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    Predefinito SANTI - San Ferdinando III Re di Leon e di Castiglia

    San Ferdinando III Re di Leon e di Castiglia





    Figlio di Alfonso IX re di León e Berenguela di Castiglia, fu governatore modello dai solidi principi cristiani. Nel1217, all'età di 18 anni, ereditò la Castiglia, la terra di sua madre e nel 1230 il León, quella di suo padre. In questo modo unificò i due regni. Re prudente, si circondò sempre di persone fidate, con cui si consultava per le questioni più problematiche e urgenti. Di Ferdinando erano note anche la profonda devozione alla Madonna e la grande umiltà. Si sposò in prime nozze con Beatrice di Svezia (1219) e poi con Maria de Ponthieu (1235). Dalle due unioni nacquero complessivamente tredici figli. Ma la storia ricorda Ferdinando anche per le guerre contro i saraceni che gli permisero di riconquistare i regni di Cordova, Siviglia, Jaén e Murcia. Nel 1221 il sovrano fondò la cattedrale di Burgos, si deve a lui anche l'ampliamento dell'università di Salamanca. Morì il 30 maggio 1252 e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria a Siviglia. È stato canonizzato da Papa Clemente X il 4 febbraio 1671. (Avvenire)



    Nacque nel 1198 da Alfonso IX, re di León, e Berenguela di Castiglia, e con lui si unirono definitivamente i due regni. La morte prematura di Enrico I di Castiglia (1217) aveva portato inaspettatamente la corona castigliana alla sorella Berenguela. Questa, con grande prudenza e sagacia, la cedette spontaneamente al figlio Ferdinando, durante una grande assemblea tenuta a Valladolid, per cui, nel luglio 1217, egli venne riconosciuto come re dai nobili castigliani. Nel 1230 prese possesso del regno di León, dopo aver vinto i non pochi ostacoli derivanti dalle disposizioni testamentarie del padre il quale, poco prima di morire, aveva nominato uniche eredi del regno le figlie Sancia e Dolce.
    L'unione definitiva dei due regni di Castiglia e di León costituisce uno dei fatti più gloriosi della vita di Ferdinando. Preparata accuratamente dalla madre Berenguela, favorita dalla gerarchia ecclesiastica ed appoggiata costantemente dai papi Innocenzo III e Onorio III, tale unione annullò per sempre una delle più frequenti cause di attrito tra i regni spagnoli, particolarmente perniciosa per la lotta contro il comune nemico, cioè l'Islam.
    Ferdinando sposò in prime nozze Beatrice di Svevia (1219) e poi Maria de Ponthieu (1235) e da queste unioni nacquero tredici figli; questa politica matrimoniale, poi, stabilì strette relazioni con la casata imperiale di Germania e con quella reale di Francia. Il primo matrimonio diede al figlio Alfonso X, il Saggio, fondamento giuridico per aspirare al trono germanico.
    Ma l'aspetto più rilevante del regno di Ferdinando è la "Riconquista". Armato cavaliere a Burgos (1219) e riappacificati all'interno i suoi regni, consacrò, per trent'anni, tutta la sua attività bellica alla lotta contro l'Islam. Il suo scopo era non soltanto di liberare completamente la Spagna ancora oppressa, ma anche di schiacciare il potere musulmano, aspirazione suprema delle crociate e del pontificato. La riconquista di città e fortezze così importanti, come Baeza, Jaén, Martos, Córdoba, Siviglia, ecc., gli guadagnarono il titolo di "Conquistatore dell'Andalusia". L'occupazione dei territori andava di pari passo con la restaurazione religiosa; mercè il suo zelo e la sua generosità vennero restaurate le diocesi di Baeza-Jaén, Córdoba, Siviglia, Cartagena e Badajoz, tutte con splendide dotazioni del re, che fu anche il grande mecenate dei capitoli delle Chiese.
    L'immane lavoro compiuto da questo santo re nella lotta contro l'Islàm fu riconosciuto dalla Curia romana, che gli concesse per la prima volta il diritto di patronato, benché limitato ad alcuni benefici delle sedi restaurate; ebbe anche la facoltà di spendere per la "Riconquista" il ricavato della vigesima, raccolto dai collettori pontifici in Spagna per la crociata orientale; allo stesso scopo gli venne concesso il tributo delle "terze reali", cioè una terza parte dei beni ecclesiastici, destinata alla fabbrica delle chiese. Questi favori e la frequente concessione di indulgenze, equiparando i crociati spagnoli a quelli orientali, permisero a Ferdinando di ingrandire il regno castigliano e di affermarne definitivamente l'egemonia sugli altri stati peninsulari.
    Fu un governante modello, di princìpi cristiani, sagace e abile nelle trattative. Il regno di Murcia gli si arrese mediante un trattato firmato da suo figlio; pattuì una tregua con il re moro di Granada; organizzò la marina castigliana, che gli permise di avanzare trionfalmente lungo il Guadalquivir. Si dimostrò sempre intransigente con gli eretici, mentre, per contro, fu sempre generoso e magnanimo verso i vinti, tollerante con i giudei, ubbidiente nei confronti deLla Chiesa. L'iscrizione nelle quattro lingue, ebraica, araba, latina e castigliana, conservata sul suo sepolcro, è la prova più chiara che Ferdinando seppe accattivarsi in pieno tutte le classi della società spagnola.
    Re prudente, ebbe sempre accanto un consiglio di dodici persone, con le quali si consultava sugli affari gravi ed importanti del regno; per governare in pace e giustizia i suoi sudditi, iniziò la redazione di un codice di leggi, ultimato da suo figlio, il quale per questo fu noto come il re delle "Sette Partite". Incrementò le scienze e le arti, diede l'avvio al fiorire dell'università di Salamanca, protesse quella di Valencia e lo Studio Generale di Valladolid; nel suo tempo si costruirono le cattedrali di Leon, Burgos e Toledo, delle quali fu protettore e mecenate; riportò a Compostella le campane che Almansur aveva rubato, ed ebbe la gloria di accogliere nei suoi regni i nascenti Ordini di s. Francesco, s. Domenico e dei Trinitari, favorendo le loro fondazioni.
    Oltre che re magnanimo e capitano invincibile, Ferdinando fu una figura umana esemplare e degna di imitazione. In mezzo alle glorie del mondo fu pio, devotissimo della Madonna, grato sempre al Signore delle sue vittorie, umile fino a chiedere la pubblica penitenza: chiese con edificante umiltà perdono nel momento in cui gli veniva amministrato il Viatico, che volle ricevere in ginocchio, nonostante la grave infermità; riconobbe come ricevuto da Dio il regno che tanto aveva ingrandito e glielo offerse insieme alla sua anima il 30 maggio 1252, pronunziando queste parole: "Signore, nudo uscii dal ventre di mia madre, che era la terra, e nudo mi offro ad essa; o Signore, ricevi la mia anima nello stuolo dei tuoi servi".
    Ferdinando è stato fino ad ora il solo re di Spagna salito alla gloria degli altari. Tutti i cronisti, finanche l'arabo Himyari, sono d'accordo nel riconoscere la purezza dei suoi costumi, la prudenza, l'eroismo, la generosità, la mansuetudine, il suo spirito di servizio al popolo; nella pratica costante di queste virtù e con il saggio governo dei suoi regni, santificò la sua vita e raggiunse tale perfezione morale da essere vero modello di cavaliere cristiano e di governante.
    Il suo culto fu limitato alla città di Siviglia fino al sec. XVII. Nel 1629 si iniziò il processo di canonizzazione; dimostrato il culto immemorabile, accertata la verità di molti miracoli e comprovata l'incorruzione del suo corpo, fu canonizzato da Clemente X, il 4 febbraio 1671. Il culto si estese rapidamente a tutta la Spagna e l'arma dei genieri dell'esercito lo scelse come patrono. Nell'arte è rappresentato sempre giovane ed imberbe, con attributi reali (corona, scettro e sfera) a volte con una statuetta della Madonna che portava con sé nelle sue campagne o con una chiave in mano a ricordare quella consegnatagli dal re moro, dopo la conquista di Siviglia. I carcerati, i poveri e i governanti lo invocano come speciale protettore.


    Autore: Demetrio Mansilla

    Fonte: santiebeati.it

    Ultima modifica di emv; 02-06-20 alle 14:26 Motivo: Rititolazione a scopo classificazione argomenti

  2. #2
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    Lightbulb Re: San Ferdinando III Re di Leon e di Castiglia

    30 MAGGIO 2018: trentesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, inizio NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO (dal 30 Maggio al 7 Giugno), MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE; Santa Giovanna d'Arco, San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia, e SAN FELICE I, PAPA E MARTIRE…



    “San Felice I, papa, 30 maggio.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm#SANTI2



    Home - Stellamatutina.eu - Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/
    Maggio mese di Maria: 30° giorno - La devozione alla Madonna
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-30-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 30° giorno.
    LA DEVOZIONE ALLA MADONNA.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”




    30 maggio - S. Ferdinando III, re
    https://forum.termometropolitico.it/...castiglia.html
    “San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia
    30 maggio 1198 - 30 maggio 1252.

    Figlio di Alfonso IX re di León e Berenguela di Castiglia, fu governatore modello dai solidi principi cristiani. Nel 1217, all'età di 18 anni, ereditò la Castiglia, la terra di sua madre e nel 1230 il León, quella di suo padre. In questo modo unificò i due regni. Re prudente, si circondò sempre di persone fidate, con cui si consultava per le questioni più problematiche e urgenti. Di Ferdinando erano note anche la profonda devozione alla Madonna e la grande umiltà. Si sposò in prime nozze con Beatrice di Svezia (1219) e poi con Maria de Ponthieu (1235). Dalle due unioni nacquero complessivamente tredici figli. Ma la storia ricorda Ferdinando anche per le guerre contro i saraceni che gli permisero di riconquistare i regni di Cordova, Siviglia, Jaén e Murcia. Nel 1221 il sovrano fondò la cattedrale di Burgos, si deve a lui anche l'ampliamento dell'università di Salamanca. Morì il 30 maggio 1252 e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria a Siviglia. È stato canonizzato da Papa Clemente X il 4 febbraio 1671. (Avvenire)
    Patronato: Ingegneri, Spagna
    Etimologia: Ferdinando = guerriero audace, dal tedesco.
    Martirologio Romano: A Siviglia in Spagna, san Ferdinando III, che, re di Castiglia e León, fu saggio amministratore del suo regno, cultore di arti e scienze e solerte nella diffusione della fede.
    Martirologio tradizionale (30 maggio): A Siviglia, nella Spagna, san Ferdinando terzo, Re di Castiglia e di Leon, per l'eccellenza delle virtù chiamato il Santo, il quale, illustre per lo zelo nel propagare la fede, in fine, soggiogati i Mori, felicemente se ne volò al regno celeste, lasciando quello terreno.”



    https://forum.termometropolitico.it/...na-d-arco.html



    30 Maggio - Santa Giovanna d'Arco
    http://www.preghiereperlafamiglia.it...nna-d-arco.htm
    "30 MAGGIO SANTA GIOVANNA D'ARCO
    Domrémy, Francia, 1412 circa - Rouen, Francia, 30 maggio 1431.

    Figlia di contadini, analfabeta, lasciò giovanissima la casa paterna per seguire il volere di Dio, rivelatole da voci misteriose, secondo il quale avrebbe dovuto liberare la Francia dagli Inglesi. Presentatasi alla corte di Carlo VII, ottenne dal re di poter cavalcare alla testa di un'armata e, incoraggiando le truppe con la sua ispirata presenza, riuscì a liberare Orleans e a riportare la vittoria di Patay. Lasciata sola per la diffidenza della corte e del re, Giovanna non potè condurre a termine, secondo il suo progetto, la lotta contro gli Anglo-Borgognoni; fu dapprima ferita alle porte di Parigi e nel 1430, mentre marciava verso Compiegne, fatta prigioniera dai Borgognoni, che la cedettero agli Inglesi. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, dopo estenuanti interrogatori fu condannata per eresia ed arsa viva. Fu riabilitata nel 1456. Nel 1920 Benedetto XV la proclamava santa.”




    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE, 30 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...7f&oe=5B7812D5





    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE
    SAN FERDINANDO III RE
    Confessore.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA

    Ferdinando III, nato a Zamora il 5 agosto 1501, fu Re di Castiglia e Leon dal 1217 alla morte. Fu zelante propagatore della Fede, patrono delle arti e delle scienze e valoroso combattente per il Regno di Cristo contro i Mori che allora occupavano varie regioni delle Spagne. Tra le alte imprese, degna di memoria è la liberazione di Siviglia (22 dicembre 1248) che aprì la strada alla completa redenzione dell’Andalusia, eccezion fatta per il Sultanato di Granada. Morì a Siviglia il 30 maggio 1252, dopo aver ricevuto devotissimamente in ginocchio gli estremi Sacramenti.
    Il suo corpo inumato nella cattedrale di Santa Maria della Sede dove tuttora si conserva e venera. Glorioso per miracoli, Alessandro VII l’iscrisse fra i Beati il 31 maggio 1655 e Clemente X fra i Santi il 4 febbraio 1671.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f7&oe=5BB70B2B
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ssore.html?m=1





    «MERCOLEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DOPO LA PENTECOSTE.
    SANTA GIOVANNA D'ARCO.
    Vergine.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA

    Giovanna d’Arco, nata a Domremy in Lorena il 6 gennaio 1412, fu eletta da Dio per andare in soccorso del futuro Carlo VIII di Francia contro gli Inglesi. Accolta nell’esercito francese, a diciassette anni, confidando in Gesù e Maria, lo guidò alle vittorie di Orleans e Patay, che permisero la consacrazione di Carlo VIII a Reims. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni che la vendettero agli alleati Inglesi. Questi, dopo un processo - in seguito invalidato da Callisto III - la arsero a Rouen il 30 maggio 1431. Questa vergine guerriera, dichiarata Venerabile da Leone XIII il 27 gennaio 1894, fu beatificata da san Pio X il 18 aprile 1909 e canonizzata da Benedetto XV il 16 maggio 1920. Pio XI la elesse a patrona della Gioventù Cattolica femminile.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...f5&oe=5BC5053C
    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...rgine.html?m=1





    «NOVENA AL SACRATISSIMO CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO.
    (30 Maggio - 7 Giugno)

    I.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!", ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    II.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!", ecco che al Padre vostro, nel vostro nome, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    III.O mio Gesù, che avete detto: "In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!", ecco che, appoggiato all'infallibilità delle vostre sante parole, io chiedo la grazia (si esprima la grazia).
    Pater, Ave, Gloria.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Voi.
    O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbiate pietà di noi miseri peccatori, ed accordateci le grazie che vi domandiamo per mezzo dell'Immacolato Cuore di Maria, vostra e nostra tenera Madre.
    San Giuseppe, padre putativo del Sacro Cuore di Gesù, pregate per noi.
    Salve, Regina.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0d&oe=5BB5EE9F









    San Felice I - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-felice-i/
    «30 maggio, San Felice I, Papa e Martire (+ Roma, 30 dicembre 274).
    “San Felice primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il trenta Dicembre”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-269x300.jpg






    https://www.youtube.com/user/sodalitium
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/




    “Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.”
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    CATECHISMO- PIO X - domusmarcellefebvre110815






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431) :: Ligue Saint Amédée
    “30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._lWgAEq8Yb.jpg





    “A mettre entre les mains des petits catholiques!
    Sainte Jeanne d'Arc, priez pour notre jeunesse!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...be&oe=5B7F68DF





    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d7&oe=5B7B29E7





    «Gentil Dauphin, j’ai nom Jehanne la Pucelle, et vous mande le Roy des cieulx, par moi, que vous serez sacré et couronné à la ville de Rheims, et serez lieutenant du Roy des cieulx qui est Roy de France».
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cb&oe=5BC07638





    “30 mai 1232 : Antoine de Padoue, Frère mineur et Docteur de l’Eglise est canonisé par Grégoire IX.”






    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    https://www.sursumcorda.cloud/articoli.html
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/carlo-di-pietro.html
    “Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare i santi Basilio ed Emmélia sua moglie, genitori dei beati Vescovi Basilio Magno, Gregorio Nisséno e Piétro di Sebaste, e della beata Macrina Vergine. Questi santi coniugi, al tempo di Galério Massimiàno, mandati in esilio, dimorarono nelle solitudini del Ponto; e dopo la persecuzione, lasciando i figli eredi delle loro virtù, si riposarono in pace. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questi Santi, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, i santi Basilio ed Emmélia sua moglie possano essere miei avvocati e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”
    “San Gerardo pregate per noi. Vita almi Patris nostri Gerardi Episcopi Potentini –
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...ni.html”
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    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini - Centro Studi Giuseppe Federici
    «Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 53/17 del 30 maggio 2018, San Felice I.

    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini
    30 maggio 1799: la popolazione riminese, guidata dal “parone” (pescatore proprietario di barca) Giuseppe Federici, detto “il glorioso”, liberava Rimini dagli invasori giacobini.»



    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/


    https://www.facebook.com/romancatholicsnonunacum/





    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.radiospada.org
    Edizioni Radio Spada - Home
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial/?fref=nf
    “L'omaggio di Radio Spada a Santa Giovanna d'Arco, copatrona di Francia (festa 30 maggio).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...cc&oe=5B7EC137





    “30 maggio 2018. Felice I, papa, santo, Romano (5 gennaio 269 - 30 dicembre 274), fu sepolto nella Cripta dei Papi, nel Cimitero di Callisto. Sue reliquie insigni sono in S. Sisto a Via Appia in un cofanetto murato nella parete sinistra.
    M.R.: 30 maggio - San Felice primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il 30 dicembre, il quale, governò la Chiesa al tempo del Principe Aureliano.
    [Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari].”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0d&oe=5B7EE691








    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!

    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

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    Lightbulb Re: San Ferdinando III Re di Leon e di Castiglia

    30 MAGGIO 2019: trentesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Santi Basilio ed Emmélia, Santa Giovanna d'Arco, San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia, e SAN FELICE I, PAPA E MARTIRE; ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO AL CIELO…



    «ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Ascensione di Nostro Signore
    Guéranger, L'anno liturgico - Ascensione di Nostro Signore


    “San Felice I, papa, 30 maggio.”
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico





    Della festa dell'Ascensione - Sodalitium
    Della festa dell'Ascensione - Sodalitium
    «Catechismo Maggiore di San Pio X – Dell’Ascensione del Signore.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/6duomo.jpg





    http://www.sodalitium.biz/ascensione-del-signore/
    «30 maggio 2019, Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo, festa di precetto.

    “L’ineffabile successione dei misteri dell’Uomo-Dio è sul punto di ricevere l’ultimo complemento. Ma l’allegrezza della terra è salita fino al cielo; le angeliche gerarchie si preparano a ricevere il capo già promesso, mentre i loro principi sono vigili alle porte, pronti ad aprirle, quando risuonerà il segnale del divino Trionfatore. Le sante anime, liberate dal limbo già da quaranta giorni, attendono il felice momento in cui la via del cielo, chiusa per il peccato, si aprirà improvvisamente, ed essi potranno percorrerla al seguito del loro Redentore. L’ora incalza, ed è tempo ormai che il divin Risorto venga a mostrarsi, ed a ricevere l’addio di coloro che l’attendono di minuto in minuto, e che deve lasciare ora in questa valle di lacrime”.
    O Dio onnipotente, te ne preghiamo, concedi a noi che crediamo nell’Ascensione al cielo del tuo Unigenito, nostro Redentore, di vivere sempre con la mente in cielo.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...on-300x300.jpg
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...46-211x300.jpg










    «Ascensione del Signore - Sodalitium.

    O nostro Emmanuele! Fiduciosi nella tua parola, risoluti a seguirti in tutti i misteri che non furono compiuti che per noi, ad accompagnarti nell’umiltà di Betlemme, nella partecipazione dei dolori del Calvario, nella Risurrezione della Pasqua, aspiriamo ad imitarti anche, quando l’ora sarà venuta, nella tua trionfale Ascensione. In questa attesa noi ci uniamo al coro degli Apostoli ed al loro saluto, ai nostri Padri, la cui moltitudine ti accompagna e ti segue, Volgi i tuoi sguardi sopra di noi, o divino Pastore! il momento della riunione non è ancora giunto. Proteggi le tue pecorelle, e veglia affinché neppure una si perda e manchi all’incontro. Istruiti, d’ora in avanti, sulla nostra fine, saldi nell’amore e nella meditazione dei misteri che ci hanno condotti a quello di oggi, noi l’adottiamo in questo stesso giorno, quale oggetto di nostra attesa e meta dei nostri desideri. Ma finché venga quel momento che ci riunirà a te, cosa faremmo quaggiù se la Virtù dell’Altissimo, che ci hai promesso, non scenderà presto sopra di noi, se non verrà a portarci la pazienza nell’esilio, la fedeltà nell’assenza, l’amore che solo può sostenere un cuore che sospira per il possesso? Vieni dunque, o divino Spirito! Non ci lasciare languire, affinché il nostro sguardo resti fisso nel cielo, ove regna e ci attende il nostro Salvatore, e non permettere che questo nostro occhio umano sia tentato, nella sua stanchezza, di abbassarsi su di un mondo terrestre, dove Gesù non si lascerà più vedere.»



    «San Felice I - Sodalitium
    Ascensione - Sodalitium
    30 maggio, San Felice I, Papa e Martire (+ Roma, 30 dicembre 274).
    “San Felice primo, Papa e Martire, il cui giorno natalizio è ricordato il trenta Dicembre”.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-269x300.jpg





    “Della festa dell’Ascensione”
    https://www.agerecontra.it/2019/05/d...ellascensione/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...gino_cat75.jpg


    “Ascensione del Signore al Cielo.”
    https://forum.termometropolitico.it/...-al-cielo.html
    https://forum.termometropolitico.it/...l-cielo-4.html

    “30 maggio - S. Giovanna d'Arco.”
    https://forum.termometropolitico.it/...na-d-arco.html
    https://forum.termometropolitico.it/...-d-arco-2.html

    “30 maggio - S. Ferdinando III, re.”
    30 maggio - S. Ferdinando III, re
    “San Ferdinando III Re di Leon e di Castiglia.”
    https://forum.termometropolitico.it/...castiglia.html
    “San Ferdinando III, Re di Leon e di Castiglia
    30 maggio 1198 - 30 maggio 1252.

    Figlio di Alfonso IX re di León e Berenguela di Castiglia, fu governatore modello dai solidi principi cristiani. Nel 1217, all'età di 18 anni, ereditò la Castiglia, la terra di sua madre e nel 1230 il León, quella di suo padre. In questo modo unificò i due regni. Re prudente, si circondò sempre di persone fidate, con cui si consultava per le questioni più problematiche e urgenti. Di Ferdinando erano note anche la profonda devozione alla Madonna e la grande umiltà. Si sposò in prime nozze con Beatrice di Svezia (1219) e poi con Maria de Ponthieu (1235). Dalle due unioni nacquero complessivamente tredici figli. Ma la storia ricorda Ferdinando anche per le guerre contro i saraceni che gli permisero di riconquistare i regni di Cordova, Siviglia, Jaén e Murcia. Nel 1221 il sovrano fondò la cattedrale di Burgos, si deve a lui anche l'ampliamento dell'università di Salamanca. Morì il 30 maggio 1252 e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria a Siviglia. È stato canonizzato da Papa Clemente X il 4 febbraio 1671. (Avvenire)
    Patronato: Ingegneri, Spagna
    Etimologia: Ferdinando = guerriero audace, dal tedesco.
    Martirologio Romano: A Siviglia in Spagna, san Ferdinando III, che, re di Castiglia e León, fu saggio amministratore del suo regno, cultore di arti e scienze e solerte nella diffusione della fede.
    Martirologio tradizionale (30 maggio): A Siviglia, nella Spagna, san Ferdinando terzo, Re di Castiglia e di Leon, per l'eccellenza delle virtù chiamato il Santo, il quale, illustre per lo zelo nel propagare la fede, in fine, soggiogati i Mori, felicemente se ne volò al regno celeste, lasciando quello terreno.”





    Maggio mese di Maria: 30° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
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    “Maggio mese di Maria: 30° giorno. LA DEVOZIONE ALLA MADONNA.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010.”








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    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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    Sardinia Tridentina: Ascensione
    “ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO AL CIELO.

    Stazione a San Pietro.
    Doppio di I classe con ottava privilegiata di III ordine.
    Paramenti bianchi.
    Nella Basilica di San Pietro, dedicata a uno dei principali testimoni dell'Ascensione del Signore, si celebra oggi (Orazione) l'anniversario di questo mistero, che segna il termine della vita terrena di Gesù.
    Durante i quaranta giorni, che seguirono la sua Risurrezione, il Redentore pose le basi della sua Chiesa, alla quale doveva poco dopo mandare lo Spirito Santo. L'Epistola e il Vangelo di questo giorno riassumono tutti gli insegnamenti del Maestro. Gesù lascia quindi questa terra, e tutta la Messa è la celebrazione della Sua gloriosa elevazione in cielo dove gli fanno scorta le anime liberate dal Limbo (Alleluia), che entrano al suo seguito nel regno celeste, ove partecipano più ampiamente alla sua divinità (Prefazio).
    L'Ascensione ci predica il dovere di innalzare i nostri cuori a Dio e, infatti, l'Orazione ci fa chiedere di abitare in ispirito con Gesù nelle regioni celesti, dove siamo chiamati ad abitare un giorno con il corpo. Durante tutta l'Ottava si recita il Credo: «Credo in un solo Signore Gesù Cristo Figlio unico di Dio... che è asceso al cielo, dove siede alla destra del Padre». Il Gloria dice pure: «Signore, Figlio unico di Dio Gesù Cristo, tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi». Nel Prefazio proprio che si recita fino alla Pentecoste, si rendono grazie a Dio pel fatto che «il Cristo risorto, dopo essere apparso a tutti i discepoli, si sia innalzato in cielo sotto i loro sguardi». Durante tutta l'Ottava si recita ugualmente il Communicantes proprio a questa festa; in esso la Chiesa ci ricorda che «celebra il giorno sacrosanto nel quale Nostro Signore, Figlio unico di Dio, si degnò di introdurre nella gloria e porre alla destra del Padre la nostra fragile carne» alla quale si era unito nel Mistero dell'Incarnazione.
    Ogni giorno la liturgia ci ricorda, all'Offertorio (Suscipe Sancta Trinitas) e al Canone (Unde et memores) che essa, secondo l'ordine del Signore, offre il Santo Sacrificio «in memoria della beatissima passione di Gesù Cristo, della sua risurrezione dalla tomba, e della sua gloriosa Ascensione al cielo». Infatti l'uomo è salvato solo per l'unione dei misteri della Passione e della Risurrezione con quello dell'Ascensione. «Per la tua morte e la tua sepoltura, per la tua santa Risurrezione, per la tua mirabile Ascensione, liberaci, Signore» (Litanie dei Santi).
    Offriamo a Dio il sacrifizio divino «in memoria della gloriosa Ascensione del Figliuolo Suo» affinché, liberati dai mali presenti, giungiamo con Gesù alla vita eterna (Secreta).
    Con l'Ascensione si aprono gli ultimi tempi, il tempo della Chiesa, in attesa della seconda venuta del Figlio di Dio a giudicare gli uomini e il mondo col fuoco.
    INTROITUS
    Act 1.11.- Viri Galilaei, quid admirámini aspiciéntes in coelum? allelúia: quemádmodum vidístis eum ascendéntem in coelum, ita véniet, allelúia, allelúia, allelúia. ~~ Ps 46.2.- Omnes gentes, pláudite mánibus: iubiláte Deo in voce exsultatiónis. ~~ Glória ~~ Viri Galilaei, quid admirámini aspiciéntes in coelum? allelúia: quemádmodum vidístis eum ascendéntem in coelum, ita véniet, allelúia, allelúia, allelúia.
    Act 1:11.- Uomini di Galilea, perché ve ne state stupiti a mirare il cielo? alleluia: nello stesso modo che lo avete visto ascendere al cielo, così ritornerà, alleluia, alleluia, alleluia. ~~ Ps 46.2.-Applaudite, o genti tutte: acclamate Dio con canti e giubilo. ~~ Gloria ~~ Uomini di Galilea, perché ve ne state stupiti a mirare il cielo? alleluia: nello stesso modo che lo avete visto ascendere al cielo, così ritornerà, alleluia, alleluia, alleluia.
    Gloria
    ORATIO
    Orémus.
    Concéde, quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui hodiérna die Unigénitum tuum, Redemptórem nostrum, ad coelos ascendísse crédimus; ipsi quoque mente in coeléstibus habitémus. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
    Preghiamo.
    Concedici, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che noi, che crediamo che oggi è salito al cielo il tuo Unigenito, nostro Redentore, abitiamo anche noi col nostro spirito in cielo. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
    LECTIO
    Léctio Actuum Apostólorum.
    Act 1.1-11
    Primum quidem sermónem feci de ómnibus, o Theóphile, quæ coepit Iesus facere et docére usque in diem, qua, præcípiens Apóstolis per Spíritum Sanctum, quos elégit, assúmptus est: quibus et praebuit seípsum vivum post passiónem suam in multas arguméntis, per dies quadragínta appárens eis et loquens de regno Dei. Et convéscens, præcépit eis, ab Ierosólymis ne discéderent, sed exspectárent promissiónem Patris, quam audístis -inquit - per os meum: quia Ioánnes quidem baptizávit aqua, vos autem baptizabímini Spíritu Sancto non post multos hos dies. Igitur qui convénerant, interrogábant eum, dicéntes: Dómine, si in témpore hoc restítues regnum Israël? Dixit autem eis: Non est vestrum nosse témpora vel moménta, quæ Pater pósuit in sua potestáte: sed accipiétis virtútem superveniéntis Spíritus Sancti in vos, et éritis mihi testes in Ierúsalem et in omni Iudaea et Samaría et usque ad últimum terræ. Et cum hæc dixísset, vidéntibus illis, elevátus est, et nubes suscépit eum ab óculis eórum. Cumque intuerétur in coelum eúntem illum, ecce, duo viri astitérunt iuxta illos in véstibus albis, qui et dixérunt: Viri Galilaei, quid statis aspiciéntes in coelum? Hic Iesus, qui assúmptus est a vobis in coelum, sic véniet, quemádmodum vidístis eum eúntem in coelum.
    Nel primo libro ho raccontato, o Teofilo, tutto ciò che Gesú fece ed insegnò dall’inizio fino al giorno in cui, dati per mezzo dello Spirito Santo i suoi ordini agli Apostoli che aveva eletti, fu assunto in cielo. Ad essi ancora si mostrò vivo dopo la sua passione, dando molte prove, apparendo ad essi durante quaranta giorni, e parlando del regno di Dio. Ed insieme a mensa, comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di aspettare la promessa del Padre, la quale avete udita per bocca mia: poiché invero Giovanni battezzò con l’acqua, ma voi sarete battezzati nello Spirito Santo di qui a non molti giorni. Ma i convenuti lo interrogavano, dicendo: Signore, ricostituirai allora il regno di Israele? Egli però disse loro: Non appartiene a voi sapere i tempi e i momenti che il Padre ha riservati in suo potere: ma lo Spirito Santo discenderà sopra di voi, vi comunicherà la sua forza e voi mi sarete testimoni in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria, fino all’estremo della terra. E detto questo si elevò da terra e una nuvola lo nascose ai loro occhi. E mentre stavano fissamente mirando lui che saliva in cielo, ecco due uomini in bianche vesti si avvicinarono ad essi e dissero: Uomini di Galilea, perché state mirando verso il cielo? Quel Gesù che da voi ascese in cielo, verrà così come lo avete veduto salire al cielo.
    ALLELUIA
    Allelúia, allelúia
    Ps 46.6.
    Ascéndit Deus in iubilatióne, et Dóminus in voce tubæ. Allelúia.
    Ps 67.18-19.
    Dóminus in Sina in sancto, ascéndens in altum, captívam duxit captivitátem. Allelúia.
    Alleluia, alleluia
    Iddio è asceso nel giubilo e il Signore al suono delle trombe. Alleluia.
    Il Signore dal Sinai viene nel santuario, salendo in alto, trascina schiava la schiavitù. Alleluia.
    EVANGELIUM
    Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Marcum.
    Marc 16.14-20
    In illo témpore: Recumbéntibus úndecim discípulis, appáruit illis Iesus: et exprobrávit incredulitátem eórum et durítiam cordis: quia iis, qui víderant eum resurrexísse, non credidérunt. Et dixit eis: Eúntes in mundum univérsum, prædicáte Evangélium omni creatúræ. Qui credíderit et baptizátus fúerit, salvus erit: qui vero non credíderit, condemnábitur. Signa autem eos, qui credíderint, hæc sequéntur: In nómine meo dæmónia eiícient: linguis loquantur novis: serpentes tollent: et si mortíferum quid bíberint, non eis nocébit: super ægros manus impónent, et bene habébunt. Et Dóminus quidem Iesus, postquam locútus est eis, assúmptus est in coelum, et sedet a dextris Dei. Illi autem profécti, prædicavérunt ubíque, Dómino cooperánte et sermónem confirmánte, sequéntibus signis.
    In quel tempo: Gesù apparve agli undici, mentre erano a mensa, e rinfacciò ad essi la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano prestato fede a quelli che lo avevano visto resuscitato. E disse loro: Andate per tutto il mondo: predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo: chi poi non crederà, sarà condannato. Ed ecco i miracoli che accompagneranno coloro che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, maneggeranno serpenti, e se avran bevuto qualcosa di mortifero non farà loro male: imporranno le mani ai malati e questi guariranno. E il Signore Gesù, dopo aver parlato con essi, fu assunto in cielo e si assise alla destra di Dio. Essi se ne andarono a predicare per ogni dove, mentre il Signore li assisteva e confermava la loro parola con i miracoli che la seguivano.
    Credo
    OFFERTORIUM
    Ps 46.6.
    Ascéndit Deus in iubilatióne, et Dóminus in voce tubæ, allelúia.
    Iddio è asceso nel giubilo e il Signore al suono delle trombe. Alleluia.
    SECRETA
    Súscipe, Dómine, múnera, quæ pro Fílii tui gloriósa censióne deférimus: et concéde propítius; ut a præséntibus perículis liberémur, et ad vitam per veniámus ætérnam. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum filium tuum, qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti, Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
    Accetta, o Signore, i doni che Ti offriamo in onore della gloriosa Ascensione del tuo Figlio: e concedi propizio che, liberi dai pericoli presenti, giungiamo alla vita eterna. Per il medesimo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
    PRÆFATIO DE ASCENSIONE DOMINI
    Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre, nos tibi semper et ubíque grátias ágere: Dómine sancte, Pater omnípotens, ætérne Deus: per Christum, Dóminum nostrum. Qui post resurrectiónem suam ómnibus discípulis suis maniféstus appáruit et, ipsis cernéntibus, est elevátus in coelum, ut nos divinitátis suæ tribúeret esse partícipes. Et ídeo cum Angelis et Archángelis, cum Thronis et Dominatiónibus cumque omni milítia coeléstis exércitus hymnum glóriæ tuæ cánimus, sine fine dicéntes:
    È veramente degno e giusto, conveniente e salutare, che noi, sempre e in ogni luogo, Ti rendiamo grazie, o Signore Santo, Padre Onnipotente, Eterno Iddio: per Cristo nostro Signore. Il quale dopo la sua resurrezione apparve manifestamente a tutti i suoi discepoli, alla cui vista salì al cielo, per farci partecipi della sua divinità. E perciò con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutta la milizia dell’esercito celeste, cantiamo l’inno della tua gloria, dicendo senza fine:
    INFRA ACTIONEM
    Communicántes, et diem sacratíssimum celebrántes, quo Dóminus noster, unigénitus Fílius tuus, unítam sibi fragilitátis nostræ substántiam in glóriæ tuæ déxtera collocávit: sed et memóriam venerántes, in primis gloriósæ semper Vírginis Maríæ, Genetrícis eiuúsdem Dei ei Dómini nostri Iesu Christi: sed et beati Ioseph, eiusdem Virginis Sponsi, et beatórum Apostolórum ac Mártyrum tuórum, Petri et Pauli, Andréæ, Iacóbi, Ioánnis, Thomæ, Iacóbi, Philíppi, Bartholomaei, Matthaei, Simónis et Thaddaei: Lini, Cleti, Cleméntis, Xysti, Cornélii, Cypriáni, Lauréntii, Chrysógoni, Ioánnis et Pauli, Cosmæ et Damiáni: et ómnium Sanctórum tuórum; quorum méritis precibúsque concédas, ut in ómnibus protectiónis tuæ muniámur auxílio. Per eúndem Christum, Dóminum nostrum. Amen.
    Uniti in comunione celebriamo il giorno santissimo in cui nostro Signore, Figlio tuo unigenito, collocò alla destra della tua gloria l’assunta natura della nostra umanità: di più veneriamo la memoria, anzitutto della gloriosa sempre Vergine Maria, Madre del medesimo Dio e Signore nostro Gesú Cristo: e poi del beato Giuseppe Sposo della stessa Vergine, e di quella dei tuoi beati Apostoli e Martiri: Pietro e Paolo, Andrea, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Simone e Taddeo, Lino, Cleto, Clemente, Sisto, Cornelio, Cipriano, Lorenzo, Crisogono, Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano, e di tutti i tuoi Santi; per i meriti e per le preghiere dei quali concedi che in ogni cosa siamo assistiti dall'aiuto della tua protezione. Per il medesimo Cristo nostro Signore. Amen.
    COMMUNIO
    Ps 67.33-34
    Psállite Dómino, qui ascéndit super coelos coelórum ad Oriéntem, allelúia.
    Salmodiate al Signore che ascende al di sopra di tutti i cieli a Oriente, alleluia.
    POSTCOMMUNIO
    Orémus.
    Præsta nobis, quaesumus, omnípotens et miséricors Deus: ut, quæ visibílibus mystériis suménda percépimus, invisíbili consequámur efféctu. Per Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.
    Preghiamo.
    Concedici, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente e misericordioso, che di quanto abbiamo ricevuto mediante i visibili misteri, ne conseguiamo l’invisibile effetto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.”
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    “L'ANGOLO PATRISTICO.
    • Sermone di san Leone Papa.
    Sermone 1 sull'Ascensione del Signore.

    Quest'oggi, o dilettissimi, si compie il numero di quaranta giorni sacri trascorsi dopo la beata e gloriosa risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, colla quale, nello spazio di tre giorni, la potenza divina rialzò il vero tempio di Dio che l'empietà dei Giudei aveva distrutto, numero preordinato dalla santissima disposizione della provvidenza a nostra utilità e istruzione: perché il Signore prolungando in questo spazio di tempo la sua presenza corporale quaggiù, la nostra fede nella risurrezione vi trovasse le prove e la conferma necessarie. Perché la morte di Cristo aveva turbato assai i cuori dei discepoli: e lo stordimento della diffidenza era penetrato nei loro spiriti resi pesanti dall'angoscia causata dal suo supplizio sulla croce, dal suo ultimo sospiro, dalla sepoltura del suo corpo esanime.
    Perciò i beatissimi Apostoli e tutti i discepoli, ch'erano sgomenti per la morte di Gesù sulla croce ed avevano esitato sulla fede nella sua risurrezione, furono talmente confermati dall'evidenza della verità, che, lungi dall'essere rattristati al vedere il Signore ascendere nelle altezze dei cieli, furono al contrario ripieni di grande gioia. E certo, c'era là una grande ed ineffabile causa di gioia, allorquando in presenza di questa santa moltitudine, una natura umana s'innalzava al di sopra della dignità di tutte le creature celesti, per sorpassare gli ordini Angelici, per essere elevata più in alto degli Arcangeli, e non arrestarsi nelle sue elevazioni sublimi che allorquando, ricevuta nella dimora dell'eterno Padre, ella sarebbe associata al trono e alla gloria di colui, alla natura del quale si trovava già unita nel Figlio.
    Poiché l'ascensione di Cristo è la nostra elevazione; e il corpo ha la speranza d'essere un giorno dove l'ha preceduto il suo glorioso capo: esultiamo dunque, dilettissimi, con degni sentimenti di gioia, e rallegriamoci con pia azione di grazie. Perché noi quest'oggi non solo siamo stati confermati possessori del paradiso, ma nella persona di Cristo abbiamo penetrato ancora nel più alto dei cieli: e per ineffabile grazia di Cristo, abbiamo ottenuto di più di quanto avevamo perduto per invidia del diavolo. Infatti quelli che il velenoso nemico aveva bandito dalla felicità della prima dimora, il Figlio di Dio se li è incorporati e li ha collocati alla destra del Padre: col quale, essendo Dio, vive e regna insieme collo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Così sia.
    • Omelia di san Gregorio Papa.
    Omelia 29 sul Vangelo.
    Il ritardo che i discepoli frapposero nel credere alla risurrezione del Signore, non fu tanto loro debolezza quanto, per così dire, nostra sicurezza futura. Difatti a motivo del loro dubbio, la risurrezione fu dimostrata con molte prove: e noi quando leggiamo questi fatti, non siamo forse confermati dalla loro esitazione? La storia di Maria Maddalena, che credé subito, mi è meno utile di quella di Tommaso che dubitò per molto tempo. Perché questi, dubitando, toccò le cicatrici delle ferite del Salvatore e tolse così dal nostro cuore la piaga del dubbio.
    Per far penetrare in noi la verità della risurrezione del Signore, dobbiamo notare quel che riferisce Luca, dicendo: «Essendo insieme a mensa comandò loro di non allontanarsi da Gerusalemme» (Act. 1:4). E poco dopo: «A vista di essi, si levò in alto, e una nube lo tolse agli occhi loro» (Act. 1:9). Notate queste parole, osservate questi misteri. Dopo essere stato a mensa con essi, si levò in alto. Mangiò, e poi ascese: affin di renderci manifesta coll'azione del mangiare, la realtà della sua carne. Ma Marco ricorda che il Signore prima di ascendere in cielo, rimproverò ai discepoli la durezza del loro cuore e la loro incredulità. Che è da osservare in ciò, se non che il Signore rimproverò i discepoli quando li lasciava corporalmente, affinché queste parole, dette nel separarsi da loro, rimanessero più profondamente impresse nel cuore di quelli che le ascoltavano?
    Dopo aver ripresa la loro durezza, sentiamo ciò ch'egli comanda: «Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Marc. 16:15). Forse che, fratelli miei, il santo Vangelo doveva predicarsi alle cose insensate, o agli animali privi di ragione, e perciò si dice ai discepoli: «Predicate ad ogni creatura»? Ma col nome di «ogni creatura» qui si indica l'uomo. L'uomo infatti ha qualche cosa di ogni creatura. Perché l'essere gli è comune colle pietre, la vita cogli alberi, la sensibilità cogli animali, l'intelligenza cogli Angeli. Se dunque l'uomo ha qualche cosa di comune con ogni creatura, si può dire, in qualche modo, che l'uomo è ogni creatura. Perciò il Vangelo è predicato ad ogni creatura, quando si predica all'uomo solo.
    • Dai «Discorsi» di sant'Agostino, vescovo.
    (Disc. sull'Ascensione del Signore, ed. A. Mai, 98, 1-2; PLS 2, 494-495)
    "Nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo."
    Oggi nostro Signore Gesù Cristo è asceso al cielo. Con lui salga pure il nostro cuore.
    Ascoltiamo l'apostolo Paolo che proclama: «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio. Pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra» (Col 3.1-2). Come egli è asceso e non si è allontanato da noi, così anche noi già siamo lassù con lui, benché nel nostro corpo non si sia ancora avverato ciò che ci è promesso.
    Cristo è ormai esaltato al di sopra dei cieli, ma soffre qui in terra tutte le tribolazioni che noi sopportiamo come sue membra. Di questo diede assicurazione facendo sentire quel grido: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» (At 9:4). E così pure: «Io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25.35).
    Perché allora anche noi non fatichiamo su questa terra, in maniera da riposare già con Cristo in cielo, noi che siamo uniti al nostro Salvatore attraverso la fede, la speranza e la carità? Cristo, infatti, pur trovandosi lassù, resta ancora con noi. E noi, similmente, pur dimorando quaggiù, siamo già con lui. E Cristo può assumere questo comportamento in forza della sua divinità e onnipotenza. A noi, invece, è possibile, non perché siamo esseri divini, ma per l'amore che nutriamo per lui. Egli non abbandonò il cielo, discendendo fino a noi; e nemmeno si è allontanato da noi, quando di nuovo è salito al cielo. Infatti egli stesso dà testimonianza di trovarsi lassù mentre era qui in terra: Nessuno è mai salito al cielo fuorché colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo, che è in cielo (cfr. Gv 3.13).
    Questa affermazione fu pronunciata per sottolineare l'unità tra lui nostro capo e noi suo corpo. Quindi nessuno può compiere un simile atto se non Cristo, perché anche noi siamo lui, per il fatto che egli è il Figlio dell'uomo per noi, e noi siamo figli di Dio per lui.
    Così si esprime l'Apostolo parlando di questa realtà: «Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo» (1Cor 12.12). L'Apostolo non dice: «Così Cristo», ma sottolinea: «Così anche Cristo». Cristo dunque ha molte membra, ma un solo corpo.
    Perciò egli è disceso dal cielo per la sua misericordia e non è salito se non lui, mentre noi unicamente per grazia siamo saliti in lui. E così non discese se non Cristo e non è salito se non Cristo. Questo non perché la dignità del capo sia confusa nel corpo, ma perché l'unità del corpo non sia separata dal capo.”
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    “Amici della Milizia Angelica di San Tommaso d'Aquino - Confraternita
    Come nell'Antico Testamento il pontefice entrava nel santuario al fine di stare al cospetto di Dio per il popolo, così anche Cristo è entrato in cielo "per intercedere a nostro favore", come dice S. Paolo [Eb 7, 25]. Poiché la sua stessa presenza, con la natura umana portata in cielo, è come un'intercessione per noi: in quanto possiamo sperare che Dio, il quale esaltò in tal modo la natura umana in Cristo, abbia a usare misericordia verso coloro per i quali il Figlio di Dio volle assumere tale natura. San Tommaso d'Aquino.”

    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...ssore.html?m=1
    «SAN FERDINANDO III RE.
    Confessore.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA
    Ferdinando III, nato a Zamora il 5 agosto 1501, fu Re di Castiglia e Leon dal 1217 alla morte. Fu zelante propagatore della Fede, patrono delle arti e delle scienze e valoroso combattente per il Regno di Cristo contro i Mori che allora occupavano varie regioni delle Spagne. Tra le alte imprese, degna di memoria è la liberazione di Siviglia (22 dicembre 1248) che aprì la strada alla completa redenzione dell’Andalusia, eccezion fatta per il Sultanato di Granada. Morì a Siviglia il 30 maggio 1252, dopo aver ricevuto devotissimamente in ginocchio gli estremi Sacramenti.

    Il suo corpo inumato nella cattedrale di Santa Maria della Sede dove tuttora si conserva e venera. Glorioso per miracoli, Alessandro VII l’iscrisse fra i Beati il 31 maggio 1655 e Clemente X fra i Santi il 4 febbraio 1671.»


    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...rgine.html?m=1
    «SANTA GIOVANNA D'ARCO.

    Vergine.
    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    SANTA MESSA
    Giovanna d’Arco, nata a Domremy in Lorena il 6 gennaio 1412, fu eletta da Dio per andare in soccorso del futuro Carlo VIII di Francia contro gli Inglesi. Accolta nell’esercito francese, a diciassette anni, confidando in Gesù e Maria, lo guidò alle vittorie di Orleans e Patay, che permisero la consacrazione di Carlo VIII a Reims. Il 24 maggio del 1430 fu catturata dai Borgognoni che la vendettero agli alleati Inglesi. Questi, dopo un processo - in seguito invalidato da Callisto III - la arsero a Rouen il 30 maggio 1431. Questa vergine guerriera, dichiarata Venerabile da Leone XIII il 27 gennaio 1894, fu beatificata da san Pio X il 18 aprile 1909 e canonizzata da Benedetto XV il 16 maggio 1920. Pio XI la elesse a patrona della Gioventù Cattolica femminile.»






    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini - Centro Studi Giuseppe Federici
    «Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini.
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 53/17 del 30 maggio 2018, San Felice I.
    Insorgenze antigiacobine: la liberazione di Rimini
    30 maggio 1799: la popolazione riminese, guidata dal “parone” (pescatore proprietario di barca) Giuseppe Federici, detto “il glorioso”, liberava Rimini dagli invasori giacobini.»
    http://www.centrostudifederici.org/w...ia-300x205.jpg








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    “Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare i santi Basilio ed Emmélia sua moglie, genitori dei beati Vescovi Basilio Magno, Gregorio Nisséno e Piétro di Sebaste, e della beata Macrina Vergine. Questi santi coniugi, al tempo di Galério Massimiàno, mandati in esilio, dimorarono nelle solitudini del Ponto; e dopo la persecuzione, lasciando i figli eredi delle loro virtù, si riposarono in pace. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi avete loro elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questi Santi, ed a loro affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, i santi Basilio ed Emmélia sua moglie possano essere miei avvocati e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”

    “San Gerardo pregate per noi. Vita almi Patris nostri Gerardi Episcopi Potentini.”»
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...potentini.html


    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"


    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere.html
    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/





    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/








    Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
    http://www.edizioniradiospada.com
    https://www.facebook.com/radiospadasocial

    “30 maggio 2019: ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE (Doppio di prima classe con Ottava).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...96&oe=5D9EE5B3


    “L'omaggio di Radio Spada a Santa Giovanna d'Arco, copatrona di Francia (festa 30 maggio).”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...94&oe=5D9F9946





    «Antiche pietre tombali cattoliche provenienti dal Nordafrica, datate fra il IV e il V secolo.
    Questi, ed altri reperti, testimoniano come, prima della dominazione ariana vandalica e quella maomettana, le attuali Tunisia, Algeria e Marocco fossero punti di vivace Fede.
    Il Nordafrica ci ha trasmesso le più dure, crude e reali testimonianze dei martiri, raccolte negli Acta Martyrum, che ci confermano come la Vera Fede per i berberi e i romani dell'Africa fosse questione di vita o di morte
    "Senza Domenica non possiamo vivere".
    Emerito, portavoce dei martiri di Abitinia (Tunisia), uccisi per aver celebrato e assistito alla Santa Messa.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...75&oe=5D8B42B8






    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    sito dedicato alla crisi dottrinale nella chiesa cattolica

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio, tratta di messaggi subliminali, rock satanico, occultismo, massoneria


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    Indice testi in italiano





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/





    “À propos de l’action héroïque de Sainte Jeanne d’Arc : « Dieu venait à nous cette fois encore par un chemin virginal.» - Cardinal Pie”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...16&oe=5D5737D8
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...62&oe=5D5CD6BA








    “A mettre entre les mains des petits catholiques! Sainte Jeanne d'Arc, priez pour notre jeunesse!”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b5&oe=5D8B9333





    30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431) :: Ligue Saint Amédée
    “30 mai : Sainte Jeanne d'Arc, Vierge, Libératrice de la France (1412-1431).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._lWgAEq8Yb.jpg





    “30 mai 1232 : Antoine de Padoue, Frère mineur et Docteur de l’Eglise est canonisé par Grégoire IX.”


    “Sermon du Père Joseph-Marie pour l'Ascension de Notre Seigneur Jésus-Christ.”
    http://prieure2bethleem.org/predica/2016_05_05_mai.mp3
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...4b&oe=5D522D3B





    “Méditation pour la Fête de l'Ascension.”
    Méditation pour la Fête de l'Ascension
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ce&oe=5D94109B






    “Ascension de Notre Seigneur Jésus-Christ.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ab&oe=5D98F1D2







    «Per la tua morte e la tua sepoltura, per la tua santa Risurrezione, per la tua mirabile Ascensione, liberaci, Signore» (Litanie dei Santi).
    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!

    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    Ultima modifica di emv; 02-06-20 alle 14:28 Motivo: Rimozione contenuti inappropriati
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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