Sharon: Palestinesi hanno diritto a loro Stato

[O'Rei]

Lo ha detto Ariel Sharon all'Assemblea delle Nazioni Unite. «Ma ora tocca a loro dimostrare una vera volotà di pace» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

L'osservatore palestinese all'Onu Nasser Al-Kidwa ascolta Sharon (Afp)
NEW YORK -Accorato intervento del premier israeliano al Palazzo di vetro in occasione del sessantesimo anniversario dalla fondazione delle Nazioni Unite. Ha pronunciato il suo sì alla legittimità di uno stato palestrinese. Il premier israeliano ha ribadito il suo impegno per la pace in Medio Oriente ma ha anche sgomberato il campo da possibili equivoci: «Arrivo qui da Gerusalemme, la capitale eterna, unita e indivisibile del popolo ebraico». «Questa settimana l’ultimo soldato israeliano si è ritirato dalla striscia di Gaza» ha detto. «Adesso tocca ai palestinesi dimostrare la loro volontà di pace».
Il prossimo passo, secondo Sharon, è l’impegno nella lotta ai gruppi terroristi in guerra con Israele. «I palestinesi hanno diritto a uno stato loro, indipendente, e Israele non ha alcuna intenzione di governare sul popolo palestinese». «Ma» ha esortato Sharonh, «i palestinesi devono eliminare il terrore e la cultura dell'odio nelle relazioni con lo stato ebraico».
Il premier israeliano (che non è stato applaudito dalla delegazione palestinese), ha concluso il suo intervento chiedendo «la fine di un conflitto cruento» e precisando che l'unico punto non negoziabile «è il diritto all'esistenza di Israele in quanto Stato ebraico, uno Stato che possa vivere in sicurezza, senza minacce e terrore».
«SARANNO SEMPRE I NOSTRI VICINI» - «I palestinesi saranno sempre nostri vicini», ha detto Sharon, dopo avere proclamato la volontà israeliana di riconciliazione con tutti i paesi arabi vicini. «Noi li rispettiamo e non abbiamo il desiderio di dominarli. Anche loro meritano la libertà ed un'entità nazionale sovrana». Nell'occasione, Sharon ha ribadito l'appello all'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) perchè disarmi le milizie armate, come previsto dal piano di pace «roadmap» favorito dalla comunità internazionale, che contempla uno stato palestinese nella Cisgiordania e nella striscia di Gaza. «Mi rivolgo ai governanti palestinesi - ha detto il primo ministro israeliano - perché si sbarazzino dei terroristi»; ed il popolo palestinese deve porre fine alla «istigazione ed all'odio contro gli ebrei ed Israele».

[Penelope (POL)]

[Peruzz]

Non c'è niente da fare, sharon ogni giorno che passa mi piace sempre di più, anche se all'inizio lo detestavo.
Ora tocca ai palestinesi.

[Kowalsky]

bontà sua, magari nel giro di 120 anni chiderà anche scusa per i massacri nei campi profughi

Paolo

[yurj]

Originally posted by Peruzz
Non c'è niente da fare, sharon ogni giorno che passa mi piace sempre di più, anche se all'inizio lo detestavo.
Ora tocca ai palestinesi.

tocca agli israeliani ritirarsi.

[Peruzz]

Originally posted by yurj
tocca agli israeliani ritirarsi.

Gli israeliani si sono già ritirati da Gaza, mentre i palestinesi che hanno fatto? Hamas è stata arginata? Il processo di pace è a tappe e ognuno deve fare un passo verso la distensione. Questo passo gli israeliani lo hanno fatto ma i palestinesi? A mio parere quando i palestinesi controlleranno in modo efficente Gaza israele potrà pensare a ritirarsi ancora. Anche se per adesso, ripeto, chi si sta muovendo concretamente verso la pace è israele e non i palestinesi che per ora hanno chiaccherato e promesso.

[Peruzz]

Originally posted by Kowalsky
bontà sua, magari nel giro di 120 anni chiderà anche scusa per i massacri nei campi profughi

Paolo

Speriamo che lo faccia. Anche lui ha commesso i suoi errori, ma non esiste il politico israeliano che riesce a ritirarsi dai territori ed al tempo stesso essere di sinistra. Infatti non avrebbe il supporto necessario del paese che gli si rivolterebbe, mentre l'uomo di destra può riuscire nell'intento in quanto è appoggiato sia da destra che da sinistra. Questa è la politica israeliana. Quindi turiamoci il naso e appoggiamo l'uomo che nei fatti e non nelle chiacchere ha fatto i primi passi verso la pace. Fassino lo disse nelle sue dichiarazioni, e concordo pienamente.

[itloox]

non mi fido..............di un criminqale nazisionista io non mi fido e mi chiedo dove sta la trappola..............
gatta ci cova...............

[Shambler]

Aiuto! Affus è svenuto! Portatemi un bicchiere d'acqua.

[Italo-romano]

Originally posted by O'Rei
Lo ha detto Ariel Sharon all'Assemblea delle Nazioni Unite. «Ma ora tocca a loro dimostrare una vera volotà di pace» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

L'osservatore palestinese all'Onu Nasser Al-Kidwa ascolta Sharon (Afp)
NEW YORK -Accorato intervento del premier israeliano al Palazzo di vetro in occasione del sessantesimo anniversario dalla fondazione delle Nazioni Unite. Ha pronunciato il suo sì alla legittimità di uno stato palestrinese. Il premier israeliano ha ribadito il suo impegno per la pace in Medio Oriente ma ha anche sgomberato il campo da possibili equivoci: «Arrivo qui da Gerusalemme, la capitale eterna, unita e indivisibile del popolo ebraico». «Questa settimana l’ultimo soldato israeliano si è ritirato dalla striscia di Gaza» ha detto. «Adesso tocca ai palestinesi dimostrare la loro volontà di pace».
Il prossimo passo, secondo Sharon, è l’impegno nella lotta ai gruppi terroristi in guerra con Israele. «I palestinesi hanno diritto a uno stato loro, indipendente, e Israele non ha alcuna intenzione di governare sul popolo palestinese». «Ma» ha esortato Sharonh, «i palestinesi devono eliminare il terrore e la cultura dell'odio nelle relazioni con lo stato ebraico».
Il premier israeliano (che non è stato applaudito dalla delegazione palestinese), ha concluso il suo intervento chiedendo «la fine di un conflitto cruento» e precisando che l'unico punto non negoziabile «è il diritto all'esistenza di Israele in quanto Stato ebraico, uno Stato che possa vivere in sicurezza, senza minacce e terrore».
«SARANNO SEMPRE I NOSTRI VICINI» - «I palestinesi saranno sempre nostri vicini», ha detto Sharon, dopo avere proclamato la volontà israeliana di riconciliazione con tutti i paesi arabi vicini. «Noi li rispettiamo e non abbiamo il desiderio di dominarli. Anche loro meritano la libertà ed un'entità nazionale sovrana». Nell'occasione, Sharon ha ribadito l'appello all'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) perchè disarmi le milizie armate, come previsto dal piano di pace «roadmap» favorito dalla comunità internazionale, che contempla uno stato palestinese nella Cisgiordania e nella striscia di Gaza. «Mi rivolgo ai governanti palestinesi - ha detto il primo ministro israeliano - perché si sbarazzino dei terroristi»; ed il popolo palestinese deve porre fine alla «istigazione ed all'odio contro gli ebrei ed Israele».

______________________________________________

Caro O' Rei,

e' un discorso dall' evidente valore culturale,poichè viene dal più eminente leader della destra israeliana il quale - perchè negarlo - dopo aver per anni vezzeggiato il movimento dei coloni,oggi si è definitivamente convertito all' idea della necessità di una pace equa e definitiva con i Palestinesi.

Lo ripeto,amici:è del tutto inutile azzuffarsi per stabilire se Sharon sia o meno un sant' uomo,l' importante è che il progetto politico da lui elaborato ed incarnato non venga ulteriormente ostacolato dal terrorismo jihadista,dall' inerzia e dalla corruzione dell' Autorità Palestinese,dalle residue velleità estremiste dell' ultradestra israeliana.

Ciascuno è ovviamente padronissimo di giudicarlo come meglio crede:ma nessuno può realisticamente nascondersi che,se cadesse lui,più nessun altro leader israeliano avrebbe il coraggio e/o la forza per ricalcarne le orme.

Cordiali saluti a tutti



Claudio C.