per una differenza di date (1969 o 1974) mi sembra un po' troppo esagerato, vale sempre la pena di ricordare come esordì il vostro Bruno Vespa in diretta da Milano nel 1969, come commentò l'arresto di Valpreda: "è stato arrestato l'assassino di Piazza Fontana. Si chiama Pietro Valpreda, è anarchico, ed a mettere la bomba è stato certamente lui". A processo nemmeno iniziato.
Il vostro Bruno Vespa, ovviamente.

P.s. Lucarelli, che corcifiggete per questa cazzata, ha taciuto in Tv il fatto che Delfo Zorzi, latitante in Giappone, sia stato difeso da un avvocato, un sottosegretario del Governo Berlusconi (Carlo taormina).

[UgoDePayens]

E questo che c'entra?
Vespa nel giorno dell'arresto di Valpreda riportava la notizia come certa perché le sue fonti così la definivano.

Lucarelli vuol fare invece delle indagini storiche presumibilmente più corrette di quelle fatte ai tempi "a caldo". E mi pare che di granchi ne abbia presi più d'uno in quella trasmissione.

Che poi abbia taciuto il nome dell'avvocato difensore di Zorzi mi sa tanto di acqua fresca, visto e considerato che, mi pare, in Italia anche Totò Riina ha diritto a un avvocato. E non mi pare che fare l'avvocato sia una cosa riprovevole.

[Pieffebi]

[i]
..........
mi pare, in Italia anche Totò Riina ha diritto a un avvocato. E non mi pare che fare l'avvocato sia una cosa riprovevole. [/B]

Eh, in uno Stato di Diritto (neppure a democrazia liberale, ma semplicemente tale) è così. Ma i rivoluzzzzzzzzionari (di destra e di sinistra) invocano sempre..................lo ............."stato d'eccezzzzzzzzzzzzzione".

Shalom

[yurj]

In origine postato da UgoDePayens
E questo che c'entra?
Vespa nel giorno dell'arresto di Valpreda riportava la notizia come certa perché le sue fonti così la definivano.

Vergognati, ci fu un linciaggio morale, senza nessuna prova, parole spregevoli!

Per i fascisti trovati colpevoli, neanche ha aperto bocca. Sui servizi deviati, niente.

Sparite.

[tigermen]

In origine postato da Pieffebi
dal quotidiano LIBERO di oggi, 13 settembre 2005.

" Piena di falsi la storia raccontata da Raitre


Pagina 12


di MICHELE BRAMBILLA


Domenica, prima serata su Raitre. È in onda " Blu Notte", misteri italiani. Tema: la strage di piazza Fontana. Lo scrittore Carlo Lucarelli cerca di mettere in evidenza i punti che inchiodano servizi segreti italiani, Cia e neofascisti. A un certo punto tira fuori una specie di jolly: mostra, bella grande, una fotografia che ritrae Pietro Valpreda in mezzo a quattro poliziotti. Valpreda, per chi non lo sapesse, era l'anarchico che fu in un primo tempo accusato di essere l'esecutore materiale della strage: un tassista milanese, Cornelio Rolandi, aveva testimoniato di averlo accompagnato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, di averlo visto entrare con una borsa e uscire senza. Perché è importante la foto che Lucarelli ha mostrato? Perché Valpreda ha i capelli lunghi, è spettinato, ha un giubbetto corto e una camicia aperta, porta i jeans; i quattro poliziotti al suo fianco hanno invece i capelli corti, sono ben pettinati e ordinati, vestono in giacca a cravatta. Lucarelli dice che questa è la foto del confronto all'americana eseguito a Roma il 16 dicembre 1969, confronto durante il quale il testimone Rolandi riconobbe Valpreda. E come poteva - vista la differenza di abbigliamento - non indicare proprio in lui il bombarolo anarchico?, si chiede ancora lo scrittore- investigatore. È chiaro che il confronto fu una farsa, messa in piedi per incastrare un innocente. Convincente, la prova esibita da Lucarelli. Peccato però che il . un falso. Un clamoroso falso. La foto, infatti, non fu scattata durante il confronto del 16 dicembre 1969, ma ben cinque anni più tardi, nel 1974, al processo di Catanzaro. Morto il tassista Rolandi, i giudici volevano almeno verificare la somiglianza con Valpreda dei quattro poliziotti usati nel 1969 per il confronto; così, li convocarono in aula per farli fotografare. I poliziotti arrivarono vestiti come si veste un poliziotto quando va a testimoniare, in giacca e cravatta; Valpreda era invece vestito in jeans e giubbetto. Ma non trattandosi di un confronto - il testimone era già morto! - la differenza di abbigliamento era irrilevante. Le prove di ciò che diciamo? Intanto, basta guardare la foto per scorgere, dietro le gambe di Valpreda e di un poliziotto, una linea bianca per terra: è quella del campo di pallavolo della palestra in cui si celebrava il processo. Ma, soprattutto, esistono diverse fotografie dell'agenzia Ansa che ritraggono Valpreda quando entra al Palazzo di Giustizia di Roma per il confronto del 16 dicembre 1969: ha un cappotto beige, e sotto una giacca e una cravatta. E ancora: per sapere come era vestito Valpreda al confronto davanti al teste Rolandi, basta leggere la sentenza di primo grado, che pure lo assolveva: a pagina 886 si legge che « il Valpreda nell'ufficio del magistrato romano indossava un cappotto ( e quindi non un giubbetto corto, ndr) diverso da quello da lui portato fino al 12 dicembre... » . Sia Valpreda sia i quattro poliziotti usati come comparse erano vestiti con cappotto, giacca e cravatta, come risulta ( pagina 54) anche dall'insospettabile libro " Valpreda 4", firmato da « Un gruppo di Magistratura democratica » per difendere Valpreda. Già la Repubblica, nel 2000, aveva pubblicato quella foto- patacca, facendola commentare da Giorgio Bocca: « Questa fotografia è la prova inconfutabile che il " secondo Stato" voleva Valpreda colpevole a ogni costo » . L'avvocato Luigi Li Gotti, che al processo assisteva i familiari delle vittime, intervenne per spiegare che la foto era del 1974; su Sette, magazine del Corriere della Sera, il 21 settembre 2000 vennero pubblicate anche le vere foto di Valpreda al confronto del 1969, in cappotto, giacca e cravatta. Erano quindi già disponibili le prove della falsità di quel documento. Eppure, " Blu Notte" l'ha riproposto paro paro. Un errore? Sarà senz'altro così. Però non è l'unica balla della trasmissione. Ad esempio. Lucarelli, a un certo punto, dice: la sentenza di Bari, nel 1985, riconosce che Valpreda con la strage « non c'entrava nulla » ( testuale) e lo assolve definitivamente. Non dice, Lucarelli, che in quel processo, così come nei due precedenti che aveva subìto, Valpreda è stato assolto solo per insufficienza di prove. Quando parla delle assoluzioni dei neofascisti Freda e Ventura, Lucarelli precisa: « Insufficienza di prove » . Quando parla di Valpreda dice solo « assoluzione » . Ma c'è di più. Lucarelli spiega agli ignari telespettatori che Valpreda è assolto perché viene riconosciuto come vero l'alibi fornito da « sua nonna » ( in realtà era la zia, ndr ) Rachele Torri, la quale aveva detto che il pomeriggio del 12 dicembre 1969 il nipote era a casa sua, malato. Ma neanche per sogno: nelle motivazioni dell'ultima assoluzione di Valpreda, i giudici hanno scritto che l'alibi era « carente di prova, fondato com'è sulla dichiarazione di Valpreda e della zia, Rachele Torri, quest'ultima palesemente compiacente e contraddittoria » . Viste le bufale su Valpreda, vien poi da chiedersi se sia tutto vero anche quello che Lucarelli ha detto sul resto dell'inchiesta: se le prove contro neofascisti e servizi segreti erano così lampanti, perché tutti i processi si sono conclusi con le assoluzioni? L'ultima sentenza è stata emessa a Milano nel 2004: vogliamo dire che anche la magistratura milanese di oggi è legata ai vecchi servizi segreti e ai colonnelli golpisti degli anni Sessanta? Intendiamoci: non vogliamo rimettere in discussione l'innocenza di Valpreda, né negare che l'inchiesta su piazza Fontana sia stata un letamaio nel quale servizi ed estremisti neri hanno sguazzato ( e molto probabilmente i colpevoli sono da cercare lì). Ma non si rende un buon servizio alla verità divulgando foto e notizie taroccate. Succede, tuttavia. Sono trasmissioni che capita di vedere, in quest'Italia relegata dalla cappa berlusconiana al 77esimo posto per la libertà d'informazione, in questa Italia dove per fortuna che c'è Sabina Guzzanti e il suo " Viva Zapatero" dedicato ai martiri della controinformazione democratica. "


Saluti liberali

Queste trasmissioni vogliono andare oltre questi fatti specifici per denigrare quarant'anni della nostra storia, ma non credo che nonostante i loro sforzi riusciranno nel loro intento e nemmeno farci domenticare che l'esasperazione sociale di quegli anni non ricadeva certo sui servizi deviati ma solo sugli antenati ai cui eredi loro devono il posto il posto fisso in raitre