La retorica del rinascimento non l'ho mai condivisa ,così come non condivido la retorica del catastrofismo perfettamente esemplificata dall'Espresso che nella sua inchiesta mediocre si limita ad incollare una serie di episodi di cronaca nera funzionali alla sua volontà di trattare l'argomento in maniera sensazionalista,di sbattere il mostro in prima pagina,di mostrare il peggio del peggio.In Origine Postato da Norberto Gallo
ho letto l'intervista ad Antonio Bassolino pubblicata ieri da Repubblica (leggibile qui http://www.napolionline.org/main/content/view/218/1/)
La sensazione che ho avuto è che Bassolino stia vivendo il momento di peggior distacco dalla città da quando ha cominciato a governare Napoli.
La storia è la solita: non è colpa mia ma del governo, i problemi ci sono, ma la criminalità è solo una delle facce di Napoli.
Niente da dire sull’ultima affermazione, ma diciamo come stanno le cose: è quella che si mostra più di tutte le altre che per pudore si nascondono. Qui il problema è serio: se difronte all’atto di morte definitiva della retorica del rinascimento napoletano quello che dovrebbe prendere in mano le redini della situazione e fornire analisi e soluzioni nega la gravità dei fatti e comincia a snocciolare le cose buone che ci sono in città, io mi sento come cittadino ed elettore del centrosinistra completamente alla deriva.
Non sono d'accordo con te,Napoli non ha bisogno di chi a mo' di lista della spesa ci ricorda con un elenco i suoi guai ,che conosciamo benissimo tutti e nessuno nega,ma di analisi serie ,e non sono serie le analisi che oscillano schizofrenicamente dal Rinascimento al Decadimento quando problemi come criminalità e disoccupazione sono annosi(ma a leggere l'Espresso sembrerebbe che il problema nasce a causa della metropolitana con conseguente invasione dei ragazzi di Scampia in centro)