PETIZIONE POPOLARE PER DESTINARE L'OTTO PER MILLE
ANCHE ALLA RICERCA SCiENTIFICA
Periodicamente sui media qualcuno propone di sovvenzionare le asfittiche risorse della ricerca scientifica in Italia attingendo ai proventi dell'otto per mille e subito si oppongono i sostenitori del sistema vigente che nel 2003 (ultimo dato disponibile) ha visto la chiesa cattolica riscuotere l'87 % del gettito complessivo per un totale di 1016 milioni di Euro (2000 miliardi delle vecchie Lire), mentre allo Stato è andato il 10 % (101 milioni) e il restante 3 % alle altre cinque confessioni religiose concorrenti alla spartizione.
Attenzione : gli italiani che nella dichiarazione annuale dei redditi sottoscrivono la destinazione dell'otto per mille a favore di uno dei 7 beneficiari attualmente previsti sono mediamente meno del 40 %, ma siccome la maggior parte di questi firma a favore della chiesa cattolica ecco che ad essa tocca la maggior parte dell'intero gettito che per il 2003, appunto, è stato di 1016 milioni di Euro.
Qualcuno si chiederà come mai la chiesa cattolica incassa quell'87 % dell'otto per mille quando molto meno della metà dei contribuenti ha firmato a suo favore.
La risposta risiede nella Legge 222/85 (art.7 comma 3) che prevede appunto la redistribuzione fra tutti i soggetti beneficiari, in misura proporzionale alle scelte effettivamente espresse, anche l'otto per mille di chi non ha indicato alcun destinatario.
Il meccanismo è talmente perverso e immorale che alcuni beneficiari (Valdesi e Metodisti), con una sensibilità etica che fa loro onore, accettano di incassare solo gli importi di quanti hanno realmente sottoscritto in loro favore rinunciando a quella redistribuzione a cui pure, in base al comma 3, avrebbero diritto.
Appare evidente che la Legge 222/85, distribuendo la maggior parte del gettito dell'otto per mille fra destinatari che non sono stati esplicitamente indicati, tradisce il principio della volontarietà che ne costituisce il fondamento, e pertanto andrebbe immediatamente abrogata.
Ma nella situazione politica italiana eliminare una legge che muove quel quel fiume di denaro appare impensabile.
Tuttavia da quel fiume, almeno, si può dirottare qualche rivolo in favore della ricerca scientifica, e segnatamente della ricerca bio-medica.
La strada più semplice sarebbe quella di aggiungere proprio la ricerca scientifica ai quattro ambiti in cui lo Stato, in base all'art. 48 comma 1 della Legge 222, può spendere la sua quota dell'otto per mille, vale a dire : assistenza ai rifugiati, fame nel mondo, calamità naturali e conservazione dei beni culturali.
Sappiamo bene che un qualunque ritocco della Legge 222 vedrebbe l'opposizione della chiesa cattolica, dal momento che se i contribuenti sapessero di poter finanziare con il loro otto per mille la ricerca di cure per le loro malattie, ben difficilmente firmerebbero per le confessioni religiose.
Tuttavia non possiamo rinunciare a trovare il modo di finanziare quella ricerca che vede l'Italia fra gli Stati più avari del pianeta.
Per questo NO GOD - Atei per la Laicità degli Stati ha lanciato una Petizione Popolare per sollecitare le istituzioni politiche del nostro Paese ad estendere la possibilità di destinare l'otto per mille anche alla ricerca scientifica e segnatamente in campo bio-medico.
Naturalmente NO GOD è aperta a qualsiasi forma di collaborazione si potrà realizzare su questa iniziativa, a cominciare dalle associazioni interessate ma con la speranza di vedere coinvolte anche personalità della scienza, della cultura e della politica.
La petizione intanto può già essere sottoscritta via internet dal sito http://www.nogod.it oltre che presso i tavoli di raccolta firme che saranno via via allestiti.