CINA: ABORTI FORZATI NELLO SHANDONG, PECHINO FA 'MEA CULPA'
(Tq/Agi) - Pechino, 20 set. - Le autorita' cinesi hanno ammesso che
nella provincia orientale dello Shandong, all'inizio del 2005, migliaia
di persone sono state forzate ad abortire o ad essere sterilizzate.
Secondo l'agenzia 'Xinhua', gli abusi sono avvenuti nella citta' di
Linyi, dove l'agenzia di pianificazione familiare locale ha obbligato
le donne a sottoporsi al'interruzione di gravidanza oppure ha arrestato
i familiari dei contadini che rifiutavano di essere sterilizzati. "I
responsabili sono stati destituiti dagli incarichi", ha detto Yu
Xuejun, portavoce della Commissione Nazionale per la popolazione e
pianificazione familiare. "Le indagini preliminari indicano che
pratiche di pianificazione famigliare illegale hanno violato i diritti
legali e gli interessi dei cittadini", ha aggiunto Yu. Nei giorni
scorsi, il settimanale 'Time' aveva scritto che 7.000 persone erano
state sterilizzate contro la loro volonta', mentre alcune
organizzazioni a tutela dei diritti civili avevano denunciato la morte
di alcune persone picchiate dopo l'arresto. Uno degli attivisti locali,
Chen Guangcheng, che e' cieco e che ha fatto filtrare sulla stampa
straniera la notizia degli abusi, e' in sciopero della fame da domenica
scorsa, perche' le autorita' non gli permettono visite esterne.