Di fronte a tutto ciò resta da decidere se loro devono adeguarsi a noi o noi a loro. Se si riconosce ai cinesi di operare in questo modo che da noi è del tutto illegale occorrerebbe riconoscere pari diritti alle nostre imprese ed in pratica di trattare lavoratori ed ambiente anche da noi nello stesso modo.
siamo disposti a farlo? Chi sarebbe disposto a lavorare in quelle condizioni? chi è disposto ad inquinare il pianeta senza alcun vincolo come fanno loro? E' giusto tutto ciò?
Il fatto che si possa sviluppare un mercato di consumo da loro è, nella realtà di numeri, molto lontano. Inoltre dati i bassi stipendi medi il consumo verrà ovviamente totalmente assorbito dalla produzione locale molto più economica.
Credere che con un regime dittatoriale "prima o poi" loro possano raggiungere condizioni di salario, di minor inquinamento, migliori condizioni di lavoro è puramente illusorio.
Nel frattempo cosa facciamo? chiudiamo le ultime imprese produttrici da noi e campiamo di sussidi nell'attesa?
Su cosa dovremmo vivere dal momento che tutta la produzione mondiale sarà realizzata da loro?