Napoli, guerra per la droga a Scampia
Arrestato boss Di Lauro "o milionario"
La foto segnaletica di Paolo Di Lauro
NAPOLI - E' stato arrestato Paolo Di Lauro, al vertice dell'omonimo clan che ha insanguinato nei mesi scorsi Napoli per strappare agli "scissionisti" il mercato della droga nei quartieri di Scampia e Secondigliano. Il boss è stato fermato dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale Ros: si nascondeva a Secondigliano nell'abitazione della fidanzata di un gregario in carcere da tempo. Non ha opposto resistenza. Ai carabinieri è stato sufficiente suonare alla porta per entrare nell'appartamento: il boss stava dormendo. "Io sto calmo", ha detto Di Lauro: "Tranquilli, tranquilli". Il Ministero dell'Interno considerava Paolo Di Lauro, detto o milionario, "uno dei trenta malviventi più pericolosi d'Italia".
La faida. Il boss aveva creato un'organizzazione capillare per lo spaccio della droga a Secondigliano, Scampia e nei comuni a nord della città di Napoli, Melito, Mugnano e Casavatore. Un anno fa la sua organizzazione è stata devastata da una feroce faida: da una parte i suoi fedelissimi, dall'altra un nutrito gruppo di scissionisti non disposti ad accettare le nuove regole che i figli di Paolo Di Lauro avrebbero voluto imporre. Proprio uno dei figlio del boss, Cosimo Di Lauro, fu arrestato nel gennaio scorso nel rione Terzo Mondo a Secondigliano.
Cinquanta morti in sei mesi. Nell'arco di sei mesi, da ottobre del 2004 fino a marzo 2005, i killer delle due cosche hanno scatenato una guerra che ha provocato una cinquantina di morti, tra i quali anche un ragazzo che nulla aveva a che vedere con la camorra. Decine sono stati i ferimenti, gli attentati dinamitardi contro i locali e le abitazioni di affiliati o semplici simpatizzanti a l'una o all'altra cosca.
Decapitato anche il gruppo rivale. Sette mesi fa, era stato decapitato anche il gruppo rivale dei Di Lauro: a Barcellona, un'operazione congiunta dei carabinieri con la polizia locale, aveva permesso di mettere le manette ai polsi di Raffalele Amato, capo degli scissionisti.
Ricercato per associazione mafiosa. Il capo camorra Di Lauro era ricercato in base a due ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Napoli. A suo carico sono in corso due processi: uno in sede dibattimentale, l'altro è nella fase finale delle indagini preliminari. Presso al quarta sezione del tribunale di Napoli, Paolo Di Lauro è sotto processo per associazionemafiosa e spaccio internazionale di droga. Per lo stesso reato, nel periodo che va dal 2001 al 2003, l'ex boss è indagato anche dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, e la fase preliminare sarebbe ormai agli sgoccioli.
(16 settembre 2005)