Ogni tanto sentiamo dagli organi di stampa e da parte di uomini politici, sia di governo sia di opposizione, che bisogna “fare in fretta” ma la cosa “strana” è che non spiegano, non vogliono spiegare esattamente per cosa hanno fretta ed i mass-media evitano con cura di informarci sulla questione. Ciò che è inconfessabile, causa di così tanta premura, è il TERRORE sfrenato di un crollo economico che spinga il Norditalia a staccarsi e a non volere più finanziare l'assistenzialismo meridionale ed il parassitismo romano.
Ecco la parolina magica che inquieta le notti di prefetti, ministeriali, burattinai e fuffisti di ogni sorta: SECESSIONE.
Nel film hollywoodiano "The Matrix" è la parola "matrix" ad inquietare gli alieni creatori del mondo virtuale che soggioga gli umani in cui pochi riescono a scoprire l'inganno. Ed è in una italia sempre più simile al film dove il concetto di "fare in fretta" emerge e riscompare come fosse una "distorsione della matrice".
Va da se che nemmeno la stampa “alternativa” come la Padania osa scrivere cosa accadrebbe in caso di crollo economico. E se ne guardano bene dal parlarne anche giornalisti “alla moda” (almeno in certi ambienti) come Massimo Fini o Maurizio Blondet. Nemmeno i sedicenti “guru popolar-madiatici” alla Beppe Grillo se ne curano.
Intanto coloro che “hanno fretta” procedono imperterriti nei loro piani sicchè hanno fretta, appunto.
HANNO FRETTA di portare via altri soldi ai lavoratori del Nord (quelli che lavorano in regola senza sgravi fiscali) per potere comprarsi l'appoggio del Sud e dei milioni di stranieri presenti e quelli che vogliono fare entrare.
HANNO FRETTA di far entrare in ogni modo immigrati per potere dire che “siamo tutti uguali” che anche al Nord c'è chi ha la pelle scuretta, chi ruba, che c'è la criminalità minorile e l'evasione scolastica.
HANNO FRETTA di dare il diritto di voto agli immigrati per potere dare una veste “democratica” al loro controllo sulle popolazioni settentrionali e meridionali così necessario per mungere sempre più denaro.
HANNO FRETTA di impossessarsi delle banche del Nord necessarie per finanziare, oltre al parassitismo dell'impiego statale, la (sempre più costosa) messa in scena quotidiana dell'"italia-matrix"; dall'Alitalia, passando per la Fiat per non parlare dei soldi pubblici dati a Messina e Reggina per stare in serie A. Senza trascurare le Grandi Opere, ma esclusivamente in direzione Nord-Sud, per unire il paese.
HANNO FRETTA di fare riforme del sistema elettorale per discriminare le forze politiche che non ottengano voti su tutto il territorio “nazzionale” anzi che non ottengano voti a livello planetario. Per cui si sono inventati la scemenza del voto agli italiani all'estero e altro.
HANNO FRETTA di portare a Roma il controllo di tutta l'informazione di giornali e telegiornali assomiglianti sempre di più a delle “fiction” in cui il mondo fuori dalla "matrice" è superfluo, ininfluente, perfino fastidioso.
HANNO FRETTA di trasformare il Norditalia in un altro Kossovo con meridionali e immigrati nel ruolo degli albanesi pronti a denunziare, minacciare, intimidire chiunque osi parlare in dialetto, osi cucinare ricette locali od osi propagandare cultura fuori dal modello "spaghetti, chitarra e cus-cus".
Non abbiamo mai sentito giornalisti “a la page” come Blondet o Fini parlare di questo. Non li abbiamo mai sentiti (e neanche Beppe Grillo) stracciarsi le vesti per la gente che muore a frotte di meningite importata dagli immigrati, non li abbiamo mai visti scrivere che è vergognoso che si taglino sempre le pensioni, già miserrime, di chi ha pagato i contributi per non toccare i MILIONI di falsi invalidi del Sud e i MILIONI di pensionati-baby statali. E non li abbiamo sentiti sbraitare che “la febbre del mattone” è causata dall'enorme quantità di stranieri fatti entrare ed, in particolare, da coloro tra questi che guadagnando montagne di denaro col lavoro nero, il commercio illegale, il traffico di droga e lo sfruttamento della prostituzione potendo pagare qualsiasi prezzo per un immobile, senza che organi dello stato battano ciglio.
E meno che mai hanno discusso di quale dogma imponga che le tasse universitarie al Nord siano il triplo del Sud essendo gli stipendi la metà.
Questi personaggi, nel crollo imminente, si perdono in articoli sulle “due scemone” e sugli affari della Croce Rossa in Irak di cui non frega un cazzo a nessuno oppure in masturbazioni socio-politiche psicotiche plausibili quanto la verginità di Cicciolina. Queste cose non interessano a chi deve optare tra la via della fame e la via dell'elemosina come alternativa quotidiana per le strade di Torino o Bologna.
Perché anche Blondet e Fini e ancora di più Grillo fanno parte del sistema anti-secessione “italia-matrix”, un colossale gioco delle parti dove TUTTO deve essere sacrificato e orientato all'unità "nazionale".
Come nel film "The Matrix" anche il “diverso” fa parte della “matrice”. Vi è in molti la convinzione che il telegiornale di Emilio Fede sia tendenzioso, risibile e inattendibile mentre il TG5 ed il TG3 sarebbero affidabili e professionali. Ma la realtà dipinta da questi è artefatta e grottesca quanto se non di più di quella del “cattivo” TG4. E questo modello lo si può tranquillamente trasporre per i “paladini del popolo” come Massimo Fini, Maurizio Blondet e Beppe Grillo che recitano il ruolo dei Giullari di Corte per il sollazzo degli idioti che non hanno capito in che realtà vivono. Ci domandiamo se esistano dei “signor Anderson” capaci di comprendere l'inganno e trasformarsi in “Neo” per lottare contro il sistema anti-secessione “italia-matrix”.
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