ROMA - Se venisse concesso il voto amministrativo agli immigrati, nel 2006 i potenziali elettori sarebbero 900 mila e nel 2008 supererebbero il milione e mezzo. Lo stima la Caritas Italiana che questa mattina ha presentato una pubblicazione, a sua cura, su "Immigrati e partecipazione. Dalle consulte e dai consiglieri aggiunti al diritto di voto" (ed. Idos).
Secondo le previsioni dei ricercatori del dossier annuale sull'immigrazione, i cittadini non comunitari potenzialmente soggetti di cittadinanza attiva (in possesso di 5 anni di soggiorno) sarebbero 828 mila già nel 2005. Se si votasse per le amministrative nel 2006 questa cifra aumenterebbe di 72 mila e arriverebbe quindi a circa 900 mila. Ma non solo. Nel 2008, gli immigrati regolari che maturerebbero il diritto al voto (tenendo conto dei 650 mila regolarizzati dalla Bossi-Fini e da 100 mila minori figli di stranieri) sarebbero oltre un milione e mezzo.