Il veleno progressista nella Chiesa

[CTALIMC]

Originally posted by Caterina63
Sei un..... o cos'altro?
dove si è parlato di contrapposizione?
Se tu vuoi risolvere la questione con il tuo metodo idiota , accomodati pure........e resta solo con te stesso....

Non ho ben capito cosa dovrei mettere al posto dei tre puntini dopo "Sei un".

Chiedo scusa per aver usato la parola "contrapposizione", d'altro canto te mi insegni a mettere in bocca agli altri parole e concetti mai espressi.

Resta il fatto che la tua spiegazione (al contrario della mia) porta come fondamento solo motivazioni storico-tradizionalistiche.

Spero che il Magistero della Chiesa non si limiti alla tua versione

[Gilbert (POL)]

Originally posted by Thomas Aquinas
Se Cristo, e la Sacra Tradizione con lui, hanno sempre voluto uomini, significa che essi sono adatti ad esercitare questo ministero.

Per me, non c'è altro da aggiungere.

[Caterina63]

Originally posted by antonio
si'..ma non risponde alla domanda se questo fatto implichi l'inadeguatezza della donna.

ovvio che no...non si tratta di inadeguatezza della donna o eroismo maschile..questi aspetti sono umani e non appartengono al Cristo che è anche vero Dio

Abbiamo un solo Sacerdote ed è CRISTO..........i sacerdoti non sono ALTRI SACERDOTI........ma un altro Cristo ed esercitano QUELL'UNICO SACERDOZIO CHE E' DEL CRISTO......

Non c'è altro da dire , Gilbert ha ragione

[Colombo da Priverno]

non un altro, ma lo stesso Cristo.

[Caterina63]

Originally posted by Lepanto
non un altro, ma lo stesso Cristo.

.....ehm.......si è vero.........

[vescovosilvano]

Vorrei precisare l'ordinazione delle donne nell'ortodossia.

1 - Respinge il sacerdozio femminile. Il motivo principale è che non c'è esempio nella Chiesa Apostolica e Patristica non c'è cioè quel "quod semper, quod ubique, quod ab omnibus" secondo la famosa fvrase di san Vincenzo di Lerin. è Tradizione, ma con la maiuscola. Ci sono inoltre motivi simbolici.

2 - Invece le donne possono essere ordinate diacono. Il diaconato delle donne è sempre esistito, fin dalla "Febe che è diacono nella Chiesa di cencre" di cui parla san paolo nell'epistola ai Romani. Anche se passato in disuso il diaconato femminile nella Chiesa ortodossa non è mai stato abolito e quindi, almeno in teoria, qualunque vescovo può ordinare donne diacono nella sua diocesi purchè abbiano i requisiti prescritti dai canoni.
Che siano un ordine maggiore al pari di quello dei diaconi maschi questo èmcertissimo perchè si evince dallo stesso rito dell'ordinazione.
Non è vero che avessero solo compiti battesimali, in antico: ad esempio portavano la comunione alle donne malate e - nei monasteri - avevano anche funzioni liturgiche.
Comunque mentre è impossibile stabilire novità sostanziali, nulla toglie che si possano atribuere alle diaconesse altri compiti oltre a quelli che avevano in antico. Purchè compiti propri dell'ordine diaconale.
So di per certo che esistono nella Chiesa ortodossa alcune diaconesse ordinate da vescovi "coraggiosi". Per ora solo monache, anche perchè siccome è sparito l'Ordo Virginum, non è semplice trovare Vergini consacrate non monache di età matura, oppure vedove di un solo marito che dopo la loro vedovanza "hanno lavato i piedi ai santi" cioè si sono dedicate al servizio della Chiesa, che sono le due categorie da cui i canoni dicono di prendere le diaconesse. Santa Olimpiade però fu fatta ordinare da San Giovanni Crisostomo relativamente giovane.

[Caterina63]

Per ora solo monache, anche perchè siccome è sparito l'Ordo Virginum, non è semplice trovare Vergini consacrate non monache di età matura.....


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ORDO VIRGINUM - COS'E'

L'Ordo Virginum , ossia l'antico ordine delle vergini, rinasce all'indomani del Concilio Vaticano II dalla Costituzione sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum concilium che al n. 80 dice: "Si sottoponga a revisione il rito di consacrazione delle vergini, che si trova nel pontificale romano".
Certamente è il Nuovo Testamento a dare una parola nuova sulla verginità: l'esempio di Maria e di Gesù, gli scritti di S. Paolo suscitarono, dalla Chiesa apostolica in poi, donne e uomini che sceglievano la verginità per il Regno. S. Ignazio attesta nella Chiesa di Smirne la presenza di un gruppo di vergini votate alla castità e assimilate al collegio delle vedove. E' dal IV secolo quando la Chiesa comincia a istituzionalizzarsi che troviamo tracce di un rito di consacrazione. Sappiamo di Marcellina, sorella di S. Ambrogio, consacrata in S. Pietro, nella solennità del Natale, da Papa Liberio (352/353 d.C.). Tra il V e il X secolo troviamo i riti di consacrazione nei Pontificali liturgici (Veronese, Gelasiano, Gregoriano, Romano-Germanico). Essi presentano due formule liturgiche: per le vergini che vivono nel monastero e per quelle che vivono nel mondo. Alcune delle preghiere e antifone sono passate nell'attuale rito; la stessa preghiera di consacrazione si fa risalire a papa Leone Magno (…461). Nel 1139 il concilio Lateranense II abolisce lo stato laicale per le vergini consacrate. D'ora in poi il rito sarà esclusivo per le moniali. Guillaume Durand, vescovo di Mende, tra il 1292 e il 1295 stila, per uso personale, una struttura di rito che rimarrà fino al concilio Vaticano II.
Nel 1970 viene promulgata dal papa Paolo VI l'editio typica del Rito in lingua latina e, nel 1980 la versione italiana.
Il Codice di Diritto Canonico al can. 604 assimila alle altre forme di vita consacrata l'ordine delle vergini che emettono il proposito di seguire Cristo a servizio della Chiesa, nelle mani del Vescovo. Dà inoltre la possibilità alle vergini di associarsi.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica in tre articoli (922-924) cita questa forma di vita consacrata ricordandone l'origine apostolica; il n. 7 dell'esortazione apostolica Vita consecrata esprime la gioia e la speranza del Papa di vedere rifiorire l'antico Ordine delle vergini.

In Italia l'Ordine Virginum sta rifiorendo......

ha avuto le prime consacrazioni nella Chiesa di Milano negli anni ’80.
Oggi esiste il:
Delegato Arcivescovile dell’Ordo Virginum nella persona di
Mons. Ambrogio Piantanida, Vicario Episcopale
Ma anche in altre Diocesi esiste questa realtà........




Si è svolto a Cetraro il XVII incontro nazionale dell’Ordo Virginum




“Le virtù cristiane nella vita della vergine consacrata”: è stato questo il tema del XVII incontro nazionale dell'Ordo Virginum svoltosi alla fine di agosto presso la Colonia San Benedetto di Cetraro Marina, in Calabria.

Nel corso del convegno, al quale hanno partecipato 140 persone provenienti da una cinquantina di diocesi in prevalenza del centro-Sud, sono intervenuti alcuni vescovi calabresi che hanno sottolineato la connotazione particolare dell’Ordo Virginum, cioè la consacrazione nella laicità.

“Di fronte ad una realtà culturale sempre più insidiata da una invasiva e pervasiva ‘bruttezza’, quasi soffocata dalla deriva del mero profitto e del consumo regolata dalla sola logica dello scambio, del tecnico e del pragmatico – ha detto mons. Domenico Crusco, vescovo di San Marco Argentano-Scalea aprendo il convegno - una autentica sfida attende soprattutto noi consacrati: quella cioè, di restituire i tratti essenziali di una ‘vita bella’, uno stile, una sensibilità attraverso la dignità spirituale del nostro vivere”.

“L’accoglimento della grazia–bellezza – ha aggiunto il presule - si compie nella fede, speranza e carità, quindi si vive nella gratuità attiva e passiva dell’esistenza”. Oggi è quanto mai “indispensabile riproporsi il problema delle virtù cristiane nella vita consacrata”.

La scoperta e la riscoperta dell’amore a Cristo Sposo – ha detto mons. Giancarlo Bregantini, vescovo di Locri-Gerace - porta “all’amore della Chiesa Sposa. Voi vivete questo amore nella vostra terra: il legame alla terra in cui crescete rende il vostro dono delicato, coinvolgente, responsabilizzante”. La povertà e la speranza – ha aggiunto il presule calabrese - sono “la trama e l’ordito della nostra esperienza di consacrati. La povertà non è di per sé una virtù; lo è in quanto illuminata dalla speranza nata dalla fede. Attraverso la povertà le cose non perdono il loro valore ma vengono gerarchizzate: prendono il giusto posto perché è Cristo al primo posto”.

L’Ordo Virginum è la prima esperienza femminile di consacrazione a Dio nella storia della Chiesa, un’esperienza perduta e oggi ripresa. La sua connotazione particolare - ha spiegato mons. Giuseppe Agostino, arcivescovo di Cosenza-Bisignano - è quella di essere una consacrazione dentro la laicità, per “recuperare il valore delle realtà terrene; voi siete nel mondo il segno del compimento”.

“La verginità per il Regno – ha aggiunto mons. Agostino - è la profezia più alta del messaggio evangelico. La dignità della dimensione verginale è un innesto di vita in un mondo che celebra la morte. Vi esorto a vivere nella gioia la vostra vocazione, possibile soltanto quando c’è la luce dell’amore dentro di noi”.

Portando il saluto dei vescovi calabri, mons. Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, ha auspicato che l’incontro nazionale di Cetraro possa essere “proficuo per ciascuna di voi ma soprattutto per la Chiesa che è in Italia”. Incontri come questo – ha aggiunto il presidente della Conferenza Episcopale Calabra - sono “preziosi per il servizio che rappresentano. Fate le cose non per averne un contraccambio ma per amore del prossimo. Sappiate occupare il posto che il Signore vi dà con serenità e con gioia; sappiate far bene lì dove siete così edificate il Corpo di Cristo”.

“Siamo inseriti in un corpo, la Chiesa – ha poi detto il Nunzio Apostolico in Italia, mons. Paolo Romeo - in cui possiamo dare gloria a Dio come viventi; lì è il luogo in cui possiamo vivere una pienezza di vita nella pienezza della vita ecclesiale. La Chiesa sente la sua inquietudine nei confronti dell’annuncio, della testimonianza, della carità e questa inquietudine è anche la vostra. La Chiesa che vi accoglie deve essere anche sollecita nell’accompagnarvi perché possiate comprendere che nel cuore della consacrazione verginale c’è l’incontro con il Signore Gesù Messia della vostra vita”.

Intervenendo telefonicamente mons. Luigi Conti, vescovo di Macerata e membro della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata, ha illustrato ai presenti la situazione del lavoro della Commissione riguardo alla Nota Pastorale sull’ordo virginum rivolta ai vescovi che ne faranno richiesta ed ha ripercorso le tappe di sviluppo che l’ordo virginum in Italia ha compiuto in questi ultimi anni, un percorso “connotato da una crescita progressiva e da una richiesta sempre maggiore di approfondimento e formazione”. È una formazione – ha spiegato il presule - che nasce dal cammino stesso della Chiesa come propongono le quattro note della C.E.I., le tre sull’iniziazione cristiana e la nota sulla parrocchia.

Al convegno ha partecipato anche il vescovo ausiliare di Napoli, mons. Vincenzo Pelvi secondo il quale ha annunciato che il prossimo incontro nazionale dell’Ordo Virginum si svolgerà a Napoli dal 25 al 28 agosto 2005. Il cardinale Giordano accoglie come “un dono il convegno dell’ordo virginum e lo considera – ha detto - un segno di benedizione dello Spirito per la Chiesa di Napoli desiderosa di crescere nella fede attraverso la presenza di giovani donne che testimoniano la verginità per il Regno, dono che anche la Chiesa di Napoli si sta preparando a ricevere con le prime consacrazioni che saranno celebrate nel Tempo di Pasqua”.

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[Glorfindel]

Se fosse stato possibile avere donne sacerdote, Nostro Signore non avrebbe forse costituito sacerdote sua Madre, la donna più perfetta che è stata e che sarà mai creata?

O qualcuno vuole dire che Nostro Signore ha sbagliato a non farlo?

Si attendono contestazioni a Gesù. Ah, vi preannuncio che non rispondo io... non c'entro... lamentatevi con Lui.

Saluti.

[Zmajcek]

Originally posted by Glorfindel
Se fosse stato possibile avere donne sacerdote, Nostro Signore non avrebbe forse costituito sacerdote sua Madre, la donna più perfetta che è stata e che sarà mai creata?

O qualcuno vuole dire che Nostro Signore ha sbagliato a non farlo?

Si attendono contestazioni a Gesù. Ah, vi preannuncio che non rispondo io... non c'entro... lamentatevi con Lui.

Saluti.

Forse volevi dire donne apostolo......
Ad ogni modo chi mette sullo stesso piano tradizione della Chiesa e predicazione di Gesù non può certo concepire l'ordinazione delle donne. Chi però pensa che la predicazione di Gesù abbia un primato sulla tradizione della Chiesa e non essendoci nella prima nulla che vieti tale possibilità, giunge ad una altra conclusione....

[Zmajcek]

Originally posted by Caterina63
il sacerdozio.........è UNO E SI CHIAMA SOLO SACERDOZIO.......
è un solo sacerdozio......
senza il sacrificio di Gesù sulla Croce, VITTIMA IMMOLATA, AGNELLO IMMACOLATO, tu non avresti alcun sacerdozio di cui parlare se non in chiave PAGANA.......
il sacerdozio CRISTIANO ha origine nell'A.T.

la questione al femminile è di origine ESCLUSIVAMENTE PAGANA.......

Scusami, ma effettivamente se questa è la tua argomentazione.... assomiglia più ad una controtesi femminista.
L'unico punto argomentabile è la tradizione della Chiesa ma, e questo è una mia aggiunta, non vedo perché i cristiani del duemila dovrebbero tirarsi fuori ( e quindi non prendersi le responsabilità ) dal prendere decisioni fondamentali per la Chiesa
come facevano i Padri etc. etc.
Mummificare tutto a Gregorio Palamas ( per gli ortodossi ), al 1870 ( per i veterocattolici), al CVII ( per i lefebriani ) mi sembra un po' troppo comodo.......