UNIONE:SINDACI PUGLIA CRITICANO VENDOLA,MANCA DISCONTINUITA'
CHIEDONO PROTOCOLLO INTESA REGIONE-ENTI LOCALI
(ANSA) - BARI, 1 SET - I sindaci di centrosinistra di 24
Comuni della Puglia hanno scritto una lettera al presidente
della Regione Puglia, Nichi Vendola, di Rifondazione,
criticando, in pratica, il suo operato e accusandolo della
assenza di ''discontinuita' rispetto al precedente governo di
centrodestra'' guidato da Raffaele Fitto (Fi).
I sindaci (dei comuni di Alberobello, Barletta, Foggia, San
Severo, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli, Giovinazzo,
Faggiano, Trepuzzi, Minervino Murge, Bitonto, Cerignola,
Margherita di Savoia, Stornara, Manfredonia, Capurso, Ostuni,
Latiano, Ceglie Messapica, Cisternino, Ortanova, Apricena,
Cellino San Marco, San Pancrazio Salentino) scrivono al
presidente della giunta pugliese affermando che ''stenta ad
emergere quel diverso rapporto con i territori che doveva essere
il segno piu' fecondo - dicono rivolti a Vendola - della tua
'rivoluzione gentile', della tua 'primavera pugliese'''.
''Ecco perche' - sottolineano a conclusione della lunga
lettera - siamo a chiederti la costruzione in tempi rapidi di un
percorso che rilanci le intese con il sistema degli Enti locali
e che la consultazione con le comunita' locali diventi metodo e
pratica ordinaria di governo''. Tutto questo ''puo' essere
sostanziato, in attesa della piena attuazione del decentramento
amministrativo e della riforma dell'ordinamento regionale, in
un Protocollo d'intesa fra Regione ed Enti Locali'' che
individui la consultazione dei Comuni ''come metodo permanente
per elaborare e condividere decisioni, ma soprattutto per
attuare politiche di sviluppo locale ed organizzazione dei
servizi in ambiti territoriali ottimali''.''Pensiamo sia passo
necessario - sostengono- per costruire quel governo del
territorio che i pugliesi hanno chiesto e che si attendono sia
insieme realizzato da Regione, Province e Comuni''.
In precedenza i sindaci avevano elencato nella lettera
alcune questioni di cui si e' occupato il nuovo governo
regionale e ''dove e' difficile - dicono - evidenziare una
discontinuita' o elementi di novita' rispetto al precedente
governo''. Le questioni riguardano i fondi europei ''gestiti
dentro un quadro di sostanziale continuita' con il passato'', la
esclusione dei Comuni, titolari del servizio idrico integrato,
sul futuro dell' Aquedotto Pugliese, le attivita' di
pianificazione territoriale ''tuttora ferme'', la mancata
discussione sul nuovo regolamento regionale per le politiche
sociali, gli ''infiniti commissariamenti che hanno tristemente
contraddistinto fino ad oggi il quadro istituzionale pugliese''
che ''hanno trovato nuovi e fecondi terreni di espansione'', la
mancanza di coinvolgimento sulle scelte per le Asl e per la
riforma del servizio sanitario, e concludono affermando che si
continua a legiferare e a deliberare sui comuni e per i comuni
''in assenza di qualsiasi confronto''.
(ANSA).01-SET-05 172