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  1. #1
    Roscetta
    Ospite

    Post La Castita'?fa L'uomo Piu' Umano

    mi sembra un tema interessante da trattare...


    La castità? Fa l'uomo più umano…
    di Roberto Beretta

    Ha creato il Punto Familia, un centro che a Torino si occupa di formazione della famiglia. Vi passano 25.000 persone ogni anno. I fatti parlano chiaro: la castità umanizza la persona. Intervista a padre Giordano Muraro.

    Padre Giordano Muraro, che è un domenicano e insegna teologia morale a Torino e all'Angelicum di Roma, per prima cosa cita un confratello e illustre collega: Tommaso d'Aquino. Per il grande della Summa la purezza era un effetto della temperanza e - con una quarantina di altre qualità morali - faceva da corteggio alle sette virtù teologali e cardinali. Ma oggi?

    Per rispondere, padre Muraro non si appoggia soltanto alla dottrina: nel 1964 ha fondato con suor Germana (la religiosa diventata celebre anche per le ricette di cucina...) il Punto Familia, una preziosa struttura per la formazione permanente della famiglia che a Torino si è sempre segnalata per l'originalità e la profondità delle proposte. Basti sapere che i suoi 50 professionisti offrono ben 15 corsi per ogni tipo di esigenza: da quelli per fidanzati alla formazione dei giovani sposi, dalla preparazione al parto ai corsi per suoceri o per nonni... Risultato: 25 mila persone ogni anno passano dal Punto, e a molte di esse 4 sacerdote presta la sua competenza.

    Ma, padre, lei ritiene realisticamente che - oggi - si possa ancora proporre ai giovani l'ideale della purezza?

    È fuori dubbio che esiste una specie di congiura del silenzio su questa virtù, che invece fa parte delle qualità che umanizzano la persona.

    Ciò avviene per due motivi: prima di tutto perché è nata una nuova concezione della sessualità, per cui l'idea tradizionale della castità non è più sufficiente. Poi perché le persone non sopportano più di essere limitate nei loro atti; mentre seguire una norma interiore non è affatto una costrizione, bensì un fatto di coerenza e fedeltà. Bisogna dunque ricostruire il concetto di castità e di purezza.

    In che senso?

    Una volta si intendeva la sessualità solo come un elemento utile alla procreazione, ma che portava in sé la minaccia di un piacere disordinato, il quale poteva distogliere la persona dalla costruzione armonica di sé. Oggi invece le scienze umanisti - che ci aiutano a non intendere più il sesso solo dal punto di vista del corpo; la sessualità interessa tutta la persona, sia a livello fisico che psicologico e affettivo che spirituale: l'uomo infatti porta la sua originalità maschile o femminile addirittura nel rapporto con Dio. È come nella Bibbia: nella quale non c'è mai la parola "sesso", ma si punta sui concetto più globale di uomo e di donna.

    La castità quindi deve estendere notevolmente il campo della sua azione, deve regolare l'intera mascolinità e femminilità e non solo gli aspetti fisici di un rapporto. Per esempio, deve imparare a controllare anche le passioni emotive e romantiche che spesso scoppiano tra ragazzi e li conducono a relazioni passeggere e ad affetti senza continuità.

    Qui si recupera il "vecchio" tema dell'educazione alla purezza.

    Però queste parole sono diventate in qualche modo inadeguate. Lo stesso termine "sessualità" ormai è troppo ambiguo. In effetti, parlando di purezza o di verginità, c'è la tendenza a pensare che si tratti di caratteristiche puramente esteriori, fisiche. Invece la purezza è una qualità preziosa che ci permette di crescere in umanità, come uomini e donne completi, sia personalmente che nella coppia. Se la sessualità non è messa al servizio dell'amore, e prende il sopravvento senza regole, non aiuta lo sviluppo di tutta la persona.

    In tutte le religioni esiste il "tabù" della purezza rituale, sembra quasi un elemento per restare separati dal mondo, la paura di mischiarsi con la realtà.

    Sì, in tutte le religioni c'è sempre stata - la parola è grossa - della diffidenza verso la sessualità o, al contrario, si è caricato il sesso di un significato "divino". Si è sempre oscillato tra una concezione molto alta, addirittura sacrale della procreazione, oppure una visione caricata di timori. Ma questo è avvenuto perché la sessualità ha un potere che può diventare travolgente e quindi sconvolgere tutta la persona, riducendo l'uomo solo alla dimensione del piacere fisico e - alla fine - impoverendolo.

    Anche psicologicamente?

    La sessualità malintesa può creare forti scompensi e problemi, generando disarmonie nella personalità. lo vedo tre pericoli sempre incombenti. Primo: vivere la sessualità solo in funzione del piacere; anche gli psicologi denunciano il pericolo di rapporti slegati dall'affettività.

    Secondo: vivere gli affetti senza un progetto, anzi la stessa parola "progetto" viene rifiutata; così si va avanti giorno per giorno, oggi ti voglio bene e domani vedremo, il "per sempre" fa paura.

    Terzo: c'è anche il pericolo - lo dicono le statistiche - di una maschilità e femminilità slegata dalla fecondità; il figlio non è più un dono in se stesso che arricchisce anche la coppia, bensì un'incognita che può "rovinare" la vita. Questi tre rischi oggi hanno assunto dimensioni molto più importanti che una volta.

    Che consigli dà alle coppie con figli adolescenti e che vogliano educarli alla purezza?

    Il primo è di essere sereni rispetto a questi argomenti. Tante volte la sessualità rimane un oggetto misterioso tra genitori e figli ed è un modo pessimo per arrivare a un concetto modesto e sano del sesso. I ragazzi hanno diritto a un'educazione sessuale e devono averla essenzialmente nell'ambito della famiglia.

    La seconda condizione è trovare un linguaggio adatto, capire quando e in che misura si può intervenire sui figli, per svelare poco alla volta una realtà che, portando in sé forti impulsi, viene spesso vissuta in modo caotico e tumultuoso mentre invece è un dono di Dio. Il quale - si dice nella Genesi - "maschio e femmina li creò" trovando la cosa non solo buona, ma "molto buona".

    Possiamo dire che oggi la purezza è l'opposto della "trasgressione", un ideale assai in voga tra i giovani?

    Certo le radici sono quelle del Sessantotto: io sono qualcuno se mi oppongo a certe tradizioni di pensiero o di comportamento. Ma oggi esiste una tentazione ancora più radicale e grave del disobbedire alle regole: diventare noi stessi gli autori delle norme morali.

    La Parola di Dio

    "Quelli infatti che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace". Infatti i desideri della carne sono in rivolta perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio". (Rm 8. 5-8)

    © Il Timone - n. 18 Marzo/Aprile 2002

  2. #2
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    Predefinito Re: La Castita'?fa L'uomo Piu' Umano

    [QUOTE]Originally posted by Roscetta
    [B]mi sembra un tema interessante da trattare...

    hai ragione è molto interessante, anche perchè si ricollega al tema molto più ampio dell'amore che è dono.
    Parlando con alcune mie amiche, anche "cattoliche praticanti" (come si dice), è venuto fuori che specialmente il tema della castità prematrimoniale è molto ignorato. Perchè astenersi da ogni rapporto sessuale prima del matrimonio?

    io ho trovato questo articolo interessante, ma sarebbe bello che si partecipasse a questo argomento, per trovare nuovi spunti magari e poterli diffondere.

    Castità prematrimoniale: perché sì?
    di Mario Palmaro

    La Chiesa si ostina a proporla. Molti giovani non la capiscono. È ancora possibile spiegare le ragioni ed i vantaggi della castità prematrimoniale? Ecco che cosa dire. Anche a chi non crede.

    Un giovane e una giovane si conoscono, si frequentano, si vogliono bene. Scoprono di desiderare una vita insieme e, magari, stabiliscono che un giorno diventeranno solennemente e pubblicamente marito e moglie. Un periodo di tempo - più o meno lungo - li separa dal momento in cui, salvo ripensamenti, si uniranno in matrimonio. Come vivere questa particolarissima stagione della vita che è il fidanzamento? Secondo la mentalità corrente, nulla di più normale che quei giovani si comportino come se fossero già sposati.

    Nell'insegnamento della Chiesa, invece, soltanto il matrimonio rende lecito il rapporto sessuale tra l'uomo e la donna. Si tratta di un conflitto acutissimo tra il senso comune dei contemporanei e il Magistero petrino; il divieto dei cosiddetti "rapporti prematrimoniali" rischia di risuonare sempre meno ascoltato e compreso, al punto da suscitare perfino nei pastori la tentazione alto scoraggiamento. Non è raro ascoltare il "lamento" di qualche parroco: "Dissuadere i fidanzati dai rapporti prematrimoniali? Figuriamoci, inutile perfino parlarne, non ci capiscono".

    Che fare, dunque?

    C'è un significato profondamente umano di questo insegnamento che, ininterrottamente e ostinatamente, la Chiesa affida agli uomini di ogni tempo. Bisogna aiutare le persone a riscoprire che non si tratta di un'impuntatura moralistica - "devi fare così perché devi, perché te lo dico io" - né di un sacrificio imposto ai fidanzati per il gusto di mortificarli, né di una prescrizione formalistica. priva di qualsiasi giustificazione razionale.

    Come sempre quando la Chiesa insegna una verità morale, la castità al di fuori del matrimonio ha un profondo significato antropologico: è proposta perché "fa bene" all'uomo, rispetta e promuove la sua più intima natura, lo aiuta a comprendere in profondità l'essenza del matrimonio.

    Proveremo dunque a offrire alcuni argomenti "umani" che possano aiutare a riaprire gli occhi sulla bellezza di questa "fatica" richiesta ai fidanzati e a chiunque viva al di fuori del matrimonio. Un piccolo prontuario per ragionare sul fatto che il "bene" insegnato dal "Papa e dai preti"' alla fine, conviene. E che il sesso prematrimoniale è, in verità, "anti-matrimoniale".

    1. Una prima constatazione di buon senso: il sesso unisce Crea cioè subito tra gli amanti un'unione affettiva, psichica, emotiva, intima e speciale che nessun'altra relazione è in grado di eguagliare. lì sesso produce un legame, poiché il corpo parla un linguaggio che va anche al di là delle intenzioni coscienti del partner. Ora, poiché questo legame nasce più o meno consapevolmente ogni volta, più partner sessuali si hanno più il legame con ognuno si fa più debole. Il sesso prematrimoniale aumenta drammaticamente le chance di divorzio.

    2. Saper aspettare irrobustisce il legame coniugale, perché il rapporto sessuale diviene qualcosa che i coniugi hanno condiviso solo l'uno con l'altro, dopo averlo desiderato senza soddisfano per un certo periodo. Un tempo che li ha visti cimentarsi (e cementarsi) in un impegno che implica aiuto reciproco, buona volontà "incrociata", crescita nella stima l'un per l'altro.

    3. Il rapporto sessuale prematrimoniale determina un accecante "effetto valanga", poiché è così affettivamente forte da annebbiare la scelta della persona. lì fidanzamento è tempo di verifica della scelta, tant'è vero che si può ancora ripensarci. Ebbene, se il rapporto lascia insoddisfatti, porta a concludere che i due sono "incompatibili", mentre magari il matrimonio potrebbe dimostrare il contrario; se, viceversa, risulta soddisfacente, maschera effettive incompatibilità pronte ad esplodere dopo il matrimonio.

    4. Esiste un nesso intrinseco fra il sesso e il rapporto stabile tra uomo e donna. Dunque è innaturale creare, attraverso il rapporto sessuale, un'intimità così forte per poi romperla. Ciò avverrà a prescindere dalle intenzioni delle persone: il significato oggettivo del sesso è intatti più importante - prevale - sul significato soggettivo. Il don Giovanni impenitente può credere soggettivamente che nessun rapporto è per lui realmente importante, ma non può evitare che ciascuno di quei rapporti lasci segni profondi nella struttura più intima della sua persona. C'è un fatto inequivocabile: l'effetto unitivo automatico del sesso.

    5. A questo punto, un'obiezione classica consiste nell'ipotizzare che due ragazzi abbiano già deciso di sposarsi, e che solo un lasso temporale "organizzativo" (la casa, il lavoro, gli studi...) li separi dal matrimonio. Perché "rifiutarsi" quegli atti che, compiuti dopo le nozze, la Chiesa considera pienamente legittimi? L'errore del ragionamento sta nella premessa: anche in casi simili, il sesso avverrebbe al di fuori di una decisione di esclusività e permanenza. Soltanto il matrimonio è un punto dì non ritorno che cambia la vita. Soltanto il patto matrimoniale è così forte e inclusivo - come scrive il filosofo Fulvio Di Blasi - da giustificare, cioè rendere giusta di fronte a Dio e agli uomini anche l'unione corporea. La castità prematrimoniale è il percorso propedeutico alla comprensione della vera essenza del matrimonio. Non si può capire l'indissolubilità matrimoniale se si rifiuta ottusamente il valore della continenza prima delle nozze.

    6. I fidanzati non hanno "il diritto" a possedersi carnalmente per la semplice ragione che ancora non si appartengono. Il sesso fuori dal matrimonio è quindi una specie di furto. Né vale a dissipare la colpa la tesi del sesso come "prova d'amore". L'amore non si prova. Ci si crede e lo si vive, responsabilmente. Provare una persona è ridurla a oggetto.

    7. La convivenza "di fatto" è, in tal senso, l'abbaglio più clamoroso per le coppie moderne: infatti, esse pensano in questo modo di "provare" il matrimonio, mentre la convivenza è tutto fuorché una prova di matrimonio, poiché manca della responsabàlità di una vita altrui per tutta la vita, che è tipica solo della promessa matrimoniale. Come scrivono Aduro Cattaneo, Paolo Pugni e Franca Malagò, c'è una bella differenza tra coniuge e compagno: l'uno - da cum e iugum è colui con il quale divido il giogo; l'altro - da cum e panis - colui con il quale divido il pane. Un conto è condividere il pranzo - esperienza aperta ai più svariati incontri - e un conto è mettere in comune la sorte e tutto se stesso. L'amore dei conviventi è tutto tranne che libero; perché un amore libero da impegni è un controsenso. lì motto implicito di ogni convivenza è: "fin che dura".

    8. Nonostante queste argomentazioni, resta oggi molto difficile convincere le persone che è meglio sforzarsi di aspettare la prima notte di nozze. Da un lato, gioca in senso contrario la pulsione degli istinti, che la modernità ha pensato di liquidare secondo le parole di Oscar Wilde: "L'unico modo di vincere le tentazioni è assecondarle". Ma c'è poi un motivo più profondo: i fatti della legge morale sono molto più evidenti nel lungo periodo. Può darsi che ad alcune generazioni possa sfuggire una verità morale. Ma di fronte al lungo cammino della storia, la verità si impone: una società non casta è ricca di divorzi e povera di figli.

    9. Che cosa dire ai giovani che abbiano fatto esperienza della caduta nel cammino verso il matrimonio? Di solito c'è una tacita convinzione - magari avallata dall'arrendevolezza degli educatori - secondo la quale non è possibile "invertire la rotta" una volta che due fidanzati vivano, sessualmente parlando, more uxorio: "oramai...", quasi che esistessero persone sottratte alla potenza della grazia santificante per colpa di una scelta o di uno stile di vita sbagliato. È dovere di ogni cattolico invece proporre la verità tutta intera anche a questi fratelli, trasmettendo loro la certezza della misericordia e del perdono di Dio, insieme alla robusta convinzione dell'efficacia degli strumenti che la Chiesa mette a disposizione per "fare nuova" la vita di ognuno. Di fronte alla vertigine che oggi un giovane prova nel sentirsi proporre la castità matrimoniale, valgano sempre le parole così umane degli Apostoli di fronte alla "intransigenza" del loro Maestro: "Dunque, chi potrà salvarsi?". E la risposta di Gesù: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile" (Mt 19,25-26).

    La Parola di Dio

    "Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?". (1 Cor 6, 18-19).

    Bibliografia:

    Ramòn Garcia de Haro, Matrimonio & Famiglia nei documenti del Magistero, Ares, Milano 2000.

    Fulvio Di Biasi, Rapporti pre-o anti-matrimoniali?, in Studi Cattolici, ottobre 2001, n. 488.

    Ugo Borghello, Le crisi dell'amore. Prevenire & curare i disagi familiari, Ares, Milano 2000.

    Arturo Cattaneo, con Franca & Paolo Pugni, Matrimonio d'amore. Tracce per un cammino di coppia, Ares, Milano 1997.

    Franca Malagò, Paolo Pugni, Etica semplice per la famiglia. Libertà, autorità, amore, Ares, Milano 1994.

    © Il Timone - n. 18 Marzo/Aprile 2002

  3. #3
    Roscetta
    Ospite

    Predefinito Re: Re: La Castita'?fa L'uomo Piu' Umano

    [QUOTE]Originally posted by mariaclaudia
    [B]

    E la risposta di Gesù: "Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile" (Mt 19,25-26).

    com'è vero!!

  4. #4
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    già, Dio può tutto (tranne la contraddizione).

  5. #5
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  6. #6
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    Predefinito Re: Re: La Castita'?fa L'uomo Piu' Umano

    Originally posted by mariaclaudia

    3. Il rapporto sessuale prematrimoniale determina un accecante "effetto valanga", poiché è così affettivamente forte da annebbiare la scelta della persona. lì fidanzamento è tempo di verifica della scelta, tant'è vero che si può ancora ripensarci. Ebbene, se il rapporto lascia insoddisfatti, porta a concludere che i due sono "incompatibili", mentre magari il matrimonio potrebbe dimostrare il contrario; se, viceversa, risulta soddisfacente, maschera effettive incompatibilità pronte ad esplodere dopo il matrimonio.

    Questa cosa è un boiata pazzesca se bastasse un rapporto insoddisfacente perchè due persone si lascino, guarda saremmo tutti single.
    Ma gurda che due persone si piacciono indipendentemente.
    I sentimenti e l'attrazione mentale dove sono finiti?

  7. #7
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    secondo me l'autore intendeva una cosa diversa e cioè parlava del rapporto sessuale in quanto tale e non di "un" rapporto insoddisfacente.
    e guarda che per molti l'aspetto sessuale è esageratamente importante, mentre la vita coniugale è una realtà molto più ampia. e poi anche nel rapporto sessuale coniugale il piacere puramente fisico è uno degli aspetti. comq è un tema denigrato, persino dai cattolici: perchè non lo approfondiamo?

  8. #8
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    Originally posted by mariaclaudia

    mentre la vita coniugale è una realtà molto più ampia.
    guarda che non c'è solo la vita di coppia coniugale.
    Cioè se io sto insieme ad una ragazza trascorriamo insieme tanto di quel tempo...

  9. #9
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    scusa ma qui si parlava di castità prematrimoniale.. e comq i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono illeciti..

    poi stare insieme alla propria ragazza non è mai come quando ci si sposa, che si condivide tutto e si diventa una persona sola.

  10. #10
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    Originally posted by Thomas Aquinas
    già, Dio può tutto (tranne la contraddizione).
    Questo è un limite.

 

 
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