" Identità, allogeni ed Islam...."

[fabiosko (POL)]

Testo originale scritto da LEONIDA
Il radicalismo islamico, che è vero , a volte si ripresenta nella terza generazione, è assolutamente minoritario. Ed è un surrogato del marxismo. Nel senso che 'gli esclusi' non avendo più il mito della 'lotta di classe', abbracciano un'altra contrapposizione radicale, mi dispiace ma cultura 'beduina' non c'entra niente, tra l'altro l'Islam la cultura beduina, essendo questa animista l'ha combattuta.

Ti quoto ed aggiungo che abbracciato in contesti culturali e sociali antitetici a quelli originari ril suo perseguimento risulta essere "degenerato" e distorto....

[I'm Hate]

Testo originale scritto da LEONIDA
Altre considerazioni ; avrete tutti immagino amici "normali" cioè non politicizzati, essendo questi la stragrande maggioranza. Bene, parlate a loro di "americanizzazione", contestategli Mtv, o peggio chiedete le loro idee in merito a temi come "identità" o peggio " Tradizione". La verità è che certe idee sono ormai in una "riserva", come questo forum.Al di fuori, sono "fuori contesto", non credo sollevino più nemmeno ostilità, ma solo incomprensione.Ed allora la domanda, colpa dell'Islam ?

Straquoto.
E poi non vedo perche' dobbiamo metterci a fare battaglie religiose,quando le nostre radici sono multireligiose(nel fascismo abbiamo avuto pagani,cattolici e pure islamici).

[I'm Hate]

Testo originale scritto da Padanik
Una volta anche io gridavo al pericolo Islam. Ora la penso esattamente come Leonida in questo contesto.

Meglio tardi che mai.

E poi se ce una cosa che non capisco sono le lotte di religione.

[FIGHTER]

Intervengo per dire e ribadire che il mio pensiero è in linea con quello di Leonida. Il pericolo è oltreoceano, è nei palazzi del potere ienchi, è nella tv che i nostri figli guardano, è nel modello unico imposto. L'immigrazione è un problema che va combattuto "di riflesso" e non apertamente: sconfitto il primo nemico si sconfigge automaticamente il secondo.

[aureliano88]

Testo originale scritto da LEONIDA
L'articolo di E. Galoppini - autore di due ottimi libri incentrati sui rapporti tra fascismo e nazionalsocialismo e Islam - pubblicato ieri da 'Rinascita' e messo in rete dal mio camerata Cornelio, avrebbe dovuto, o meglio avrebbe potuto quanto meno sollevare un minimo di dibattito. Ci provo , ci ri-provo.Galoppini metteva in luce ciò che è nell'ambito dell'ovvio, e cioè che ciò che ha VERAMENTE annientato la identità europea , sono stati 60 anni di AMERICANISMO, che ha invaso ogni dominio dell'agire umano. Aggiungo considerazioni personali : sono convinto che l'americanismo non abbia vinto, ma stravinto, è sufficiente guardare la gioventù 'europea', quella 'bianca' per accorgersene. E' penetrato, omologando a sè tutto, nelle strutture profonde del pensiero, unificandi l'immaginario collettivo. Oggi si 'pensa' americano, le strutture mentali non sono europee....Ora veniamo all'annoso problema della "islamizzazione" dell'Europa .Ho due certezze al riguardo : la prima che il 99% degli uomini occidentali sono talmente penetrati di materialismo, da non "correre assolutamente il rischio", la seconda è che anche i cd. "allogeni" verrano integrati ( é anche la loro volontà ) negli schemi occidentali.Anzi lo faranno più in fretta di altri, e forse anche più in profondità, come tutti i convertiti.

Nel corso della millenaria storia europea, cercando di andare ad individuare quali fenomeni e quali avvenimenti possano averci portato sull'orlo del precipizio, ho sempre considerato 2 momenti come "punti di non ritorno" verso la distruzione dell'identità e della Tradizione del nostro continente: il primo momento lo vedo nella Rivoluzione francese, con lo sdoganamento di ideologie foriere di annichilazioni come l'egualitarismo e il giacobinismo, veri cancri ideologici che hanno generato tutti i mostri del tempo moderno, a partire dal marxismo e dal comunismo.
Il secondo momento drammatico è coinciso con la Seconda Guerra Mondiale, dove la soverchiante forza militare del Reich ha fatto si che gli stramaledetti inglesi andassero a chiedere un aiutino oltroceano, e gli americani sono stati ben felici di poter intervenire, sapendo che la vittoria della guerra si sarebbe dovuta a loro. Grazie a questa ingerenza l'asse portante del mondo ha smesso di coincidere geograficamente con l'Europa ma si è spostata ad ovest, e da allora risiede nelle mani americane. La Grande Europa è morta in quel momento. Tanto strateghi della sottomissione gli americani, tanto imbelli e servili le classi politiche europee del dopoguerra, in particolare naturalmente quelle dei paesi sconfitti, che oltre a dover ringraziare l'invasore-distruttore-"liberatore" dovevano scontare il senso di colpa per aver avuto regimi politici dipinti dai vincitori come "male assoluto".
Oggi la nostra civiltà è minata nelle sue radici profonde dall'american way of life e da tutte le nauseabonde emanazioni, ideate nelle sale dei consigli di amministrazione delle banche ebraiche newyorkesi, il cui capolavoro è costituito dal mondialismo e dalla globalizzazione. Oggi i capisaldi sono una bella macchina, un bel vestiario, l'autoradio, la playstation e altre ridicole minkiate simbolo del più evanescente edonismo. McDonald, cocacola, i film di Splilberg sono il corollario materiale di un adevastazione culturale in corso da 60 anni. La moneta unica e l'Unione Europea sono la scimmiottatura di un modello politico ed economico alieno alla natura e alla tradizione dell'uomo europeo.
Non dimentichiamoci però di altri momenti ben più gloriosi nella storia d'Europa: c'è un mondo levantino che cerca di invaderci e conquistarci da sempre, da 3000 anni è alle porte e alterna calci e pugni a colpi d'ariete.
Ricordiamo i Persiani alle Termopili, ricordiamo i Parti nemici storici di Giulio Cesare e dell'Impero di Roma. E poi compare l'Islam, e serve a fornire una giustificazione religiosa alla preesistente e mai sopita voglia di conquista, basta una lettura integralista del corano per scatenare un millennio di guerre: Carlo Martello ci salva a Poitiers, Vlad Tepes ci difende dalla Valacchia, Lepanto sublima la forza dell'Europa unita militarmente per la sua salvezza, esattamente come le polis greche avevano messo da arte le rivalità per combattere il nemico alle porte. Non si contano gli episodi di crudeltà degli invasori, da Cipro a Roma, passando per Vienna.
Questa voglia di conquista non è sopita nemmeno oggi, è viva ma più accorta, mille anni di scontitte militari insegnano qualcosa.
L'oriente levantino sa perfettamente che oggi ha di fronte non la Grande Europa ma un'ombra di se stessa, corrosa dal di dentro dal giacobinismo e ancor più dall'americanismo.
Se ci troviamo in questo stato di paralisi morale, di assurdo buonismo, di incapacità di vuoto è per colpa americana. Ma non va per nulla sottovalutato quello che è stato, è e sempre sarà un nemico giurato dell'Europa, dei suoi popoli e delle sue civiltà. Che ci sia di mezzo l'islam importa poco, si sono dimostrati nemici prima, durante e lo saranno sempre anche se l'islam scomparisse.
Guerra al devastatore americano e guerra all'invasore levantino. La terza via è l'unica possibile, è l'unica permessa per cercare di salvare quello spiraglio di identità e tradizione che ci sono rimaste.

[Fenris]

Testo originale scritto da LEONIDA
Altre considerazioni ; avrete tutti immagino amici "normali" cioè non politicizzati, essendo questi la stragrande maggioranza. Bene, parlate a loro di "americanizzazione", contestategli Mtv, o peggio chiedete le loro idee in merito a temi come "identità" o peggio " Tradizione". La verità è che certe idee sono ormai in una "riserva", come questo forum.Al di fuori, sono "fuori contesto", non credo sollevino più nemmeno ostilità, ma solo incomprensione.Ed allora la domanda, colpa dell'Islam ?

None, la colpa non è dell'islam. Ma è tanto difficile ragionare in "multitasking", o deve per forza esserci un male alla volta? L'americanizzazione ha creato tutto ciò che sappiamo, tra cui perdita d'identità e di attaccamento alle radici. E questo ha spalancato le porte alle politiche immigratorie dei governi odierni, assolutamente scriteriate. L'immigrazione di massa è un altro pericolo perchè contribuisce a snaturare ulteriormente le già traballanti identità europee, oltre a portare problemi sociali e di criminalità.

E' un ragionamento così difficile?

[Guido Keller]

Testo originale scritto da Fenris
None, la colpa non è dell'islam. Ma è tanto difficile ragionare in "multitasking", o deve per forza esserci un male alla volta? L'americanizzazione ha creato tutto ciò che sappiamo, tra cui perdita d'identità e di attaccamento alle radici. E questo ha spalancato le porte alle politiche immigratorie dei governi odierni, assolutamente scriteriate. L'immigrazione di massa è un altro pericolo perchè contribuisce a snaturare ulteriormente le già traballanti identità europee, oltre a portare problemi sociali e di criminalità.

E' un ragionamento così difficile?

sembra di si...

[LEONIDA (POL)]

Allora innanzi tutto cerchiamo d'essere PRECISI . Una cosa sono gli "allogeni" un'altra gli islamici, che rispetto ai primi sono minoritari. Non vengono qui per iporre l'Islam ma per "sposare l'occidente". Per divenire occidentali. Ripeto : DIVENIRE OCCIDENTALI ! Quindi se non si ferma il primo fenomeno, e cioè l'occidentalizzazione del mondo, non si può fermare il secondo. Non si può.

[Fenris]

Testo originale scritto da LEONIDA
Allora innanzi tutto cerchiamo d'essere PRECISI . Una cosa sono gli "allogeni" un'altra gli islamici, che rispetto ai primi sono minoritari. Non vengono qui per iporre l'Islam ma per "sposare l'occidente". Per divenire occidentali. Ripeto : DIVENIRE OCCIDENTALI ! Quindi se non si ferma il primo fenomeno, e cioè l'occidentalizzazione del mondo, non si può fermare il secondo. Non si può.

Io non sarei così sicuro che non vorranno imporre l'islam quando ne avranno i numeri, se fossi in te.

[C@scio]

Testo originale scritto da Fenris
Io non sarei così sicuro che non vorranno imporre l'islam quando ne avranno i numeri, se fossi in te.

Sì, magari sguainando le scimitarre, su neri cavalli arabi, e gridando "iahiahiah!". Che palle...